gavrilo
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January 20, 2014, 09:02:50 AM |
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Ma come ci insegna la storia, quando un processo sociale diventa cosi' fatiscente, cosi' debole, cosi' corrotto e cosi' fatalmente inutile, viene inesorabilmente sostiutito.
BItcoin ha la forza per sfaldare queta fatiscenza, e uno dei punti di forza e' proprio che restituisce alla gente la possibilita' di fare liberamente quel che vuole dei propri soldi. ....... Bitcoin (o meglio i concetti che incarna) non e' un processo debole che dovra' sottostare alle scelte dei politici, sara' la politica e piu' in generale il modello sociale attuale a doversi rimodellare per diventare sostenibile in un mondo inesorabilmente passato ad un altro livello di circolazione della ricchezza !!!
E cosi' il tuo "che sia giusto o no" al quale ormai "dovremmo" essere abituati, finalmente soccombera'. E magari potremo sognare di vedere in giro qualche spirito vero che sia capace di discernere tra il cosa e' giusto e il cosa no, e sia chiamato a scegliere a testa alta, e non sia sempre costretto a scegliere il minore dei mali.
Non posso che quotare quello che è anche il mio pensiero. Bitcoin nasce per ribaltare il tavolo delle regole della finanza e delle lobbies governative-bancarie che oggi stanno soffocando libera impresa, cittadini, crescita economica, creazione di ricchezza ed opportunità di impiego e lavoro soprattutto per giovani e per chi ha la mente aperta all'innovazione. Dico questo per averlo provato in prima persona e non sono certo un giovincello. I progetti che sto portando avanti grazie a Bitcoin ed alla sua filosofia libertaria, stanno permettendo di creare opportunità lavorative ad almeno una trentina di giovani in tutta Italia. Boccadutri nella sua veste istituzionale non può far altro che mettere il Bitcoin sotto l'ombrello delle regole esistenti dandogli però di fatto il riconoscimento ufficiale e ponendo così l'Italia un passo avanti rispetto agli altri governi mondiali che lo guardano ancora con paura e sospetto ( a ragione) in quanto esso mette in dubbio la sovranità monetaria degli stessi. Una sovranità che noi in Italia abbiamo già perso con l'entrata nell'euro e l'assoggettamento ai diktat dell'UE (ricordate i compitini per casa che hanno costretto Berlusconi a cedere il passo a Monti? Bene, li stiamo ancora svolgendo, e non è finita, siamo appena agli inizi...). Le previsioni di Boccadutri riguardo alla tracciabilità di chi detiene e scambia bitcoin sono invece totalmente velleitarie (e probabilmente lui stesso lo sa), come si può leggere in questa discussione e non coercibili nè a livello aziendale/societario, tantomeno a quello privato. Il Bitcoin va esattamente nella direzione opposta (per fortuna!) e ad ogni indirizzo wallet tracciabile (nel senso riconducibile ad un proprietario) e registrato, se ne possono creare altri N wallet che viceversa non lo sono, anche uno per ogni transazione che si vuole mantenere "anonima". L'anonimità è forse il motivo + forte del successo del Bitcoin, ciò che lo ha trasformato nell'oro delle criptovalute. Modificare questa caratteristica significa mettere mani al suo algoritmo, cioè di fatto creare un'altra valuta. Non si potrà + chiamare Bitcoin perciò, chiamatelo pure come vi pare, ma non + Bitcoin (shitcoin secondo me sarebbe il nome + adatto alla cryptocurrency riconducibile al suo proprietario ). La strada, per chi vorrà percorrerla, sarà quindi il divieto di uso-scambio-circolazione, come già stanno provando Cina, Taiwan, India, Thailandia ed in qualche modo Giappone ( che ne vieta l'uso per fare acquisti sul proprio territorio). Ma è ormai troppo tardi....la sua diffusione ha superato la soglia di non ritorno a mio parere, e confinarlo o ricacciarlo indietro a moneta vietata e quindi da deep web, non riesce ad ammazzarlo, come abbiamo già visto con il caso Silk Road anzi, è il miglior aiuto alle mafie e all'evasione fiscale che finanza ufficiale e governi centrali possano dare loro. E non è un caso che il mondo anglosassone, notoriamente etico ed integerrimo riguardo al tema della fiscalità, ha un approccio molto friendly al Bitcoin: il nemico se non puoi vincerlo, è meglio averlo come alleato. Non so se l'algoritmo di Satoshi nasconda la decriptazione delle intercettazioni globali compiute dalla Cia o NSA come qualcuno sostiene, di certo è cominciata la corsa alla valuta unica mondiale, una valuta che piace perchè chi la possiede ne è finalmente l'unico proprietario e fiduciario e su ciò si fonda il suo valore, contrariamente alle monete fiat che si fondano non + sulle riserve frazionarie in oro (atto fiduciario materiale), ma sul debito pubblico e quindi su una mal riposta fiducia su Banche Centrali (private) e governi che ne regolano il valore. Il tema non è quindi, per quanto riguarda l'Italia almeno, una legge che cerchi in qualche modo di regolare e tassare il Bitcoin (assolutamente ridicolo, infatti Boccadutri si guarda bene da farne alcun accenno nel suo emendamento), ma quello della pressione fiscale che in Italia è insopportabile e legittima qualsiasi forma di evasione come autodifesa del cittadino il quale, grassato dallo Stato, non vede corrisposto in servizi quanto lui versa. Ma questo è un altro argomento in cui il Bitcoin rappresenta una ottima soluzione.
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Gabi
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If you want to walk on water, get out of the boat
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January 20, 2014, 09:27:49 AM |
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http://www.tomshw.it/cont/news/bitcoin-in-italia-presto-tracciati-sopra-i-1-000-euro/52611/1.htmlSel ha depositato un emendamento che introduce l'identificabilità del titolare effettivo del Bitcoin per transazioni superiori a 1.000 euro e l'applicabilità delle disposizioni di antiriciclaggio. Se ne parlerà a fine mese durante l'incontro "Obiettivo ePayment", organizzato da CashlessWay a Montecitorio ehm... ma che fortuna... ehm... uau... alè...ehm... "È necessario avviare un percorso fattivo sul Bitcoin poiché la sua innegabile diffusione non può essere lasciata senza una concreta osservazione istituzionale e relativa regolamentazione", sostiene Sel. Ah beh se lo dicono loro guarda.
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soldatino
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January 20, 2014, 09:29:04 AM |
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basterebbe mettere una regola per far si che i negozi possano usarlo... bloccare i privati è inutile... tanto se vogliono possono sempre fare quello che vogliono...
Trigun, perche' mettere una regola? I negozi possono gia' usarlo, o mi sbaglio? no perchè non comparirebbero da nessuna parte.... se tu prendi contanti poi quando li versi in banca devi far tornare i conti se prendi un bancomat è cmq legato allo scontrino/fattura se prendi un bitcoin non hai modo "al momento" di giustificare quell'entrata (o in particolare non hai modo di giustificare il fatto che non ti sono entrati i soldi) se tu negozio hai un incasso di 1000€ di cui 80% contanti e 20% bancomat quando vai a versare i contanti in banca poi risulta che il giorno X hai incassato 1000€ di cui 800€ contanti e 200€ bancomat se tu incassi 70% contanti e 10% bitcoin in banca vai a versare 700€ e quindi non risulterebbe l'incasso di 100€ come vai a giustificare la mancanza dei soldi? probabilmente tutti i negozi che accettano i bitcoin non fanno lo scontrino (infatti sono per lo + bed&breakfast che sono al 90% dei casi attività tutte in nero e illegali) una società deve poter dimostrare tutte le entrate e le uscite... se accettasse i bitcoin al momento non avresti modo di dimostrare che tu hai ricevuto il pagamento in bitcoin... quindi ci sarebbe un buco.... attualmente l'unico modo che ha un negozio per far pagare in bitcoin è semplicemente non fare fattura/scontrino della merce acquistata... cosa che molte attività fanno già tipo le pizzerie/bar/tutte le professioni di manodopera (muratore/idraulico/ecc)/ecc ovviamente non fare lo scontrino/fattura = non ci pago le tasse = evasione quindi attualmente i negozi non possono accettare i bitcoin I nostri clienti che utilizzano il metodo BitPay possono convertire tutte le loro entrate in Euro ed avere un riscontro sul proprio conto bancario esattamente come accade con una carta di credito. Le commisioni dell 1% sono presenti nel elenco dettagliato delle spese scaricabile dal profilo dell'utente in formato csv. Dal punto di vista legale/contabile della cosa l'unica problematica si presenta se il commerciante decide di tenere una parte dell'incasso in bitcoin, nel qual caso occorre una contabilità dedicata (al momento sconsigliamo questa procedura in Italia in attesa di una legislazione più precisa in merito). Attualmente i negozi possono accettare tranquillamente Bitcoin e ogni giorno aumenta il numero degli esercizi che supportano questa nuova soluzione di pagamento. Ma con la decurtazione del 20% sui bonifici proveniente dall'estero,come immagino siano quelli di Bitpay, i soldi che si hanno sul conto non sono ad esempio 200 euro ma 160 euro,quindi ci sarebbero problemi o sbaglio?
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Fabrizio89
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January 20, 2014, 10:02:10 AM Last edit: January 20, 2014, 11:37:51 AM by Fabrizio89 |
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Alla fine queste "regolamentazioni" avranno l'unico risultato di far spostare i business più intelligenti all'estero, come è già successo in decine di altre situazioni. Nessuno vuole fare affari in Italia, non ce n'è motivo, tanto meno dopo che le istituzioni ci metteranno il naso, perché non hanno idea di come si sta muovendo l'economia oggi, figuriamoci nel prossimo futuro. I paesi più furbi (Germania, USA, e dopo la recente udienza al senato anche la Francia) hanno capito che più che delimitare gli utilizzi di questa tecnologia, devono limitare i propri interventi, pur tenendo d'occhio il fenomeno finché non si è creata una biosfera all'interno della loro economia. TRACCIABILITA' E' un grosso problema, se non si risolve il bitcoin potrebbe soccombere di fronte alla potenza delle norme, giusto o no.
Se in parte sono d'accordo con il succo del discorso, cioè di avere delle linee guida... più che vedere il Bitcoin soccombere, sarà probabile vedere soccombere l'economia dei paesi che non hanno la capacità di tenersi al passo con i tempi. Dalla metà di questo decennio in poi sarà molto evidente come il potere passerà dalle mani di chi ha già i soldi a chi sa produrre beni e servizi per la società. Se banche e governi non cambieranno il loro modus operandi, le corporations acquisiranno sempre più potere e di questo già ne abbiamo riscontri. Il Bitcoin potrebbe essere benissimo utilizzato per questa transizione. Il discorso non è solo riguardo il Bitcoin, esso è solo una delle facce dei cambiamenti i cui effetti non si è in grado di prevedere, perché il progresso tecnologico si muove molto più velocemente di come si muovono quello sociale e politico. Serve dinamicità, finché il governo non capisce questo, non ha speranze.
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InnopayAlex
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January 20, 2014, 10:04:32 AM |
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Nel caso l'eventuale legge richiedesse che tutti gli indirizzi utilizzati per ricevere (e quindi quelli di Bitpay), fossero identificabili, nelle ricevute attuali di Bitpay questi dati sono già presenti? Bitpay indica la lista di indirizzi usati nelle varie transazioni e la loro appartenenza? (tecnicamente parlando farebbe ridere ma vabbe ...)
Il pagamento ad un negoziante con il metodo BitPay e di fatto un pagamento fra il privato ed una terza parte autorizzata come intermediario ed in regola con le norme per trasferimento di denaro quindi non è soggetta ai limiti di 1000€ (che sono presenti solo quando nessuna delle parti coivolte è identificata). Fallen, e' interessante quanto dici riguardo al non applicarsi della legge dei 1000Eur alle transazioni tramite intermediari (Istituti di Pagamento, suppongo). Potresti elaborare meglio? Se riuscissi anche a darmi un link al testo che si applica in questo caso, mi faresti un gran favore. Alessandro Semplicemente con questo sistema il pagamento viene effettuato tramite BitPay che possiede i dati identificativi dell'attività. All'apertura di un account BitPay vengono richiesti dati di base che vengono verificati in 24 ore prima di abilitare l'account, in seguito se si desidera rendere operativo il c/c bancario viene imposto un limite giornaliero di 100€ per circa 48 ore necessarie a verificare la legittimità e corrispondenza dei dettagli bancari con l'attività. Se si richiedono limiti di transazione superiori ai 1000€ giornalieri viene richiesta una prova di residenza e copia di un documento di identità. Questo consente di indentificare il commerciante/beneficiario in adempimento alle norme internazionali antiriciclaggio a cui ogni payment processor deve adempiere. Claudio, l'identificazione del commerciante e' ovviamente necessaria per le attivita' di payment processing. questo vale sia per il mercato POS che ecom (ovviamente). La legge dei 1000 Euro punta ad identificare IL CLIENTE (cioe' la controparte che non e' il venditore), che e' impossibilitato ad usare metodi non tracciabili per transazioni superiori a 999,99 euro. Bitcoin e' un metodo non tracciabile (l'emendamento alla legge di stabilita' parla di pagamenti tramite metodi non tracciabili, non solo di contanti. Questo almeno secondo quanto ho letto finora) e quindi ricade in questo ambito. Il problema dunque e' identificare il cliente finale (chi paga) oppure pagare tramite bitcoin per importi superiori a 1000 euro e' illegale. < questa e' la mia lettura della situazione La questione e' se e' possibile introdurre metodi per l'identificazione del cliente al momento del pagamento (es: esibire documento o registrarsi online) oppure se la legge vuole bloccare l'utilizzo dei metodi non tracciabili a prescindere. Nel secondo caso sarebbe un bel guaio per l'adozione di Bitcoin in italia. Ovviamente tra privati questo continuera' a circolare...
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smishaaa
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January 20, 2014, 11:31:12 AM |
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Verrà fuori la solta stro...ta all'Italiana ci scommetto..
Conoscendo i nostri polli (i nostri amati politici che hanno la bacchetta magica per distruggere tutto ciò che toccano) per me sarebbe molto meglio aspettare di vedere come si muovono gli altri paesi (che sono avanti anni luce).
Mi viene il dubbio, e lo spero proprio!!!!!, che se intendiamo il bitcoin come una moneta sia di competenza ESCLUSIVA dell'unione europea.
Sarò disgustato dalla classe politica ma sinceramente a me questo sembra solo, magari mi sbaglio, un tentativo di un giovane rampante politico di mettersi in mostra, tralasciando il fatto che un emendamento di un singolo parlamentare (di sel dall'alto del suo 3% dei voti) conta come il 2 di picche.
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Fallen666
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January 20, 2014, 12:09:00 PM |
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basterebbe mettere una regola per far si che i negozi possano usarlo... bloccare i privati è inutile... tanto se vogliono possono sempre fare quello che vogliono...
Trigun, perche' mettere una regola? I negozi possono gia' usarlo, o mi sbaglio? no perchè non comparirebbero da nessuna parte.... se tu prendi contanti poi quando li versi in banca devi far tornare i conti se prendi un bancomat è cmq legato allo scontrino/fattura se prendi un bitcoin non hai modo "al momento" di giustificare quell'entrata (o in particolare non hai modo di giustificare il fatto che non ti sono entrati i soldi) se tu negozio hai un incasso di 1000€ di cui 80% contanti e 20% bancomat quando vai a versare i contanti in banca poi risulta che il giorno X hai incassato 1000€ di cui 800€ contanti e 200€ bancomat se tu incassi 70% contanti e 10% bitcoin in banca vai a versare 700€ e quindi non risulterebbe l'incasso di 100€ come vai a giustificare la mancanza dei soldi? probabilmente tutti i negozi che accettano i bitcoin non fanno lo scontrino (infatti sono per lo + bed&breakfast che sono al 90% dei casi attività tutte in nero e illegali) una società deve poter dimostrare tutte le entrate e le uscite... se accettasse i bitcoin al momento non avresti modo di dimostrare che tu hai ricevuto il pagamento in bitcoin... quindi ci sarebbe un buco.... attualmente l'unico modo che ha un negozio per far pagare in bitcoin è semplicemente non fare fattura/scontrino della merce acquistata... cosa che molte attività fanno già tipo le pizzerie/bar/tutte le professioni di manodopera (muratore/idraulico/ecc)/ecc ovviamente non fare lo scontrino/fattura = non ci pago le tasse = evasione quindi attualmente i negozi non possono accettare i bitcoin I nostri clienti che utilizzano il metodo BitPay possono convertire tutte le loro entrate in Euro ed avere un riscontro sul proprio conto bancario esattamente come accade con una carta di credito. Le commisioni dell 1% sono presenti nel elenco dettagliato delle spese scaricabile dal profilo dell'utente in formato csv. Dal punto di vista legale/contabile della cosa l'unica problematica si presenta se il commerciante decide di tenere una parte dell'incasso in bitcoin, nel qual caso occorre una contabilità dedicata (al momento sconsigliamo questa procedura in Italia in attesa di una legislazione più precisa in merito). Attualmente i negozi possono accettare tranquillamente Bitcoin e ogni giorno aumenta il numero degli esercizi che supportano questa nuova soluzione di pagamento. Ma con la decurtazione del 20% sui bonifici proveniente dall'estero,come immagino siano quelli di Bitpay, i soldi che si hanno sul conto non sono ad esempio 200 euro ma 160 euro,quindi ci sarebbero problemi o sbaglio? La trattenuta del 20% si basa su bonifici da proventi finanziari e non vendite altrimenti sarebbe di fatto impossibile l'utilizzo di servizi di pagamento.
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Fallen666
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January 20, 2014, 12:33:49 PM |
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Nel caso l'eventuale legge richiedesse che tutti gli indirizzi utilizzati per ricevere (e quindi quelli di Bitpay), fossero identificabili, nelle ricevute attuali di Bitpay questi dati sono già presenti? Bitpay indica la lista di indirizzi usati nelle varie transazioni e la loro appartenenza? (tecnicamente parlando farebbe ridere ma vabbe ...)
Il pagamento ad un negoziante con il metodo BitPay e di fatto un pagamento fra il privato ed una terza parte autorizzata come intermediario ed in regola con le norme per trasferimento di denaro quindi non è soggetta ai limiti di 1000€ (che sono presenti solo quando nessuna delle parti coivolte è identificata). Fallen, e' interessante quanto dici riguardo al non applicarsi della legge dei 1000Eur alle transazioni tramite intermediari (Istituti di Pagamento, suppongo). Potresti elaborare meglio? Se riuscissi anche a darmi un link al testo che si applica in questo caso, mi faresti un gran favore. Alessandro Semplicemente con questo sistema il pagamento viene effettuato tramite BitPay che possiede i dati identificativi dell'attività. All'apertura di un account BitPay vengono richiesti dati di base che vengono verificati in 24 ore prima di abilitare l'account, in seguito se si desidera rendere operativo il c/c bancario viene imposto un limite giornaliero di 100€ per circa 48 ore necessarie a verificare la legittimità e corrispondenza dei dettagli bancari con l'attività. Se si richiedono limiti di transazione superiori ai 1000€ giornalieri viene richiesta una prova di residenza e copia di un documento di identità. Questo consente di indentificare il commerciante/beneficiario in adempimento alle norme internazionali antiriciclaggio a cui ogni payment processor deve adempiere. Claudio, l'identificazione del commerciante e' ovviamente necessaria per le attivita' di payment processing. questo vale sia per il mercato POS che ecom (ovviamente). La legge dei 1000 Euro punta ad identificare IL CLIENTE (cioe' la controparte che non e' il venditore), che e' impossibilitato ad usare metodi non tracciabili per transazioni superiori a 999,99 euro. Bitcoin e' un metodo non tracciabile (l'emendamento alla legge di stabilita' parla di pagamenti tramite metodi non tracciabili, non solo di contanti. Questo almeno secondo quanto ho letto finora) e quindi ricade in questo ambito. Il problema dunque e' identificare il cliente finale (chi paga) oppure pagare tramite bitcoin per importi superiori a 1000 euro e' illegale. < questa e' la mia lettura della situazione La questione e' se e' possibile introdurre metodi per l'identificazione del cliente al momento del pagamento (es: esibire documento o registrarsi online) oppure se la legge vuole bloccare l'utilizzo dei metodi non tracciabili a prescindere. Nel secondo caso sarebbe un bel guaio per l'adozione di Bitcoin in italia. Ovviamente tra privati questo continuera' a circolare... La tracciabilità sarebbe garantita dal fatto che per acquistare Bitcoin i servizi di exchange che seguono le norme antiriciclaggio internazionali richiedono una prova di residenza e identità che fornirebbe gli strumenti per tracciare la transazione utilizzando l'indirizzo di ricezione. Concordo che la procedura sarebbe sicuramente ostica vista la tecnologia relativamente complessa ma anche per la circolazione di contante si può evitare la limitazione con diversi pagamenti di importo inferiore. la presenza di un registro pubblico delle transazioni del resto è di certo un deterrente per chi volesse movimentare cifre importanti in maniera illegale in quanto fornirebbe una prova concreta della transazione. Richiedere una copia di un documento al momento del pagamento se superiore alla soglia di legge non sarebbe particolarmente difficile in quanto la soluzione di BitPay viene solitamente utilizzata su smartphone e tablet dotati di fotocamera per poter salvare una copia del documento. Certo il problema è presente ma la tecnologia e particolarmente utile nel caso di acquisti di importo inferiore ai 1000€ che comunque è una cifra molto più alta di, per esempio, i 15-20 euro di limite per la tecnologia contactless delle carte di credito. Qualora si presentasse l'esigenza di adempiere a questo obbligo il problema sarebbe di facile soluzione per aziende come BitPay in quanto si andrebbe ad inserire un limite massimo per singola transazione, non rimovibile dall'utente, fissato al limite di legge. Sottolineo che nessun cliente ha per ora richiesto una disponibilità superiore al limite di 1000€ giornalieri e qualora fosse richiesto la maggior parte dei prodotti che superano tale importo richiede comunque una documentazione del cliente (ad es. prodotti assicurativi o veicoli). Grazie per aver sottolineato questo importante aspetto.
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smishaaa
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January 20, 2014, 01:57:26 PM |
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SERGIO BOCCADUTRI biografia (fonte riparteilfuturo.it) Chi sono. Sono nato a Palermo e avevo diciotto anni quando ho incontrato la politica come una dimensione di vita e la sinistra come quella sola parte che guarda al cambiamento a partire dall’eguaglianza sociale e dai diritti inalienabili della persona. Ho imparato dall’insegnamento della mia famiglia come l’impegno politico mai si possa disgiungere da quello etico e ne ho misurato appieno il valore svolgendo il difficile lavoro di amministrare un partito che costruisce la sua organizzazione con le uniche risorse di una politica pulita. Considero il mio interesse per l’enograstronomia un’autentica passione politica che riguarda la qualità (e il diritto) del ben-vivere di ogni singola persona e che può essere una leva di sviluppo sano e sostenibile della nostra economia se solo si valorizzasse il lavoro di quei tanti piccoli produttori agricoli che sono, prima di ogni altra cosa, un presidio che vigila sulla salute di noi tutti. Vivo a Roma con Marina e aspettiamo l’arrivo di una bimba. Le motivazioni della mia candidatura. E’ tempo di uscire dalla lunga stagione delle passioni tristi cresciute all’ombra della crisi. L’angoscia del futuro, la dignità negata e la solitudine di fronte al lavoro sono il risvolto diretto di un’economia che soffoca la vita reale delle persone. E’ tempo di dare voce e anima alla politica che porta credibilità e impegno nella società e nelle istituzioni. Una politica che sia fatta sempre, e non solo in tempo di crisi, di sobrietà e di trasparenza. La pratichiamo su noi stessi, per costruire una sinistra popolare e di governo, possiamo praticarla per trarre il nostro paese fuori dal declino in cui le opache e fallimentari classi dirigenti attuali l’hanno condotto. E’ tempo di dire “benvenuta sinistra, noi ci siamo”.
Secondo voi è normale che un parlamentare che vive di politica, non laureato e senza competenze tecniche specifiche in questo settore, presenti un emendamento sulla regolamentazione dei bitcoin? Cos'ha fatto per presentarlo una ricerchina su google? Poteva aprire un topic direttamente qui sul forum " Sto per presentare un emendamento sui bitcoin, avete consigli?"
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TulipBit
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January 21, 2014, 07:46:59 AM Last edit: January 21, 2014, 08:05:06 AM by TulipBit |
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Per come la vedo io la cazzata inaccettabile è quella di voler "schedare" i possessori di btc a priori e di tracciare gli stessi quando spostano il presunto equivalente di 1000 euro. Un po' come se domani venisse fatta una legge che mi obbliga a dichiarare quanti regali ho avuto in oro da ragazzino e che mi obbliga ad essere tracciato dallo stato perché posseggo magari uno o più braccialetti/catenine d'oro che superano i 20 grammi e mi va magari di prestare/regalare anonimamente a qualche mio parente/amico/ragazza. Perché mai dovremmo accettare una simile idiozia?
La fobia scatenata dall'antiriciclaggio ha generato mostri... imho e per questo mi ci incazzo, chi deve fare l'evasione seria davvero non si affida ai bitcoin, magari ci differenzia qualcosina ma sicuro non li usa a questo scopo. Io non ho questo problema (e quasi mi viene da dire purtroppo) ma chi lo ha può rivolgersi tranquillamente nel territorio nazionale a professionisti dell'elusione fiscale che hanno tutta l'erudizione necessaria per far uscire dagli stessi in perfetta legalità somme a 6 o 7 zeri proprio tramite i circuiti "sorvegliati" e mi è bastato semplicemente usare google per trovare professionisti che lo fanno di mestiere eh.
La verità è che il nostro staterello sottomesso dai poteri forti è in rosso e sta cercando di raccimolare ogni briciola in più dal parco buoi, visto che le balene come al solito preferisce non infastidirle troppo.
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Jason_Bourne
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January 21, 2014, 08:20:32 AM |
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Non posso credere che tu abbia fatto una cosa così stupida....dimmi che non è vero. Se è vero, quando tasseranno i BTC e le relative transazioni, sapremo chi ringraziare!
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HostFat
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I support freedom of choice
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January 21, 2014, 08:41:19 AM |
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Non posso credere che tu abbia fatto una cosa così stupida....dimmi che non è vero. Se è vero, quando tasseranno i BTC e le relative transazioni, sapremo chi ringraziare! Non solo, chiederò anche la pena di morte
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pisciolatzu
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ars longa, vita brevis
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January 21, 2014, 10:13:06 AM |
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Il mio pensiero a riguardo? Da una parte, l'idea di trattare bitcoin come cash in se per se è una delle migliori soluzioni che si possa immaginare. La Finlandia ci ha provato - e lo stato ha pure chiamato a casa un tipo che vendeva su Localbitcoins, ma sono stati abbastanza lucidi da rendersi conto che era meglio prendere un'altra strada, e trattare Bitcoin come commodity. Che poi lo stato italiano sia talmente distante dalla realtà da non rendersi conto che fenomeni tanto complessi come la circolazione di moneta non sono coercibili o controllabili in alcun modo, questo è un altro discorso. Anzi, ciò che è sotteso alla legislazione proposta da Boccadutri, o meglio, da Cashlessway, è che si debba eliminare il contante per avere modo di tracciare i pagamenti. Che da un certo punto di vista può anche essere considerato giusto, anche se secondo me su questo tipo di direttive ci dovrebbe essere una decisione da parte dei cittadini. Però ecco, se uno ci pensa bene, prima di Bitcoin sarebbe davvero bastato eliminare il contante per tenere traccia dei movimenti di danaro. E' proprio Bitcoin che permette che, anche eliminato il contante, la gente possa avere una certa privacy sui suoi movimenti. Oppure, che possa esporli pubblicamente con la sicurezza che non ci siano falsificazioni.
Ecco, in realtà la blockchain e Bitcoin ti permettono di essere perfettamente trasparente, o totalmente anonimo, ma la scelta è del singolo: e non ci sarà modo di imporla dall'alto. Certo può accadere, ma sarebbe una guerra persa in partenza, sarebbe come il proibizionismo dell'alcool. Non cambierebbe le cose, anzi, ne uscirebbe fuori qualche Al Capone, come è sempre stato. O dovrei dire Stato.
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occasio praeceps, esperimentum pericolosum, iudicium difficilem
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TulipBit
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January 21, 2014, 11:12:16 AM |
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PS: Ho la sensazione che questo tweet dell' onorevole sia rivolto a questa comunità: A quelli che la palla è mia e le regole le decido io, attenti che arriva il vecchio che buca il pallone. Azz non l'avevo notato... in effetti ha tutta la parvenza di una velata minaccia
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Fallen666
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January 21, 2014, 11:15:24 AM |
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Trovo ci sia un problema nell'interpretazione della cosa.
1- Un piccolo commerciante che ha già margini ridotti e poche conoscenze tecniche non si può permettere di gestire una valuta con un valore instabile come Bitcoin in quanto le oscillazioni superano il suo margine.
2- Al momento non può usarla per pagare i fornitori e la cosa blocca il suo cashflow.
3- Non saprebbe come conservarli, spenderli o convertirli in Euro per le spese dell'attività
Un servizio come BitPay permette alle attività commerciali di beneficiare della tecnologia creando inoltre un effetto a catena sulla diffusione da parte dell'utente grazie all'effettivo incremento di spendibilità di Bitcoin.
Il punto su cui bisogna interrogarsi e perche in Inghilterra HMRC (equivalente al ministero delle entrate) vuole rivedere la politica di classificazione di Bitcoin da voucher a valuta su richiesta delle attività mentre la proposta Italiana che di fatto partirebbe da quel presupposto è vista in modo negativo.
la domanda per un commerciante è come gestire questa innovazione in modo semplice è accessibile, come pagare le tasse? Non come trovare un modo per non pagarle.
L'anonimato di Bitcoin è un illusione non è stato creato per essere anonimo (Cit. R.Stallman) ma per essere decentralizzato e sono due cose molto differenti.
Senza un intermediario che assorba il rischio connesso con l'oscillazione di valore Bitcoin resta (allo stato attuale delle cose) solo un metodo per trasferire fondi fra privati e speculare sulla volatilità ma senza un possibile utilizzo nella vita quotidiana.
Capisco che un privato veda la cosa come un tentativo da parte di organizzazioni esterne e Governi di "centralizzare" e "fare i conti in tasca" alle persone ma la realtà è che si vuole arrivare al punto in cui potremo uscire di casa con solo uno smartphone e svolgere le nostre attività quotidiane bisogna tenere in considerazione che la maggior parte delle persone e commercianti ha necessità differenti da quelle dell'utente esperto.
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TulipBit
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January 21, 2014, 11:36:05 AM |
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Azz non l'avevo notato... in effetti ha tutta la parvenza di una velata minaccia Io non l' ho interpretata come una minaccia ma come una messa in guardia. Giustissima. Per carità eh, potrebbe essere che sia un pensiero che si rivolge anche tutt'altro mentre qui ci si perde in pippe mentali... ma almeno l'associazione che ho fatto io è: bitcoin = pallone comunità = ragazzini che giocano a pallone "sauron" (qui libera interpretazione) = il vecchio che buca i palloni ai ragazzini cattivi i miei 2cents
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Fallen666
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January 21, 2014, 12:02:04 PM Last edit: January 21, 2014, 12:15:23 PM by Fallen666 |
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Azz non l'avevo notato... in effetti ha tutta la parvenza di una velata minaccia Io non l' ho interpretata come una minaccia ma come una messa in guardia. Giustissima. @Fallen666 continui a gardare all' oggi, quando le leggi si fanno per regolare e indirizzare il futuro. E con i tempi italiani, anche con tutta la buona volontà, una legge iniziata a discutere oggi non vedrebbe la luce prima di qualche anno. Purtroppo è impossibile determinare lo situazione di Bitcoin in qualche anno così come lo era un anno fà rispetto alla situazione attuale. D'altra parte l'interesse da parte delle istituzioni potrebbe dare un beneficio nell'immediato e incoraggiare diversi utenti altrimenti scettici verso questa innovazione.
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HostFat
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January 21, 2014, 01:28:11 PM |
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gdassori
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January 22, 2014, 11:39:25 AM Last edit: January 22, 2014, 05:29:21 PM by gdassori |
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L'unica regolamentazione possibile, nonché utile e stimolante, è quella in materia di money transmitting services (MTS): le entità sul territorio italiano che cambiano Bitcoin in Euro e viceversa. Fermo restando che: - se si parla solo di tassare, tassare, tassare.. si va tutti all'estero, senza se e senza ma, è la natura decentralizzata di Bitcoin - bisogna offrire gli strumenti per facilitare l'accesso a Bitcoin, se si vuole stimolare la crescita del settore - parlare di tracciabilità dei singoli wallet è follia - parlare di anagrafica dell'utenza sugli exchange italiani è l'unica via percorribile, da lì è possibile associare dei wallet all'utenza, consapevoli comunque che basta un click per avere nuovi wallet Regolamentando e legittimando i MTS di Bitcoin: - si stimola la crescita del settore - si permette a chi ha intenzione di operarvi di essere tutelato (fabbricanti di POS\ATM, r&d in materia, potenziali esercizi commerciali che vogliono offrire sistemi cambiavaluta in Bitcoin) - si apre la strada ai laboratori di idee in materia Inoltre: - un sistema di tassazione agevolato sugli utili dei MTS è fondamentale, o il settore muore sul nascere, nel nostro paese. - chiaro che non esiste solo Bitcoin, ma bisogna parlare di moneta elettronica decentralizzata in generale. E' un treno nuovo, l'Italia potrebbe prenderlo e beneficiarvi, la via dev'essere questa. Parlare di antiriciclaggio e tracciabilità, allo stato dell'arte e con un market cap di 10 mld di USD circa a livello globale è un'idiozia, chi ricicla lo fa attraverso le banche, non certo con Bitcoin. L'attuale market cap globale di Bitcoin non copre, ad esempio, neanche il 10% del "fatturato" della mafia nell'anno 2012, che ammonta a circa 138mld di EUR ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/20/fatturato-di-mafia-spa/536002/), per non parlare dei famosi 98 miliardi di euro frodati dalle slot machines ( http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/09/01/AO5HAU0-machine_spariscono_miliardi.shtml). Se fosse possibile risalire al market cap esclusivamente italiano, sono certo che non arriveremmo neanche all'1% del "fatturato" della mafia. Parlare di riciclaggio a mezzo Bitcoin è pura demonizzazione.
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FaSan
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January 22, 2014, 04:45:02 PM |
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