perchè dovrei rinunciare alle libertà che bitcoin mi offre per avere più oggetti che non mi renderebbero più libero? [...] Le libertà che offre b penso siano note.
Nessuno può portarlo via senza il mio consenso. Non funziona solo dal lunedì al venerdì 8-17 (ammesso che il sito non sia down) Non sono obbligato a trasformarmi in un gambler per difendermi dall'inflazione. Può viaggiare insieme a me in giro per il mondo senza il permesso di nessuno. E così via.
Ti ringrazio per la risposta, tengo a precisare che non avevo con quel post l'obiettivo di provocare o di fare il bastian contrario, ma solo di valutare altre prospettive e discutere con persone che reputo intelligenti e interessanti, qualità purtroppo sempre più rare. Su questo stralcio ti chiedo: finora quanta libertà vera, sfruttabile realmente hai avuto grazie a bitcoin? Intendo al di là delle sue caratteristiche. Che ad esempio nessuno possa portarmelo via è qualcosa di concettualmente eccezionale, ma ora come ora di questa caratteristica non me ne faccio nulla, non mi è mai servita a nulla e spero proprio di non farmene mai nulla in tutta la mia vita, perchè per forza di cose presuppone star affrontando grossi problemi di chissà quale natura. Io non ho mai nascosto di aver venduto una gran parte anni e anni fa per chiudere un mutuo. Col senno di poi saremmo milionari? Sicuramente. Col senno di poi, però. Ai tempi è servito a far sentire più sicura e serena mia moglie, a toglierle un peso? Sì. Bene, allora è stata la scelta giusta per me. Mi ha dato, "stringando" un po' il ragionamento, la libertà di scegliere se tranquillizzare mia moglie o azzardare per il futuro. Ecco, sarà forse un mio limite, ma non riesco più a vedere nè il famoso hodl incondizionato nè l'utilizzo per spese minime come libertà. O "si fa il botto" o rimane solo un modo di pagare come un altro, anzichè venti euro ti mando dei bitcoin, insieme gongoliamo e finisce lì, la libertà non si è vista. E se la libertà è che nessuno me li possa mai portare via o che possa scappare in ogni momento col mio salvagente in tasca, spero proprio di non dover goderne mai. Penso che le persone veramente libere, povere o ricche che siano, sono quelle che vivono in armonia con quelle che sono le aspirazioni e i desideri personali. E' naturale che questo obiettivo per un ricco sia più facile da raggiungere. Ma non è sempre così.
Su questo mi ritrovo completamente. Vivere il più sereno possibile, avere ambizioni e piani e avere anche coscienza che non è da tutti avere ambizioni e piani; già questo è gran cosa, odora sicuramente di uno degli innumerevoli concetti che definiscono la libertà.
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Io accetto assolutamente che si fantastichi di "libertà", che si ipotizzi e si professi scelte di vita, però servono esempi concreti, al di là degli ideali; mi ritrovo molto più nel post di Paolo.
Certo di restare in topic con una considerazione personale un po' dura: chiunque detenga bitcoin per un controvalore importante, che potrebbe senza ombra di dubbio far vivere meglio sè stesso e famiglia, e "hodla", "hodla" e il tempo passa, gli anni passano e ancora "hodla", dovrebbe domandarsi se per caso non sia diventato schiavo di bitcoin. Dovrebbe domandarsi ad esempio se sacrificare una buona fetta di bitcoin e incassare quel controvalore potrebbe permettergli di trasferirsi tutti in una posizione più comoda alle proprie abitudini e routine, cosa che si tradurrebbe in guadagno di tempo, cosa molto più scarsa e ben più importante di bitcoin. Oppure dovrebbe domandarsi se potrebbe quel controvalore portare più felicità e comodità in qualche modo alla propria famiglia ora, non tra trent'anni quando forse se i pianeti saranno allineati, tutti saranno ancora vivi e in salute (e già è difficile), magari bitcoin sarà la valuta universale o quel che cappero è e i figli (a quel punto cinquantenni) potranno godere della libertà, che fino a quel momento è stata la libertà di vedere i giorni che passavano e mezza vita se n'è andata. Da tenere anche a mente che bitcoin esiste perchè esiste il suo prezzo e perchè tende a salire di prezzo e quello è ciò che importa al mondo, se fosse solo per il suo valore inteso come potenziale ecc. ecc. non so se ne staremmo ancora parlando. Personaggi come Plan B guardacaso spuntano fuori di nuovo a spron battuto sempre quando c'è una salita di prezzo e sempre a postare maremoti e frasi trite e ritrite e grafichetti. Mai uno che la butti sull'importanza del progetto, per quello c'è sempre la sacra bibbia white paper che tutti hanno letto ma che interessa a 1 su 100.000, perchè agli altri 99.999 interessa il prezzo... e quell'1 su 100.000 sta holdando e probabilmente il suo holdare e le sue scelte di vita lo hanno reso nè più nè meno che "il libero di Paolo": la sua voce e le sue parole sono peti al vento, non contribuirà mai al progetto ma starà a guardare per poi sperare un giorno di "aver ragione". Ma ragione di che? Che vi aspettate ad esempio da voi e da bitcoin tra vent'anni, che sono pure pochi?
Penso che sia importante definire per bene con esempi pratici il "liberarsi dallo status", "abbandonare la comfort zone" e cose così, perchè il concetto è totalmente ampio e poco chiaro. Fatemi qualche esempio vero, che si applichi alla vita di tutti i giorni, altrimenti si torna sempre al solito giro in tondo, che per qualcuno non avere social è "io sono più libero di loro!", per qualcun altro vedere uno che passa con una supersportiva è "quello che gira col macchinone è schiavo dell'apparenza!", poi magari arrivo io che non ho social non perchè "sono libero" ma semplicemente perchè non mi ci ritrovo, non mi piacciono e quindi non me ne frega nulla e i macchinoni se ce li ho (se) è perchè mi piacciono e me li godo, quelli a cui non piacciono possono girare con qualsiasi auto o mezzo pubblico di loro gusto.
Questa smania di professarsi diversi e liberi dalle masse in tutta onestà si rivela a tratti, almeno ai miei occhi, una sorta di eterna insofferenza verso quel che fa il resto della popolazione. Se anche solo uno di voi ha un iPhone, io potrei dire sulla fiducia che è schiavo perchè voleva farsi vedere con l'iPhone. Poi lui mi può dare tutti i sacrosanti esempi per farmi capire la sua scelta ponderata, ma a me non interessa e continuo a pensare che voleva farsi vedere con l'iPhone seduto al barettino a prendere uno spritz o seduto in fila al cup per prenotare una visita, perchè non può pagarsi una bottiglia di barolo o dell'assistenza sanitaria privata perchè sta holdando bitcoin. Si finisce sempre a frecciatine.
E' libertà il tempo passato a contare i merit di un forum e a fare delle statistiche? Io non lo farei mai, mi ucciderei piuttosto, ma se a qualcuno dà piacere chi sono io per dire che è schiavo dei numerini del forum? Chi sono io, che non ho idea neanche di cosa sia quella roba? Che diritto ho di giudicarlo?
Mi aspetto grandi cose nel prossimo futuro da molti dei frequentatori liberi di questo forum, altrimenti qualcosa non torna.
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Non ho idea se possa essere ancora attendibile, almeno come spiegazione "tecnica" al di là dei valori, ma avevo salvato a suo tempo questo, che (anche se non ero interessato alla cosa) mi aiutò a capirla, ma si parla di inizio 2022: https://twitter.com/J0E007/status/1483717638220132355Se non è utile a nulla o io ho inteso male, chiedo scusa.
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Buongiorno, da alcuni giorni risultano registrati a OAM anche Blocknox e Euwax, un custodian e una piattaforma legati alla Borsa di Stoccarda che da tempo offre vari servizi, uno piuttosto basico ossia tale app Bison che avevo utilizzato per acquistare qualcosa qua e là nello scorso anno e che permette di fare compravendita molto semplice con una manciata di valute e poco più.
Mi domando se esistano ancora piattaforme non registrate a OAM e non pericolose, ormai temo non ne restino quasi più. Vedo ad esempio un tal Bitcoin Suisse che pare esista da anni e anni e non risulta registrato, ma chiedono un deposito iniziale di almeno CHF 50.000 o equivalente in criptovalute, per scremare le troppe richieste di nuove registrazioni e prendere solo clienti determinati, così dicono... serve una certa dose di "coraggio" per depositare inizialmente un quantitativo in bitcoin comunque non irrisorio presso uno sconosciuto, coraggio che al momento non mi pare di avere... mah. O forse sono io che verso questo benedetto OAM ho troppo patema d'animo? (o paté d'animo, come cantava Bisio)
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Ho provato a spulciare meglio la normativa in vigore perchè appunto non ero sicuro di quanto avevo scritto.
Il prezzo se non erro viene preso all'1 gennaio o 31 dicembre di ogni anno da sanare, poi da dove si prenda il prezzo non saprei, forse dai papiri di Ercolano o nel manuale delle Giovani Marmotte, ma già così è imbarazzante anche solo il concetto.
Per ogni anno antecedente al 2021 e non dichiarato si paga uno 0,5% di sanzione, in più si pagherà un ulteriore 3,5% per qualsiasi somma si sia ricavata se si ha venduto bitcoin prima del 2021, oltre al 26% della tassazione sulla plusvalenza.
Quindi, per come l'ho capita io, ma dovrei approfondire perchè probabilmente mi manca comunque qualche pezzo: supponiamo usando valori a caso che io abbia iniziato a mercanteggiare in bitcoin nel 2020, che nel 2020 abbia acquistato due bitcoin spendendo € 20.000 (€ 10.000 l'uno) e, sempre nel 2020, li abbia venduti incassando € 30.000
- nell'anno 2020 ho acquistato due bitcoin per € 20.000 totali
- nell'anno 2020 ho venduto due bitcoin per € 30.000 totali
- ora voglio sanare il 2020
- dichiarandolo, mi sarà sanzionato uno 0,5% su quanto possedevo, considerando il valore di bitcoin all'1 gennaio 2020; se un bitcoin l'1 gennaio 2020 mediamente fosse valso 50.000 € io pagherò € 500 perchè nel 2020 ho posseduto due bitcoin, se fosse valso € 10.000 io pagherò € 100 perchè nel 2020 ho posseduto due bitcoin, in questo caso non importa nulla a loro di quanto io li abbia pagati realmente o a quanto li abbia venduti
- avendoli poi venduti nel 2020, pagherò il 26% sulla plusvalenza, quindi il 26% di (30.000 - 20.000) ma, essendo vendita di bitcoin che devo sanare poichè precedenti al 2021 e non dichiarati, pagherò anche un ulteriore 3,5% sul loro valore al momento del prelievo, ossia il 3,5% di 30.000.
Questo è un esempio per una sola transazione di acquisto e una sola di vendita, non immagino la confusione generata da innumerevoli transazioni di un trader.
Esistono poi altri fattori in gioco, ad esempio l' "affrancamento" al 14% per regolarizzare eventuali bitcoin posseduti ma dei quali si ignora il prezzo di acquisto (potrebbero essere stati minati, regalati, rubati, chi lo sa? A loro non interessa) e altro.
Io l'ho intesa così, probabilmente mi sfugge qualcosa e chiedo scusa se ho dato informazioni o esempi non corretti, comunque sia è evidente che la cosa è imbarazzante in qualunque modo la si ponga e non ha senso logico, soprattutto sul retroattivo e sul deliberare il valore a un singolo giorno dell'anno.
Per come la vedo io, dichiarare quando si sono fatte pochissime transazioni è semplicemente un regalare allo stato dei soldi che non gli appartengono e non gli erano (nè sono) dovuti, li sta rubando. Dichiarare quando si sono fatte invece innumerevoli transazioni, oltre al furto di cui sopra, genera una mole di calcoli che porta alla pazzia sè stessi e il commercialista.
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[preciso che ciò che scrivo riassunto qui sotto è da prendere con beneficio di dubbio, semplicemente è quanto risulta a me al momento, sperando appunto di non avere informazioni sbagliate]
[NOTA1: ho editato poichè avevo scritto 0,02% anzichè 0,2%]
[NOTA2: nel mio reply successivo correggo quanto scritto qui sotto perchè in parte non esatto]
Lo 0,2% viene richiesto annualmente come pura e semplice "tassa di possesso" su quanto appunto dichiarato in proprio possesso.
Lo 0,5% è una sanzione per il pregresso non dichiarato, da unire a un ulteriore 3,5% di sanatoria: per ogni anno che si vuole sanare precedente al 2021 poichè non lo si è dichiarato, il fisco chiede un 3,5% come sanatoria al momento del prelievo e applica anche una sanzione dello 0,5% a prescindere che uno prelevi o meno.
Il tutto con un prezzo di bitcoin determinato in maniera a mio parere completamente dissennata da tanto è approssimativa e allucinante, da qui il mio rifiuto categorico di adeguarmi. Ripeto da un altro mio post: chi vuole qualcosa da me verrà a bussare alla mia porta, il più sarà vedere se qualcuno chiederà <<Chi è?>>... sempre che ci sia ancora qualcuno "dentro casa".
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Mille grazie, io sono poco ferrato su questi argomenti, leggere mi è servito anche per capire di più su "cose" che in parte ignoravo per mio scarso interesse. Quando avrò dei punti merit li assegnerò volentieri. Farei una domanda, se è banale o idiota o non sensata perchè non ho compreso qualcosa perdonatemi: il materiale "agganciato" a un satoshi in che modo è eliminabile? Spiego il contesto: se io personaggio infame aggancio a un satoshi del materiale che lede gravemente la privacy di una persona fino a farle molto male, poi c'è il rischio che finisca come questa ragazza che, per comportamento sì non ineccepibile e errori di gioventù, a mio parere però ha pagato un prezzo altissimo e ingiusto: la vita https://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Tiziana_CantoneEsiste il "diritto all'oblio" ma se tecnicamente un qualcosa, una volta uploadato, non si potesse eliminare più in alcun modo, che si fa?
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Giusto, questa tua considerazione mi ha fatto venire in mente che le pochissime volte che mi capita di affrontare l'argomento bitcoin con qualcuno, sento dire nove volte su dieci "Eh, chi ce li ha 30.000 euro per comprare un bitcoin? E se poi cala?". Non c'è alcuna conoscenza della materia perchè non c'è proprio voglia di approfondire alla base.
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sono felice che molta gente ha capito quello che dico, capirlo e' il primo passo per liberarsi da certi concetti mentali adesso i vestiti firmati o le cose griffate le vedrete in modo diverso le vedrete come catene che vi imprigionano in un carcere di perdita di tempo
cioe quello che sono
Io credo che imprigionino chi si fa imprigionare, come del resto molte altre cose, spesso non costose. O meglio, non costose in termini di denaro, ma costose in termini di tempo perduto, una su tutte l'abuso di social che richiede solo un telefonino da pochi euro. A me e alla mia famiglia piacciono l'abbigliamento di alta gamma e il buon mangiare, possediamo alcuni orologi di lusso acquistati per piacere, constatando in seguito dopo anni che il mercato purtroppo malato li fa riapprezzare in termini di valore ma acquistati per puro piacere di indossarli, non da "cassettista"; io personalmente ho la passione delle auto sportive e storiche che ho un po' inconsciamente trasmesso agli altri in casa, per cui a un bel viaggio si alterna volentieri un breve "tour" su qualche percorso piacevole sulle quattro ruote. Non mi sento però nè schiavo nè di star perdendo tempo: semplicemente la mia famiglia e io gestiamo la nostra vita come riteniamo opportuno e godendo di quel che ci fa piacere, compatibilmente con le nostre possibilità. Potrei dire che l'appassionato di calcio sfegatato che programma le uscite nel weekend in base alle partite stia perdendo tempo, come l'appassionato di calcio potrebbe dire a me che visitare un'esposizione temporanea o acquistare una scultura o un dipinto (ad avercene, dei soldi veri...) sia una rottura di palle e che il vero maschio guarda il pallone. A ognuno il suo. Sicuramente il notare che la massa sia "incarcerata" è già segno di avere chiaro il concetto di cosa significhi ciò e lo si può evitare, ma non credo sia sano tirare righe e scavare fossi per tener lontano il lusso, perchè anche nelle "esperienze" costose si celano la felicità e la sensazione di libertà. Percorrere uno dei classici "ottovolanti" con l'auto giusta e regalandosi un bel weekend è una bellissima esperienza (metto un link ma i passi segnalati chiusi per l'inverno su Google Maps non lo fanno funzionare ora: https://tinyurl.com/39c7jsr3). Per quanto mi riguarda, l'obiettivo di mia moglie e me per i prossimi anni è calare gradualmente col lavoro in modo da avere più tempo per noi e per la famiglia e sono sicuro che bitcoin mi aiuterà economicamente in questo. Ma non sacrificherei le passioni o gli interessi per avere meno impegno lavorativo, semplicemente perchè se avessi più tempo e poca disponibilità economica sarei libero, sì: libero di non poter fare un... di quel che mi dà soddisfazione. Serve un giusto equilibrio tra tempo libero, disponibilità economica e passioni. Quella è la vera difficoltà, almeno per me: trovare e mantenere quell'equilibrio.
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Un'altra cosa che penso è che Elon Musk abbia voluto provare a saggiare quanto peso avevano le sue scelte anche in campo bitcoin con quel paio mosse fatte in passato. Comprarne, accettarli come metodo di pagamento per automobili Tesla, ritirare la possibilità... se non altro ha convalidato l'ipotesi che la sua voce può far ballare anche il prezzo di bitcoin quando gli pare. Presto o tardi credo che anche lui si schiererà dalla parte di chi apprezza lo strumento, non fosse altro che per non essere tagliato fuori da alcune potenzialità di guadagno "arrivando tardi", peggio che vada. O magari per costruirci un'infrastruttura sopra, chissà. Non apprezzo molto il personaggio, ma non si può dire che non sia a suo modo "illuminato".
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Io vedo un potenziale problema nel quantitativo in mano a Saylor/Microstrategy. Se li avesse già incamerati uno stato o un Elon Musk, per assurdo sarei più "tranquillo". Con una simile quantità in mano a un'entità dall'importanza sociale e visibilità relativamente insignificanti, le cui parole non hanno peso a differenza appunto di chi ho citato prima come esempio, è molto difficile immaginare che fine facciano quei bitcoin. Questo tizio non è una banca centrale, non è uno stato, non è un colosso d'investimento, non è un personaggio tra i più influenti e noti al mondo. E' uno che domani può essere ricattabile, può beccarsi un infarto fulminante o chissà che altro. Se in questo momento McAfee fosse vivo e li avesse lui, cosa pensereste? Grossi quantitativi in mano a mezzi pazzi o mezzi visionari che potrebbero rivelarsi i peggio speculatori e sbugiardare la propria "fede" in un minuto mi lasciano appunto meno sereno che non se li avesse già un'entità di enorme peso (cosa che credo presto o tardi capiterà).
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Buongiorno, riordinando un po' di cose del passato ho trovato una simpatica foto che scattai quando andai ad Atene nel 2011 con la mia famiglia. Ricordo di averla scattata vicino a piazza Syntagma. In quei periodi c'erano purtroppo violenti scontri tra manifestanti anti-austerity e forze dell'ordine.
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parliamoci chiaro, diciamoci chiaramente senza girarci intorno e cercando di vedere le cose per quello che sono 15k x 3 quanto sono, 45k
sono cifre da poveri morti di fame, non e' quello che gli impatta a loro, questo ovviamente secondo me se iniziano a essere 100k allora diventa uan cosa da tenere sotto occhio attento delle fiamme gialle
Esatto, per cifre simili credo sia davvero difficilissimo che qualcuno possa drizzare le orecchie.
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Sì, un buon numero di anni fa, nessuno sapeva nulla, zero completo. Dovrei ripescare un post mi pare dello scorso anno dove avevo descritto un attimo meglio la cosa, niente di che in realtà, ma sono poco pratico di questa ricerca tramite google, mi fa un po' dannare... Banca italiana comunque; ai tempi mi sembrò di fare chissà quale scelta e operazione, se penso ad oggi è stato tutto decisamente semplice. Purtroppo si tende ad andare sempre e solo di male in peggio con la burocrazia, come ben sappiamo.
Raffiche di bonifici: in realtà temo sia allora più "grave?" di quel che hai inteso: non sono cumulati, sono vari da 10-15.000 € l'uno. Potrebbero essere tre fatti nell'arco di due mesi per un totale di € 40.000, così come esempio, poi magari dopo altri quattro o cinque mesi invio a rovescio ad esempio € 25.000 verso quel mio IBAN UE perchè bitcoin è sceso considerevolmente e intendo riacquistare la stessa quantità di prima. Sono passati 7-8 mesi e ho guadagnato € 15.000. E' una serie di mosse che, ripeto, ho fatto pochissime volte, si conteranno su una mano e avanza qualche dito. Ma chi può contestare se io, cliente affidabile e storico, recupero da un mio IBAN UE dei soldi e li verso su un mio IBAN qui in Italia, un "giroconto" diciamo? Tutto sta anche in quali sono i movimenti pregressi, se io sono una persona alla quale può capitare di inviare un bonifico a quattro zeri per un orologio di mio gradimento, o di vendere o acquistare un'auto, non c'è particolare stupore da parte della banca se viceversa ricevo un bonifico, men che meno se proviene da un IBAN a me intestato. Prima di fare questo tipo di movimenti alcuni anni fa feci una rapida chiacchierata con alcuni funzionari che conosco da varie decine di anni chiedendo se vedevano problemi nel fatto che io avessi intenzione di recuperare del denaro da un conto estero UE ovviamente a me intestato verso il mio storico conto presso di loro, dissi che erano guadagni di investimenti fatti tramite piattaforme di quelle realtà e che, per evitare galantemente che fossero loro a chiedermelo, avrei poi provveduto l'anno successivo a far inserire in dichiarazione al commercialista, non essendo tassati alla fonte, ma si è trattato nè più nè meno di un paio di chiacchierate leggere. Poi quel che io alla fine faccia o non faccia in merito alla mia dichiarazione dei redditi non è che sia particolarmente di loro pertinenza, eh. Forse in effetti la sto ancora vivendo relativamente a cuor leggero, o comunque l'approccio che ho da vari anni è quello del fare quel che mi sembra sano per le mie tasche mantenendo un paracadute in caso di visita dell'agenzia delle entrate dopo la legge entrata in vigore, che bene o male obbligherebbe a buon senso a puntare a un patteggiamento e una stretta di mano.
Ad oggi la mossa dell'incassare come in passato per estinguere un mutuo non la farei a cuor leggero, ma neppure mi prostrerei alle richieste dello stato senza batter ciglio. Sicuramente mediterei su come evitare che lo stato ignorante mi metta le mani in tasca portandomi via una parte di ciò che io da visionario in anni ho guadagnato mentre gli altri, stato compreso, consideravano me come voi alla stregua di un giocatore di gratta e vinci su internet. Con me funziona così: se vuoi fare i soldi con i bitcoin, non prendi i miei: *te li compri*. Anche se sei lo stato italiano.
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Scusate, ci aggiungo che, anche se in parte extra contesto, è a mio parere importante che moglie e figli (ovviamente presupponendo di età adatta ed educati a non farsi lobotomizzare dalla società) siano al corrente dei movimenti finanziari e delle eventuali "carenze" verso il fisco e che sia chiaro il concetto di custodia in proprio, soprattutto per quel che riguarda il gestire la cosa se il marito/babbo viene a mancare all'improvviso.
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Io in realtà, togliendo l'episodio di un buon numero di anni fa, quando vendetti bitcoin per estinguere un mutuo (eh altri tempi, mi pare di averlo scritto forse lo scorso anno), sono semi-immobile... non vendo quasi mai e ho, dopo un buon numero di anni, acquistato indicativamente (mi pare) tra il 2022 e il 2023 circa € 1.000/mese, il prezzo medio di carico della cosa è stato di circa € 23-24.000 a bitcoin.
Quando vendo perchè valuto che per la mia situazione sia un momento giusto e profittevole (come dicevo, avvenimento molto raro che io venda in realtà) mi appoggio a piattaforma non registrata a OAM inviando gli euro incassati a un IBAN estero europeo dal quale poi invio di nuovo a un conto su banca italiana. Spezzetto la cifra che voglio ritirare dal conto estero a quello italiano in bonifici non superiori a € 15.000 fatti nell'arco di alcuni giorni in modo che non ci siano mai più di € 15.000 nel conto estero, così non sono tenuto a inserire l'esistenza di quel conto in dichiarazione dei redditi, non avendo mai giacenza media annua superiore a € 5.000 e giacenza a spot superiore a € 15.000.
Per quel che riguarda la tassazione, gli obblighi e le relative leggi ora in piedi, devo essere franco: studio la cosa e resto sul pezzo perchè è sano farlo, ma poi all'atto pratico non me ne interesso minimamente. Chi vorrà qualcosa da me busserà alla porta, per ora a casa mia la questione bitcoin funziona così. Mi capita di confrontarmi su quest'ambito col commercialista, anche se avviene molto raramente e la maggior parte delle volte finisce simpaticamente con lui che ottiene più informazioni da me che non il contrario...
Certo è che una volta che si dichiara, si è entrati nel gioco, lo stato sa che esisti e hai qualcosa e non penso se ne scappi più, probabilmente è più facile scappare da Jumanji...
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Buongiorno, io credo che dobbiate riparametrare il discorso a cifre ben diverse. Se io ho il mio lavoretto da dipendente, entrate nette per € 20.000/anno e spese € 20.000/anno anche per oggetti di lusso qua e là e sono anni che vado avanti così perchè ho altre entrate "per vie traverse" che possono essere cripto che passano da un semplice IBAN estero come possono essere classico lavoro in nero, allo stato non importa nulla, sono minuscolo, un granello di sabbia nel mare, far investire tempo a personale della GdF per darmi un'occhiata non porterebbe allo stato alcun guadagno.
Se ho invece un'attività e moltiplico quei numeri anche solo x20, allora forse dopo una decina d'anni di comportamenti anomali, dove potenzialmente figura che non ho i soldi neppure per pane e cipolle eppure giro con Audi RSQ3 e in garage per i weekend di buon tempo ho una Porsche 718 GTS 4.0, magari una spulciatina arriva. Ma me la sono anche cercata, perchè restando sotto i radar anche solo nel limite della decenza sarebbe già dura anche in quel caso che mi vengano a cercare, non c'è sufficiente ritorno economico per lo stato nell'andare a caccia di piccolissimi evasori, anche perchè purtroppo è terribilmente chiaro a tutti, allo stato in primis, che è anche l'evasione che tiene a galla il paese e loro stessi... Ormai si è creato un circolo vizioso, un serpente che si morde la coda, lo sappiamo bene. Se io stato italiano vado a bastonare il proprietario di un piccolo salone di bellezza perchè sta evadendo e lo sanziono, ottengo che questa persona potenzialmente chiude baracca e burattini, porta l'ISEE completamente a terra per avere ogni tipologia di aiuti e sgravi (voglio ricordare che i BTP non concorrono al reddito ISEE, per cui addirittura lo stato stesso mi aiuta in ciò) e comincia a fare le unghie a casa in nero, mentre l'eventuale dipendente che prima era stipendiata da quella persona ora è in NASpI e potenzialmente anche lei lavora a casa. Quindi alla fine il risultato è che io stato italiano ho sanzionato di, ipotesi, € 30.000 un'attività che me li verserà a rate per grazia divina ma nel frattempo ho generato la chiusura della suddetta attività, che quindi non verserà più neppure quel poco che prima versava e sto anzi mantenendo a suon di assistenzialismo due persone che probabilmente hanno, grazie a me stato italiano, cominciato a lavorare completamente in nero.
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Buongiorno, solo una precisazione: quella notizia non è vera, il governo ha confermato già ieri sera che stanno girando notizie false su internet e che questa possibilità di prelievo forzoso da parte dell'AdE non è nella manovra.
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