Anche io ho capito che i veri ricchi, quelli intelligenti, hanno una riserva di soldi pronta da usare nel caso ci sono sono queste occasioni.
Non si tratta solamente di avere una riserva ma "semplicemente" non si fanno prendere dal panico e non svendono. ...
Vi leggo sempre ma non riesco a postare molto ma vorrei aggiungere all'argomento alcuni pensieri in piena settimana di ferragosto. Così per gradire... Allora nel valutario si vedono adesso almeno tre aree: uno sul
dollaro (cioè basato sulla moneta fiat), uno
multi-valutario (cioè basato su accordi tra due paesi), uno
commerciale (cioè basato sulle materie prime dei paesi Brics). Chi rimarrà? L'economia di carta basata sul dollaro, quella ondivaga delle materie prime, quella del caos tra gli Stati? Cosa prevarrà in questa corsa ad eliminazione: la logica finanziaria, geopolitica, militare, tecnologica o politica? Cominciamo dapprima a vedere come si disvelerà l'incognita Trump/Harris fra un paio di mesi, e poi ne riparleremo. Dell'Europa invece già conosciamo la sua ben nota insipienza.
Al momento la coesistenza vedrà un netto vincitore nel dollaro.Chi vuole uscire dal dollaro non cerca di certo il renminbi, e la controprova lo vediamo nella rincorsa fra le banche centrali verso
la moneta senza Stato, cioè all'
oro (e
oro digitale, il
bitcoin, ed è molto probabile che stia per giungere a considerarlo quanto prima una diversificazione delle riserve nazionali, anzi ne sono certo, quanto prima). Una moneta commerciale non potrà avere un successo globale se non nella misura di quella materia prima e in base al bisogno.
Al massimo arriveremmo a dei blocchi valutari ma nel mezzo, tra i blocchi, o ci sarà il dollaro o chi per esso (btc per tutti).Escludere il dollaro, allo stato attuale, non conviene a nessuno, sarebbe come togliere il cemento dalla sabbia e nessuna costruzione resisterebbe nel tempo. Tutto il mondo è basato su questo e uscirne sarebbe senza ritorno, senza rimedi e senza nessuna una vera e valida alternativa.
Siamo usciti dal dominio della sterlina per entrare nel dollaro (poi slegato dall'oro) ma al momento non esiste una potenza globale più forte degli USA quindi il dollaro rimane. Questo è il sistema. La regola numero uno del mondo fiat.Ma torniamo al debito,
un dollaro (ogni singola moneta fiat) nasce come debito, cioè viene creato dal nulla; e la situazione è tale che si
continua la stampa di altri dollari (cioè di altro debito!). La stampa di moneta fiat era già eccessiva ben prima della crisi, adesso è poi da incubo. Ma ecco che basta un granellino (vedi il crash del Giappone di pochi gg fa) e tutti scappano,
tutti hanno paura ma… ragazzi, ma non esiste la via d'uscita! Gli strateghi non hanno progettato
nessun fiat-exit.
Quelli alla Bill Gates, i vari Jeff Bezos e Zuckerberg, quel matusalemme di Warren Buffett, oppure alla Soros lo speculatore, beh, è difficile che tutti loro sbaglino tutti e assieme: tutti hanno già venduto una parte del loro malloppo nel gran casinò delle borse. Quelle banche centrali, cioè 9 su 10, che hanno comprato oro a badilate (esempio eclatante sono Cina e Russia) beh è difficile che sbaglino tutti anche loro assieme.
Noi eravamo ben consapevoli di tutta la costruzione pericolante da anni e anni in questo forum. Non ci sono segreti da svelare, verità da scoprire, è tutto alla luce del sole e bastava semplicemente bastava leggerci.Per quel che riguarda il bitcoin purtroppo, per quanto i numeri siano già importanti, nei minuti seguenti ad un crack mondiale non sarebbe in grado di sostituirsi all'instante al dollaro. Non nascondiamoci dietro un filo d'erba.
Non siamo qui per essere come tutti gli altri che negano la realtà. Possiamo tranquillamente dire che non siamo giunti all'
adozione di massa ma è solo questione di tempo e di opportunità che si presenteranno (quale sarà il prossimo paese per il corso legale?). Non abbiamo dubbi su
a chi darà ragione la Storia.
Infine ritornando al
"game over" dei tassi delle banche centrali, rivediamone la
scacchiera in cui per ogni mossa si farebbero solo dei danni:
allora se alzano i tassi, rovinano l'economia e crollano i mercati; se li abbassano, ci rovinano con l'inflazione e soffrono anche i grandi capitali e l'economia. Poi gli USA potrebbero essere quanto prima in recessione con un maxi deficit storico, escludendo pandemia e guerre mondiali che sono a corollario del ginepraio attuale. Direi un bel "complimenti per la trasmissione!". Su questo mondo non ci si annoia mai. Dalla regia ci suggeriscono anche che loro "seguono i dati", ma (non importa se) i dati cambiano ogni volta,
e così la giostra gira e rigira in uno dei tanti vicoli ciechi. E pensare che l'uscita sarebbe semplice: usare una moneta senza debiti e senza politica e politicanti, senza multinazionali e signori della guerra, al di sopra delle parti e senza dominatori vassalli valvassori e valvassini e speculazione assortita con guerre a go-go e pensiero unico. Sappiamo tutti chi si merita la nostra attenzione e ma
ma davvero pensate che loro non lo abbiano capito??