non sai quanto ti invidio
io sono realista (quindi so che tutto va a puttane, a tendere) e non ho certezze
l'unica certezza e' che dovro prima o poi morire
il resto e' tutto aleatorio, non funziona nulla per sempre e quindi mi sono adeguato
[OT (ma tanto ormai qual'e' il tema di questo thread?)]
Viviamo in un sistema in cui la rimozione delle certezze e' principio fondante.
Lo sradicamento culturale al quale siamo stati sottoposti dal dopoguerra,
ci ha trasformati in questa accozzaglia di gente senza piu' radici, legami valori e quindi certezze.
Ovviamente queste certezze possono essere della piu' svariata origine:
la certezza di affetti familiari o amicali
la certezza di legami territoriali (tradizioni, cultura, specificita', lingue o dialetti)
la certezza di un ruolo all'interno di un insieme sociale
la certezza di un credo religioso o politico
la certezza di certi principi morali
la certezza della matematica, della logica o della fisica
(... lista lunga a piacere)
tutto cio' e' stato sostituito da una poltiglia di nulla,
fatta da informazioni perennemente contradittorie,
linguaggi perennemene in involuzione
miraggi perennemente disattesi
allentamento dei legami familiari
perdita dei dialetti e delle tradizioni culturali del territori
(... anche qui lista lunga a piacere)
Meno punti saldi ha una persona, piu' e' una zattara sola in mezzo al mare,
in balia delle onde.
Lo sradicamento dalle certezze costringe a vivere una vita da naufrago
e un naufrago puo' solo cercare di aggrapparsi alle
bell'e meglio a tutto cio' che gli capita sotto mano.
[/OT]