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Author Topic: A nessuno preoccupa per il futuro delle cripto la situazione tasse negli USA?  (Read 642 times)
cobalto (OP)
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February 05, 2018, 12:38:52 PM
 #1

Stranamente sul web italiano ma anche europeo non se ne parla più di tanto, come se l'argomento non ci riguardasse affatto.

Negli USA però le tasse per le criptovalute da quest'anno sono già realtà e pur non considerandole come valute legali, l'IRS ha trovato il modo di trattarle in maniera completa ed esemplare.

Innanzitutto se detenute come capitale, dal punto di vista fiscale hanno deciso di considerare tutte le valute virtuali come "proprietà".
Chi effettua il trading attraverso gli exchange deve dichiarare eventuale guadagno o perdita. Non importa se sono state ritirate in FIAT o sono rimaste delle cryptocoin, tutto quello che ha un valore equivalente in valuta reale (quindi penso anche gli ICO) deve comunque essere dichiarato al valore corrente del dollaro.

Lo stesso vale per i fork e se si paga beni e servizi in criptomoneta (ad esempio tramite il saldo delle carte di debito bitcoin che oggi vale X e domani Y)

Non sono stati risparmiati neppure chi ottiene la criptomoneta dal mining, un caso dove c'è anche la possibilità che si venga considerati come lavoratori autonomi.

Se invece si è un datore di lavoro che vuole pagare i proprio dipendenti in criptovaluta la legislazione è la stessa di quella prevista per la retribuzione in dollari.

Sono stato impreciso e ho semplificato molto,  ma chi volesse approfondire troverà tutto qua https://www.irs.gov/newsroom/irs-virtual-currency-guidance


Questo potrebbe diventare benissimo un modello fonte di ispirazione anche per gli altri stati che volessero regolamentare le cryptovalute.
R@nda
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February 05, 2018, 01:14:51 PM
 #2

E quindi abbandoniamo la baracca?
Ma preoccuparsi di cosa?

Se le cripto vengono messe in regola anzichè essere continuamente osteggiate come sta avvenendo si aprono mercati fino ad oggi impensabili, si apre la vera adozione.
Qualcuno credeva che i governi non facessero nulla?Su che pianeta?
Semplifico anche io, le tasse comunque bisogna pagarle (o cercare di evaderle...fate come volete) qualsiasi sia la valuta che si sceglie...i vantaggi delle cripto rimangono.

Vediamo che succederà...


cobalto (OP)
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February 05, 2018, 01:31:54 PM
 #3

Ma che c'entra il discorso dell'evasione?
La cosa che dovrebbe preoccupare è che hanno deciso di "metterle in regola" solo dal punto di vista fiscale senza riconoscerle come valute legali.
R@nda
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February 05, 2018, 01:49:45 PM
Merited by arturo05 (1)
 #4

Ma che c'entra il discorso dell'evasione?
La cosa che dovrebbe preoccupare è che hanno deciso di "metterle in regola" solo dal punto di vista fiscale senza riconoscerle come valute legali.


Una cosa per volta...se non le metti in regola non le puoi accettare legalmente, arriveremo anche li (vedi giappone, australia..ecc..ecc...), un passo per volta.

Cosa c'entrano le tasse e l'evasione?
Direi che c'entrano tutto il succo del discorso cripto.
Ai governi non gliene frega una mazza delle cripto, gli interessa mantenere il controllo, evitare il riciclaggio e l'evasione per fini illeciti e leciti.

Se proprio devo essere preoccupato, bhe mi preoccupa come verranno gestite in Italia...

Una cosa del tipo: Per dichiarare il possesso dei bitcoin, devi calcolare l'aliquota di sta ceppa, in un giorno di primavera, diviso il calzino di tua nonna, sottraendo l'età di tuo nipote al netto di quando detieni.
Una cosa all'italiana insomma, una merda confusionaria.
Ma oh...vediamo.

arturo05
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February 05, 2018, 02:21:13 PM
 #5

Quote

Una cosa del tipo: Per dichiarare il possesso dei bitcoin, devi calcolare l'aliquota di sta ceppa, in un giorno di primavera, diviso il calzino di tua nonna, sottraendo l'età di tuo nipote al netto di quando detieni.
Una cosa all'italiana insomma, una merda confusionaria.
Ma oh...vediamo.



 Grin Grin
Senza contare che hanno appena fatto, in Italia non in Usa, una legge per normare le valute virtuali facendo il solito casino..... Nella definizione che hanno dato, che imporrebbe l'obbligo di iscriversi agli elenchi dei cambiavalute, hanno scritto di "persone fisiche o giuridiche che forniscono a terzi, a titolo professionale, servizi funzionali all'utilizzo, allo scambio, alla conservazione di valuta virtuale e alla loro conversione da ovvero in valute aventi corso legale".
IN pratica, come fatto notare da molti, rientrano anche i punti fragola della Esselunga, i buoni Amazon etc etc etc. Su una nota chat di Telegram si sta pensando di subissare l'Ade di quesiti su dove vadano inseriti in dichiarazione i punti fragola..... Grin
renzibidone
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February 05, 2018, 03:27:16 PM
 #6

Su una nota chat di Telegram si sta pensando di subissare l'Ade di quesiti su dove vadano inseriti in dichiarazione i punti fragola..... Grin

 Gia mi immagino equitalia sotto casa che pretende i punti fragola non dichiarati  Cheesy
CryptoSystemITA
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February 05, 2018, 05:16:36 PM
 #7

A quanto pare alcune grosse banche USA hanno bloccato l'acquisto di cryptovalute tramite carte di credito, altro che tassarle:

https://www.coindesk.com/report-bank-america-jp-morgan-ban-credit-crypto-purchases/
pablito1989
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February 05, 2018, 06:29:03 PM
 #8

beh ma ragazzi, non capisco cosa ci sia di strano...
le banche hanno paura delle cryptovalute, sempre di più.
ci saranno ostruzionismi da parte dei governi e da parte delle banche stesse (a volte governi=banche quindi..), c'è da aspettarselo.
bitcoin-shark
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February 07, 2018, 09:01:22 PM
 #9

nonostante i recenti dump il bitcoin fa sempre piu paura ai governi ed alle banche,perche e una cosa che non possono controllare ed una reale alternativa al sistema bancario,quindi tentano in tutti i modi di bloccarlo,tassarlo renderne difficile l'utilizzo ed il possesso ma non credo ci riusciranno perche credo sia il sistema di pagamento/cambio del futuro che nessuno potra bloccare o impedirne la libera circolazione,se non ci riuscira il bitcoin il suo successore sara sicuramente una moneta universale di tutte le nazioni...

Ale88
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February 07, 2018, 09:30:39 PM
Merited by duesoldi (1)
 #10

Scusate ma mi sfugge il nesso tra "lo tassano" e "lo fanno per bloccarlo"  Huh
Premesso che negli USA le tasse sono una cosa seria (chiedete ad Al Capone), il fatto di tassarli vorrebbe dire riconoscerli ufficialmente, e stando anche a quanto è venuto fuori da un incontro del senato americano che si è svolto ieri non mi sembra affatto che vogliano affossarlo. La tecnologia blockchain è qui per rimanere, lo hanno detto, e stanno andando più sull'idea del "come possiamo ottenere un ritorno pure noi e ridurre i rischi" piuttosto che un "BTC è il diavolo e va bloccato a tutti i costi". No?

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February 07, 2018, 09:48:43 PM
 #11

Non c'è molto di cui preoccuparsi, vedi altri paesi come Australia e Giappone come stanno cominciando a integrarle come VERE e proprie monete. L'UNICA cosa che mi preoccupa è come diceva uno degli utenti come verrà tassata in Italia  Grin.

exoodie
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February 08, 2018, 03:37:06 PM
 #12

Oggi ho letto da qualche parte che Mario Draghi sostiene che alcune banche potrebbero avere qualche capitale in btc. Quindi non c'è da preoccuparsi.
GuiDonK
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February 08, 2018, 03:45:32 PM
 #13

Oggi ho letto da qualche parte che Mario Draghi sostiene che alcune banche potrebbero avere qualche capitale in btc. Quindi non c'è da preoccuparsi.

Confermo, questo é il link:
https://www.google.it/amp/s/www.ilbitcoin.news/draghi-bce-le-banche-europee-potranno-detenere-bitcoin/amp/

É un'ottima notizia perché questo significa riconoscerli ufficialmente come beni. Inoltre é una notizia bomba per ICO come bankera!
Ale88
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February 08, 2018, 04:16:19 PM
 #14

Oggi ho letto da qualche parte che Mario Draghi sostiene che alcune banche potrebbero avere qualche capitale in btc. Quindi non c'è da preoccuparsi.
Solamente "alcune"? Come quel fenomeno di Dimon che prima spala cacca e poi compra per decine di milioni? Mi sembra il segreto di Pulcinella ragazzi, ovviamente le banche sono contro il BTC etc ma allo stesso tempo, se non sono completamente scemi, iniziano a pararsi il sedere, chi non lo farebbe?

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February 08, 2018, 04:43:19 PM
 #15

Oggi ho letto da qualche parte che Mario Draghi sostiene che alcune banche potrebbero avere qualche capitale in btc. Quindi non c'è da preoccuparsi.
Solamente "alcune"? Come quel fenomeno di Dimon che prima spala cacca e poi compra per decine di milioni? Mi sembra il segreto di Pulcinella ragazzi, ovviamente le banche sono contro il BTC etc ma allo stesso tempo, se non sono completamente scemi, iniziano a pararsi il sedere, chi non lo farebbe?
Oltretutto altro che theter, quelli li generano veramente o se li fanno prestare a tasso negativo.

Waves mi piaceva ora non più.
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k1mera


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February 09, 2018, 11:18:24 AM
 #16

Io sono d'accordo nel pagare una tassazione se c'è un passaggio in fiat e soprattutto se c'è una legge chiara che attualmente in Italia non c'è.
Le crypto non devono essere secondo me utilizzate in modo da danneggiare la comunità (le tasse nascono per trovare le risorse necessarie alla comunità per determinati servizi ecc.).
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February 09, 2018, 01:08:00 PM
 #17

Io sono d'accordo nel pagare una tassazione se c'è un passaggio in fiat e soprattutto se c'è una legge chiara che attualmente in Italia non c'è.
Le crypto non devono essere secondo me utilizzate in modo da danneggiare la comunità (le tasse nascono per trovare le risorse necessarie alla comunità per determinati servizi ecc.).


Non sono d'accordo. I soldi dell'investimento sono i miei, i rischi me li assumo tutti io e ci devo pagare le tasse?
duesoldi
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February 09, 2018, 05:12:48 PM
 #18

Io sono d'accordo nel pagare una tassazione se c'è un passaggio in fiat e soprattutto se c'è una legge chiara che attualmente in Italia non c'è.
Le crypto non devono essere secondo me utilizzate in modo da danneggiare la comunità (le tasse nascono per trovare le risorse necessarie alla comunità per determinati servizi ecc.).


Non sono d'accordo. I soldi dell'investimento sono i miei, i rischi me li assumo tutti io e ci devo pagare le tasse?

Esatto.
Ci si dimentica spesso di questo punto (evidenzio sopra in neretto)  e c'è un'enorme differenza rispetto a chi fa un investimento nei mercati regolamentati. In questi ultimi, sia che si comperino azioni, obbligazioni o altri titoli, c'è sempre un'emittente verso la quale ti puoi legalmente rivalere in caso di "problemi" (fallimenti o cose simili), inoltre c'è sempre un market maker che regola la disponibilità di liquidità.
Con le cripto no, non c'è nessuna garanzia contro queste due tipologie di rischio, il rischio perciò è UN POCHINO diverso. Ci dovremmo pure pagare le tasse senza averne una contropartita?
Speculatoross
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February 09, 2018, 05:38:09 PM
 #19

Io sono d'accordo nel pagare una tassazione se c'è un passaggio in fiat e soprattutto se c'è una legge chiara che attualmente in Italia non c'è.
Le crypto non devono essere secondo me utilizzate in modo da danneggiare la comunità (le tasse nascono per trovare le risorse necessarie alla comunità per determinati servizi ecc.).


Non sono d'accordo. I soldi dell'investimento sono i miei, i rischi me li assumo tutti io e ci devo pagare le tasse?

Esatto.
Ci si dimentica spesso di questo punto (evidenzio sopra in neretto)  e c'è un'enorme differenza rispetto a chi fa un investimento nei mercati regolamentati. In questi ultimi, sia che si comperino azioni, obbligazioni o altri titoli, c'è sempre un'emittente verso la quale ti puoi legalmente rivalere in caso di "problemi" (fallimenti o cose simili), inoltre c'è sempre un market maker che regola la disponibilità di liquidità.
Con le cripto no, non c'è nessuna garanzia contro queste due tipologie di rischio, il rischio perciò è UN POCHINO diverso. Ci dovremmo pure pagare le tasse senza averne una contropartita?

Sono totalmente d'accordo con te ma non ho capito il punto riguardo la contropartita al rischio.
Cioè un conto sono i "problemi" che possono essere regolamentati tipo fallimenti, problemi che però in questo mondo significano scam/hacking e quindi ciao, un conto sono i rischi intrinsechi legati alla volatilità/speculazione.

Non vedo la differenza con mercato azionario per esempio.
Se hai delle perdite, conoscevi il rischio, mi spiace. Se hai dei proventi / profitti finanziari, bravo, ora però ci paghi le tasse.
O un'imprenditore, se dichiari delle perdite mi spiace, se fai utile viene tassato.

Perchè io potrei anche operare nel mondo delle cryptovalute "a rischio zero" per quel che riguarda affidarmi ad enti esterni eccetera, comprando X BTC da un'altra persona, pagando in contanti, e facendo l'operazione inversa qualche mese dopo tornando in Fiat, assumendomi il "solo" rischio della volatilità del prezzo BTC che mi farà perdere o guadagnare Euro qualche mese dopo.

duesoldi
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February 09, 2018, 09:10:26 PM
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 #20

Sono totalmente d'accordo con te ma non ho capito il punto riguardo la contropartita al rischio.
Cioè un conto sono i "problemi" che possono essere regolamentati tipo fallimenti, problemi che però in questo mondo significano scam/hacking e quindi ciao, un conto sono i rischi intrinsechi legati alla volatilità/speculazione.

Non vedo la differenza con mercato azionario per esempio.

Contropartita al rischio:
se tu comperi azioni/obbligazioni sei sì esposto ad alcuni tipi di rischio (volatilità, emittente. eventualmente cambio)  ma comunque hai la garanzia che la società (o lo stato nel caso di obbligazioni statali) per il solo fatto di essere quotata in borsa deve ogni anno presentare un bilancio che deve essere certificato da una società di revisione.
Se non lo fa non puoi essere quotata (o almeno non nei mercati principali).
Lo stesso per le obbligazioni, per esse le società di rating danno il famoso giudizio A/B/C eccetera eccetera.
Perché parlavo di contropartita al rischio? perché per azioni e obbl. se la società fallisce (o se lo stato defaulta) hai sempre e comunque la possibilità di rivalerti in giudizio per cercare di recuperare almeno qualcosa.
Certo il discorso sarebbe ampio e ci sono eccezioni o esempi contrari, ma nel 99% dei casi hai questa possibilità.
E questa possibilità alla fine ce l'hai proprio perché lo stato "impone" alle società che si vogliono quotare di rispettare certi requisiti: certificazioni annuali, eccetera.
In questo caso quindi posso anche capire che a fronte di un guadagno si debba pagare una tassa sulla plusvalenza, in fin dei conti lo stato fa qualcosa (obbliga la società a certificare il bilancio) per dare un minimo di garanzie al sistema.
Ma nel caso delle cripto cosa fa lo stato a garanzia di chi compera o investe in cripto? nulla!  non impone nulla a chi fa una ICO  (non in Italia intendo), non offre alcuna garanzia o impone controlli a chi immette sul mercato questi strumenti, quindi perché poi dovrebbe pretendere una tassa sull'eventuale mio guadagno ?  se non mi offre nulla quando perdo, perché deve volere una fetta quando guadagno ?

Non so se mi sono spiegato meglio ora.....
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