Indichi proprio il punto fondamentale della questione: lui doveva fare di tutto per conoscerne la provenienza, invece ha consentito agli utenti della sua piattaforma di cambiare denaro in bitcoin e viceversa
No, Bitinstant permetteva solo la conversione da fiat a Bitcoin.
Il metodo per ricevere fiat, se ricordo bene, era per lo più tramite ricariche ai supermercati, qualcosa di molto simile alle Postepay come ho detto.
Hai supermercati mi pare che fosse richiesto comunque il rilascio di documenti, e forse anche sul sito.
in maniera anonima
Non mi pare affatto che fosse anonima, infatti anche nel documento si legge che conoscevano tutti i loro clienti, e quindi anche BTCKing pare.
Non sono particolarmente sicuro di questo.
Forse come in alcuni casi anche italiani, Bitinstant non poteva sapere l'identità del compratore, ma sapendo l'ID della transazione, poteva passarla al servizio di pagamento per recuperare i dati di aveva depositato originariamente.
Però, come ho detto, non ricordo bene come funzionava il servizio.
Non ci si può nascondere dietro all:"Hanno riciclato soldi a mia insaputa".
Il punto è, che non mi pare ci sia stato nessun momento dove se c'è stato riciclaggio, sia stato fatto sulla loro piattaforma.
Il riciclaggio iniziava/partiva solo nell'eventuale momento in cui gli spacciatori di SR tornavano a rivendere i loro BTC, e questo Bitinstant non può aver modo di sapere dove.
Ci si potrebbe collegare che SR c'era rivendita di materiale potenzialmente illegale, ma non era ancora stato definito illegale (si può dire che deve ancora esserlo visto che non è ancora stato dato un giudizio al suo admin), e tanto più, ripeto, su SR non c'era solo droga, ma anche normali eBook.
Bitinstant non poteva in alcun modo sapere cosa i clienti finali avrebbero comprato su SR, se materiale legale o meno.