Per non parlare della questione grayscale.
Dovrebbero avere centinaia di migliaia di BTC in pancia, ma sembra non vogliano fornire gli indirizzi dove li detengono. Si inizia a sospettare che non ne abbiamo manco uno realmente.
Dato il loro atteggiamento mi sa che purtroppo sarà proprio così altrimenti non vedo perché nascondersi dietro questa facciata di finta privacy.
Io vedo ora magari un po’ di tranquillità, tutto dipende se i mercati vorranno continuare questo assurdo rally natalizio.
Come gli indici europei che sono praticamente in FOMO da rialzo in contesto economico di recessione senza senso.
Quando i fondi avranno finito di pompare a caso le quotazioni per infiocchettarsi Un nell’anno chiuso decente, per me, ci sarà il delirio tra gennaio e febbraio. Un bagno di sangue senza precedenti.
Sarei molto curioso di sapere come la pensa Paolo in ottica fine anno/inizio anno nuovo perché pure io al momento faccio fatica a comprendere certi pump. Mi pare che storicamente post
mid-term ci siano stati dei pump ma per la situazione generale attuale c'è poco da stare allegri.
Dopo i mid-term si sono sempre verificati dei pump, almeno post seconda guerra mondiale.
Se sui mercati ci fosse un copione scritto, sarebbe facile per tutti: recessione ?
il mercato
sicuramente andrà giù, TUTTI i gestori del mondo possono aprire degli short o comunque posizioni ribassiste
e poi si aspetta.
Siccome il futuro presenta delle incognite in positivo o in negativo, la situazione diventa più complessa.
Da ricordare che la borsa, i mercati, non riflettono il presente, ma le
prospettive future.
Ricordo a tal proposito che il miglior mese degli ultimi 20 anni, a Wall Street, in maniera del tutto contro-intuitiva, è
Aprile 2020, quando il mondo era fermo e tutti erano in casa.
Ci sono alcuni punti che vedrebbero lo scenario macroeconomico migliorare/peggiorare:
1. Cina che sospende o rallenta la politica cosiddetta Covid-zero
2. la Cina produce oltre la metà dell'acciaio che si produce nel mondo, produce/consuma molte altre materie prime,
ha un impatto
profondo su mercato delle materie prime ( occhio al rame prossimamente ), trasporti, materiali di base, chip, politiche infrastrutturali interne
ed in Africa... su tutti questi grandi temi, la stretta di mano di Biden / Xi Jinping ha avuto un riscontro positivo sui mercati.
Vado a memoria, se non erro, il 15 Novembre scorso si è avuta una delle migliori giornate a Wall Street, almeno per lo S&P500.
La 15a migliore giornata nel periodo dal 1950 ad oggi ( chi era short... stritolato ).
3. la Cina ha continuato ad effettuare provvedimenti in favore del sostegno del settore immobiliare in difficoltà, in Cina non si
deve attendere l'opinione pubblica, i cambi di fronte sono repentini.
Se andate a vedere un titolo del settore immobiliare come Country Garden, da inizio anno quasi -60%, nell'ultimo mese oltre +120%,
una storia che ci racconta molto.
Il completamento di molti progetti immobiliare ci fa tornare al punto 2.
4. Notizia di giorni fa che nel mondo siamo arrivati ( stima ) a 8 miliardi di abitanti, ma di questi 1,5 miliardi sono indiani + 1,5 miliardi sono cinesi.
Quando si pensa a consumi, sviluppo, ecc... non bisogna avere una visione troppo occidentale evidentemente.
Apple la maggior parte dei suoi iPhone li vende in Cina, ovvero dove li produce, con costi di trasporto diversi, manodopera diversissimi, situazioni valutarie diverse, ecc.
5. il post Covid ha innescato vari piani infrastrutturali come sostegno di rilancio all'economia, la guerra ha accelerato il green deal...
Piano Biden, PNRR, la Cina, l'India, sono miliardi che formano ed andranno a formare una fetta di economia.
Abbiamo avuto, stiamo già avendo, un New Deal anticipato, quello di Roosevelt fu DOPO una gravissima recessione, qui ne abbiamo uno PRIMA
che si manifesti una recessione.
Già adesso sui titoli legati più alla
spesa governativa che quella privata / consumi discrezionali, abbiamo notevoli differenze, prendo un ETF
che riguarda questo settore infrastrutturale:
https://www.google.com/finance/quote/PAVE:BATS?sa=X&ved=2ahUKEwjyyL_q9Mf7AhVfX_EDHRqVBBQQ_AUoAXoECAMQAw&window=YTDCome si vede non ci sono i cali avuti nel comparto tecnologico dall'ETF ARKK della Wood, al disastro Meta, Amazon...
ma erano titoli con
P/E elevati.
6. una cosa che potrebbe far scendere i mercati fa Gennaio e Marzo 2023 in particolare potrebbero essere trimestrali deludenti, ovvero un P/E che si innalza:
https://www.borsaitaliana.it/borsa/glossario/price-earnings.htmlbrevemente un P/E ratio quantifica quanto sia conveniente o meno comprare una azione, accademicamente oltre 20 si ha un valore che inizia a diventare un po' caro,
sotto più conveniente.
Per avere un P/E "basso" che rende il titolo appetibile per l'acquisto, le strade sono due, o scende il prezzo dell'azione o aumentano gli utili.
Ad ogni modo la recessione negli USA ancora non si è manifestata, ci sarà ? ad oggi nemmeno alla FED sanno se sì,
quanto lunga e
quanto profonda.
Ultimamente ci son ostati diversi titoli che erano scesi, ma hanno mantenuto buoni utili, da qui recuperi straordinari, perché i mercati erano stati molto pessimisti:
https://www.google.com/finance/quote/CROX:NASDAQ?sa=X&ved=2ahUKEwis_dPu-8f7AhWf_7sIHQTOCcMQ_AUoAXoECAIQAw&window=6MCrocs, aveva raggiunto un P/E 4~6 ora è 10.
7. fine della guerra / sistemazione diplomatica, ricostruire l'Ucraina, potrebbe essere l'affare del secolo... più si distrugge, più sarà da ricostruire.
Potrebbe anche essere la tragedia del secolo.
8. muore Putin... incognita. Potrebbe venire un governo più accomodante...
9. Cina, Cina, Cina... dietro Elon Musk (
auto elettriche ) il secondo uomo più ricco al mondo, venendo dalle retrovie siderali è Mr. Adani, (
energia, petrolio, centrali a carbone... ) indiano, altro fatto da considerare, insieme alla revisione strategica del concetto di "
Cina fabbrica del mondo" e dei concetti di delocalizzazione sono variabili che portano evoluzioni positive.
10. il dollar index è sceso, dollar index paniere di valute contro dollaro USA; il rialzo dei tassi d'interesse FED e i cali del mercato avevano portato il dollaro ad apprezzarsi, quando i grandi operatori vendono azioni, tipicamente ricevono dollari anche per le azioni non denominate in dollari.
Il miglioramento delle situazioni macro, il fatto che la FED rallenti i tassi, mentre l'UE partita in ritardo, dovrebbe adeguarli un po' al rialzo, ha fatto tornare l'euro sopra la parità con il dollaro.
L'Euro è la valuta che incide di più sul dollar index.
Il dollaro è il driver principale per far risalire l'azionario stesso, materie prime e paesi emergenti che hanno spesso il debito nazionale denominato in dollari.
Cina ed India ci rientrano anche se per motivi leggermente diversi.
11. i rialzi ci sono anche nei mercati ribassisti, a volte semplicemente per un fatto... come dire...
volumetrico... se molti piccoli operatori, si posizionano troppo da una parte,
come in una altalena a bilico, troveranno chi se li vuole mangiare, chi li vuole far saltare.
Andare long è errato ? ma a chi compra in queste occasioni non gli interessa, vuole solo
mangiarsi tutti gli short.
Poi chi chiude uno short cosa innesca? per chiudere uno short bisogna
riacquistare sul mercato... il sottostante che si era preso in prestito e restituirlo.
Quindi ? ulteriore rialzo.
Questa fase c'è sempre, ipotizzabile all'inizio gli acquisti sono stati effettuati in maniera più organica.
12. il peso dei titoli FAANG / FAAMG / FATMAN sugli indici, gli indici possano apparire in calo, solo in questo periodo storico ci sono titoli di grosso calibro che ne falsano un po' l'andamento.
Non tutto è sceso, se per esempio facciamo un confronto fra S&P500 e l'indice MSCI WORLD mercato azionario globale, dove il peso di questi titoli è ridotto la discesa del mercato appare molto più contenuta un -5% da inizio anno:
https://www.google.com/finance/quote/SWDA:LON?sa=X&ved=2ahUKEwiera7--cf7AhUTgv0HHTf6AXMQ_AUoAXoECAMQAw&window=YTD&comparison=NYSEARCA%3ASPYAll'ingrosso Meta, Amazon e qualche altro nome di titoli si sono alleggeriti di un 2.000 miliardi di dollari di marketcap.
Ci sono titoli che hanno fatto 100% ed oltre; ma da 5 miliardi a 10 di marketcap non si risolve molto, nemmeno da 25 a 50; se ho un titolo come Meta che da solo lascia per strada 700 miliardi di dollari...
Ci sono poi ulteriori aspetti, alcuni più macroeconomici, alcuni più tecnici, dalla disoccupazione agli effetti positivi dell'inflazione, in particolare quando essa torna indietro;
l'importante è non pensare in maniera scontata o come se tutto fosse già scritto.