Dopo i primi incendi, giungono anche immagini di code davanti agli ATM Chivo https://twitter.com/BitcoinMagazine/status/1440647459881963525La coda non è del tutto una notizia positiva, perchè l'uso monetario di btc non avrebbe bisogno degli ATM. L'ipotesi più probabile è un ritiro in coriandoli dei 30$ Se vogliamo essere più ottimisti potrebbero essere rimesse ricevute in btc che vengono convertite in dollari. L'ultima ipotesi (acquisto di btc depositando dollari) in questo momento è purtroppo la meno probabile. Ovviamente serve tempo per cambiare le abitudini di una vita. Già mi accontenterei che a questo punto inizino a usare LN per le rimesse.
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Ieri il commissioner della SEC ha rilasciato il consueto fiume verbale sulla mancanza di regolamentazione. TL DR: 1)Le crypto sono securities non autorizzate ( tranne l'unica che conta ) 2)Le stablecoins sono gettoni da casinò 3)La moneta privata non può funzionare 4)Il mercato crypto è l'equivalente del far west Come sempre parole tante fatti zero. Continuare (ma è da anni che vanno avanti) a dire le stesse cose senza fare nulla assomiglia sempre di più ad una presa in giro. Si lamentano della manipolazione, ma cosa è questa se non una forma di manipolazione istituzionale? Ieri il mercato ha azzerato il tentativo di recupero ed è sceso temporaneamente sotto 40k a seguito di queste dichiarazioni. Se pensano quanto sopra, che intervengano. Sono lì apposta. Ma basta chiacchere. Ho detto mille volte che per me le stablecoin sono pericolose e inutili non essendo né stable (perchè legate ai coriandoli) né coin (perchè, per il motivo precedente, sono credito e non moneta). Quindi? Le disinventiamo? Le mettiamo fuori legge? Per me andrebbe bene ma la prima è impossibile e per la seconda forse è un pò tardi. Obblighiamo chi detiene le riserve ad averle 100% liquide? Ok, ma allora perchè l'azione legale contro Tether è finita a tarallucci e vino proprio nel momento in cui è emerso che le riserve non erano affatto interamente liquide? Facciamo le CBDC? Ok. Ma allora cosa aspettano? La Cina è già a buon punto ma l'Europa ha detto che ci vorranno altri due anni solo per uno studio ( ) e gli USA per ora non ne sentono l'esigenza (sono parole di Powell). Quindi?C'è un intero settore industriale che può emergere e prosperare e questi parrucconi continuano solo a rilasciare interviste. Coinbase aveva chiesto autorizzazione alla SEC per erogare prestiti in USDC con rendimenti intorno al 4%. Permesso negato e, pare, senza motivo con minaccia di azioni legali https://blockworks.co/coinbase-cancels-plans-to-launch-lending-program/Il tutto mentre aziende come BlockFi e Celsius, non quotate, già lo fanno. Di Coinbase e USDC penso tutto il male possibile ma il dubbio viene: non è che questo rifiuto nasce dal timore che 300 milioni di americani tolgano i loro dollari dal sistema bancario, dove non rendono una mazza, per darli a Coinbase? Questo atteggiamento di chiusura totale e il rimandare sempre questa mitologica regolamentazione (pur parlandone in continuazione) sembrano atteggiamenti da arbitro non super partes. Sembrano atteggiamenti di qualcuno che sta difendendo in modo scorretto il vecchio dalla concorrenza del nuovo
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Non è esattamente così. Grayscale ha un meccanismo di calcolo delle commissioni, analogamente a quanto avviene con qualsiasi altro "veicolo", dove di fatto ogni azione controlla una quantità di "sottostante" (BTC nel nostro caso, ma vale per azionario , cambio o commodity) ogni giorno inferiore. Ogni giorno quindi l'HODL di Grayscale diminuisce di 30 BTC perchè questi escono dall'AUM ed entrano nella "disponibilità" di Grayscale. Quindi non è assolutamente detto che questi BTC siano automaticamente venduti. Soprattutto non sono venduti sul mercato secondario, dove sono trattate le quote.
Siamo d'accordo, riconosco che l'italiano non era il massimo, intendevo dire che i btc di Grayscale non sono in vendita, lo sono le quote sul mercato secondario. Mentre gli altri fondi scaricano (o caricano) btc reali
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non mi avvicinerei al mercato per almeno 9-12 mesi per un motivo fondamentale il 65% dei miners è stato ricollocato in nuove farms, più costose, che irrimediabilmente devono essere ripagate per ritornare da un investimento iniziale che è comunque molto rischioso. Questo erodera' il valore di BTC perché gli investimenti li fai in moneta fiat. Questa è la mia visione.
Non sono d'accordo nemmeno su questo. I problemi attuali sono, in ordine decrescente di importanza A) la mancanza di domanda. B)la speculazione sui derivati che al momento gioca al ribasso impattando anche sul prezzo spot. L'offerta (anche quella dei miners) al momento è bassissima. L'HODL è a livelli da record, nonostante la volatilità degli ultimi mesi sia stata decisamente sostenuta. L'85% dei btc in esistenza al momento non si muove almeno da 3 mesi. Un record. Per un "asset" che, ad oggi, è +60% da inizio anno e -32% dai massimi dell'anno (e siamo solo a settembre ) , è qualcosa di sorprendente. Anzi sarebbe sorprendente se non parlassimo di bitcoin Anche i flussi in uscita dai wallet dei miners sono ai minimi dell'anno Ancora di più se limitiamo l'analisi a quelli in uscita dai miners e diretti sugli exchange Non solo il mining ha abbandonato da anni l'ambito amatoriale, ma i nuovi miner nordamericani sono più grandi, più ricchi e beneficiano di maggiori economie di scala rispetto alle controparti cinesi. E' vero che la riallocazione in giro per il mondo è costata, ma a questi prezzi fare profitti per loro continua a essere uno scherzo. Bitfarms, per citare uno a caso, si permette di holdare il 96% di quello che ha minato da inizio anno. Una percentuale che nessun cinese aveva mai lontanamente raggiunto https://twitter.com/Bitfarms_io/status/1437401558371737604La stessa Bitfarms scuce contratti in giro per il mondo dove affitta, così tanto per fare, 10 MW di potenza in Paraguay a 3.6$ centesimi per kwh E Bitfarms non è nemmeno il più grande. Anche i famosi (finti) istituzionali, cioè i fondi speculativi, stanno holdando più di quanto mi aspettassi. La tabella sotto riporta il massimo quantitativo di btc detenuto da alcuni di essi , la data in cui è stato toccato il massimo quantitativo e la quantità posseduta ad oggi. La riduzione complessiva della loro esposizione a bitcoin è stata nel complesso del 3.34% rispetto ai massimi (toccati in genere tra marzo e aprile). Nonostante il prezzo abbia fatto nel frattempo oscillazioni infinitamente maggiori. Nota importante: Grayscale vende le quote sul mercato secondario quindi il calo sopra sono solo i btc venduti per il pagamento delle commissioni. Se togliamo GS dal calcolo, abbiamo un -20%. Calo più significativo ma comunque non così alto considerando che btc è sceso anche del 50% dai massimi. Visto che questa gente ragiona solo per interesse, mi sarei immaginato una fuga maggiore dopo tutti i casini conseguenti la retromarcia di Musk e la fuga dalla Cina. Me li sarei aspettati a zero o quasi. Il problema semmai e che non comprano più (almeno non certo come a inizio anno) E quindi torniamo al punto iniziale: volumi molto bassi, al momento retail o "istituzionale" manca chi vende ma manca anche chi compra. Se vogliamo farla semplice in questo contesto è difficile salire ma è difficile anche scendere, almeno in maniera importante.
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Noto che vi state focalizzando con molta attenzione sulle fiat e sull' azionariato in generale perdendo un pò di vista il topic iniziale. Vogliamo parlare un pò di questo BTC che quota 43500 $? E' indubbio che, nel breve che sta diventando medio periodo, non si è riusciti a rompere la quota 63000$. Dal grafico possiamo vedere la classica doppia punta che c' è stata anche quando ha toccato 20000$. Ha fatto 63000$, poi 30000$ poi 52000$ ed ora ha ripiegato a 43500$. Secondo me ritesterà i 15000/20000$ per poi partire definitivamente verso quota 100000/150000$. Una mia riflessione personale: Il BTC acquisterebbe più stabilità se arrivasse a quota 1000000$? Gli scambi riuscirebbero ancora a generare le oscillazioni che vediamo oggi?
Al momento nessun indicatore fondamentale (basato sui dati della blockchain) rende plausibile un ritorno a quei valori. Sotto 20.000$ è improbabile anche basandosi sull'analisi tecnica (almeno a livello di chiusura), sotto 16.000 ancora (di parecchio) più improbabile. Per il momento è una semplice correzione speculativa, dovuta a fiumi di vendite partite da Binance che ha avuto un saldo depositi di +11k btc negli ultimi 4 giorni. Più sornioni gli exchange occidentali. Questa ad oggi è la mia opinione personale. Per questo ho comprato oggi la temporanea fossa tra i 43$ bassi e i 42$ alti. Da monitorare la tenuta nei prossimi giorni/ore Una curiosità: tra le tante news che mi arrivano in giornate come questa è giunta anche questa movimentazione di 616 BTC dormienti dalla fine del 2012. L'address fu riempito quando ogni BTC valeva poco più di 10 coriandoli, e mosso nuovamente oggi, chissà se per vendere o solo per spostare. In ogni caso 8,8 anni sono un gran HODL
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Il partito comunista cinese ha l'opportunità storica di NON salvare Evergrande e di dimostrarsi meno comunista delle sue controparti occidentali, oltre che di avere la mia stima per la prima volta nella sua storia. Ma temo che anche in estremo oriente sia giunto il mantra del too big to fail. Nel frattempo Janet Yellen chiede l'ennesimo ritocco al limite sul debito USA. Alzare il tetto è l'unico modo per evitare una catastrofe (sono parole sue). Evitare andrebbe sostituito con rimandare, ma il concetto è condivisibile quindi ad ottobre avremo nuovi record. https://www.wsj.com/articles/congress-raise-debt-limit-ceiling-yellen-treasury-brinkmanship-federal-budget-11632069056
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1) il calcolo varierebbe da paese a paese: un exchange dovrebbe implementare regole per utenti delle singole nazionalità, pensa che bagno di sangue! avrebbe costi altissimi e sarebbe un sistema probabilmente con parecchi errori. Senza contare che dovrebbe essere costantemente aggiornato al variare delle aliquote o di altre amenità (ricordi ad es. l'affrancamento occorso in Italia l'ultima volta nel 2014?)
L'evoluzione a medio termine del mondo degli exchange per me include la loro crescita dimensionale (e sparizione dei pesci piccoli) e la fusione tra banche ed exchange. Non manca moltissimo a che una qualsiasi banca di medio livello offra servizi di custodia e trading di bitcoin, in USA sta già accadendo. Così come non manca moltissimo a che una Coinbase qualsiasi cresca talmente di dimensioni da avere filiali ad hoc nei principali Paesi. In questo senso il diventare sostituto di imposta la vedo come una evoluzione possibile ma non accadrà naturalmente domattina perchè prima serve una normativa specifica. 2) anche immaginando che un exchange possa fare un simile calcolo solo per i clienti di una certa nazionalità (es. TRT per i soli clienti italiani), non sarebbe in grado di fare da sostituto d'imposta perché non potrebbe sapere quante cripto tu possa avere presso altri exchange e - quindi - se tu abbia superato la famosa soglia dei 51k. Del resto questo è esattamente il motivo per cui le banche non fanno da sostituto d'imposta per i depositi in valuta, copio & incollo dall'help di Fineco:
Si, mi riferivo soprattutto al margin trading dove la soglia dei 51k non esiste e si paga su tutte le plusvalenze. Inoltre, in uno scenario come questo, non credo che l'equiparazione a valute estere (e la conseguente soglia dei 100 milioni di lire) avrebbero vita lunga
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Un attimo...che problema c'è se un commerciante accetta direttamente Bitcoin? Perchè deve passare attraverso tinkl? Non può semplicemente avere un wallet dove ricevere i pagamenti? In fondo tutto quello che fa tinkl lo fa un qualunque wallet. Qual è la normativa che mi impone di appoggiarmi ad un payment processor?
No, non sei obbligato a passare da un PP. E' solo che senza PP diventa un lavoro. Per importi sotto il limite del contante non ci sono grosse complicazioni. E' quello che fa Bitrefill (in modo anonimo) quando accetta pagamenti sotto quella soglia per le gift card. Ma sopra il discorso cambia: 1)Dovresti registrare (e soprattutto certificare) i dati personali di chi fa il pagamento, come fanno le banche con un bonifico o i gestori delle carte di credito per una transazione con carta 2)Dovresti gestire fiscalmente i proventi derivanti da plusvalenze nella conversione btc/eur 3)Dovresti sostenere la volatiltà di btc a livello di bilancio d'esercizio (come se tu avessi valuta estera). Nota: anche MCD in El Salvador si è appoggiato ad un PP (OpenNode) Aggiungo che nel caso dell'uso di LN, c'è anche il problema tecnico della liquidità "inbound" che poi ritengo essere il principale motivo per cui MCD si è appoggiato ad un payment processor. Dal momento in cui MCD accetta b. tramite LN, non può ricevere pagamenti fin quando qualcuno non deposita b. sul lato opposto di ogni canale aperto. Un PP assolve a questo compito.
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Ti piace vedere il bicchiere mezzo pieno.... Io invece su questa notizia sono pessimista. Quello che dici tu lo puoi ottenere "da sempre" con TRT (cito quello perché non conosco gli altri due) dove hai lo storico completo di tutti i movimenti dall'inizio dell'attività. Ti basta scaricare quell'elenco e produrlo al momento del bisogno. Però un conto è che lo faccia tu in caso di tuo bisogno, e altra cosa è che venga fatto in automatico dall'exchange. Non è una news positiva per me. Quell'elenco devo produrlo io ed ha minore valore legale. Comunque il tuo spunto è interessante e sento il bisogno di approfondire il discorso. Come abbiamo detto e discusso tante volte le autorità, a livello globale, stanno cercando di "accalappiare" B. In questo modo stanno creando un bitcoin di serie B (controllato, nominativo, tracciabile, basato sull'intermediazione....) senza precludere, perchè non potrebbero, l'esistenza e l'uso di un bitcoin di serie A (incensurabile, inconfiscabile, pseudonimo, decentralizzato....). Tutti noi, forse senza rendercene conto, usiamo entrambi. L'uso dei bitcoin di serie A è spesso sottovalutato. Ad esempio, ogni volta che compro qualcosa su Bitrefill, uso bitcoin di serie A. Faccio una transazione "punto a punto" dal mio nodo LN a quello di Bitrefill. La transazione è anonima e non tracciabile (non è nemmeno scritta nella blockchain). Nessuno può censurarla o impedire la sua finalizzazione. Bitrefill ha solo una mia mail. Bitrefill NON è un intermediario tra me e il venditore, così come un tabaccaio da cui compro una gift card Amazon non può essere considerato un intermediario tra me e Amazon. Infine LN è più efficiente, economico e veloce di qualsiasi sistema di pagamento tradizionale. Tutto questo è bellissimo e continuerà ad esistere, ma per importi piccoli, anche se non così tanto piccoli soprattutto se rapportati ai consumi mensili. Grazie a questo servizio ormai i miei bisogni quotidiani sono in gran parte alimentati da bitcoin di serie A: shopping on line (Amazon), supermercati (Esselunga, Conad,Carrefour...), vestiario (OVS, Primark, Scarpe&Scarpe..), divertimento (Netflix, Playstation, Spotify), ristorazione (The Fork), cibo a casa (Deliveroo), telefonia (ricariche varie), elettronica (Mediaword, Trony..), mobili (Ikea), sport (Decathlon, Nike), carburante (Q8, IP). Solo per limitarsi a quelle che ho usato e uso più frequentemente. Se sommate tutto viene fuori, boh, il 70-80% dei consumi mensili di una persona. Quello che manca lo integro con i bitcoin di serie B: ad es. la carta di credito Lastbit. In realtà possiamo definirli come una via di mezzo: b. di serie A zona retrocessione . Funzionano tramite LN (con tutti i vantaggi sopra) ma Lastbit è un intermediario e ha i miei dati personali. Nota importante: questi b. di serie B, spesso giustamente bistrattati, in realtà non sono del tutto da buttare. Un b. nominativo e basato su intermediari è comunque migliore del credito fiat, non foss'altro perchè bitcoin è una moneta ideata per proteggere il potere di acquisto , mentre il credito fiat è progettato per distruggerlo. I coriandoli andrebbero abbandonati, sempre e comunque, anche solo per motivi etici, come segnale di ribellione nei confronti di una pletora di burocrati che da cinquant'anni fa di tutto per assassinare una funzione essenziale della moneta: quella di riserva di valore. Ben venga Lastbit anche se non sono i b. dei miei sogni sono migliori dell'alternativa che mi vogliono imporre. Questo almeno fin quando non arriverà la hyperbitcoinization, un fenomeno che non tarderà molto ad affermarsi nel Sud del Mondo ma che prevedo più lontana alle nostre latitudini. Infine ci sono i bitcoin di serie C, quelli che stanno presso terzi su exchange, sia perchè appena acquistati, sia perchè usati per il trading. Su questo inutile farsi illusioni: la notizia sopra si inserisce in un trend inarrestabile. Gli exchange diventeranno, più di quanto già sono, dei giardini murati dove il controllo su chi ci opera sarà a 360°. Il problema è che al momento questi b. di serie C sono "cornuti e mazziati": da un lato sono tracciabili,nominativi... dall'altro sono privi di una normativa chiara. Al momento essere un trader b. è un bagno di sangue: leggi oscure, exchange che operano in maniera poco trasparente, onere della prova a carico dell'utente. E allora se controllo deve essere, che controllo sia: ma almeno beneficiamo dei vantaggi di questo controllo. Esempio: chi fa margin trading e vuole provare a fare le cose in regola deve diventare scemo a fine anno a calcolare tutte le plusvalenze e minusvalenze ai fini fiscali. Per chi fa centinaia di operazioni vi assicuro che è un lavoro da incubo. Il mio sogno da questo punto di vista sarebbe un exchange che fa da sostituto di imposta e mi trattiene le tasse alla fonte, come accade per il trading azionario. Credo che la rigida regolamentazione degli exchange comporterà, come collaterale effetto positivo, una normativa molto più chiara. Dalla quale sarà terribilmente più complicato di oggi sfuggire, ma almeno non dovremo diventare scemi solo per capire quante tasse vanno pagate. Dal mio punto di vista, ma credo sia quello di molti, il punto non è pagare le tasse ma avere la certezza del quanto, quando e come. E senza dovermi improvvisare commercialista per farlo perchè è impossibile trovare gente competente. Per chi vuole sfuggire alle norme la scappatoia sarà l'evoluzione degli exchange decentralizzati, degli smart contracts e di DeFi. La controrisposta delle autorità sarà un maggiore controllo sulle stablecoin, necessarie come controparte della transazione. Potranno calare la mannaia sulle stablecoin centralizzate (come Tether o USDC) molto meno su quelle decentralizzate dove la parità è basata su uno SC e le riserve sono in bitcoin o ether. Esempi di quest'ultime sono DAI, o per restare in ambito bitcoin, DOC ( https://moneyonchain.com/doc-bitcoin-backed-stablecoin/). Insomma, un eterno rincorrersi tra leggi e scappatoie che ha caratterizzato da sempre l'evoluzione della tecnologia (basti pensare a tutta la storia del file sharing su internet).
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Un attimo...che problema c'è se un commerciante accetta direttamente Bitcoin? Perchè deve passare attraverso tinkl? Non può semplicemente avere un wallet dove ricevere i pagamenti? In fondo tutto quello che fa tinkl lo fa un qualunque wallet. Qual è la normativa che mi impone di appoggiarmi ad un payment processor?
No, non sei obbligato a passare da un PP. E' solo che senza PP diventa un lavoro. Per importi sotto il limite del contante non ci sono grosse complicazioni. E' quello che fa Bitrefill (in modo anonimo) quando accetta pagamenti sotto quella soglia per le gift card. Ma sopra il discorso cambia: 1)Dovresti registrare (e soprattutto certificare) i dati personali di chi fa il pagamento, come fanno le banche con un bonifico o i gestori delle carte di credito per una transazione con carta 2)Dovresti gestire fiscalmente i proventi derivanti da plusvalenze nella conversione btc/eur 3)Dovresti sostenere la volatiltà di btc a livello di bilancio d'esercizio (come se tu avessi valuta estera). Nota: anche MCD in El Salvador si è appoggiato ad un PP (OpenNode)
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Una nuova norma su bitcoin. Ennesimo pasticcio all'italiana, mi verrebbe da dire: TL;DR: L'anagrafe tributaria che già oggi esiste per le valute FIAT detenute in Italia, viene estesa alle criptovalute. Cosa vuol dire questo? Che tutti prestatori di servizi italiani (Exchange, payment processor (chi sono, tra l'altro?), o qualsiasi altro soggetto che maneggi crypto per conto di un retail italiano), sono costritti a passsare quelle informazioni all'OAM. In teoria anche tuti i soggetti stranieri che operano verso cittadini italiani sarebbero tenuti alla medesima comunicazione. Ma dato che non hanno sede in Italia, by definition, ce li vedete a consegnare una lista del genere alle autorità italiane? Non scherziamo. Tenete presente che per la SEC funziona in maniera ancora più "stretta": se un qualsiasi ente finanziario vuole fare business con un qualsioasi cittadino US in qualunque parte del mondo, devono sottostare alle loro regole. Ovvio che poi queste regole hanno un effetto ben diverso rispetto alle nostre, dato che loro hanno le capacità di farle rispettare! Se vi interessa l'argomento: un approfondimento qui: L’APPROVAZIONE DEL REGISTRO SPECIALE DEI PRESTATORI DI SERVIZI RELATIVI ALLA VALUTA DIGITALE È IMMINENTE: LUCI E QUALCHE OMBRAMolto interessante, io ne vedo anche un aspetto positivo: chi usa solo exchange nazionali e compila l'RW (dicendo il vero ) avrebbe una riprova automatica di quanto dichiarato. In caso di accertamenti non avrei bisogno di sbattermi a dimostrare che ho acquistato X bitcoin nell'anno Y se anche l'exchange confermasse ogni trimestre quanto da me dichiarato.
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Qui ti devo smentire, sia ad ES che in Brasile esiste la ristretta classe medio-alta presa di mira, solo che nel caso del Brasile parliamo di un paese continentale.
In tutti e due la ricchezza è poco distribuita, e hanno gli stessi identici numeri proporzionalmente (sparo a caso ma cercando sono numeri che si trovano: il 20% della popolazione ha l'80% delle risorse, che poi in un paese siano in 100 e nell'altro 100000, facendo le proporzioni si arriva agli stessi risultati)
Se intendi i 9 o 10 miliardari in Brasile... in realtà non fanno molto testo, perché quelle persone vivono completamente scollegate dalla realtà e sono in un mondo parallelo assolutamente sicuro e a prova di sequestri (per capirci, gente che gira in elicottero o alla peggio in una macchina blindata).
Non voglio insistere ma resto della mia opinione anche perchè è una questione più di dati che di opinioni. Il Brasile è la nona economia mondiale, ES economicamente non esiste, se non ci fossero le rimesse sarebbe al livello della Somalia e dell'Afghanistan. Le maras sono diventate organizzazioni criminali su larga scala, dedite ai traffici internazionali e agli omicidi. Rubare 20 dollari ad un ATM non rientra tra le loro priorità. Non a caso sono note per le loro gesta soprattutto in USA dove il crimine paga un pò di più che in ES. Tornando però in tema questo è l'andamento di giacenze e canali del nodo Chivo. Al momento ci sono 10.88 BTCNon è immediato interpretare questa informazione. L'aumentata capacità mi farebbe pensare che la gente stia holdando. Se avessero convertito in massa i btc dell'airdrop in dollari, il governo avrebbe a sua volta venduto i btc sul mercato per sostenere la maggiore richiesta di coriandoli e il nodo si sarebbe svuotato. E' anche vero che 10.88 btc è una frazione molto piccola dell'airdrop, quindi è possibile che il resto sia in cold wallet e che sul nodo venga tenuto solo quanto serve per le movimentazioni quotidiane. Un aumento dei depositi e dei canali significherebbe un maggior uso monetario.
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Non saprei, ma allora non esci più col telefonino-con-wallet? Allora dove è la rivoluzione tecnologia? In un ATM posso rubarmi un po' di coriandoli ma non tutto il mio patrimonio BTC in una volta sola.
Nessuno ti vieta di dividere le tue finanze in più wallet o di usare multiaddress, magari con la seconda chiave tenuta da un parente all'estero. Fermo restando che contro un sequestro di persona e una pistola alla testa c'è poco da fare, tra bitcoin e contante non c'è paragone. Ma il problema non si pone perchè in ES non c'è nulla (di rilevante) da rubare. Si è citato il Brasile ma è una situazione completamente diversa: in Brasile c'è un elite ricchissima. Sono pochi, pochissimi . Ma ci sono. Le maras salvadoregne non sono un fatto politico, sono mafia (la mafia non ambisce a essere stato, lo sappiamo anche gli italiani questo). Non sono neanche un racconto folkloristico sui loro poveri connazionali, un fatto su tutti: il rito di iniziazione per entrare in El Salvador in una maras è compiere un omicidio. Si contano 60k mafiosi con circa 400/500k di persone al loro seguito. Provate a dare un'occhiata a https://it.wikipedia.org/wiki/Mara_Salvatrucha ma il contenuto, scarso, vale poco. Meglio che niente. Per la cronaca la mafia salvadoregna (maras) in Europa è a Milano. Chi vive a Milano ha già sentito di alcune loro gesta... a partire, mi pare, dal 2014/2015 circa. Mi ricordo il machete su un controllore delle ferrovie per un biglietto che nessuno voleva pagare. Da lì Milano ha cominciato a conoscerli. Io manterrei il discorso su Bitcoin. Comunque non ho detto che sono un fatto politico, ma che una parte politica le usa per prendere il potere. E se le bande (alcune almeno) sono nate a Los Angeles, le loro vere radici sono nella guerra civile degli anni 80. ES è tutt'ora un Paese a rischio guerra civile.
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E anche i malavitosi, a ben pensarci. A parte il fatto che stavo guardando le statistiche e sembrerebbe che le principali bande del Paese (chiamate maras) abbiano sul territorio più di 60mila affiliati su 6.520.675 di popolazione wikipedia (siamo ad un circa 1%???). Per non parlare della polizia, di cui è ragionevole aver paura o comunque non affidarsi completamente. Quel mio amico in Ecuador: la polizia è corrotta, quando va bene... e la giustizia (o sopruso per stabilire ordine) arriva sempre e solo come ordine dall'alto e con metodi "dinamici". (A voi la fantasia nel comprendere il termine "dinamici".) Non dimentichiamoci che qui era pure avvenuto - tanti anni fa, nel 1980 - l’omicidio dell’arcivescovo Óscar Romero, che da sempre denunciava le violenze dei militari, durante la Messa ai tempi di papa Woityla. https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%93scar_RomeroTerra travagliata, e di indiscussa violenza e criminalità. Arrivo al punto: Arriva uno delle gang, si fa girare tutto il wallet in un nano-secondo. E così hai perso tutto il patrimonio.Orribile pensiero: rubare sarà ancora più facile e totale, si porteranno via tutto?Non ci abbiamo mai pensato a questa implicazione? Mi riferisco ai salvadoregni, non a un tipico italiano multibancarizzato, ecc. ecc. I trasferimenti btc-btc renderanno più difficile rubare, perchè potranno essere fatti senza uscire di casa e senza dare nell'occhio. Un qualsiasi trasferimento che coinvolga dollari (con il 70% della popolazione unbanked) comporta uno scambio di contanti, nel caso di rimesse presso "centri di distribuzione" (come possono essere gli uffici di Western Union o un ATM) più facilmente aggredibili. Bukele è stato eletto (con l'appoggio degli USA) perchè ha promesso il pugno di ferro contro i mareros, contro cui ha messo in campo l'esercito. https://es.euronews.com/2021/07/21/bukele-duplicara-los-efectivos-del-ejercito-para-acabar-con-las-maras-que-aterrorizan-a-elPrima di bitcoin era noto a livello internazionale per i membri di queste bande riuniti nei piazzali, rasati e legati con le mani dietro la schiena. Immagini che avevano alzato un polverone per la violazione dei diritti umani dei detenuti. https://www.ilperiodista.it/post/el-salvador-tatuaggi-e-violenza-le-maras-figlie-della-guerra-civileLe maras, più che a rubare quei poveri cristi dei loro connazionali (dai quali potrebbero ottenere un magro bottino), sono più interessate a destabilizzare il Paese tramite omicidi e violenze per prenderne il controllo. Sono, nemmeno troppo velatamente, appoggiate dai due partiti di opposizione (ARENA e FMLN). Partiti che negli anni 80 si facevano la guerra tra loro e che ora sono alleati contro Bukele. Non mi sorprenderei nemmeno se qualcuno provasse a farlo fuori e addio esperimento Bitcoin.
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Per importi piccoli in ES non è più necessario fare rimesse internazionali Chi si muove NON sono i coriandoli, sono i QR code 1)Il salvadoregno che vuole dollari va ad un ATM Chivo 2)Dichiara di voler convertire btc in dollari creando una fattura LN con relativo QR code (ma senza pagarla) 3)Fa una foto al QR code e la manda dove vuole nel mondo (ad es. ad un parente che vive negli USA) 4)Chi riceve il QR code effettua il pagamento LN 5)Il salvadoregno in ES ritira i coriandoli La cosa è già stata provata e funziona: https://www.youtube.com/watch?v=G-Q-CFirTLULe commissioni pagate su una conversione di 20$ sono di 0,22 centesimi (poco più dell 1%), pagate da chi fa la "rimessa". Chi la riceve ottiene esattamente la cifra voluta. Rispetto ai metodi di invio classici : 1)e' più veloce 2)è più economico 3)non richiede spostamenti/sbattimenti di andare fino al punto di ritiro del contante più vicino (meno diffusi degli ATM) 4)Tutela di più la privacy perchè va fornito solo un numero di telefono invece di documento di identità+firma+numero di telefono. https://twitter.com/AaronvanW/status/1436468301379641399Tutto questo fin quando chi vive in ES sentirà il bisogno di continuare a tenere e usare dollari. Nello step 2 non ci sarà più bisogno degli ATM: la rimessa parte in btc e arriva in btc. Fine.
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Un periodo transitorio di ban del leverage sul bitcoin; hanno fatto inoltre sulle borse - lo ricorderete tutti - il divieto di short-selling allo scoperto, ecco anche quello sarebbe da fare! Insomma trovare qualche metodo per evitare che il bitcoin per enne anni sia solo un derivato basato sugli umori della Fed & Company. Chiedo comprensione per le stupidate scritte ma è solo un modo per evidenziare che qualcosa non va anche nel nostro mondo. Per adesso... Non sono certo stupidate, ma non sono d'accordo sulle vendite allo scoperto. Su un bene come btc, le vendite allo scoperto contribuiscono a ridurre manipolazione più che ad aumentarla: il saldo è positivo. Perchè la manipolazione non è solo verso il basso, è anche verso l'alto (anche se quest'ultima, lo so, vi piace di più ) Su un bene scarso, se a poter vendere bitcoin fossero solo coloro che possiedono bitcoin, ai grandi possessori basterebbe fare "cartello", chiudere i rubinetti dell'offerta e in questo modo spingere il prezzo verso l'alto anche in presenza di una domanda molto bassa. Le vendite allo scoperto riducono la possibilità di queste manovre perchè se il prezzo viene troppo gonfiato artificialmente, arriva qualcuno con tanti coriandoli (e quelli non sono certo scarsi ) che fa crashare il mercato e lo riporta in equilibrio. Tanto a nessuno piace perdere soldi: nessuno sano di mente avrà interesse a piazzare un grosso short senza che ce ne siano le condizioni (io non credo a complotti dei governi o del FMI). Lo fanno solo quando l'euforia è eccessiva. Ed è un bene, altrimenti btc sarebbe manipolato come la peggiore shitcoin
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