Ma ho letto che i soldi ci sono tutti. Stupenda novità. Mi chiedo chi ci ha rimesso i 190 (edit: 19) mila bitcoin persi. Penso che i soldi persi siano quelli dal 5 di gennaio ad adesso, almeno per quei sfortunati che hanno inviato soldi nel periodo suddetto.

Per chi ha un'anima hacker consiglio di sperimentare un wallet sul proprio pc e appena preso abbastanza confidenza di portare tutto in locale. Certo un wallet sul proprio pc è rischioso se non ci si sa fare. È da valutare il rapporto costo benefici delle due scelte.

Aggiornamento.

Il proprietario dello shop on line mi ha detto che oltre a me ci sono altri due paganti in bitcoin: un po' pochini...

Aggiornamento:

http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1013045/Delusione-bitcoin-a-Lugano-ma-la-Svizzera-ci-crede-ancora/

http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1013045/Delusione-bitcoin-a-Lugano-ma-la-Svizzera-ci-crede-ancora/

Bitcoin in Svizzera.

è stato rb a fare quel commento? non l'avevo capito. Concordo con te, anche a me l'articolo è piaciuto, il tipo o la tipa che l'ha scritto si è impegnato/a. A parte la poca scientificità la parte del mining è ottima per fare capire di cosa si tratta: euro di elettricità contro bitcoin minati.

Quasi sicuro oppure la scheda grafica integrata.

Poi un commentatore ha ironicamente affermato che i watt/ora non si possono più leggere da parte di giornalisti laureati.

Verissimo, diciamo che tenere i bitcoin per mezza giornata ogni sei mesi in un wallet on line è un rischio accettabile?

Io li tengo per massimo due o tre ore ogni tot mesi di tempo in un wallet on line. Controllo la posta e appena mi avvisano che ho soldi nel mio wallet on line li trasferisco in locale. Diciamo che sono scoperto usando bitcoin.de per tre giorni visto che quando spedisco il bonifico sono in ballo insieme a quello che ha i bitcoin sull'exchange che fa da escrow.

Qual'è la possibilità che i miei tre giorni cadano in mezzo a un furto o a un fallimento? Secondo me la probabilità è scarsa e comunque posso fare vari acquisti di importo modesto e al massimo ne perdo uno di acquisto.

I wallet on line sono comodissimi e rischiosissimi: io lo so perché ci ho perso soldi. Quindi parlo a ragion veduto o meglio a soldi (virtuali) persi anche se a soldi reali guadagnati.

È tempo di:

• Comprare bitcoin
• Di smetterla di usare wallet online perché li usano tutti

Sullo shop di bitcoin.de vendono il lingotto da 5 grammi per:

0.71019850 BTC / Stk.* **
€186.18 / Stk.* **

ovvero 37 euro al grammo, quindi ancora più caro.

"The Perth Mint produces a range of Gold Minted Bars. These 5g essayed bars represent an exceptionally convenient way to store physical gold. The Perth Mints range of Minted Bars feature The Perth Mint logo and hopping kangaroo motifs. Each bar, which displays its weight and purity, is packaged in a green tamper-proof display card."

Il prezzo secondo il sito postato sopra è di:

28,96-32,02 euro grammo. (per chi vende e per chi compra)

Quello da 100 grammi per: 12.49591560 BTC / Stk.* ** €3,275.83 / Stk.* **
ovvero 32 euro al grammo sempre della Perth Mint

* Incl. VAT. Plus. Shipping costs

Poi bisognerebbe vedere anche i costi di spedizione.

Shipping costs
Up to a value of € 2,500.00, the shipping fee is € 15.00 (equivalent to 0.0572187 BTC).
From a value of € 2,500.00 up to a value of € 20,000.00 delivery costs are € 40.00 (equivalent to 0.1525832 BTC).
From a value of € 20,000.00, the shipping fee is € 80.00 (equivalent to 0.3051664 BTC).

Ho visto che bitcoin.de offre la possibilità di acquistare oro fisico pagando con bitcoin e facendo arrivare l'oro a casa con dei costi non troppo elevati. Lo segnalo qui anche se forse altre sezioni sarebbero più adatte. Mercato? Servizi?

Secondo me vale la pena vederlo tutto perché è molto interessante eccetto che nel punto dove associano la divulgazione dei cablogrammi a Snowden quando invece sono opera di Wikileaks ma comunque ottimo servizio. La parte su silk road l'ho saltata, non ne posso più di sentirmela ripetere. Se volete vedere silk road andate sulle stazioni dei treni delle più grandi città.

Secondo me ci sono dei guadagni solo per i siti che trattano dei bitcoin, per gli altri è solo una questione di passione verso l'idea dei bitcoin, non di denaro. In futuro se la pubblicità dovesse espandersi anche a settori non strettamente collegati ai bitcoin allora i guadagni ci saranno. Per adesso tutta la pubblicità è bitcoin centrica.

più che altro sono stato interrotto e poi sono andato via e il post che pensavo finito l'ho inviato di fretta prima di partire.

Allora dicevo che i link tipo http://www.pegasohosting.net/ li trasformo con uno script php in shorturl del tipo https://bitcointalk.org/annoyance.php, questo può essere fatto in automatico tramite una semplice api php che altro non è che una funzione php semplicissima:


poi si tratta di estrarre dal codice HTML il tag a (<a href="...) e metterci al posto dei link i short. Questo è quello che ho fatto per esempio qui:

http://www.kensan.it/articoli/TV_vecchia.php

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Ieri sera ho fatto una lunga chiaccherata con anon39 che è molto più ferrato di me sulla materia Bitcoin. Un un'ora di conversazione non si è fatto vivo nessun altro. Poi ho approfittato della gentilezza di Ziomik per invitare mio nipote sul server così ho fatto un'altra chiaccherata su temi non proprio inerenti ai bitcoin

Ringrazio Ziomik anche per il commento sul mio sito.

Per quanto riguarda il doppio software per "talkare", quello closed e quello open io preferirei quello open ma mi pare che non sia usato da molti.

Ho da qualche settimana CoinURL, non mi aspettavo di fare guadagni, mi piaceva l'idea e ho messo la sua doppia pubblicità: quella interstiziale (i shorturl pubblicitari) e quella classica a Banner. Noto che se non si ha un sito orientato ai bitcoin i click sono quasi inesistenti (nessun click fin'ora). Comunque si guadagno (si fa per dire) anche con le impression nel caso di short url.

Comunque li tengo perché l'idea mi piace parecchio.

Io ho anche costruito un convertitore automatico di URL da long a short in modo tale che se linko www.bitcointalk.org

http://www.datamanager.it/2014/12/oggi-camera-questione-bitcoin/

Cimatti invitato.

Intanto Andresen racconta che sua moglie, professoressa di geologia, ha smesso di chiamarli "i presunti soldi di internet". E che anche i suoi figli ne hanno capito il valore, quando li ha usati per pagare le vacanze. I risparmi di famiglia però restano in valuta tradizionale: "No, non li ho investiti in bitcoin e sconsiglio di farlo, sono troppo rischiosi. I miei sono ancora in solidi, vecchi, titoli di stato".

http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/12/19/news/gavin_andresen_banca_centrale_del_bitcoin-101083915

A me è piaciuto. C'è addirittura una nota tecnica che non sapevo.

TIME accetta bitcoin per le sue riviste.
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_16122014_1739_598130320.html

Concordo ma in un'epoca in cui tutte le comunicazioni sono intercettate non mi fiderei a spostare grandi capitali facendo affidamento sul fatto che i server attraverso cui passa la mia email siano sicuri, non fosse altro che potrebbero essere sotto controllo di malintenzionati che aspettano il colpaccio per svelare il loro network di server compromessi.



La sicurezza e la semplicità sono stati quasi per principio sempre antitetici. Diciamo che più che le somme si alzano e più il sistema per proteggersi deve essere complesso. Se ci sono somme basse in gioco allora basta poco per proteggersi ma man mano che le cifre diventano importanti per il truffatore allora occorre rivolgersi a strumenti via via più complicati e ostici da usare.

Per esempio nel caso dell'email GNUpg e nel caso dei cellulare versioni più difficili da comprare e utilizzare in modo da avere sistemi software sempre up to date e magari attenti alla sicurezza. Usare la tecnica del mal comune mezzo gaudio non funziona, nascondersi nel branco e quindi cercare una protezione mimetica non funziona, voglio dire che affidarsi a un smartphone android Galaxy non è una buona scelta secondo  me e neppure un iPhone, troppo comuni e orientati all'uso facile a discapito della sicurezza.

Idem per i pc.