In maniera del tutto casuale si torna a parlare di taglio dei dassi di interesse.
fino a poche settimane fa erno previsti 7 tagli dei tassi nei prossimi mesi, ovvero ben 150 basis points.
Sarebbe una manna per il debito, ma forse era un'aspettativa un pò troppo forte, e difatti è in parte rientrata.
Certo è che Trump potrebbe riservarci qualche sorpresa.
Oltre che per la sostenibilità del debito, tagli decisi ed urgenti servirebbero per evitare la recessione, soprattutto in Europa.
L'economia europea non può funzionare con interessi al 5%
Più tempo aspettano, più dovranno intervenire dopo.
Mi sembra che le BC siano miopi nel vedere questo rischio, come hanno visto in ritardo la fiammata dell'inflazione (ricordate il "transitoria"?)
Se le BC stanno lì con lo scopo di garantire stabilità monetaria e crescita, mi sembra che stiano mancando su entrambi i punti.
Hanno centrato solo l'obiettivo della piena occupazione, ma è un lavoro povero che non genera benessere.
Tra l'altro, nell'economia malata che hanno creato, una recessione ha effetti più devastanti di alta inflazione.
Distruggendo il risparmio e creando una voragine tra ricchi e poveri, anche piccole recessioni divengono micidiali.
Perchè ormai viviamo in economie dove le fasi di boom sono a beneficio solo dei ricchi (o coloro comunque che investono sui mercati finanziari) mentre le crisi sono a danno solo dei non ricchi (che non hanno o hanno solo marginalmente accesso alla finanza).
L'alta inflazione invece colpisce sì i meno abbienti, ma si contrasta aumentando i redditi nominali. Ossia stampando di più. O indebitandosi di più, dato che creare debito a quel punto è agevolato dall'alta inflazione.
In pratica tutto il mondo "fiat" si sta lentamente trasformando in quello che l'America Latina e i Paesi del Sud del mondo vivono da decenni.
La svalutazione costante della finta moneta che hanno creato diventa l'unica stampella per tenere in piedi la baracca.