Paolo.Demidov
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December 06, 2018, 01:26:44 AM |
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... non ho capito il vantaggio. Nel PoW c'e' la corsa a risorse di calcolo (GPU, asics ...) Qui ci sarebbe la corsa alle risorse di storage... e la corsa si spingerebbe fino a quando i costi (energia + costi storage) sarebbero un po' inferiori ai guadagni del valore moneta creata + fee, esattamente come succede adesso in bitcoin (energia + costi asics) dov'e' la differenza ? ( a voler essere cattivi sembra il sistema inventato dai costruttori di storage che cercano di crearsi un mercato come quello di costruttori di GPU/asics) A voler essere molto cattivi... se io sono un produttore di ASICS et similia, se avessi un guadagno sicuro, grande, comodo, certo e duraturo... me li terrei e minerei in proprio avendo un enorme vantaggio tecnologico sui diretti concorrenti... non cederei la tecnologia a nessun prezzo... È un concetto un po' fanta-mining... però... Tutt'al più tutto questo hardware io produttore, potrei cederlo direttamente per avere cripto, evitandomi fatica, rischi... Ma se non vado errato, questo hardware si vende per vile ed antica moneta fiat, centralizzata ed inflazionabile...
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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gbianchi (OP)
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December 06, 2018, 08:43:33 AM |
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A voler essere molto cattivi... se io sono un produttore di ASICS et similia, se avessi un guadagno sicuro, grande, comodo, certo e duraturo... me li terrei e minerei in proprio avendo un enorme vantaggio tecnologico sui diretti concorrenti... non cederei la tecnologia a nessun prezzo... È un concetto un po' fanta-mining... però... Tutt'al più tutto questo hardware io produttore, potrei cederlo direttamente per avere cripto, evitandomi fatica, rischi... Ma se non vado errato, questo hardware si vende per vile ed antica moneta fiat, centralizzata ed inflazionabile... proprio questi giorni ho fatto un po' di speleologia per recuperare i dati delle tecnologie di mining. pare che i produttori delle varie tecnologie (e lo si deduce logicamente ma anche dai dati stessi, alcune volte lo dicono apertamente i costruttori) PRIMA la usano abbondantemente per loro, poi quando la tecnologia comincia ad essere vagamente obsoleta iniziano a vendere le apparecchiature e/o a divulgare i dettagli tella tecnologia e loro si tengono il vantaggio competitivo sulla tecnologia successiva. inoltre ad essere oggettivi, bitmain IN PASSATO ha sempre venduto con prezzi anche in bitcoin, poi se appena paghi in bitcoin loro cambiavano in fiat, questo non lo so. adesso ho dato un'occhiata al sito bitmain e vedo i prezzi solo in dollari e dice che accetterano solo Bitcoin Cash ABC e non piu' Bitcoin eheheh i tempi cambiano
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Paolo.Demidov
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December 06, 2018, 10:27:50 AM |
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A voler essere molto cattivi... se io sono un produttore di ASICS et similia, se avessi un guadagno sicuro, grande, comodo, certo e duraturo... me li terrei e minerei in proprio avendo un enorme vantaggio tecnologico sui diretti concorrenti... non cederei la tecnologia a nessun prezzo... È un concetto un po' fanta-mining... però... Tutt'al più tutto questo hardware io produttore, potrei cederlo direttamente per avere cripto, evitandomi fatica, rischi... Ma se non vado errato, questo hardware si vende per vile ed antica moneta fiat, centralizzata ed inflazionabile... proprio questi giorni ho fatto un po' di speleologia per recuperare i dati delle tecnologie di mining. pare che i produttori delle varie tecnologie (e lo si deduce logicamente ma anche dai dati stessi, alcune volte lo dicono apertamente i costruttori) PRIMA la usano abbondantemente per loro, poi quando la tecnologia comincia ad essere vagamente obsoleta iniziano a vendere le apparecchiature e/o a divulgare i dettagli tella tecnologia e loro si tengono il vantaggio competitivo sulla tecnologia successiva. inoltre ad essere oggettivi, bitmain IN PASSATO ha sempre venduto con prezzi anche in bitcoin, poi se appena paghi in bitcoin loro cambiavano in fiat, questo non lo so. adesso ho dato un'occhiata al sito bitmain e vedo i prezzi solo in dollari e dice che accetterano solo Bitcoin Cash ABC e non piu' Bitcoin eheheh i tempi cambiano Eeh... velocemente. Una azione NVIDIA il 1 Ottobre era quotata ~ $ 289, il 19 Novembre ~ $ 144... :| per completezza a Dicembre 2015 ~ $ 30.
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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arulbero
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December 06, 2018, 02:09:19 PM |
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... non ho capito il vantaggio.
Nel PoW c'e' la corsa a risorse di calcolo (GPU, asics ...)
Qui ci sarebbe la corsa alle risorse di storage...
e la corsa si spingerebbe fino a quando i costi (energia + costi storage) sarebbero un po' inferiori ai guadagni del valore moneta creata + fee, esattamente come succede adesso in bitcoin (energia + costi asics)
dov'e' la differenza ?
Infatti i costi di mining costituiscono sempre la sicurezza della blockchain in entrambi i casi, PoW e PoC. Dicevo più efficiente dal punto di vista energetico, perchè ovviamente fare i calcoli una volta sola e poi tenere acceso un hard disk è ben diverso dal punto di vista energetico rispetto a continuare a calcolare hash e buttarli via, tenendo continuamente cpu/gpu/asics al 100% di attività. Diciamo che cambia quindi la composizione dei costi (più spesa per hard disk molta meno spesa per elettricità). Inoltre una volta che ti sei stufato di fare mining, cancelli i dati e l'hard disk torna a disposizione, il concetto degli asics è proprio "usa e getta", così come con gli hash. Ogni volta che esce un asic più performante quelli più vecchi diventano inutili e vengono buttati, mentre l'hard disk non ha bisogno di essere sostituito, al massimo si possono aggiungere altri hard disk accanto. Un altro aspetto interessante su cui stavo riflettendo è la resistenza ad un 51% attack, che è quella che dà poi la dimensione della sicurezza del sistema. Nel caso del PoW la sicurezza di un blocco di profondità 10 (con 10 blocchi successivi) è molto maggiore della sicurezza di un blocco appena minato, e non solo per una questione di probabilità: per tentare un 51% attack su una catena più lunga devi spendere più soldi in elettricità, diciamo per semplificare che il costo di un 51% attack è direttamente proporzionale alla lunghezza della catena che vuoi sostituire. Nel caso del PoC, se ho ben capito, la sicurezza è tutta concentrata nell'acquisizione degli hard disk e nel plotting iniziale (molto lento, possono volerci diverse ore / giorni in base alla grandezza dell'hard disk e alla cpu/gpu del pc). Diciamo per semplificare anche qui che la sicurezza si misura tutta nel costo degli hard disk necessari per tentare un 51% attack. Questo vuol dire che tentare di sostituire 25 blocchi (1 ora di mining) di burst costa più o meno come sostituire 100 blocchi, mentre con bitcoin abbiamo detto che il costo di "sfondamento" del sistema non si concentra tutto in una spesa iniziale ma si distribuisce invece nel tempo. Tradotto: per sostituire/attaccare 1 ora di mining bitcoin (6 blocchi) al momento bastano circa 250k dollari di energia elettrica, per sostituire 1 ora di mining burst sono necessari più di 5 milioni di dollari di hard disk. https://www.crypto51.apphttps://hackernoon.com/burst-part-4-network-analysis-a8c1305a5750https://hackernoon.com/burst-part-3-proof-of-capacity-the-green-alternative-8e2651211671
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gbianchi (OP)
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December 06, 2018, 03:09:29 PM |
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Infatti i costi di mining costituiscono sempre la sicurezza della blockchain in entrambi i casi, PoW e PoC.
Dicevo più efficiente dal punto di vista energetico, perchè ovviamente fare i calcoli una volta sola e poi tenere acceso un hard disk è ben diverso dal punto di vista energetico rispetto a continuare a calcolare hash e buttarli via, tenendo continuamente cpu/gpu/asics al 100% di attività.
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boh sara'... quello che ci vedo e' che da subito ci guadagnano quelli che fanno le memorie di massa. Poi (come e' stato con gli asics) si inventeranno anche altri dispositivi specializzati (ci credo poco a questi "dogmi" tecnologici che rimangono veri nel tempo) puo' essere vero il discorso del costo della corrente, ma di controparte hai che almeno la corrente sei sicuro che qualcuno la sta pagando (o rubando) qui invece avresti un costo di acquisti "iniziale" dello storage che fa da garanzia-sicurezza ma e' un costo che ha un'obsolescenza velocissima, come tutte le cose tecnologiche, quindi siccome la parte costo di corrente diventerebbe di importanza minoritaria, saresti garantito dal costo di una cosa che pero' si svaluta velocissimamente... In pratica dici che metti su un sistema garantito da merci velocemente deperibili, e quindi fai anche molta fatica dire ad un certo punto quale e' il "valore" della garanzia. ribadisco boh ...
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arulbero
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December 06, 2018, 06:55:00 PM |
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Poi (come e' stato con gli asics) si inventeranno anche altri dispositivi specializzati (ci credo poco a questi "dogmi" tecnologici che rimangono veri nel tempo)
puo' essere vero il discorso del costo della corrente, ma di controparte hai che almeno la corrente sei sicuro che qualcuno la sta pagando (o rubando) qui invece avresti un costo di acquisti "iniziale" dello storage che fa da garanzia-sicurezza ma e' un costo che ha un'obsolescenza velocissima, come tutte le cose tecnologiche, quindi siccome la parte costo di corrente diventerebbe di importanza minoritaria, saresti garantito dal costo di una cosa che pero' si svaluta velocissimamente...
In pratica dici che metti su un sistema garantito da merci velocemente deperibili, e quindi fai anche molta fatica dire ad un certo punto quale e' il "valore" della garanzia.
ribadisco boh ...
Può essere come dici tu, a me sembrava qualcosa di naturalmente più decentralizzato dal momento che molte persone tengono già acceso un hard disk per diverse ore al giorno, io sto provando adesso con 0,5 T e in effetti il pc non si accorge nemmeno di questo "carico" di lavoro. Per questo uno si dimentica praticamente di stare minando e lo fa anche gratis, senza aspettarsi ritorni particolari, con bitcoin non puoi minare gratis anche volendo, usando la cpu (per generare una quantità insignificante di hash) si consumerebbe comunque un sacco di energia, quindi nessuno giustamente lo fa. Con bitcoin anche nei primi tempi le cpu dovevano essere spremute al massimo, qui invece per chi usa normalmente il computer non costa praticamente nulla fare mining, paradossalmente potrebbe risultare più costoso minare solo per chi acquistasse una grande quantità di hard disk al solo scopo di minare. Per quanto riguarda il progresso tecnologico non so, un hard disk dura tranquillamente almeno 5 anni, non so se ci sono margini di crescita di capienza tali per cui il parco di hard disk degli utilizzatori normali diventerebbe insignificante in poco tempo. Mentre con gli asic hanno potuto specializzare il processo di generazione degli hash rispetto alla cpu e alle gpu di centinaia di migliaia di volte perchè la cpu nasce per fare di tutto e di più, un hard disk ha solo quella funzione, conservare dati, quindi non vedo come qualcuno potrebbe entrare in possesso di un hard disk 100k volte più capiente del mio, almeno che non ne compri appunto 100k esemplari. O forse il sogno di una sicurezza "leggera" per l'ambiente non è proprio realizzabile. L'idea se non altro di concentrare la difesa da un possibile attacco con una buona dose di lavoro una tantum (seppure destinato inevitabilmente a svalutarsi nel tempo come tutto e quindi bisognoso di integrazioni continue) mi sembra buona rispetto al lavoro che ogni 10 minuti perde valore (o meglio che genera un solo blocco minato e poi bisogna ricominciare tutto da capo), poi per fare un'analisi più approfondita bisognerebbe scavare nei particolari tecnici e io di burst ne so troppo poco.
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gbianchi (OP)
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Ho completato il grafico aggiungendo anche una stima del consumo della rete. Ecco come e' calcolata la stima: 1) dalla difficolta' ho ricavato l'hashrate corrispondente che permette alla rete di sfornare un blocco mediamente ogni 10 minuti, con la seguente formula: $hash = $diff * (2**32) / 600; (vedere qui per dettagli: https://en.bitcoin.it/wiki/Difficulty ) 2) dalla serie di valori di efficenza che ho trovato per le varie tecnologie (da 4000Wh/Gh delle CPU a 0.05 Wh/Gh dei moderni asics a 7nm) ho fatto una interpolazione con una spline. Nei nodi il valore non e' estremamente liscio, ma come approssimazione va bene. 3) Per ogni giorno del periodo, ho moltiplicato l'hashrate ricavato al punto 1 per il valore di efficenza interpolato al punto 2 per 1.5 (per perdite, corrente per raffreddamento, alimentazione altri apparati ecc..) Osservando il grafico, gia a prima vista diverse curiosita' e cose interessanti: - per quasi tutto il primo anno, la potenza della rete e' stata (approssimativamente) 50W, ossia la potenza della CPU del computer di satoshi - dall'inizio ad oggi, mentre la difficolta' ha scalato di quasi 10^13 l'energia utilizzata (per merito dell'aumentata efficenza dei miner) ha scalato di un fattore 10^8, e nello stesso periodo il prezzo ha scalato di un fattore 10^5 (dal primo prezzo registato al momento di ATH) - sembra che i momenti di halving (stranamente) incidano ben poco sull'andamento di difficulty, hashpower e consumo energetico. - i miglioramenti tecnologici sugli asics stanno rallentando, sia come miniaturizzazione, sia come benefici di efficenza dovuti alla miniaturizzazione insomma, l'impressione e' che sul fronte mining siamo arrivati a una sorta di "muro", e questo potrebbe avere notevoli impatti sul futuro di Bitcoin, visto che (come ricordo sempre) l'oligarchia dei miner ha una importanza decisiva sullo sviluppo di tale tecnologia.
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picchio
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December 08, 2018, 04:11:24 PM |
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... - sembra che i momenti di halving (stranamente) incidano ben poco sull'andamento di difficulty, hashpower e consumo energetico. ... A me non pare strano, l'halving non è un evento incognito o casuale, è una delle certezze di bitcoin. Hash power (potenza) la forniscono (consumano) i miner che non possono essere degli sprovveduti. Quindi pianificano gli investimenti considerando l'halving. Se non lo facessero fallirebbero in poco tempo, magari non a causa dell'halving ma di qualche altro errore grossolano che un incompetente di tali proporzioni non può non commettere ... Osservo che: difficoltà e hash power sono la stessa misura in UM differenti (a meno che non hai conteggiato i fork morti - errori). La stima del consumo dipende sia dalla difficoltà che dalla tecnologia (e quindi anche dal giorno).
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Waves mi piaceva ora non più.
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gbianchi (OP)
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December 08, 2018, 04:27:06 PM Last edit: December 09, 2018, 04:04:00 PM by gbianchi |
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Osservo che: difficoltà e hash power sono la stessa misura in UM differenti (a meno che non hai conteggiato i fork morti - errori). La stima del consumo dipende sia dalla difficoltà che dalla tecnologia (e quindi anche dal giorno).
non esattamente: ossia la difficulty si adegua con granularita' di (circa) 14 giorni in base alle hash power che varia in modo continuativo. nei primi grafici usavo l HP, ma poi ho visto che e' molto piu' utile usare la difficulty, in quando poi mi permette anche di plottare la variazione corrpisondente in %. inoltre la difficulty e un dato oggettivo ricavabile dalla blockchain, mentre la HP e' un dato di inferenza statistica di cui i DB sono mantenuti da gente tipo blockchain.info, se devo scegliere tra i due, preferisco il dato preso dalla blockchain. per la sitma del consumo uso una spline di interpolazione delle efficenze tecnologiche di giorno in giorno... in pratica il valore di efficenza (anche se grossolanamente stimato ed interpolato) e' diverso di giorno in giorno, e quindi si, il consumo varia di giorno in giorno!
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gbianchi (OP)
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December 09, 2018, 05:18:03 PM Last edit: December 09, 2018, 05:33:49 PM by gbianchi Merited by arulbero (3), picchio (2), duesoldi (1) |
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Finalmente sono arrivato dove volevo: ho perfezionato la spline di interpolazione in modo che fosse piu' "liscia", e poi ho integrato il consumo energetico dall'inizio del periodo alla fine. In pratica ho ottenuto (anche se notevolmente approssimato) il consumo di tutta la rete dall'inizio ad oggi: sono circa 32.000 Gwh. se assumiamo un costo medio di .10$ a KWh, vuol dire che in energia elettrica la rete e' costata ad oggi 3.2 miliardi di dollari. Andrebbero aggiunti i costi delle apparecchiature, (asics ecc...) ma l'idea che mi da questo conto e' che i miner ci hanno guadagnato parecchio anche ai prezzi attuali, visto che il valore attuale della rete e' sopra i 50 miliardi di dollari. Se avete voglia controllate che i calcoli siano corretti.
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alexrossi
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December 09, 2018, 06:03:02 PM |
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Sarebbe interessante capire se chi ha spento l'attrezzatura ha intenzione di venderla oppure attenderà eventuali risvolti positivi con il prezzo per riaccendere tutto.
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duesoldi
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December 09, 2018, 06:03:47 PM |
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Prima di tutto: compimenti per il lavoro ! Venendo ai numeri risultanti c'è qualcosa che non mi convince nel calcolo dei 3.2 mld$ di costo di corrente stimato per il mining. Detto che i 50 mld di valore attuale sono inconfutabili, mi sarei aspettato una differenza piuttosto bassa tra questo valore ed il costo di mining. Infatti ritengo trascurabili - rispetto a queste cifre - sia i costi hw che di personale e di struttura. Diciamo che buttando un numero potrebbero valere un decimo del costo della corrente ? Bene, rimane quindi che avremmo da una parte un costo totale di 4 mld contro un valore di 50 mld e questo mi porterebbe a pensare ad una forsennata rincorsa tra miner per mantenere il primato. Invece così non è, lo dimostra anche il calo di HP che hai ben documentato. Morale: secondo me i 3.5/4 mld di costi dovrebbero essere parecchio più alti, anche se ovviamente non sono in grado di documentare questa sensazione...... Ripeto comunque per chiarezza: ottimo lavoro.
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duesoldi
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December 09, 2018, 06:05:28 PM |
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Sarebbe interessante capire se chi ha spento l'attrezzatura ha intenzione di venderla oppure attenderà eventuali risvolti positivi con il prezzo per riaccendere tutto.
Non è da escludere una terza possibilità: switchare per qualche tempo su qualche altra moneta in attesa di vedere cosa accade a btc.....
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gbianchi (OP)
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December 09, 2018, 06:07:03 PM |
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Invece così non è, lo dimostra anche il calo di HP che hai ben documentato. Morale: secondo me i 3.5/4 mld di costi dovrebbero essere parecchio più alti, anche se ovviamente non sono in grado di documentare questa sensazione...... infatti anche io sono rimasto sbalordito, mi aspettavo un costo nettamente superiore. Per quello chiedo di verificare se i calcoli contengono errori.
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alexrossi
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December 09, 2018, 06:09:33 PM |
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Sarebbe interessante capire se chi ha spento l'attrezzatura ha intenzione di venderla oppure attenderà eventuali risvolti positivi con il prezzo per riaccendere tutto.
Non è da escludere una terza possibilità: switchare per qualche tempo su qualche altra moneta in attesa di vedere cosa accade a btc..... SHA256 non ha grandi alternative, forse in qualche momento è stato conveniente minare BSV, ma non penso siano molto "riutilizzabili" gli ASIC allo stato attuale
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arulbero
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December 09, 2018, 06:11:22 PM Last edit: December 09, 2018, 06:23:52 PM by arulbero |
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In pratica ho ottenuto (anche se notevolmente approssimato) il consumo di tutta la rete dall'inizio ad oggi:
sono circa 32.000 Gwh.
se assumiamo un costo medio di .10$ a KWh, vuol dire che in energia elettrica la rete e' costata ad oggi 3.2 miliardi di dollari.
Andrebbero aggiunti i costi delle apparecchiature, (asics ecc...)
ma l'idea che mi da questo conto e' che i miner ci hanno guadagnato parecchio anche ai prezzi attuali, visto che il valore attuale della rete e' sopra i 50 miliardi di dollari.
Avrebbero guadagnato 50 miliardi - 3 miliardi - costo asics se avessero tenuto tutti i bitcoin che hanno minato. La maggior parte dei bitcoin prodotti sono stati minati quando valevano molto poco, quindi hanno speso poco anche per minarli. Il grosso del guadagno "apparente" deriva dall'aumento del prezzo, non dalla differenza tra costi e ricavi. Se io avessi comprato 1 bitcoin a 300 dollari, avrei fatto ad oggi un x10. Lo stesso miner che ha minato quel bitcoin che io ho comprato magari ha speso 150 dollari per minarlo, e vendendolo subito ha fatto in realtà solo un x2, se invece se lo è tenuto avrebbe fatto un x20. Di sicuro ci hanno guadagnato complessivamente anche se adesso i tempi sembrano cambiati. Hash power attuale stimata sotto i 35 EHash/s. Siamo tornati indietro di oltre 6 mesi.
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gbianchi (OP)
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December 09, 2018, 06:16:16 PM |
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In pratica ho ottenuto (anche se notevolmente approssimato) il consumo di tutta la rete dall'inizio ad oggi:
sono circa 32.000 Gwh.
se assumiamo un costo medio di .10$ a KWh, vuol dire che in energia elettrica la rete e' costata ad oggi 3.2 miliardi di dollari.
Andrebbero aggiunti i costi delle apparecchiature, (asics ecc...)
ma l'idea che mi da questo conto e' che i miner ci hanno guadagnato parecchio anche ai prezzi attuali, visto che il valore attuale della rete e' sopra i 50 miliardi di dollari.
Avrebbero guadagnato 50 miliardi - 3 miliardi - costo asics se avessero tenuto tutti i bitcoin che hanno minato. Il grosso del guadagno deriva dall'aumento del prezzo, non dalla differenza tra costi e ricavi. Se io avessi comprato 1 bitcoin a 300 dollari, avrei fatto ad oggi un x10. Lo stesso miner che ha minato quel bitcoin che io ho comprato magari ha speso 150 dollari per minarlo, e vendendolo subito ha fatto in realtà solo un x2, se invece se lo è tenuto avrebbe fatto un x20. Di sicuro ci hanno guadagnato complessivamente, anche se adesso i tempi sembrano cambiati. Hash power attuale stimata sotto i 35 EHash/s. si infatti adesso che ho il modello possiamo sezionare l'integrazione (consumo totale) per periodi, in modo da vedere come sono distribuiti questi costi ( i relativi ricavi) sicuramente si tratta di ricavi assurdi nei primi anni, ma anche negli anni successivi i ricavi devono essere rimasti su ottimi/buoni livelli.
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picchio
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December 09, 2018, 06:25:24 PM |
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... se assumiamo un costo medio di .10$ a KWh, vuol dire che in energia elettrica la rete e' costata ad oggi 3.2 miliardi di dollari. ...
Un dato che potrebbe interessare è l'energia che si dovrebbe utilizzare per riscrivere l'intera blockchain con la tecnologia attuale. Sicuramente minore di quanto hai calcolato in quanto l'energia oggi viene spesa molto meglio, con maggiore efficienza. Presumo ci siano degli snappoint (o come si possono chiamare?) con hash del blocco N determinato che rendono la chain non modificabile fino a questi punti ... tuttavia se un extraterrestre ci proponesse una chain più lunga di quella attuale credo potrebbe vantare il diritto di chiamarla bitcoin e i nostri amati BTC si vaporizzerebbero ...
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Waves mi piaceva ora non più.
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alexrossi
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December 09, 2018, 06:26:50 PM |
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Presumo ci siano degli snappoint (o come si possono chiamare?) con hash del blocco N determinato che rendono la chain non modificabile fino a questi punti ... tuttavia se un extraterrestre ci proponesse una chain più lunga di quella attuale credo potrebbe vantare il diritto di chiamarla bitcoin e i nostri amati BTC si vaporizzerebbero ...
Ci sono, si chiamano checkpoint e sono inseriti nel codice sorgente di Bitcoin
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gbianchi (OP)
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December 09, 2018, 06:33:20 PM |
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... se assumiamo un costo medio di .10$ a KWh, vuol dire che in energia elettrica la rete e' costata ad oggi 3.2 miliardi di dollari. ...
Un dato che potrebbe interessare è l'energia che si dovrebbe utilizzare per riscrivere l'intera blockchain con la tecnologia attuale. Sicuramente minore di quanto hai calcolato in quanto l'energia oggi viene spesa molto meglio, con maggiore efficienza. Presumo ci siano degli snappoint (o come si possono chiamare?) con hash del blocco N determinato che rendono la chain non modificabile fino a questi punti ... tuttavia se un extraterrestre ci proponesse una chain più lunga di quella attuale credo potrebbe vantare il diritto di chiamarla bitcoin e i nostri amati BTC si vaporizzerebbero ... l'integrale della hashpower totale ricalcolata con l'efficenza della miglior tecnologia oggi disponibile, ossia 0.05Kw/Gh... lo faccio entro breve.
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