Stavo vedendo un video di un commercialista e diceva che uno dovrebbe comunque dichiarare qualsiasi versamento su exchange in quanto sarebbero soldi che vanno all'estero. Ora vorrei capire una cosa: esiste un limite temporale per queste operazioni entro il quale l'AdE ha il potere di chiedere info? Mi spiego meglio: se uno ha fatto un bonifico su un exchange estero 12 anni fa per dire un numero, l'AdE può svegliarsi anche dopo 20-30 anni per chiederti dove sono andati quei soldi, fare domande, chiedere prove, etc etc oppure dopo, che so, 10 anni senza nessun caso aperto quei movimenti cadono in prescrizione o qualcosa del genere?
Forse il movimento lo hai fatto 12 anni fa, ma i soldi sono ORA all’”estero”. Questo è quello che conta per loro. Altrimenti sarebbe troppo bello. Ma non parlo di cryptovalute, parlo di moneta normale. Però quei soldi sono stati utilizzati per comprare cripto che ora stanno nel wallet, quindi il patrimonio estero in realtà non esiste perché è stato speso.
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Stavo vedendo un video di un commercialista e diceva che uno dovrebbe comunque dichiarare qualsiasi versamento su exchange in quanto sarebbero soldi che vanno all'estero. Ora vorrei capire una cosa: esiste un limite temporale per queste operazioni entro il quale l'AdE ha il potere di chiedere info? Mi spiego meglio: se uno ha fatto un bonifico su un exchange estero 12 anni fa per dire un numero, l'AdE può svegliarsi anche dopo 20-30 anni per chiederti dove sono andati quei soldi, fare domande, chiedere prove, etc etc oppure dopo, che so, 10 anni senza nessun caso aperto quei movimenti cadono in prescrizione o qualcosa del genere?
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Piccola esperienza personale dopo aver fatto i due vaccini Pfizer: il primo ha lasciato solo un po' di dolore alla spalla per qualche giorno, soprattutto alzando il braccio oltre l'altezza della spalla; il secondo mi ha lasciato un effetto "testa leggera" per un paio di giorni e un piccolo fastidio sotto l'ascella lato iniezione. Dopo 4 giorni tutto a posto.
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mi aspettavo su questo forum di vedere molto più una posizione del tipo "tax is theft"...
Ritengo che il QI medio di questo forum vada ben oltre le semplici frasi populiste. Il problema non sono le tasse in sé, quanto piuttosto il pessimo uso che poi fanno dei soldi raccolti e la % che va pagata che è altissima. Le cose andrebbero riviste, non eliminate. ma in realtà io sono stato attaccato in passato proprio perchè non sono d'accordo sul "tax is theft" :v Beh, dipende quando e chi. Negli ultimi anni non ricordo nulla del genere, poi se stiamo parlando del 2013 allora è un altro discorso. Però trovo interessante la tassazione proprio lato btc, soprattutto perchè qua sicuramente ci sono molti early adopters e magari addirittura minati o comprati tramite altre cripto. Si parla quindi di situazioni in cui il 26% è applicato praticamente "all'intero importo dell'investimento", e non ad un capital gain a cui, chi investe, è più propriamente abituato.
E, anche a livello, psicologico, ha tutt'altro impatto... Ne abbiamo discusso tempo addietro: uno che ha minato e/o ottenuto BTC a $1/2k fa prima a pagare il capital gain sul 100% della cifra piuttosto che diventare scemo e perdere un sacco di tempo per cercare di risparmiare poche centinaia di euro. E se uno pagasse sul totale dubito che verrebbero a chiederti perché non si abbia dichiarato prima il possesso, alla fine uno sta pagando il massimo possibile.
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mi aspettavo su questo forum di vedere molto più una posizione del tipo "tax is theft"...
Ritengo che il QI medio di questo forum vada ben oltre le semplici frasi populiste. Il problema non sono le tasse in sé, quanto piuttosto il pessimo uso che poi fanno dei soldi raccolti e la % che va pagata che è altissima. Le cose andrebbero riviste, non eliminate.
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Dichiarare o non dichiarare? Se vendi si, se holdi allora no.
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Il 26% è un'enormità in valore assoluto ma è poco rispetto alle tasse sul reddito e sul lavoro.
Siamo d'accordo su quello, ma conoscendo l'italiano medio uno che si è arricchito con le cripto, con tutti i rischi connesso, col piffero che darebbe via il 26% per avere l'onore di continuare a vivere in Italia. Io purtroppo ho poco, ma se BTC dovesse davvero raggiungere cifre importanti e quel poco che ho potesse veramente cambiarmi la vita, non pagherei mai il 26% di tasse. Saluto tutti e mi faccio un paio d'anni all'estero tipo in Portogallo, incasso legalmente senza tasse sul guadagno e poi, eventualmente, rientrerei se lo volessi. Immaginatevi un lavoratore normale che si ritrova con 1 BTC che vale 1 mln di euro e dovrebbe pagarne 260.000 di tasse? Ma in quale mondo? Se fossero 100.000€ su 1 milione farebbe tutta questa differenza? Beh diciamo che per 100k euro già la cosa cambia: se uno ha una casa, una macchina, gli piace il posto dove sta etc allora, secondo me, sarebbe un prezzo che potrebbe valere la pena pagare piuttosto che farsi mille sbatti per vendere tutto, capire come trasferirsi, imparare la lingua, etc. Oltre i 100k già non c'è discussione per me.
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La pigrizia intellettuale è sempre una colpa, ma in questo caso ha un grosso contributo la cattiva informazione.
Ad es. i mass media generalisti ripetono a pappagallo che bitcoin consuma più del "Paese a caso". Ultimamente ho sentito l'Argentina o la Nuova Zelanda.
Questi titoli attirano click ma sono totalmente fuorvianti. Il problema è che il "giornalismo" si è proprio ridotto a questo: titoli scandalistici per qualsiasi argomento, l'importante è che l'utente apra l'articolo, che poi il titolo sia solamente un'interpretazione, un'immaginazione, un'info fuorviante, non importa. I giornalai (perché non possono essere giornalisti) sono ridicoli.
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Il 26% è un'enormità in valore assoluto ma è poco rispetto alle tasse sul reddito e sul lavoro.
Siamo d'accordo su quello, ma conoscendo l'italiano medio uno che si è arricchito con le cripto, con tutti i rischi connesso, col piffero che darebbe via il 26% per avere l'onore di continuare a vivere in Italia. Io purtroppo ho poco, ma se BTC dovesse davvero raggiungere cifre importanti e quel poco che ho potesse veramente cambiarmi la vita, non pagherei mai il 26% di tasse. Saluto tutti e mi faccio un paio d'anni all'estero tipo in Portogallo, incasso legalmente senza tasse sul guadagno e poi, eventualmente, rientrerei se lo volessi. Immaginatevi un lavoratore normale che si ritrova con 1 BTC che vale 1 mln di euro e dovrebbe pagarne 260.000 di tasse? Ma in quale mondo?
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Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.
Si la plusvalenza va contabilizzata al cambio del momento in cui è realizzata, il principio è lo stesso del cambio BTC/EUR. Se ad esempio un trader opera nel cambio BTC/USD, ogni volta che realizza una plusvalenza questa è tassabile (ovvio: ammesso che sussistano le condizioni in termini di giacenza). Per il fisco non fa differenza tra il cambio BTC/USD o il cambio BTC/ADA o BTC/TRON o ETH/LTC o ETH/USDT o quello che volete. Avete comunque realizzato una plusvalenza. Non solo: se vendete TRON in cambio di BTC al 27/03 (realizzando una plusvalenza) e poi quei BTC li convertite in EUR al 27/04 e in quel mese BTC è salito sull'EUR, allora le plusvalenze sono DUE, entrambi tassabili E' l'unica interpretazione possibile una volta che l'AdE ha equiparato le criptovalute alle valute estere ai fini fiscali. Ci sono vari exchange che permettono il trading cripto-cripto senza bisogno di KYC, buona fortuna all'AdE andare a dimostrare che un account senza nome che ha fatto plusvalenze cripto-cripto era di Mario Rossi Per me qui non hanno ancora capito che più pensano di ottenere complicando le cose e tassando tutto il tassabile in un campo difficile come quello delle cripto, e meno otterranno perché la maggior parte della gente farà tutto il possibile per pagare di meno, o non pagare del tutto. E alla fine sarebbero tutti soldi che allo stato pioverebbero dal cielo perché non hanno la minima di chi e quanto abbia fatto come plusvalenza. Io sono dell'idea che il 10% (per esempio) di qualcosa sia meglio del 26% di nulla, poi ognuno farà le sue considerazioni.
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Per come la interpreto io, l'AdE considera l'operazione cripto-cripto come soggetta a tassazione sul capital gain
Prendendo per buoni quali valori? Quelli dell'esatto momento dell'operazione? E se poi il giorno dopo il mercato crolla e quello che prima valeva 10 vale 5 contro la valuta fiat cosa si fa? Pagare in euro un guadagno su carta per un'operazione cripto-cripto mi sembra una cosa assurda, ci sono troppe variabili in gioco.
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Ormai sono così ossessionati dal parlare male delle criptovalute che le infilano pure dove non c'entrano niente solo per denigrarle. Mi stavo leggendo trullo trullo un articolo sul fallimento (ampiamente annunciato peraltro) del famoso Cashback voluto dal governo Conte2 quando sul finire dell'articolo l'autore ci inserisce una filippica immotivata contro Bitcoin e criptovalute in generale. E' stata una cosa così improvvisa ed immotivata che su di me ha avuto un effetto comico e sono scoppiato a ridere ....sono un po' mal messo, lo so! Vi allego il link e perdonatemi se vi ho rovinato il finale!!! https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2021/03/22/otto-motivi-cashback-flop/ Post di Gianluigi De Marchi, consulente finanziario, giornalista e scrittoreQuello sarebbe l'elenco di ciò che NON è questo De Marchi? Comunque quasi quasi gli mando un'email dicendo che per fermare tutte queste "pseudo monete" che "circolano impunemente su internet" basta chiudere internet e il gioco è fatto. Ah no, aspetta, possono andare avanti lo stesso, come non detto
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Also, its listing on Uniswap on 03/31/21 so the next leg up is coming..
I thought it was on the 24.
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Diciamo che, magari, quando starà a $150k, forse qualcosa vale la pena rischiarla, che dite? Deve esserci uno speciale girone all'inferno per quelli a cui il bitcoin non piace a 5,000, ma piace a 150,000. E ti assicuro che ne ho incontrati parecchi! Normalmente quella poi è la stessa gente che preferisce comprare 100.000 Dogecoin piuttosto che una frazione di BTC perché alla fine fa più scena dire che si hanno 100.000 unità di un qualcosa piuttosto che 0.01
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Check out OMI (Ecomi), it's gonna be listed on Uniswap in a few days. Of course, as always, DYOR, and especially check who's who's behind this project and what kind of partnerships they have.
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Non è esattamente un articolo spazzatura ma il titolo è stupendo: Bitcoin continua a volare e c'è chi ora ci crede. Estrapolo questo paragrafo dell'articolo: Secondo alcuni analisti l'aumento attuale del bitcoin avrebbe basi più solide rispetto al passato: operatori di mercato tradizionali come fondi di investimento e aziende sembrano guardare ormai al bitcoin come a un investimento possibile. E c'è chi inizia a 'scommettere' su un fenomeno che potrebbe essere destinato a durare nel tempo.In effetti io aspetterei ancora un poco per essere sicuro che bitcoin non sia 1) un Ponzi 2) una bolla 3) morto 4) bannato dalla Cina 5) evento a vostro piacere. Diciamo che, magari, quando starà a $150k, forse qualcosa vale la pena rischiarla, che dite?
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Fine mossa pubblicitaria... non sono molti quelli che hanno più di € 100.000 di giacenza media... ...che non movimentano in qualche modo. Se c'è qualcuno... beh... volendo essere pratici, lato banca, cosa te ne fai di un cliente che da te ha anche un miliardo... ed una carta di credito... e nessun'altra cosa. Può essere anche un problema della banca, ma significa che non sei riuscito a fare nulla con il cliente, perché non sei riuscita ad attrarre la sua fiducia. Pensando di essere un banca un cliente così inattivo e passivo, non serve a nulla. Rappresenta un costo, considerando oltre il discorso degli interessi, gli adempimenti amministrativi a partire dall'antiriciclaggio. Il discorso per me è molto semplice: lo dici fin dall'inizio, va benissimo, sarà poi il cliente a decidere. Fare una modifica unilaterale di questo genere così dal nulla mah, non è che mi sembri molto corretto, io la vedrò in modo estremo ma è praticamente un ricatto. Per me sarà una pessima pubblicità in generale perché la gente ne parlerà, avere o non avere i 100k euro sarà secondario.
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Ditemi voi cosa preferite. Se avessi oltre 100k euro sul conto convertirei tutto il possibile in cripto, lascerei giusto quello di cui avrò bisogno per le spese quotidiane. Altro che avere la banca che praticamente mi obbliga ad investire con loro sotto ricatto.
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Il problema è che il costo della bevanda è spalmato sul panino e/o piatto principale.
È come evidenziare che mi paghi il caffè € 1 e ti regalo una bustina di zucchero. Anzi due.
Ma il caffè se te lo fai a casa ha un costo di € 0,10.
Qui non si tratta di pigrizia è che questa struttura di io cliente alla banca cosa comprarmi apre ad una possibilità che io banca con il mio patrimonio ( oppure appoggiando altri clienti ) posso assumere posizione contraria sui miei clienti.
Il punto è che sei fuori casa e hai un bisogno immediato di caffè (o di qualsiasi altro bene o servizio), per forza di cose lo paghi di più perché non hai scelta. Ma per riempirti il bicchiere oppure scavalcare la banca e andare alla fonte la scelta ce l'hai, poi sta a ogni persona decidere cosa fare e di chi fidarsi.
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