Ma il sito che hanno chiuso cos'era? Un sito dedicato che promuoveva un Ponzi, o un vero e proprio exchange?
Mi pare di capire il primo caso, quindi sarebbe una notizia assolutamente normale.
Ma ovviamente il titolo del giornale deve essere "
è vietato offrire cryptovalute online"
E sai qual è lo schifo / il problema vero di un'informazione fatta in questo modo?
Su facebook ho (ovviamente) amici e conoscenti che so per certo non sanno nulla di crypto, di sicuro non hanno mai approfondito nè hanno mai letto un singolo post su questo forum.
Grazie a tutti i plugin del caxxo che ci sono ora, vedo che 9 tra queste persone hanno letto e messo "mi piace" a quell'articolo, che al momento anche se in fondo è in home page su repubblica.it
E' questo il problema.. non di chi sa o si barcamena nelle informazioni ma chi sa poco o nulla che viene come al solito impaurito.
E' evidente che si tratta di una truffa (ma vorrebbero far credere che il trading di bitcoin sia una truffa)
"Lo stesso provvedimento del Giudice dà conto del fatto che ai risparmiatori sarebbero stati garantiti rendimenti mensili tra il 17 ed il 29 per cento e che tali guadagni sarebbero frutto delle operazioni di trading sugli scambi con criptovaluta", dice Sarzana.Per altro così l'autorità risponde anche per la prima volta alle preoccupazioni di molte associazioni di consumatori, che nei mesi scorsi avevano presentato esposti ipotizzando che i siti che propongono criptovalute stessero in realtà adottando uno schema truffaldino denominato "schema Ponzi".Credo allude al delirio del codacons che oltre a denunciare qualche sito truffa voleva sapere chi aveva minato bitcoin in italia, e ovviamant chi è satoshi
L'unico precedente al mondo è stato un sequestro di un sito negli USA nel 2017.quale? dimmi.. grande giornalista debunker delle fakenews
L'Italia quindi, che finora aveva adottato una strategia attendista in fatto di regolazione bitcoin (intervenendo solo sotto il profilo di contrasto al riciclaggio di denaro). Ben altre misure sono sul tavolo in altri Paesi: dal Giappone alla Cina, dall'India agli Stati Uniti, la criptomoneta è al centro di controlli e indagini da parte di governi e banche centrali. E anche Facebook ha deciso che non accetterà inserzioni per promuovere l'acquisto di moneta virtuale.qui un'altra parte in malafede: a ben altre misure è linkato un articolo di inizio febbraio, mentre si poteva citare il g20 che era il fud preferito fino a ieri
Ma con questo sequestro si ripete uno schema tipico, in Italia, per quanto riguarda la regolazione dell'innovazione. In attesa del regolatore o del legislatore, interviene l'autorità giudiziaria, stabilendo misure e paletti. Con un anticipo che a volte serve a "tappare un buco" lasciato aperto dalle norme, ma altre volte rischia di essere un frettoloso modo di gestire fenomeni complessi e articolati.
Si vedrà se anche questo è il caso del primo sequestro italiano (ed europeo) di un sito per criptovalute.Alessandro Longo è una firma di repubblica, ecomomia, sole24ore ecc.. non un precario pagato a cottimo