https://blockgeeks.com/guides/ethereum-gas/ecco uno dei pochi articoli che ho trovato con un buon contenuto tecnico. Dice chiaramente che il meccanismo che ha ethereum per stoppare un loop infinito e'... terminare il gas (ossia gli ethereum) a disposizione, come avevo immaginato. Ora non mi e' chiaro come e quando avviene l'addebbito delle fee (che come dice chiaramente l'articolo vengono addebitate ANCHE se lo smart contract non va a buon fine). Faccio un esempio: io ho un indirizzo bello carico di ethereum, supponiamo 1000. E mando in rete una transazione che fa questo loop in assembler EVM. QUndi tutti i nodi si devono mettere a fare il loop di un miliardo e rotti di cicli per scoprire che finiscono il gas e sollevare un'eccezione. Ma a questo gia' mi solleva molti dubbi: i nodi non saranno tutti ugualmente veloci, supponiamo che un nodo ci metta 50 secondi, uno 100, uno addirittura 150 perche' sta facendo anche altre cose. Nel frattempo vengono minati dei blocchi (in ethereum ne minano uno ogni pochi secondi) che non comprendono lo stato finale della mia transazione. Che cosa comprendono questi blocchi? le fee mi sono gia' state scalate subito? ma come fanno a saperle che il loop non e' ancora finito su nessun nodo? E quando il loop comincia a finire sui vari nodi, come fanno a mettersi d'accordo? (anche perche' si potrebbe anche introdurre una variabile random dove su ogni nodo il loop non e' infinito ma dura un numero di cicli diverso...) Boh tutta questa parte non mi e' chiara. Comunque l'equazione: pago per fare lavorare a vuoto i nodi e' fattibile. Ora bisogna riuscire a capire come e quanto pago, per vedere se e' sostenibile il concetto mando la rete in tilt per fare uno short, anche perche' per mandarla "sufficentemente" in tilt da scatenare un drop dei prezzi, suppongo che debba essere praticamente inusabile per ore.
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Premesso che non conosco solidity, da quel che ho letto in giro dovrebbero esistere dei meccanismi di sicurezza nella EVM che impediscano loop infiniti, per esempio con dei limiti a quanto può crescere lo stack: https://ethereum.stackexchange.com/questions/26938/why-is-the-evm-stack-limited-to-1024poi onestamente non so se con quello che intendi tu andresti a bypassare questi controlli, non conosco abbastanza i dettagli per approfondire. Voglio bypassare solidity e codificare direttamente in assembly EVM (cosa che e' fattibile) effettivamente EVM e' una macchina a stack, ma la jump fatta cosi' dovrebbe solo prelevare dallo stack il parametro di dove saltare.
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Una prima bozza e qualche stima: secondo lo yellow-paper, https://ethereum.github.io/yellowpaper/paper.pdf vi e' una tabella di gas pagati per le varie operazioni. la piu' economica con la quale si puo' creare un loop e' l'istruzione EVM jump, che fa parte del gruppo Wmid che costa 8 gas. con un'istruzione assembler jump si puo' creare quindi un loop infinito (jump alla location di se stesso) che costa "relativamente poco". quindi si puo' creare una serie di micro contratti poco costosi (estremamente piccoli) che una volta lanciati looppano a non far niente a relativamente poco costo. al prezzo attuale del gas, attorno agli 80 Gwei, serveno quindi 640 Gwei (8 gas dell'istruzione jump * 80 Gwei gas) per fare un ciclo di loop. (ricordiamo che un Gwei = un miliardesimo di ethereum) Quindi con un ethereum (ossia 3000$ circa) si fanno un 1.500.000 cicli circa. Il bello e' che una volta lanciata la call, TUTTI i nodi che partecipano alla rete (quindi almeno tutti i full) devono rifare questo calcolo (perche devono verificare la transazione con lo smart contract* ho scoperto poi tutti i calcoli della logica di tutti gli smart contract se li fanno TUTTI i nodi... ditemi voi come faranno a scalare! ed ecco un altro motivi di perche' i nodi si stanno centralizzando su server potenti in cloud) (Il brutto e' che un milione di cicli non credo sia tanto impattante. Non so quanto sia ottimizzata (o pessimizzata) la EVM ma e' un numero comunque molto basso... ci vorrano molti di questi micro smart contract da eseguire in parallelo) Ora ci sono dei dettagli che qualche esperto di Ethereum dovrebbe spiegarmi: Siccome non e' che ci interessa che l'esecuzione dello smart contract finisca davvero nella blockchain, (lo scopo e' solo rompere le scatole ai nodi validatori che devono eseguirlo per validarlo... nel mondo bitcoin e' come quando sparo una transazione nella mempool... ma se non finisce in blockchain e' un nulla di fatto come saldo reale, qui come fanno mi scalano i soldi ugualmente, anche se non finisco in blockachain come transazione eseguita?) Ma di tutto questo pezzo non ho idea chiara di come funzioni.
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Si può shortare ETH sugli exchange? Si. Quindi se ci fosse un modo per causare il panico e guadagnarci, già lo si avrebbe fatto. ETH avrà i suoi problemi, ma evidentemente non sono così gravi come ovviamente un massimalista cercherà di raccontare Ecco... questa e' un'osservazione corretta che ha un notevole peso come prova che un eventuale "hack" non sia cosi' semplice come sostiene Zucco. ma non e' una prova che sia impossibile. Nel frattempo mi sono messo un po' a studiare come funziona ethereum. Da vecchio programmatore direi che le basi per uno possibile hack ci sono tutte: - Il codice e' immutabile (una volta iniettato nella blockchain non si cammbia piu' (a meno di un hard fork tipo DAO)) - il compilatore da la possibilita' di fare un online assembler del "codie macchina della EVM" e l'assembler era il modo principe per andare a scovare bug tipo buffer overflow, integer overflow, stack corruption e robe del genere. - sono possibili le funzioni ricorsive (che sono un altra fonte inesauribile di potenziali vulnerabilita') Cosi' ad un prima occhiata, mi pare che l'unico meccanismo di vera protezione non sia tanto il poter scrivere del codice buggato/malevolo... ma che eseguire questo codice costa dei soldi (e tanti) Ora, proviamo a vedere la cosa da un punto di vista totalmente diverso.Non esistono ( almeno in apparenza*) regole censorie per immettere del codice in blockchain... basta pagare. Ossia uno puo' immettere un codice anche proprio PROGETTATO per fare danni, non che sfrutti bug per farli, basta che paghi. questa potrebbe essere la madre di tutte le debolezze: una linea di attacco potrebbe essere: siamo un gruppo che a) vuole dimostrare che ethereum non sta in piedi alla radice, proprio perche' si puo' immettere del codice a piacimento, basta pagare. b) lo spirito morale non ci motiva a sufficenza, quindi nell'operazione ci vogliamo anche guadagnare e molto. c) siamo gente che vive nel mondo delle crypto da anni... e fortunatamente i mezzi non ci mancano d) Progettiamo e realizziamo uno smart contrat chiamato "La morte nera" e) shortiamo ethereum di brutto, f) immettiamo lo smart contract "La morte nera" nella blockchain di ethereum g) lo pompiano a suon di milioni in ethereum per farlo girare, ma con la certezza di quadagnarne molto di piu' dallo short. e) lo smart contract "La morte nera" progettato a mo' di virus, spamma la chain di ethereum fino alla devastazione. f) ethereum crolla in un tempo brevissimo, il prezzo crolla in picchiata di e di conseguenza copriamo gli short nababbi. g) guadagnamo una barca di soldi ed abbiamo devastato ethereum (senza infrangere nessua legge) Vediamo se questa bella pensata (che e' la prima che mi viene in mente eh, so fare di peggio) me la smontate facilmente. *l'unica via di fuga che vedo e' di bloccare immediatamente lo smart contract "la morte nera" con un hard fork e annullamento dello smart contract... ma in questo caso anche gli ethereum che ci abbiamo pompato dentro per far girare il codice-virus non sono piu' stati pompati. EDIT: "La morte nera" e' anche facilissimo da realizzare, credo che in due giorni di lavoro lo potrei fare io, che ho iniziato oggi pomeriggio a studiare solidity... non e' che ci voglia un genio della programmazione.
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Beh. Diciamo che nella storia queste apps sono esistite: prima i Criptokitties, poi la DeFi, tutte applicazioni si rete ETH che hanno spinto le gas fees alle stelle.
Se vuoi fare un attacco del genere puoi farlo. Preparati a spendere qualche milione (o decine di..). Su bitcoin un attacco simile è possibile, in teoria, ma ovviamente molto oneroso (ed è stato fatto in passato).
Aspetta... dai per scontate delle cose NON scontate, questo e' un caso da scuola di criterio scientifico. Se e' vero (come sostiene Zucco) che il protocollo ethereum sia pieno di buchi e criticita' tanto da non riuscire a fare neppure un multisig, allora dovrebbe essere relativamente semplice trovare un buco e fare una Dapp che evidenzi palesemente tali criticita'. L'equazione che farlo costerebbe milioni e' una cosa che dici tu, ma non supportata da prove palesi (anzi secondo Zucco dovrebbe essere relativamente facile) Ribadisco che servirebbe un esperto del protocollo ethereum, per vedere se esistono punti di debolezza/vulnerabilita' noti e poi progettarci qualcosa attorno. E magari si scopre che con uno sviluppo "sostenibile" (qualche K euro) si possono evidenziare falle notevoli. Io sono disposto a tirare fuori dei soldi per esplorare questa possibilita'.
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é più forte di me, scusate. Metto qui sotto due meme, piccolini. A chi interessano, ingrandisca:
I meme meritano Ho un'idea... se la rete ethereum fa cosi' schifo, non dovrebbe essere troppo diffcile creare una qualche dapp che la metta in crisi. Io non ho sufficenti conoscenze tecniche del protocollo ethereum ne' per progettarla ne' per scriverla... ma non ho dubbi che tra di noi ci siano le conoscenze di personaggi in grado di farlo. Che ne di te di fare una colletta per progettare e realizzare una tale dapp? Ci sono una serie di motivazioni logiche e di convenienza per farlo, non si tratterebbe di un "dispetto" fine a se stesso.
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é più forte di me, scusate. Metto qui sotto due meme, piccolini. A chi interessano, ingrandisca:
I meme meritano
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Mi piacerebbe che le conclusioni alle quali SONO giunto, con notevole dispiego di energie, venissero aventualmente ribattute nel merito, se le ritenete non corrette. Vi ricordo che il metodo scientifico si basa su:
osservazione dei fatti prove a favore criteri di falsificabilita'
Altrimenti andiamo al bar o meglio ancora dalla parrucchiera e diciamo la qualunque di qualunque argomento.
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Con grande fatica, ho trovato (finalmente) un articolo che conferma i miei dubbi. (Sembra che trovare su internet un articolo critico su ethereum sia diventato quasi impossibile, e gia' questo la dice lunga) https://thenextweb.com/news/ethereum-nodes-cloud-services-amazon-web-services-blockchain-hosted-decentralizationComunque il succo dell'articolo e' che ci sono (come avevo gia' visto) pochi nodi, e ancor peggio, gran parte di questi nodi sono.... tutti centralizzati in un posto, ossia amazon cloud! L'articolo e' del 2019... nel frattempo i nodi sono diventati ancor di meno e ancor piu' centralizzati! tipo adesso, su circa 4000 nodi totali solo 3000 sono nodi sincronizzati, e piu' di 3000 nodi su 4000 sono in hosting. 1000 sono su amazon cloud e 500 sono su Hetzner Online GmbH quindi piu' della meta' dei gia' pochi nodi sono tutti "centralizzati" su una manciata di piattaforme di hosting. (e questo spiega perche' la fork london sia passata senza nessun intoppo... ) https://ethernodes.org/networkType/HostingDirei quindi, se vogliamo trarre delle conclusioni che lo stato della rete ethereum a livello di decentralizzazione e' pessimo
1) ci sono pochi nodi (sincronizzati attualmente sono poco piu' di 3000) 2) questi pochi nodi sono enormi, servono 8 tera per un nodo archive e quasi un tera per un full node, ma peggio ancora la velocita' di incremento e' nell'ordine di decine e decine di giga al mese. 3) il numero dei nodi e' in calo: erano 8933 a settembre 2019 ed ora sono poco piu' di 4000. 4) questi pochi nodi sono a loro volta centralizzati sulle piattaforme cloud (meta' dei nodi sono su due piattaforme cloud) 5) cosa che mi fa ancor piu' impressione: e' difficilissimo trovare articoli/discussioni/testi critici in giro per internet. 6) se avvenisse un hard fork con creazione di due chain ethereum, che ne sarebbe di tutto i "derivati" (defi, NFT, smart contract) appoggiati sopra? situazione da brividi che non riesco ad immaginare... la morte nera Credo sia ormai impossibile vedere un hard fork con chain split di ethereum. Probabilmente la strategia in atto e' trasformare in silenzio ethereum in una rete centralizzata, visto che ormai gestire un nodo e' al di fuori delle possibilita' di un normale utente, che il rischio di una chain split porterebbe conseguenze devastanti, e la frequente necessita' di operare cambiamenti drastici nel protocollo portati avanti a forza di hard fork molto impattanti. puo' darsi che la cosa funzioni, e che nella felicita' generale tutto passi in sordina. Voglio pero' ricordare a NOI Bitcoiners che la cosa e' da tenere monitorata, perche' l'implosione del circo Ethereum avrebbe conseguenza dirette anche nel nostro ecosistema. Altro consiglio (pesante, me ne rendo conto) che mi sento di dare: alla larga da ethereum e tutti i suoi derivati.
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Mi aiutate a trovare una fonte che indica i full node di ethereum, ossia nodi che partecipano al processo di validazione dei blocchi?
prima parziale risposta: con questo url che da solo i nodi in SYNC, gia' le cose cambiano: https://www.ethernodes.org/?synced=1su un totale di 4400 nodi, quelli in sync sono solo 3200. Gia' questo numero deve far riflettere: tutto sto gran baraccone di NFT, DEFI, Smart contract, alla fine viene validato nella migliore delle ipotesi da 3200 nodi circa. Sto facendo tutto questo lavoro per due motivi: 1) curiosita' indotta dal fatto che STRANAMENTE il fork london NON HA CAUSATO PRATICAMENTE NESSUNA DISCUSSIONE 2) Stato di salute rete ethereum, cosa che ci interessa tutti, anche se indirettamente. Se il baraccone ethereum e tutto cio' che vi e' legato dovesse crollare... sarebbero cazzi per tutti
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Saro' leggermente paranoico... ma mi sto facendo l'idea che nella rete ethereum ormai esistano una manciata di full node, e che i "nodi" riportati https://ethernodes.org/ non contano un cazzo come validazione (non essendo aggiornato su come funziona ethereum questa e' una mia ipotesi) ma se contassero saremmo di fronte a un palese chain split, in quanto i nodi non aggiornati sono una percentuale davvero consistente. Mi sono fatto le mie ricerche: dalla documentazione ethereum: https://ethereum.org/en/developers/docs/nodes-and-clients/ Full node
Stores full blockchain data. Participates in block validation, verifies all blocks and states. All states can be derived from a full node. Serves the network and provides data on request.
Light node
Stores the header chain and requests everything else. Can verify the validity of the data against the state roots in the block headers. Useful for low capacity devices, such as embedded devices or mobile phones, which can't afford to store gigabytes of blockchain data.
Archive node
Stores everything kept in the full node and builds an archive of historical states. Needed if you want to query something like an account balance at block #4,000,000. These data represent units of terabytes which makes archive nodes less attractive for average users but can be handy for services like block explorers, wallet vendors, and chain analytics.
quindi solo i full node (e forse anche gli archive, visto che hanno tutti i dati) validano, i light node no. Invece questo sito fa vedere che per avere un full node serve quasi un tera (8 tera per un archive)!!! e che l'incremento e' stato di parecchie centinaia di giga in pochi mesi, quindi per tenere un full node ci vuole non solo spazio disco, ma anche una banda internet importante. https://etherscan.io/chartsync/chaindefaulthttps://etherscan.io/chartsync/chainarchiveQuesto mi fa pensare che le statistiche sui nodi siano relative a TUTTI i tipi di nodi,non solo il numero dei FULL node. Non sono riuscito (ancora) a trovare l'info di quanti full node ci sono, ma sempre di piu' mi sto facendo l'idea che siano una maciata, e che quindi la mia teoria sia giusta, ossia che il processo di validazione sia ormai molto centralizzato. Mi aiutate a trovare una fonte che indica i full node di ethereum, ossia nodi che partecipano al processo di validazione dei blocchi?
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Anche nel fantastico mondo fatato di ETH, se fosse vero ciò che dice, dovrebbe già essere uscita fuori una bomba del genere. Io di proclami in tal senso non ne ho visti ma non mi mervaglierei del fatto che la questione possa essere stata contenuta/insabbiata per evitare problemi maggiori. Se non ho capito male, per tenere buoni i miner ci saranno almeno altri 2/3 anni di pow per un ibrido alla PPC in cui coesistono POW e POS. Che grande innovazione. Magari non ho capito niente.
Infatti ammetto che e' molto strano. Pero' resta il fatto che london e' dichiaratamente un hard fork. Hard fork vuol dire che il nuovo formato dei blocchi non e' compatibile con i vecchi, altrimenti si tratta di una soft fork, dove i vecchi client vedono dei blocchi con contenuti che non sanno decodificare ma non rigettano come invalidi. Insomma se fai un hard fork e una percentuale cosi' alta di nodi non e' upgradata e quindi non riconosce i blocchi... qualcosa non mi torna. Per dire, anche in questo momento di client geth della versione 1.10.6 che capisce il nuovo formato dei blocchi ce ne sono 2260 su 3121, ossia 861 client (che sono il 27% dei client geth) sono in rete ma non (dovrebbero) riconoscere i blocchi di nuovo formato. Questi 861 client (battezzati come nodi attivi) dovrebbero ricevere tutti blocchi che rigettano come invalidi... ammetterete che e' una situazione che meriterebbe una spiegazione!
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Non saprei cosa dire, se non che è una ennesima conferma che ETH sia in realtà uno shitshow non funzionante e raffazzonato. Comunque ho chiesto un pò di informazioni a gente più esperta di me (cioè praticamente tutti), vediamo cosa dicono.
Saro' leggermente paranoico... ma mi sto facendo l'idea che nella rete ethereum ormai esistano una manciata di full node, e che i "nodi" riportati https://ethernodes.org/ non contano un cazzo come validazione (non essendo aggiornato su come funziona ethereum questa e' una mia ipotesi) ma se contassero saremmo di fronte a un palese chain split, in quanto i nodi non aggiornati sono una percentuale davvero consistente. Se questa teoria e' vera, praticamente ethereum e' diventato totalmente centralizzato. e questo spiega anche perche' delle modifiche cosi' invasive sono state accettate dalla comunita' senza nessuna apparente reazione: non esiste nessuna comunita', intesa come rete di client che possono "distaccarsi" o non accettare le modifiche imposte del protocollo. Ovviamente se cio' fosse vero avrebbe conseguenze enormi, spero quindi di sbagliarmi e sopratutto di capire DOVE sbaglio.
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Ecco un caso reale. Lui dice che non vuol aver piu' aver a che fare con le crypto perche' e' preoccupato per la sua sicurezza personale (nonostante abbia un corpo di guardie private, aggiungo io) Ma temo che non sia sufficente... ossia, dopo che hai fatto i milardi di dollari con le crypto, e tutti lo sanno, non credo che basti dire "ah ma da oggi non me ne interesso piu'" ed elimini cosi' tutti i rischi .... per un bel po' di tempo resti un potenziale bersaglio bello grosso. https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-07-16/ethereum-co-founder-says-safety-concern-has-him-quitting-crypto Anthony Di Iorio, a co-founder of the Ethereum network, says he’s done with the cryptocurrency world, partially because of personal safety concerns.
Di Iorio, 46, has had a security team since 2017, with someone traveling with or meeting him wherever he goes. In coming weeks, he plans to sell Decentral Inc., and refocus on philanthropy and other ventures not related to crypto. The Canadian expects to sever ties in time with other startups he is involved with, and doesn’t plan on funding any more blockchain projects.
“It’s got a risk profile that I am not too enthused about,” said Di Iorio, who declined to disclose his cryptocurrency holdings or net worth. “I don’t feel necessarily safe in this space. If I was focused on larger problems, I think I’d be safer.”
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Scusate, sono un po' OT (parlo di ethereum e non Bitcoin) ma l'argomento potrebbe essere interessante. Premesso che non seguo piu' ethereum da molto tempo, con l'hard fork london, in una sola botta sono state inserite una serie di innovazioni tecniche che in passato avrebbero quasi certamente causato degli split in piu' chain (e quindi la nascita di nuove coin) EIP-1559: Fee market change for ETH 1.0 chain EIP-3198: BASEFEE opcode EIP-3529: Reduction in refunds EIP-3541: Reject new contracts starting with the 0xEF byte EIP-3554: Difficulty Bomb Delay to December 1st 2021 Come si vede sono tutte questioni molto delicate, che apparentemente hanno causato poche discussioni e tantomeno lo split della chain. Ho provato ad approfondire un po' cosa e' davvero successo guardando i dati sul sito https://ethernodes.org/dalla prima pagina risuta che esistono (adesso) 4668 nodi attivi. dalla pagina ufficiale dell'aggiornamento del fork https://blog.ethereum.org/2021/07/15/london-mainnet-announcement/queste risultano le versioni dei software compatibili al fork London: Client Version Number Download Link go-ethereum (geth) 1.10.5 1.10.6 Download Nethermind 1.10.77 1.10.79 Download Erigon (f.k.a. TurboGeth) 2021.07.03-alpha 2021.07.04-alpha Download Besu 21.7.1 21.7.2 Download OpenEthereum (f.k.a. Parity) v3.3.0-rc.4 Download EthereumJS VM v5.5.0 Download
Se guardiamo il client piu' usato che e' geth risulta che ce ne sono (adesso) 3400, ma solamente 2400 sono aggiornati ad una release adeguata ossia la 1.10.6 quindi 1000 client, ossia il 29% circa (percentuale non certo marginale) non sono aggiornati e quindi dovrebbero rigettare i blocchi London. E visto che una modifica riguarda il trattamento delle fee, e' una modifica che si riperquote su TUTTI i blocchi. Insomma, tecnicamente la cosa non mi torna. Qualuno segue ethereum piu' da vicino e sa darmi qualche ragguaglio in merito a queste discrepanze?
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Visto gli interessi che danno in giro ormai è un peccato lasciarli fermi, chiaro ci si assume un filo di rischio, ma almeno è spalmato a destra e a manca, anche un semplice 10% medio di interesse che ti da una buona cefi in btc, se pensi al lungo termine sono un marea di soldi!
Io ho trovato Cefi che attualmente al massimo danno su BTC il 6 o 6.5%. (per arrivare al 10% devi convertire o comprare qualche loro schifo-coin che non ci penso neanche lontanamente) Per le defi, tutto i baraccone ethereum/erc20 lo vedo molto scricchiolante... la blockchain e' di dimensioni ingestibili, fanno continuamente upgrade super impattanti con una leggerezza come nulla fosse... non saprei valutarne il rischio... sicuramente nel lungo periodo qualcosa nelle fondamenta sovraccariche si spacchera', e non sara' bello esserci dentro. Comunque se puoi indicarmi qualcuno con buoni rendimenti ben venga. Puoi anche aggiornare questo: https://bitcointalk.org/index.php?topic=5288758.0
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Non credo proprio si tratti di un errore. Probabilmente sta cercando di "costruirsi" una clientela, quindi probabilmente non gli giova particolarmente fare lo schizzinoso.
Effettivamente uno e' libero di fare quel che crede. Pero' definire una persona con un "patrimonio" (??) di 50.000 euro High Net Worth Individual (HNWI), ovvero "individuo ad alto patrimonio netto" non e' molto corretto. Esistono dati sulle distribuzioni della ricchezza, e se uno si propone come professionista in un settore DOVREBBE utilizzare un linguaggio professionale, anche perche' poi le persone riutilizzano le terminologie. Ecco ad esempio le distribuzioni medei della ricchezza nel mondo paese per paese: https://it.wikipedia.org/wiki/RicchezzaCome si vede, la ricchezza MEDIA in italia e' di circa 200.000 euro a persona adulta... Insomma se non volete farvi ridere dietro, non andate a dire che un HNWI in italia e' uno che ha 50.000 euro. Poi, ribadisco, liberi di fare quello che vi pare. Se volete approfondire in modo piu' professionale la materia, ci sono decine di istituti che annualmentecreano report GRATUITI sulla distribuzione della ricchezza, ad esempio CAPGEMINI: https://www.capgemini.com/it-it/news/world-wealth-report-2021/anche loro, proprio come terminologia di base, si sentono in dovere mettere queste note gia' dalla pagina di presentazione: Per maggior informazioni sul World Wealth Report consultare il sito www.worldwealthreport.com[1] Gli High Net Worth Individual sono definiti come coloro che hanno un patrimonio investibile di 1 milione di dollari o più, escludendo residenza principale, oggetti da collezione, beni di consumo e beni durevoli. [2] Gli ultra-HNWI sono definiti come gli HNWI con un patrimonio investibile pari o superiore a 30 milioni di dollari, i milionari “next door” come gli HNWI con un patrimonio investibile tra 1 e 5 milioni di dollari e i milionari “mid-tier” come gli HNWI con un patrimonio investibile tra 5 e 30 milioni di dollari.
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propongo di spostare questa discussione nella sezione off-topic (dove dovrebbe stare) Ogni tanto ci cado dentro per errore, e non ha nulla a che vedere con bitcoin e cryptovalute. Non sono contrario alla discussione eh, ne avevo aperta anche io una in off-topic su argomenti analoghi! Ma siccome sento parlare di covid da tutte le parti TROPPO per i miei gusti, trovarmelo anche qui, senza nessun riferimonto all'argomenti di cui mi interesso, ossia bitcoin e cryptovalute... anche no. L'intossicazione da info sul covid e' ormai peggiore all'intossicazione da covid stesso
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Ametrano ha specificato già diverse volte che con la definizione "high-net-worth individuals" intendono patrimoni superiori a 50.000 $. Per quanto riguarda i costi sinceramente non li conosco.
immagino si tratti di un errore I clienti bancari private sono classificati cosi': Affluent da 100.000$ a < 1.000.000$ HNWI da 1.000.000$ a < 5.000.000$ VHNWI da 5.000.000$ a < 30.000.000$ UHNWI da 30.000.000$ Queste classificazioni variano da banca a banca, ma non si scostano di tanto, ho visto che recentemente il limite UHNWI e' stato spostato a 50.000.000$ da alcune banche. https://it.wikipedia.org/wiki/High_net_worth_individual
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