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Paolo.Demidov (OP)
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September 26, 2018, 01:02:52 PM
 #261

Il mondo crypto è diventato solo speculazione, chi non voleva la regolamentazione poichè temeva un mercato in mano agli istituzionali ora si deve ricredere perchè ci troviamo allo stesso modo in un mercato pilotato ed in mano a pochi. I pump dovuti alle notizie lasciano spazio a pump speculativi, i prezzi non salgono constantemente, abbiamo un giorno +20% ed il giorno dopo -15%... in questa situazione non ho proprio idea di come la SEC possa approvare gli ETF.. che situazione triste.


Molti istituzionali hanno e stanno cercando di capire il profilo dell'investitore medio in criptovalute ( io preferirei utilizzare il termine "detentore" di criptovalute ).

Il quadro è diversificato, appare un quadro generalista con tratti comuni di persone esperte di tecnologia ma con quasi zero esperienza in altri tipi d'investimento o di risparmio.

In breve, chi ha acquistato criptovalute, generalmente, non aveva acquistato durante la vita altri strumenti finanziari o non si era mai occupato ( non si occupa ) della gestione di un risparmio personale, anche se piccolo.

Per di più molti hanno investito cifre piccole o piccolissime, sotto i $ 25.000.
Alcuni addirittura si sono ritrovati delle cripto, dei Bitcoin quasi per sbaglio... avendoli scoperti seguendo la propria passione per l'informatica; in definitiva non hanno investito quasi niente.


Oltre a questo profilo, c'è un profilo che ha contribuito ( e contribuisce ) ai grandi volumi e pump dello scorso anno.
Un segmento variegato... simile ad una ciurma di corsari...
che più che sposare una idea seria... è mossa dalla voglia di guadagnare, molto e velocemente.


Poi ci sono pochi ( basta vedere il peso del wallet medio... ) che hanno accentrato e fagocitato il mercato, speculando liberi dai normali vincoli dei mercati regolamentati, arrivando anche a creare o diffondere notizie... persone che forti di un patrimonio solido, hanno potuto creare manovre assumendosi rischi immensi, con tutta la calma e la freddezza necessaria.
$ 500.000 sul rosso, mentre accendono una sigaretta.

Perché sostanzialmente... il mondo cripto è diviso come il mondo reale... chi vive in parti di mondo dove non è possibile economicamente acquistare un computer...
...e chi può rischiare qualche milione per vedere l'effetto che fa.


Tutto questo si riflette sulle ondate... che a volte sembrano incomprensibili.

Se non si troverà una regolamentazione ed un ruolo per le criptovalute... tutto si esaurirà appena la maggioranza avrà finito le proprie risorse.

Lo schema è quello della prima guerra mondiale: fiaccare, contrapporsi, aspettare e vincere perché l'avversario ha finito le risorse umane e materiali per continuare.

La SEC non ha elementi per aprovare qualcosa.
Ma già questa lunga, lunghissima "notizia" pur basandosi sul nulla ha avuto i suoi concreti effetti, al rilazo e al ribasso.





In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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September 26, 2018, 04:49:14 PM
 #262

...e seguendo il pensiero della prima guerra mondiale, ciò che ha lasciato dopo... nessun cambiamento se non un ventennio da dimenticare per poi sprofondare nella seconda.

Avevo detto che il brutto segnale del XRP unito al dollaro virtuale USDT o GUSD (fate voi...) era un pessimo segnale.

Chi è in grado di far muovere una XRP non siamo noi, anche se ci mettiamo d'accordo. E poi sapete di chi è espressione... di quali poteri...
Se poi il dollaro entra in questo modo anche come una stable coin, ecco che la dollarizzazione diventa evidente.
Regolamentare, non è poi un problema, semmai il dopo lo sarà per tutti noi...

Infine, tenete presente che, a mio modesto parere, che questo mondo farà la fine di internet. Io ricordo prima del 2000 com'era e cosa facevamo e ci dicevamo, e vedo cosa è adesso... qualcuno dirà che c'è invece libertà... allora non ha idea di come fosse agli inizi! Quando regolamenteranno del tutto questo mondo e avremo purtroppo tutto quanto peggato alle fiat, basterà un controllo fiscale, una manovra economica... e tutto sparirà dalle vostre/nostre tasche, tassi negativi compresi. O qualcuno pensa che il bitcoin possa essere sinonimo di libertà? Ma la blockchain NON registra tutto?! Wink

(scusatemi lo sfogo)


Plutosky
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September 26, 2018, 05:31:36 PM
 #263

Tutti i mercati, se si vuole, sono in mano a pochi perchè le balene esistono ovunque. In quelli regolamentati poi il mercato è sovente in mano ad uno solo: al "banco" che ne fa le regole e ne diventa burattinaio.  Semmai qui si soffre di illiquidità (soprattutto per le shitcoins)  ,sebbene le cose siano immensamente migliorate rispetto a qualche anno fa per i mercati crypto più grossi. Non esiste però, come leggo talvolta, una stanza dei bottoni dove un gruppo di tizi grassi e col sigaro in bocca si riunisce e decide il prezzo del giorno dopo: le balene hanno spesso obiettivi diversi e capita quasi sempre che spingano il prezzo in direzioni opposte, in un tiro alla fune dove non è detto che sia il più grosso o il più ricco ad uscirne vincente (come dimostrano le mega-liquidazioni che accadono talvolta su okex o bitmex). E' assai frequente che tanti piccoli piranha si mangino qualche grossa balena. Perchè il mercato è pieno di operatori di tutti i tipi: miners che vogliono sostenere il prezzo, exchange che vogliono sostenere i volumi, gestori che non vogliono  perdere l'occasione di shortare  un qualcosa che è a +60% rispetto allo scorso anno e +1000% rispetto a due anni fa, grossi possessori di shitcoin che vogliono affossare bitcoin (e viceversa), holder che usano le loro bags come balance per megaposizioni long o short: le balene sono tante e di tutti i tipi e colori. L'unica cosa che conta per me è l'analisi tecnica e la gestione del rischio se siete trader, o i vostri bitcoin al calduccio su electrum se siete holders e credete nel successo di questa tecnologia nel lungo periodo. Tutto il resto è fuffa di contorno.
E la manipolazione, soprattutto negli ambienti del trading (tipo twitter) è usata come pretesto per giustificare le proprie scarse capacità di trader o la propria "tesi" se si fa propaganda. E' buffo ad esempio come i denigratori e gli haters di bitcoin parlino di "manipolazione" solo quando il prezzo sale, invece quando perde magari il 30% in un giorno sia un fisiologico e naturale decorso delle cose. Viceversa i "permabull" tipo l' utente medio di reddit.

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September 27, 2018, 12:18:17 AM
 #264

Tutti i mercati, se si vuole, sono in mano a pochi perchè le balene esistono ovunque. In quelli regolamentati poi il mercato è sovente in mano ad uno solo: al "banco" che ne fa le regole e ne diventa burattinaio.  Semmai qui si soffre di illiquidità (soprattutto per le shitcoins)  ,sebbene le cose siano immensamente migliorate rispetto a qualche anno fa per i mercati crypto più grossi. Non esiste però, come leggo talvolta, una stanza dei bottoni dove un gruppo di tizi grassi e col sigaro in bocca si riunisce e decide il prezzo del giorno dopo: le balene hanno spesso obiettivi diversi e capita quasi sempre che spingano il prezzo in direzioni opposte, in un tiro alla fune dove non è detto che sia il più grosso o il più ricco ad uscirne vincente (come dimostrano le mega-liquidazioni che accadono talvolta su okex o bitmex). E' assai frequente che tanti piccoli piranha si mangino qualche grossa balena. Perchè il mercato è pieno di operatori di tutti i tipi: miners che vogliono sostenere il prezzo, exchange che vogliono sostenere i volumi, gestori che non vogliono  perdere l'occasione di shortare  un qualcosa che è a +60% rispetto allo scorso anno e +1000% rispetto a due anni fa, grossi possessori di shitcoin che vogliono affossare bitcoin (e viceversa), holder che usano le loro bags come balance per megaposizioni long o short: le balene sono tante e di tutti i tipi e colori. L'unica cosa che conta per me è l'analisi tecnica e la gestione del rischio se siete trader, o i vostri bitcoin al calduccio su electrum se siete holders e credete nel successo di questa tecnologia nel lungo periodo. Tutto il resto è fuffa di contorno.
E la manipolazione, soprattutto negli ambienti del trading (tipo twitter) è usata come pretesto per giustificare le proprie scarse capacità di trader o la propria "tesi" se si fa propaganda. E' buffo ad esempio come i denigratori e gli haters di bitcoin parlino di "manipolazione" solo quando il prezzo sale, invece quando perde magari il 30% in un giorno sia un fisiologico e naturale decorso delle cose. Viceversa i "permabull" tipo l' utente medio di reddit.


Se i mercati regolamentati sono un covo di serpi, i mercati non regolamentati sono un covo di vipere  Grin
È indubbio che però il peso del patrimonio personale influisce sulle scelte e sulle attese, chi ha un patrimonio di diversi milioni,
se anche ne ha rischiato 1 sul mondo cripto ha un sentimento più distaccato... chi a $ 1.000 è sta rischiando $ 250... è un po' più emotivo, forse... e...
...sull'emotività dei grandi pump che spingono a metter mano in tasca... e sui dump... che spingono ad "accettare" le perdite...
si è costruito un modo di fare che porta ad esagerazioni.

Le balene più raffinate però non rischiano molto, fanno leva veicolando, a poco prezzo, notizie più o meno vere;
senza rischiare... di fatto una incriminazione per aggiotaggio ( https://it.wikipedia.org/wiki/Aggiotaggio ).

La dimensione estremamente piccola del mercato delle criptovalute nonché una sua concentrazione in alcune aree geografiche del mondo...
...fa il resto.


-------------------------------------------------------------------------


Ne approfitterei solo per ricordare un'altra volta che questo thread non fa invito al trading o all'acquisto di criptovalute, in nessuna forma,
né diretta, né indiretta.
Rappresenta solo una mia personalissima visione dell'andamento del mercato.


Nonché ricordo che non detengo nessuna criptovaluta Smiley

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September 27, 2018, 06:38:45 PM
 #265

La gestione delle emozioni e di tutti gli aspetti psicologici legati al trading fa parte della preparazione del trader, che è sempre requisito essenziale: non faccio parapendio se non sono capace (come non sono capace  Grin) di gestire le vertigini di uno strapiombo, non vado a 40 metri sott'acqua se scappo in superficie al primo dentice che vedo..etc..etc...

E non si può dire certo "ma nessuno ce l'ha detto": che fare trading di criptovalute sia attività rischiosa ci è stato ricordato  da moniti, allarmi,avvisi,inviti all'attenzione da parte di giornali, telegiornali,trasmissioni televisive e/o radiofoniche, banchieri, opinionisti e tuttologi fino allo sfinimento.

Per il resto se gli organismi di vigilanza e  i banchieri centrali fossero perseguiti per aggiotaggio non credo ce ne sarebbero molti a piede libero: solo per citare l'ultimo esempio che mi viene in mente, qualche settimana fa la SEC ha prima ufficialmente respinto nove ETF su bitcoin in attesa di approvazione salvo poi, dopo nemmeno 24 ore , annullare tutto e dichiarare che "la decisione è da rivedere". Credo sia più probabile l'esistenza degli elfi al polo nord piuttosto che l'ipotesi che questa "revisione" sia stata fatta in buona fede e senza un secondo fine sotto. Se una cosa del genere l'avesse fatta un exchange qualsiasi, apriti cielo e spalancati terra, tutti i mezzi di stampa del mondo avrebbero inondato l'etere di notizie sul "far-west" delle criptovalute e la manipolazione del mercato.

Per quanto riguarda le balene, beh, la propensione al rischio è quasi sempre inversamente proporzionale al denaro posseduto: se quel denaro posseduto (e spesso  bruciato) sia una piccola parte del patrimonio o l'intero ammontare di sudati risparmi, non lo sapremo mai. Fatto sta che liquidazioni di milioni di dollari sono comuni su Okex e Bitmex e sono liquidazioni che collidono con l'idea che i più ricchi controllino da soli e sempre il mercato.

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September 28, 2018, 09:41:57 PM
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 #266

La gestione delle emozioni e di tutti gli aspetti psicologici legati al trading fa parte della preparazione del trader, che è sempre requisito essenziale: non faccio parapendio se non sono capace (come non sono capace  Grin) di gestire le vertigini di uno strapiombo, non vado a 40 metri sott'acqua se scappo in superficie al primo dentice che vedo..etc..etc...

E non si può dire certo "ma nessuno ce l'ha detto": che fare trading di criptovalute sia attività rischiosa ci è stato ricordato  da moniti, allarmi,avvisi,inviti all'attenzione da parte di giornali, telegiornali,trasmissioni televisive e/o radiofoniche, banchieri, opinionisti e tuttologi fino allo sfinimento.

Per il resto se gli organismi di vigilanza e  i banchieri centrali fossero perseguiti per aggiotaggio non credo ce ne sarebbero molti a piede libero: solo per citare l'ultimo esempio che mi viene in mente, qualche settimana fa la SEC ha prima ufficialmente respinto nove ETF su bitcoin in attesa di approvazione salvo poi, dopo nemmeno 24 ore , annullare tutto e dichiarare che "la decisione è da rivedere". Credo sia più probabile l'esistenza degli elfi al polo nord piuttosto che l'ipotesi che questa "revisione" sia stata fatta in buona fede e senza un secondo fine sotto. Se una cosa del genere l'avesse fatta un exchange qualsiasi, apriti cielo e spalancati terra, tutti i mezzi di stampa del mondo avrebbero inondato l'etere di notizie sul "far-west" delle criptovalute e la manipolazione del mercato.

Per quanto riguarda le balene, beh, la propensione al rischio è quasi sempre inversamente proporzionale al denaro posseduto: se quel denaro posseduto (e spesso  bruciato) sia una piccola parte del patrimonio o l'intero ammontare di sudati risparmi, non lo sapremo mai. Fatto sta che liquidazioni di milioni di dollari sono comuni su Okex e Bitmex e sono liquidazioni che collidono con l'idea che i più ricchi controllino da soli e sempre il mercato.


Lo sentirai spesso e molte volte...
http://www.enciclopedia-juridica.biz14.com/it/d/sollecitazione-al-pubblico-risparmio/sollecitazione-al-pubblico-risparmio.htm

http://www.dirittobancario.it/rivista/servizi-di-investimento/la-disciplina-del-collocamento-tra-sollecitazione-investimento-ed-offerta-fuori-sede

Se tu comprassi qualsiasi strumento finanziario in ogni prospetto informativo, troveresti ripetute cose analoghe,
ripetute ogni volta, ad ogni acquisto, ad ogni variazione; sui rischi che si corrono, su quello su cui bisognerebbe essere a conoscenza, bla bla bla...  Smiley

---------------------------------------------------------------------------------------------

L'ETF mancato conferma che eventi totalmente inesistenti, ovvero esistenti solo in forma di notizia,
riescano comunque a muovere qualcosa e ad avere effetti concreti sulle quotazioni delle criptovalute, al rialzo o al ribasso.

Le liquidazioni da milioni di dollari, in altra maniera, ma per me su concetti simili al precedente, confermano che il mercato piccolo delle criptovalute è facilmente condizionabile.
Anche senza essere una balena con le monete sonanti, ma solo balena mediatica, o meglio balena con discreto potere mediatico;
condiziona di più una catena di notizie ben costruita che un movimento da $ 1.000.000 su un exchange e magari rende di più, specialmente sul mercato dei derivati.
Se da una parte qualcuno liquida un milione, con i derivati a fronte di una notizia per costruita ci sta di guadagnarne dieci;
essendosi esposti con poco e con pochi costi.

Pensiero personale, ed il mio pensiero non ha pretesa di essere la verità in cielo ed in terra.



Però... come potrei dire ?

se ci fosse qualcuno che ci legge che:

- non ha mai avuto a che fare con un qualsiasi strumento finanziario, ovvero non ha mai effettuato investimenti di qualsiasi tipo;
- ha "investito" qualche risparmio solo in criptovalute e magari anche da poco tempo, per poco direi meno di 5/7 anni;
- non ha un proprio programma di risparmio definito, nemmeno a fini previdenziali;
- non ha un proprio programma assicurativo che non sia l'RC auto obbligatoria di legge;
- ha meno di 25/30 anni di età...

...a questo profilo di persone, potrei suggerire che prima di dire "le banche non hanno capito la rivoluzione del Bitcoin" e cose simili;
di cercare di informarsi e cercare di capire come alcune istituzioni finanziarie resistono da un 150/200 anni.

Magari non cambierebbero idea, ma la vedrebbero da una prospettiva diversa.
Insomma... se fossi in una squadra giovanile di calcio prima di dire che Cristiano Ronaldo fa schifo, andrei a vedere un suo allenamento.


Dico questo perché alcuni argomenti li ho già sentiti quando Internet doveva rivoluzionare il mondo, purtroppo negli ultimi 20 anni i paesi poveri son rimasti poveri, quelli con regimi autoritari son rimasti con reggimi autoritari... ed internet, in pratica, è finito in mano a poche gigantesche società, a partire da Google, "un solo" motore di ricerca per tutti ( ~90% di quota di mercato ); Amazon, un solo e-commerce per tutti; Facebook, un solo social per tutti; Apple, un solo smartphone per tutti; Microsoft...
...internet invece che sviluppare diversità ha concentrato, pari al mondo che lo aveva preceduto; potere, conoscenze e ricchezza.


Le storielle che qualcuno da un garage ha fatto i miliardi... tutto vero, ma sono tutte entità che ad un certo punto sono state prese per mano dai grandi capitali e portate all'espansione.



C'è l'idea di fondo che Bitcoin sia un sistema di cui nessuno può prendere il controllo e può essere vero;
ma è altrettanto vero che ci sono delle co se che insinuano dubbi...
come alcuni progetti pensati... per costruirci ed ingegnerizzarsi sopra un'altra valuta,
insomma usare Bitcoin come riserva di valore per sistemi più pratici e più evoluti; sul concetto analogo a l'oro di Fort Knox e sistema dollaro costruito sopra.

Uno scenario possibile sarebbe, appunto questo, un by-pass che "scippa" l'idea originaria...
insomma, chi ha competenze e capitali per farsi carico e onere di servizi di custodia, sicurezza, controllo, misura, statistica, ecc... ecc... e che contemporaneamente abbia la forza per sviluppare, diffondere e gestire un sistema veloce di pagamento accessibile veramente a tutti e pratico; può prendere da Bitcoin uno discreto e concreto spunto, nonché risorse.

Lo possiamo dire, oggi per gestire un wallet e tenerlo sicuro bisogna avere un minimo di competenza... non proprio facile per l'uomo della strada; e comunque rimane direttamente sul singolo il rischio di perdere tutto, com'era anticamente perdere un sacchetto con le monete d'oro.

Non è il massimo della praticità, si dovrà migliorare molto; così come sappiamo che non sono facili da affrontare i sistemi di scalabilità... già a $ 20.000 a Bitcoin ci sono visti dei rallentamenti... e si è sentito qualche cigolio...

...un sistema che vede il Bitcoin come una sorta di cold-cripto di riserva di valore, per far funzionare un sistema monetario migliore dal punto di vista tecnologico di sicurezza, efficienza e praticità... potrebbe essere una soluzione imprevedibile che rompe gli schemi.


Non vorrei però essere fraiteso... Undecided
...in tutta sincerità, ho spesso il timore che se dico "non meniamo il can per l'aia",
qualcuno mi risponda, "povero cane".

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September 28, 2018, 11:41:10 PM
 #267

Steem nelle retrovie sta recuperando terreno...
pump che ha tratti speculativi.

Sempre dalle retrovie probabile prossimo pump di Zilliqa..., anche fino a ~ $ 0,06.

...al momento consolida una posizione intorno a $ 0,035 - acquisterà maggior forza su uno scenario di Bitcoin in leggero rafforzamento, ma non sono esclusi movimenti che la possano smarcare dalla primaria criptovaluta.

In particolare potrebbe trovare una valida alternativa in un progresso di Ethereum.

Un primo limite da superare ~ $ 0,0435 - 0,0437 un picco che potrebbe stimolare una crescita autonoma non legata alle due principali cripto.


I volumi sono abbastanza bassi, si dovrebbe rimane su valori di ~ $ 0,03 anche in caso di leggero - medio dump, come nel momento in cui sto scrivendo.


Prima di avanzare, difendere e consolidare la posizione...  Grin

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September 29, 2018, 11:51:07 AM
 #268

Paolo, stai seguendo qualche opportunità di entrata su qualche token specifico?
Sarei curioso di conoscere i tuoi obiettivi a breve termingrazie
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September 29, 2018, 02:02:06 PM
Last edit: September 29, 2018, 02:22:14 PM by Paolo.Demidov
 #269

Paolo, stai seguendo qualche opportunità di entrata su qualche token specifico?
Sarei curioso di conoscere i tuoi obiettivi a breve termingrazie

Non ho nessuna criptovaluta o token  Smiley
gioco un po' per passatempo con il portafoglio virtuale che vedi in firma,
così tanto per avere dei riferimenti per capire un po' di più questo mondo.

Per il resto... un esercizio di stile...  per curiosità personale.


Sul reale affronto una lotta totale...  Grin
ho combattuto una battaglia con i mulini a vento per i PIR ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Piani_individuali_di_risparmio ) distribuiti da Poste Italiane e altre banche...

https://m.youtube.com/watch?v=I-EMHiK-Vmw


Anzi vediamo dove stanno...

Edit:
Quelli delle Poste ( non tra i peggiori, quanto meno non ha costi che presentano altri prodotti analoghi ) ~ -1,1% su base annua  Roll Eyes
C'era un vecchissimo detto...
speriamo a bene ! disse la rana in fondo al fosso, ma il contadino sopra l'argine aguzza la canna  Grin

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September 30, 2018, 11:09:00 AM
 #270

A proposito di diffusione di notizie e aggiotaggio...

Elon Musk, piccola sanzione da 40 milioni di dollari...  Roll Eyes
va beh... 20 lui 20 Tesla, non è tanto... Grin
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/30/tesla-elon-musk-patteggia-con-la-sec-lascia-la-presidenza-e-dovra-pagare-una-multa-da-40-milioni-di-dollari/4658776/amp/

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September 30, 2018, 06:01:59 PM
Last edit: September 30, 2018, 06:19:03 PM by Plutosky
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Premessa: Non sono quasi mai d'accordo con quello che scrivi ( Grin), ma ti faccio i complimenti per la competenza e la chiarezza con cui esprimi le tue idee, idee che non sono mai banali e stimolano sempre delle discussioni interessanti.

Quote
Lo sentirai spesso e molte volte...
http://www.enciclopedia-juridica.biz14.com/it/d/sollecitazione-al-pubblico-risparmio/sollecitazione-al-pubblico-risparmio.htm

http://www.dirittobancario.it/rivista/servizi-di-investimento/la-disciplina-del-collocamento-tra-sollecitazione-investimento-ed-offerta-fuori-sede

Se tu comprassi qualsiasi strumento finanziario in ogni prospetto informativo, troveresti ripetute cose analoghe,
ripetute ogni volta, ad ogni acquisto, ad ogni variazione; sui rischi che si corrono, su quello su cui bisognerebbe essere a conoscenza, bla bla bla...  Smiley


L'investitore classico (senza esperienza) probabilmente quei prospetti scritti piccoli piccoli non li legge mai, chi fa trading estemporaneo di criptovalute magari leggeva il giornale a dicembre o guardava il TG5. Ma in ogni caso sono d'accordo, entrambi sono stati avvisati che il trading, in generale, non è esente da rischi. Che i bitcoin sono un "investimento" con una dose di rischio solo un sordo può non averlo mai sentito.

Quote
L'ETF mancato conferma che eventi totalmente inesistenti, ovvero esistenti solo in forma di notizia,
riescano comunque a muovere qualcosa e ad avere effetti concreti sulle quotazioni delle criptovalute, al rialzo o al ribasso.

Le liquidazioni da milioni di dollari, in altra maniera, ma per me su concetti simili al precedente, confermano che il mercato piccolo delle criptovalute è facilmente condizionabile.
Anche senza essere una balena con le monete sonanti, ma solo balena mediatica, o meglio balena con discreto potere mediatico;
condiziona di più una catena di notizie ben costruita che un movimento da $ 1.000.000 su un exchange e magari rende di più, specialmente sul mercato dei derivati.
Se da una parte qualcuno liquida un milione, con i derivati a fronte di una notizia per costruita ci sta di guadagnarne dieci;
essendosi esposti con poco e con pochi costi.

Pensiero personale, ed il mio pensiero non ha pretesa di essere la verità in cielo ed in terra.

La liquidazione di grosse balene secondo me invece dimostra che il mercato dei bitcoin è sostanzialmente price-taking e che è rischioso, anche per grossi operatori, andare contro il mercato. A volte ci riescono, altre si rovinano.

Ma in ogni caso, al di là della tua legittima opinione, non credo in generale sull'idea che le news (vere o finte che siano) "fanno" il prezzo.

Credo che il mercato delle criptovalute maggiori, e dei bitcoin in particolare, come quello di molti titoli azionari del resto, sia più influenzato da cicli tecnici di medio-lungo periodo che da notizie.

Nel 2014 eravamo al top dell'adozione: Microsoft, Dell, Expedia, Steam (tanto per fare dei nomi) iniziavano ad accettare bitcoin, e il prezzo continuava a scendere. L'anno scorso in mezzo a possibili scissioni traumatiche (Segwit2x, Bcash) continuava a salire.

Le news sono a volte prese come dei pretesti per provare a smuovere le cose, ma raramente ci riescono. Diventano un pò come la storiella "al lupo al lupo" come l'anno scorso quando all'ennesimo "China bans bitcoin" nessuno ci faceva più caso.

Per questo credo molto nell'analisi tecnica quando si opera su mercati fortemente speculativi come questi. Oppure nell'investimento di lungo periodo in tecnologie che reputo rivoluzionare, fregandomene del 90% delle news di contorno, ma questo è un altro discorso.


Quote
Però... come potrei dire ?

se ci fosse qualcuno che ci legge che:

- non ha mai avuto a che fare con un qualsiasi strumento finanziario, ovvero non ha mai effettuato investimenti di qualsiasi tipo;
- ha "investito" qualche risparmio solo in criptovalute e magari anche da poco tempo, per poco direi meno di 5/7 anni;
- non ha un proprio programma di risparmio definito, nemmeno a fini previdenziali;
- non ha un proprio programma assicurativo che non sia l'RC auto obbligatoria di legge;
- ha meno di 25/30 anni di età...

...a questo profilo di persone, potrei suggerire che prima di dire "le banche non hanno capito la rivoluzione del Bitcoin" e cose simili;
di cercare di informarsi e cercare di capire come alcune istituzioni finanziarie resistono da un 150/200 anni.

Magari non cambierebbero idea, ma la vedrebbero da una prospettiva diversa.
Insomma... se fossi in una squadra giovanile di calcio prima di dire che Cristiano Ronaldo fa schifo, andrei a vedere un suo allenamento.

Sono d’accordo in generale, con una precisazione.

Se l'investimento di cui parli è di lungo periodo le due cose non sono equiparabili, i bitcoin non possono essere considerati una forma di investimento alternativo ad un' azione, un'obbligazione o un programma assicurativo.

Più che di un'alternativa nell'ambito dello stesso sport, in questo caso, sono un altro sport.

Sebbene io non sia un cypherpunk estremista che crede che i bitcoin faranno sparire le banche e le monete fiat dalla faccia della terra, è evidente che stiamo parlando di un asset che si pone in contrapposizione con le banche (e i colossi delle carte di credito) perchè si basa sulla disintermediazione finanziaria e con i governi perchè si basa su un'emissione monetaria non controllata da una banca centrale. Quanto più queste istituzioni entreranno in crisi (e con esse il comparto azionario, assicurativo e obbligazionario che su esse si fonda) tanto più i bitcoin avranno successo e viceversa.

Ci sono due motivi fondamentali perchè uno tiene bitcoin nel lungo periodo: 1)Perchè crede che questa tecnologia diventerà sempre di più un successo  come mezzo di scambio e come riserva di valore, finendo per "rubare" sempre più quote di mercato a chi oggi si occupa di questo 2) Perchè crede che siano un'ottima forma di hedge contro un collasso del sistema dato che le loro regole basilari di funzionamento non dipendono nè sono influenzabili da quel sistema.

Se io credo in 1 o 2 (o entrambi), è evidente che posso fare anche un programma assicurativo o un investimento azionario per diversificare (o per proteggermi) ma non ha molto senso affidare la maggior parte dei miei risparmi ad un gestore tradizionale, se credo nel successo di in una tecnologia che ha come obiettivo quello di rubare mercato e magari mettere in crisi  quel gestore.


Quote
Dico questo perché alcuni argomenti li ho già sentiti quando Internet doveva rivoluzionare il mondo, purtroppo negli ultimi 20 anni i paesi poveri son rimasti poveri, quelli con regimi autoritari son rimasti con reggimi autoritari... ed internet, in pratica, è finito in mano a poche gigantesche società, a partire da Google, "un solo" motore di ricerca per tutti ( ~90% di quota di mercato ); Amazon, un solo e-commerce per tutti; Facebook, un solo social per tutti; Apple, un solo smartphone per tutti; Microsoft...
...internet invece che sviluppare diversità ha concentrato, pari al mondo che lo aveva preceduto; potere, conoscenze e ricchezza.
Le storielle che qualcuno da un garage ha fatto i miliardi... tutto vero, ma sono tutte entità che ad un certo punto sono state prese per mano dai grandi capitali e portate all'espansione.
C'è l'idea di fondo che Bitcoin sia un sistema di cui nessuno può prendere il controllo e può essere vero;
ma è altrettanto vero che ci sono delle co se che insinuano dubbi...
 

E’ vero che i principali servizi di Internet sono in mano a pochi colossi ma attenzione: questi colossi “controllano” Internet da un punto di vista economico (forse) ma non “politico”.

Nessuno può impedirmi di fare un sito dove attacco Google, o di mettermi in concorrenza con Amazon sul web se ne sono capace. In passato c’erano Yahoo, Nokia, Altavista. Un domani forse non ci saranno più Google, Apple o Amazon . Chissà.

Inoltre Internet, nonostante l’accentramento di traffico e di denaro, resta qualcosa di libero e non controllato. Tant’è vero che su Internet esiste anche Al-Qaeda, l’Isis, i pedofili, il dark web. Su Internet se si vuole, esiste il completo anonimato. O mezzi per navigare anche in paesi che hanno bannato il web.

Il mondo si divide sempre tra ricchi e poveri, ma i poveri sono sempre meno poveri: lo dicono tutte le statistiche (es. https://www.weforum.org/agenda/2016/01/poverty-the-past-present-and-future/). E le nuove tecnologie, prime fra tutte la Rete, hanno avuto un ruolo fondamentale in questo. I matematici indiani o cinesi  di talento che lavorano (in ruoli di alta dirigenza spesso) nelle compagnie della Silicon Valley non esistevano certo fino a 30-40 anni fa ed è indubbio che le nuove tecnologie abbiano avuto un ruolo nel facilitare questo processo.

E’ grazie ad internet se io e te oggi possiamo discutere a distanza di un argomento che ci appassiona (senza usare facebook o google) ma di cui non frega una mazza al restante 99% degli internauti italiani, la maggioranza dei quali si staranno scambiando qualche foto di gattini proprio su facebook o google.

I bitcoin sono una tecnologia simile, ma ancora meno controllabile. Le banche e i governi potranno anche cercare di “regolamentarli”, potranno chiudere gli exchange o istituzionalizzarli, potranno creare un loro “facebook delle criptovalute"  dove si accede a livello nominativo e si possono affidare i bitcoin solo ad un gestore del risparmio o ad un intermediario. D’altronde tutti i recenti tentativi “istituzionali” dai futures, agli ETF, fino allo stesso Bakkt vanno in questa direzione. E sono tentativi corretti, perché hanno mercato, e secondo me avranno successo.

Ma il punto è che non potranno mai impedire un uso alternativo a questo. Non potranno mai impedire una transazione senza il consenso delle parti, non potranno mai obbligarmi ad un accesso nominativo e, con tecnologie di anonimato come Zerolink o Tumblebit,  non potranno mai avere la possibilità di tracciare una mia transazione. Non potranno mai chiudermi nel loro “closed-garden” tipo Bakkt se io, possessore di bitcoin, non voglio. In questo senso stiamo parlando di una tecnologia rivoluzionaria, perché realizza una decentralizzazione nello scambio del valore esattamente come Internet ha generato una decentralizzazione nello scambio della conoscenza.

Quote

come alcuni progetti pensati... per costruirci ed ingegnerizzarsi sopra un'altra valuta,
insomma usare Bitcoin come riserva di valore per sistemi più pratici e più evoluti; sul concetto analogo a l'oro di Fort Knox e sistema dollaro costruito sopra.

Uno scenario possibile sarebbe, appunto questo, un by-pass che "scippa" l'idea originaria...
insomma, chi ha competenze e capitali per farsi carico e onere di servizi di custodia, sicurezza, controllo, misura, statistica, ecc... ecc... e che contemporaneamente abbia la forza per sviluppare, diffondere e gestire un sistema veloce di pagamento accessibile veramente a tutti e pratico; può prendere da Bitcoin uno discreto e concreto spunto, nonché risorse.

Argomentazione interessante. L’uso dei bitcoin come strato base di “layer” sovrastanti che ne ampliano e/o migliorano le funzionalità è qualcosa di reale e concreto. Lightning Network, Rootstock  o le sidechain sono progetti che hanno proprio questo scopo. Il primo ha proprio l’obiettivo di creare “un sistema veloce di pagamento accessibile veramente a tutti e pratico” esattamente come hai descritto tu.

Ma non credo che questa “stratisficazione” verrà accompagnata da uno scippo di nulla perché non esiste nulla di equiparabile ai bitcoin.

L’obiettivo di creare un sistema di pagamento veloce e pratico è un obiettivo necessario, ma secondario.

Già VISA e Mastercard sono veloci e pratici, perché fare concorrenza a chi già offre un servizio con queste qualità?

La differenza sta in tutto il resto: LN non solo è veloce, ma è sostanzialmente anonimo. Non c’è un terzo che spia i miei dati personali e le mie abitudini al consumo. E usa quei dati per trarne profitto. Non c’è un governo che mi può impedire di comprare qualcosa.  Non ci sono costose commissioni che il venditore deve dare al gestore delle carte. Posso usarlo, se voglio, tenendo il mio denaro nelle mie tasche ed evitare che un governo in crisi prelevi di notte i miei averi dal mio conto corrente senza il mio consenso. E così via.

Il successo sta nel fare concorrenza ai sistemi centralizzati nei loro punti deboli, non solo e non tanto copiarli nei loro punti di forza.

Copiare tutto questo è praticamente impossibile. Solo il fatto che i bitcoin sono l’unica criptovaluta di successo il cui creatore è scomparso. Significa minor controllo e minor dipendenza da un figura centrale che influenza le scelte e le decisioni (come è ad es. Buterin per Ethereum).

E, nel mondo delle criptovalute, non esiste valore più grande della decentralizzazione. Le criptovalute che avranno più successo nel futuro, quelle su cui investire, secondo il mio modesto parere sono quelle che reputate avere un maggiore "tasso di decentralizzazione", ossia assenza di un punto centrale di controllo.

Tutto il resto (velocità, scalabilità, funzionalità aggiuntive, programmabilità..) sono elementi secondari. L’obiettivo è raggiungerli senza mai sacrificare la prima.

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September 30, 2018, 06:41:04 PM
 #272

Le notizie “triggerano” solo l’andanento del mercato, ma non lo invertono!
Se un mercato è bearish resterà bearish a prescindere dalle notizie e viceversa se il mercato è bullish rimane bullish a prescindere dalle notizie! Le notizie possono solo accelerare o modificare temporaneamente l’andamento.
Il mercato è come hai detto te ovvero è influenzato dai classici cicli tecnici e psicologici!

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October 02, 2018, 12:03:38 AM
 #273

Premessa: Non sono quasi mai d'accordo con quello che scrivi ( Grin), ma ti faccio i complimenti per la competenza e la chiarezza con cui esprimi le tue idee, idee che non sono mai banali e stimolano sempre delle discussioni interessanti.

Quote
Lo sentirai spesso e molte volte...
http://www.enciclopedia-juridica.biz14.com/it/d/sollecitazione-al-pubblico-risparmio/sollecitazione-al-pubblico-risparmio.htm

http://www.dirittobancario.it/rivista/servizi-di-investimento/la-disciplina-del-collocamento-tra-sollecitazione-investimento-ed-offerta-fuori-sede

Se tu comprassi qualsiasi strumento finanziario in ogni prospetto informativo, troveresti ripetute cose analoghe,
ripetute ogni volta, ad ogni acquisto, ad ogni variazione; sui rischi che si corrono, su quello su cui bisognerebbe essere a conoscenza, bla bla bla...  Smiley


L'investitore classico (senza esperienza) probabilmente quei prospetti scritti piccoli piccoli non li legge mai, chi fa trading estemporaneo di criptovalute magari leggeva il giornale a dicembre o guardava il TG5. Ma in ogni caso sono d'accordo, entrambi sono stati avvisati che il trading, in generale, non è esente da rischi. Che i bitcoin sono un "investimento" con una dose di rischio solo un sordo può non averlo mai sentito.

Quote
L'ETF mancato conferma che eventi totalmente inesistenti, ovvero esistenti solo in forma di notizia,
riescano comunque a muovere qualcosa e ad avere effetti concreti sulle quotazioni delle criptovalute, al rialzo o al ribasso.

Le liquidazioni da milioni di dollari, in altra maniera, ma per me su concetti simili al precedente, confermano che il mercato piccolo delle criptovalute è facilmente condizionabile.
Anche senza essere una balena con le monete sonanti, ma solo balena mediatica, o meglio balena con discreto potere mediatico;
condiziona di più una catena di notizie ben costruita che un movimento da $ 1.000.000 su un exchange e magari rende di più, specialmente sul mercato dei derivati.
Se da una parte qualcuno liquida un milione, con i derivati a fronte di una notizia per costruita ci sta di guadagnarne dieci;
essendosi esposti con poco e con pochi costi.

Pensiero personale, ed il mio pensiero non ha pretesa di essere la verità in cielo ed in terra.

La liquidazione di grosse balene secondo me invece dimostra che il mercato dei bitcoin è sostanzialmente price-taking e che è rischioso, anche per grossi operatori, andare contro il mercato. A volte ci riescono, altre si rovinano.

Ma in ogni caso, al di là della tua legittima opinione, non credo in generale sull'idea che le news (vere o finte che siano) "fanno" il prezzo.

Credo che il mercato delle criptovalute maggiori, e dei bitcoin in particolare, come quello di molti titoli azionari del resto, sia più influenzato da cicli tecnici di medio-lungo periodo che da notizie.

Nel 2014 eravamo al top dell'adozione: Microsoft, Dell, Expedia, Steam (tanto per fare dei nomi) iniziavano ad accettare bitcoin, e il prezzo continuava a scendere. L'anno scorso in mezzo a possibili scissioni traumatiche (Segwit2x, Bcash) continuava a salire.

Le news sono a volte prese come dei pretesti per provare a smuovere le cose, ma raramente ci riescono. Diventano un pò come la storiella "al lupo al lupo" come l'anno scorso quando all'ennesimo "China bans bitcoin" nessuno ci faceva più caso.

Per questo credo molto nell'analisi tecnica quando si opera su mercati fortemente speculativi come questi. Oppure nell'investimento di lungo periodo in tecnologie che reputo rivoluzionare, fregandomene del 90% delle news di contorno, ma questo è un altro discorso.


Quote
Però... come potrei dire ?

se ci fosse qualcuno che ci legge che:

- non ha mai avuto a che fare con un qualsiasi strumento finanziario, ovvero non ha mai effettuato investimenti di qualsiasi tipo;
- ha "investito" qualche risparmio solo in criptovalute e magari anche da poco tempo, per poco direi meno di 5/7 anni;
- non ha un proprio programma di risparmio definito, nemmeno a fini previdenziali;
- non ha un proprio programma assicurativo che non sia l'RC auto obbligatoria di legge;
- ha meno di 25/30 anni di età...

...a questo profilo di persone, potrei suggerire che prima di dire "le banche non hanno capito la rivoluzione del Bitcoin" e cose simili;
di cercare di informarsi e cercare di capire come alcune istituzioni finanziarie resistono da un 150/200 anni.

Magari non cambierebbero idea, ma la vedrebbero da una prospettiva diversa.
Insomma... se fossi in una squadra giovanile di calcio prima di dire che Cristiano Ronaldo fa schifo, andrei a vedere un suo allenamento.

Sono d’accordo in generale, con una precisazione.

Se l'investimento di cui parli è di lungo periodo le due cose non sono equiparabili, i bitcoin non possono essere considerati una forma di investimento alternativo ad un' azione, un'obbligazione o un programma assicurativo.

Più che di un'alternativa nell'ambito dello stesso sport, in questo caso, sono un altro sport.

Sebbene io non sia un cypherpunk estremista che crede che i bitcoin faranno sparire le banche e le monete fiat dalla faccia della terra, è evidente che stiamo parlando di un asset che si pone in contrapposizione con le banche (e i colossi delle carte di credito) perchè si basa sulla disintermediazione finanziaria e con i governi perchè si basa su un'emissione monetaria non controllata da una banca centrale. Quanto più queste istituzioni entreranno in crisi (e con esse il comparto azionario, assicurativo e obbligazionario che su esse si fonda) tanto più i bitcoin avranno successo e viceversa.

Ci sono due motivi fondamentali perchè uno tiene bitcoin nel lungo periodo: 1)Perchè crede che questa tecnologia diventerà sempre di più un successo  come mezzo di scambio e come riserva di valore, finendo per "rubare" sempre più quote di mercato a chi oggi si occupa di questo 2) Perchè crede che siano un'ottima forma di hedge contro un collasso del sistema dato che le loro regole basilari di funzionamento non dipendono nè sono influenzabili da quel sistema.

Se io credo in 1 o 2 (o entrambi), è evidente che posso fare anche un programma assicurativo o un investimento azionario per diversificare (o per proteggermi) ma non ha molto senso affidare la maggior parte dei miei risparmi ad un gestore tradizionale, se credo nel successo di in una tecnologia che ha come obiettivo quello di rubare mercato e magari mettere in crisi  quel gestore.


Quote
Dico questo perché alcuni argomenti li ho già sentiti quando Internet doveva rivoluzionare il mondo, purtroppo negli ultimi 20 anni i paesi poveri son rimasti poveri, quelli con regimi autoritari son rimasti con reggimi autoritari... ed internet, in pratica, è finito in mano a poche gigantesche società, a partire da Google, "un solo" motore di ricerca per tutti ( ~90% di quota di mercato ); Amazon, un solo e-commerce per tutti; Facebook, un solo social per tutti; Apple, un solo smartphone per tutti; Microsoft...
...internet invece che sviluppare diversità ha concentrato, pari al mondo che lo aveva preceduto; potere, conoscenze e ricchezza.
Le storielle che qualcuno da un garage ha fatto i miliardi... tutto vero, ma sono tutte entità che ad un certo punto sono state prese per mano dai grandi capitali e portate all'espansione.
C'è l'idea di fondo che Bitcoin sia un sistema di cui nessuno può prendere il controllo e può essere vero;
ma è altrettanto vero che ci sono delle co se che insinuano dubbi...
 

E’ vero che i principali servizi di Internet sono in mano a pochi colossi ma attenzione: questi colossi “controllano” Internet da un punto di vista economico (forse) ma non “politico”.

Nessuno può impedirmi di fare un sito dove attacco Google, o di mettermi in concorrenza con Amazon sul web se ne sono capace. In passato c’erano Yahoo, Nokia, Altavista. Un domani forse non ci saranno più Google, Apple o Amazon . Chissà.

Inoltre Internet, nonostante l’accentramento di traffico e di denaro, resta qualcosa di libero e non controllato. Tant’è vero che su Internet esiste anche Al-Qaeda, l’Isis, i pedofili, il dark web. Su Internet se si vuole, esiste il completo anonimato. O mezzi per navigare anche in paesi che hanno bannato il web.

Il mondo si divide sempre tra ricchi e poveri, ma i poveri sono sempre meno poveri: lo dicono tutte le statistiche (es. https://www.weforum.org/agenda/2016/01/poverty-the-past-present-and-future/). E le nuove tecnologie, prime fra tutte la Rete, hanno avuto un ruolo fondamentale in questo. I matematici indiani o cinesi  di talento che lavorano (in ruoli di alta dirigenza spesso) nelle compagnie della Silicon Valley non esistevano certo fino a 30-40 anni fa ed è indubbio che le nuove tecnologie abbiano avuto un ruolo nel facilitare questo processo.

E’ grazie ad internet se io e te oggi possiamo discutere a distanza di un argomento che ci appassiona (senza usare facebook o google) ma di cui non frega una mazza al restante 99% degli internauti italiani, la maggioranza dei quali si staranno scambiando qualche foto di gattini proprio su facebook o google.

I bitcoin sono una tecnologia simile, ma ancora meno controllabile. Le banche e i governi potranno anche cercare di “regolamentarli”, potranno chiudere gli exchange o istituzionalizzarli, potranno creare un loro “facebook delle criptovalute"  dove si accede a livello nominativo e si possono affidare i bitcoin solo ad un gestore del risparmio o ad un intermediario. D’altronde tutti i recenti tentativi “istituzionali” dai futures, agli ETF, fino allo stesso Bakkt vanno in questa direzione. E sono tentativi corretti, perché hanno mercato, e secondo me avranno successo.

Ma il punto è che non potranno mai impedire un uso alternativo a questo. Non potranno mai impedire una transazione senza il consenso delle parti, non potranno mai obbligarmi ad un accesso nominativo e, con tecnologie di anonimato come Zerolink o Tumblebit,  non potranno mai avere la possibilità di tracciare una mia transazione. Non potranno mai chiudermi nel loro “closed-garden” tipo Bakkt se io, possessore di bitcoin, non voglio. In questo senso stiamo parlando di una tecnologia rivoluzionaria, perché realizza una decentralizzazione nello scambio del valore esattamente come Internet ha generato una decentralizzazione nello scambio della conoscenza.

Quote

come alcuni progetti pensati... per costruirci ed ingegnerizzarsi sopra un'altra valuta,
insomma usare Bitcoin come riserva di valore per sistemi più pratici e più evoluti; sul concetto analogo a l'oro di Fort Knox e sistema dollaro costruito sopra.

Uno scenario possibile sarebbe, appunto questo, un by-pass che "scippa" l'idea originaria...
insomma, chi ha competenze e capitali per farsi carico e onere di servizi di custodia, sicurezza, controllo, misura, statistica, ecc... ecc... e che contemporaneamente abbia la forza per sviluppare, diffondere e gestire un sistema veloce di pagamento accessibile veramente a tutti e pratico; può prendere da Bitcoin uno discreto e concreto spunto, nonché risorse.

Argomentazione interessante. L’uso dei bitcoin come strato base di “layer” sovrastanti che ne ampliano e/o migliorano le funzionalità è qualcosa di reale e concreto. Lightning Network, Rootstock  o le sidechain sono progetti che hanno proprio questo scopo. Il primo ha proprio l’obiettivo di creare “un sistema veloce di pagamento accessibile veramente a tutti e pratico” esattamente come hai descritto tu.

Ma non credo che questa “stratisficazione” verrà accompagnata da uno scippo di nulla perché non esiste nulla di equiparabile ai bitcoin.

L’obiettivo di creare un sistema di pagamento veloce e pratico è un obiettivo necessario, ma secondario.

Già VISA e Mastercard sono veloci e pratici, perché fare concorrenza a chi già offre un servizio con queste qualità?

La differenza sta in tutto il resto: LN non solo è veloce, ma è sostanzialmente anonimo. Non c’è un terzo che spia i miei dati personali e le mie abitudini al consumo. E usa quei dati per trarne profitto. Non c’è un governo che mi può impedire di comprare qualcosa.  Non ci sono costose commissioni che il venditore deve dare al gestore delle carte. Posso usarlo, se voglio, tenendo il mio denaro nelle mie tasche ed evitare che un governo in crisi prelevi di notte i miei averi dal mio conto corrente senza il mio consenso. E così via.

Il successo sta nel fare concorrenza ai sistemi centralizzati nei loro punti deboli, non solo e non tanto copiarli nei loro punti di forza.

Copiare tutto questo è praticamente impossibile. Solo il fatto che i bitcoin sono l’unica criptovaluta di successo il cui creatore è scomparso. Significa minor controllo e minor dipendenza da un figura centrale che influenza le scelte e le decisioni (come è ad es. Buterin per Ethereum).

E, nel mondo delle criptovalute, non esiste valore più grande della decentralizzazione. Le criptovalute che avranno più successo nel futuro, quelle su cui investire, secondo il mio modesto parere sono quelle che reputate avere un maggiore "tasso di decentralizzazione", ossia assenza di un punto centrale di controllo.

Tutto il resto (velocità, scalabilità, funzionalità aggiuntive, programmabilità..) sono elementi secondari. L’obiettivo è raggiungerli senza mai sacrificare la prima.



Ti ringrazio per il pubblico apprezzamento  Smiley


Purtroppo ad oggi il Bitcoin non si può considerare asset finanziario, per varie ragioni, sia tecniche che strettamente normative.

Ma non volevo entrare molto nel particolare.

Tanto per dare una sorta di misura e valore figurato posso dire questo, se tu avessi una raffineria di petrolio in Libia e la volessi assicurare contro il rischio guerra è tecnicamente possibile farlo, con tutti i limiti del caso.
Se dovessi assicurare il tuo wallet ad oggi non saprei da che parte iniziare, ma sarebbe arduo anche assicurare un cold wallet di un exchange.


Detto questo... racconterei un aneddoto, che va letto fra le righe, ma molto significativo di tante cose.

C'è un signore che quando era bambino, ( anni '40, primissimo dopoguerra ) la sua famiglia lavorava in ambito agricolo a mezzadria, su una proprietà di un certo marchese.

In famiglia tutti "comunistissimi", questo signore racconta che andava, seppur ragazzino, nelle località di campagna più lontane della sua zona a distribuire nel fine settimana il giornale l'Unità... cose così.

Con grandi sacrifici nella vita ha potuto far studiare il figlio fino alla laurea... ovviamente lui si era smarcato dalla campagna per trovare un lavoro "in fabbrica" meglio remunerato... anche lì raccontava di storie di lotte sindacali, il '68, le manifestazioni degli anni '70, gli anni di piombo, la sinistra e la destra extra parlamentare, bla bla bla... vita come tanti: la prima utilitaria, matrimonio, mutuo, casa, pensione, ed appunto studi dei figli...

Il figlio è precario-disoccupato a cicli alterni, da vari anni, in questi giorni dove l'ho trovato... ?  Shocked
...come stagionale a fare la vendemmia... in una proprietà degli stessi marchesi di cui era mezzadro il padre :|
e la famiglia tutta, per almeno un secolo; su una terra che ha un legame con i proprietari da almeno dieci secoli.
In dieci secoli, dire proprio che sistemi monetari, di governo ne sono cambiati diversi.

Oggi il partito comunista in Italia non c'è più e nemmeno il giornale l'Unità, i sindacati contano poco perché non ci sono più le grandi masse operaie ed impiegatizie... e con la crisi e la delocalizzazioneche che rende deboli i deboli, si accettano lavori interinali, precari, contratti di solidarietà, ecc... nonostante tutto la vendemmia si fa sempre.

Un ettaro di certa terra, costa 50 ~ 100 Bitcoin, è c'è chi ha migliaia di ettari.


Non saprei dire, in verità, ad oggi, quanto siano efficaci certe rivoluzioni.




In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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October 02, 2018, 12:16:12 AM
 #274

Steem nelle retrovie sta recuperando terreno...
pump che ha tratti speculativi.

Sempre dalle retrovie probabile prossimo pump di Zilliqa..., anche fino a ~ $ 0,06.

...al momento consolida una posizione intorno a $ 0,035 - acquisterà maggior forza su uno scenario di Bitcoin in leggero rafforzamento, ma non sono esclusi movimenti che la possano smarcare dalla primaria criptovaluta.

In particolare potrebbe trovare una valida alternativa in un progresso di Ethereum.

Un primo limite da superare ~ $ 0,0435 - 0,0437 un picco che potrebbe stimolare una crescita autonoma non legata alle due principali cripto.


I volumi sono abbastanza bassi, si dovrebbe rimane su valori di ~ $ 0,03 anche in caso di leggero - medio dump, come nel momento in cui sto scrivendo.


Prima di avanzare, difendere e consolidare la posizione...  Grin


Si è raggiunto nella giornata appena passata un valore di $ 0,037 un limite che non era stato raggiunto da un po', per poi ridiscendere, ma la sessione asiatica sembra molto sostenuta e tenta di rilanciare già oltre.

Si cercherà di avvicinare un primo limite già segnalato per portarsi oltre la barriera dell'ostacolo... hop !  Grin
https://m.youtube.com/watch?v=R5iJyq8D9gw


Live ( ZILLIQA ultima nell'elenco ):



In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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October 03, 2018, 04:18:50 PM
Last edit: October 03, 2018, 05:40:38 PM by Plutosky
 #275



Tanto per dare una sorta di misura e valore figurato posso dire questo, se tu avessi una raffineria di petrolio in Libia e la volessi assicurare contro il rischio guerra è tecnicamente possibile farlo, con tutti i limiti del caso.
Se dovessi assicurare il tuo wallet ad oggi non saprei da che parte iniziare, ma sarebbe arduo anche assicurare un cold wallet di un exchange.


Non sento personalmente l'esigenza di assicurare il mio trezor, 4096 elevato alla 46 possibili  combinazioni per decodificare il mio seed mi sembra una protezione più efficace e più economica.
Credo  invece che esista un precedente di assicurazione di un wallet di un exchange, se non ricordo male di Mitsui Sumitomo con Bitflyer.
Gli wallet  di SolidX e Bakkt poi (se approvati) saranno super assicurati offrendo servizi di custodia di bitcoin ad operatori istituzionali

Ah poi notizia di oggi sono arrivati anche i gemellini Winklevoss https://www.coindesk.com/crypto-exchange-gemini-gains-insurance-for-custodied-digital-assets/


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Detto questo... racconterei un aneddoto, che va letto fra le righe, ma molto significativo di tante cose.

C'è un signore che quando era bambino, ( anni '40, primissimo dopoguerra ) la sua famiglia lavorava in ambito agricolo a mezzadria, su una proprietà di un certo marchese.

In famiglia tutti "comunistissimi", questo signore racconta che andava, seppur ragazzino, nelle località di campagna più lontane della sua zona a distribuire nel fine settimana il giornale l'Unità... cose così.

Con grandi sacrifici nella vita ha potuto far studiare il figlio fino alla laurea... ovviamente lui si era smarcato dalla campagna per trovare un lavoro "in fabbrica" meglio remunerato... anche lì raccontava di storie di lotte sindacali, il '68, le manifestazioni degli anni '70, gli anni di piombo, la sinistra e la destra extra parlamentare, bla bla bla... vita come tanti: la prima utilitaria, matrimonio, mutuo, casa, pensione, ed appunto studi dei figli...

Il figlio è precario-disoccupato a cicli alterni, da vari anni, in questi giorni dove l'ho trovato... ?  Shocked
...come stagionale a fare la vendemmia... in una proprietà degli stessi marchesi di cui era mezzadro il padre :|
e la famiglia tutta, per almeno un secolo; su una terra che ha un legame con i proprietari da almeno dieci secoli.
In dieci secoli, dire proprio che sistemi monetari, di governo ne sono cambiati diversi.

Oggi il partito comunista in Italia non c'è più e nemmeno il giornale l'Unità, i sindacati contano poco perché non ci sono più le grandi masse operaie ed impiegatizie... e con la crisi e la delocalizzazioneche che rende deboli i deboli, si accettano lavori interinali, precari, contratti di solidarietà, ecc... nonostante tutto la vendemmia si fa sempre.

Un ettaro di certa terra, costa 50 ~ 100 Bitcoin, è c'è chi ha migliaia di ettari.


Non saprei dire, in verità, ad oggi, quanto siano efficaci certe rivoluzioni.


Se Bitcoin sarà una rivoluzione, sarà una rivoluzione tecnologica e non politica. Le rivoluzioni tecnologiche sono rare ma accadono all'incirca 1 ogni 20-30 anni. Quelle politiche invece sono molto più rare e corrono il rischio, come nel tuo racconto, di trasformarsi in utopie irraggiungibili o regimi aberranti.
Se poi bitcoin contribuirà a ridurre le disparità o la povertà nel mondo sarà un piacevole effetto collaterale. Ma non nasce con questo scopo, a mio modo di vedere.

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 #276


Non sento personalmente l'esigenza di assicurare il mio trezor, 4096 elevato alla 46 possibili  combinazioni per decodificare il mio seed mi sembra una protezione più efficace e più economica.
Credo  invece che esista un precedente di assicurazione di un wallet di un exchange, se non ricordo male di Mitsui Sumitomo con Bitflyer.
Gli wallet  di SolidX e Bakkt poi (se approvati) saranno super assicurati offrendo servizi di custodia di bitcoin ad operatori istituzionali

Ah poi notizia di oggi sono arrivati anche i gemellini Winklevoss https://www.coindesk.com/crypto-exchange-gemini-gains-insurance-for-custodied-digital-assets/


Ci avranno letto  Grin

L'assicurazione non è una "protezione", ma una cessione di rischio; non solo per furto ma anche per danneggiamento.
Non vorrei essere dentro un incendio o uno tsunami con un trezor pieno di Bitcoin...  Grin


Bisogna vedere quanto sarebbe l'ipotetico costo dell'assicurazione.


AON... ombre e luci.



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Se Bitcoin sarà una rivoluzione, sarà una rivoluzione tecnologica e non politica. Le rivoluzioni tecnologiche sono rare ma accadono all'incirca 1 ogni 20-30 anni. Quelle politiche invece sono molto più rare e corrono il rischio, come nel tuo racconto, di trasformarsi in utopie irraggiungibili o regimi aberranti.
Se poi bitcoin contribuirà a ridurre le disparità o la povertà nel mondo sarà un piacevole effetto collaterale. Ma non nasce con questo scopo, a mio modo di vedere.


Per ora ha operato al contrario... pochi hanno grandi wallet, molti solo spiccioli, poi c'è chi vive con $ 100 l'anno e non ha nemmeno un computer o qualcosa per collegarsi ad internet, se lo avesse non ci sarebbe connessione  Grin
Quindi possiamo anche affermare che molti non si sono accorti nemmeno che esiste e mai se ne accorgeranno.


Putroppo i Bitcoin si comprano... o si minano investendo molto in hardware, non vengono regalati o distribuiti per meriti speciali... :|
dare dollaro, io dare cammello  Grin

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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October 03, 2018, 10:41:55 PM
 #277

Steem nelle retrovie sta recuperando terreno...
pump che ha tratti speculativi.

Sempre dalle retrovie probabile prossimo pump di Zilliqa..., anche fino a ~ $ 0,06.

...al momento consolida una posizione intorno a $ 0,035 - acquisterà maggior forza su uno scenario di Bitcoin in leggero rafforzamento, ma non sono esclusi movimenti che la possano smarcare dalla primaria criptovaluta.

In particolare potrebbe trovare una valida alternativa in un progresso di Ethereum.

Un primo limite da superare ~ $ 0,0435 - 0,0437 un picco che potrebbe stimolare una crescita autonoma non legata alle due principali cripto.


I volumi sono abbastanza bassi, si dovrebbe rimane su valori di ~ $ 0,03 anche in caso di leggero - medio dump, come nel momento in cui sto scrivendo.


Prima di avanzare, difendere e consolidare la posizione...  Grin

Primo tentativo andato a vuoto... ZILLIQA soffre di una ondata di leggero regresso del mercato, ma può continuare il livello di crescita.

Già ieri era su una crescita più alta di diverse cripto.




Attenzione a MAKER ( vedere portafoglio virtuale in firma ) su un trend positivo ad un passo dalla soglia psicologica dei $ 500 tondi, tondi... anche se su una cripto così "secondaria" la speculazione fa come i funghi... che crescono in una notte.

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October 05, 2018, 06:31:49 AM
 #278


Ci avranno letto  Grin

L'assicurazione non è una "protezione", ma una cessione di rischio; non solo per furto ma anche per danneggiamento.
Non vorrei essere dentro un incendio o uno tsunami con un trezor pieno di Bitcoin...  Grin


Bisogna vedere quanto sarebbe l'ipotetico costo dell'assicurazione.


AON... ombre e luci.



Il rischio lo "cedo" appunto al recovery seed che mi permette di recuperare il wallet anche in caso di i disintegrazione del trezor per tsunami, incendi o altri eventi eccezionali.  Potrebbe accadere che perdo/distruggo l'hardware e nello stesso momento smarrisco/distruggo tutte le copie del seed, ma reputo più probabile il venir colpito da un albero mentre cammino per la strada e non sento l'esigenza di assicurarmi nemmeno contro questo evento.


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Per ora ha operato al contrario... pochi hanno grandi wallet, molti solo spiccioli, poi c'è chi vive con $ 100 l'anno e non ha nemmeno un computer o qualcosa per collegarsi ad internet, se lo avesse non ci sarebbe connessione  Grin
Quindi possiamo anche affermare che molti non si sono accorti nemmeno che esiste e mai se ne accorgeranno.



Putroppo i Bitcoin si comprano... o si minano investendo molto in hardware, non vengono regalati o distribuiti per meriti speciali... :|
dare dollaro, io dare cammello  Grin

Le persone con accesso ad internet sono quasi 4 miliardi e mezzo, quelle con smartphone quasi tre miliardi. Entrambi i numeri sono nel pieno di crescite esponenziali soprattutto nei paesi del terzo mondo.  
Le persone senza accesso bancario sono oltre due miliardi e non ci sono grandi previsioni di riduzione di questo numero. La probabilità che queste persone si accorgano di un sistema molto più economico, diretto ed accessibile di quello bancario sono molto alte considerando anche la facilità di accesso e comprensione della tecnologia che le nuove generazioni hanno.
La distribuzione dei bitcoin avviene mediante un principio capitalistico e non umanitario: dò a tutti la stessa possibilità di accesso (tramite un sistema aperto e accessibile a tutti, a differenza con quello che accade con le cripto preminate) ma non dò a tutti le stesse garanzie di risultato. Chi si è arricchito con questa tecnologia non è stato chi era ricco di partenza ma chi ci ha più creduto. Questa regola secondo me vale ancora oggi che siamo ancora in fase embrionale.

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October 05, 2018, 06:45:24 PM
 #279


Il rischio lo "cedo" appunto al recovery seed che mi permette di recuperare il wallet anche in caso di i disintegrazione del trezor per tsunami, incendi o altri eventi eccezionali.  Potrebbe accadere che perdo/distruggo l'hardware e nello stesso momento smarrisco/distruggo tutte le copie del seed, ma reputo più probabile il venir colpito da un albero mentre cammino per la strada e non sento l'esigenza di assicurarmi nemmeno contro questo evento.




Appunto... se uno riesce a sopravvivere ad un incendio o ad uno tsunami.

Mi sono sempre chiesto se si riuscirà un giorno a recuperare i Bitcoin in wallet di gente che è morta
e non ha avuto l'accortezza di lasciare istruzioni.
Piano piano nei decenni... i Bitcoin, che sono autolimitati, rischiano di scomparire da soli, tipo estinzione della specie  Grin
o meglio tutti persi... Shocked




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Le persone con accesso ad internet sono quasi 4 miliardi e mezzo, quelle con smartphone quasi tre miliardi. Entrambi i numeri sono nel pieno di crescite esponenziali soprattutto nei paesi del terzo mondo.  
Le persone senza accesso bancario sono oltre due miliardi e non ci sono grandi previsioni di riduzione di questo numero. La probabilità che queste persone si accorgano di un sistema molto più economico, diretto ed accessibile di quello bancario sono molto alte considerando anche la facilità di accesso e comprensione della tecnologia che le nuove generazioni hanno.
La distribuzione dei bitcoin avviene mediante un principio capitalistico e non umanitario: dò a tutti la stessa possibilità di accesso (tramite un sistema aperto e accessibile a tutti, a differenza con quello che accade con le cripto preminate) ma non dò a tutti le stesse garanzie di risultato. Chi si è arricchito con questa tecnologia non è stato chi era ricco di partenza ma chi ci ha più creduto. Questa regola secondo me vale ancora oggi che siamo ancora in fase embrionale.


Non saprei... bisognerebbe definire cosa sia ricchezza.

Bitcoin potrebbe domani anche andare a $ 1.000.000 l'uno, qualcuno sarebbe più ricco, senza dubbio.
Un capitale, una somma, per grossa che sia, potrebbe anche un giorno finire, lo sanno bene quei pochi fortunati vincitori di lotterie e simili
che poi nel giro di pochi anni si sono mangiati tutto.

Se uno è proprietario, o azionista, di aziende che tra guadagni e ridistribuzione di dividendi ha una rendita annua di $ 10.000.000;
sta un po' meglio, alla lunga.
Chi ha rendite di altro tipo, perché previsto da un patto familiare ad esempio, frutto di risparmio previdenziali del passato, sta ancora meglio senza il "rischio" essere proprietario di niente.


Ma non vorrei andare off topic, anche perché qui è la sezione trading, analisi e speculazione e il thread è "LIVE TREND".


In questi giorni diciamo che ci sono dei giochi un po' strani...  Grin ma siamo giocatori anche noi, da molto tempo.



Per riportare la discussione vicino a qualcosa di più attinente all'argomento originario e alla sezione del forum; pongo un dato,
il numero di wallet:

~22.637.886

Se i dati di: https://bitinfocharts.com/top-100-richest-bitcoin-addresses.html
sono veritieri, questo è lo status quo.


Circa 23 milioni di wallet quindi; dobbiamo considerare però che i wallet degli exchange corrispondono a molte più persone,
così come più singole persone hanno, per questioni di sicurezza e praticità, più di un wallet.
Ci sono poi wallet vuoti e anche qualche wallet - come dicevo poc'anzi - di gente che è morta o si è persa le credenziali... insomma Bitcoin persi per sempre, wallet non più movimentabili.

Ma volevo fare un discorso quantitativo, per ordini di grandezza... insomma di Bitcoin e criptovalute si parla molto alla fine però quelli che hanno messo mano al portafoglio e hanno comprato anche $ 1 di Bitcoin ancora non sono moltissimi, rispetto ai miliardi di persone che abitano il globo.

Da considerare inoltre che 11.173.707 di wallet ( quasi il 50% del totale ) è compreso nella fascia fra 0 ~ 0.001 BTC;
ovvero fra $ 0 e ~ $ 6,5.


Da vedere invece il peso dei derivati su Bitcoin, per esempio BitMEX, non saprei quanto sia più grande del mercato stesso di Bitcoin;
ma non volevo fare statistica volevo porre su una ideale bilancia chi effettivamente ha un wallet, e chi fa semplicemente trading...


In futuro sarà tutto diverso... chi lo sa...
...ad oggi questa è un po' la dimensione del mercato; decisamente piccola, come il grossolano dato della marketcap suggerisce.
In quanto piccola, facilmente influenzabile.


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October 06, 2018, 07:20:27 AM
 #280

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Sempre dalle retrovie probabile prossimo pump di Zilliqa..., anche fino a ~ $ 0,06.

...al momento consolida una posizione intorno a $ 0,035 - acquisterà maggior forza su uno scenario di Bitcoin in leggero rafforzamento, ma non sono esclusi movimenti che la possano smarcare dalla primaria criptovaluta.

In particolare potrebbe trovare una valida alternativa in un progresso di Ethereum.

Un primo limite da superare ~ $ 0,0435 - 0,0437 un picco che potrebbe stimolare una crescita autonoma non legata alle due principali cripto.


I volumi sono abbastanza bassi, si dovrebbe rimane su valori di ~ $ 0,03 anche in caso di leggero - medio dump, come nel momento in cui sto scrivendo.


Prima di avanzare, difendere e consolidare la posizione...  Grin

Primo tentativo andato a vuoto... ZILLIQA soffre di una ondata di leggero regresso del mercato, ma può continuare il livello di crescita.

Già ieri era su una crescita più alta di diverse cripto.

https://preview.ibb.co/bt0SYe/ZILLIQA_0_37.png


Attenzione a MAKER ( vedere portafoglio virtuale in firma ) su un trend positivo ad un passo dalla soglia psicologica dei $ 500 tondi, tondi... anche se su una cripto così "secondaria" la speculazione fa come i funghi... che crescono in una notte.

ZILLIQA sente ancora il limite a ~ $ 0,37 anche se era riuscita a sfondare tale limite in una sessione,
avrà bisogno ancora di po' di tempo...

Al momento però è MAKER che fa un balzo +15% oltre i $ 600... che cattura l'attenzione dei mercati asiatici.

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