Io ho fatto più volte bonifici da e verso, importi che si sono aggirati varie volte intorno a € 50.000. L'importante è semplicemente appoggiarsi a un IBAN estero a sè intestato e di paese sano EU. Classico IBAN di conto multivaluta (o non multivaluta, poco male) fornito da una realtà che opera anche con criptovalute, la quale per forza di cose non ha problemi nel vedere movimenti da e verso exchange, a differenza della banca tradizionale italiana. IBAN italiano intestato a me -> bonifico verso IBAN CH o DE intestato a me -> bonifico verso Exchange e viceversa Exchange > bonifico verso IBAN CH o DE a me intestato > bonifico verso IBAN italiano a me intestato L'istituto bancario ovviamente alza le antenne se al mio conto arriva un bonifico da entità che desta sospetti o se si fa un bonifico verso entità che desta sospetti, questo anche per cifre irrisorie come 2.000-3.000 €. Se io faccio un bonifico verso IBAN del Lussemburgo intestato a "Kraken pincopallino" e come causale inserisco "customer 123abc, xyz, blabla", o peggio ancora ricevo denaro da quell'IBAN, a mio modesto parere mi sembra il minimo che la banca si interessi, questo perchè come abbiamo più volte ripetuto la maggior parte dei correntisti che mercanteggiano con cripto sono per la banca un problema e nulla più. Sono spesso miserabili con diecimila euro nel conto, nel quale arriva ogni mese lo stipendio, che non hanno investimenti perchè non hanno proprio disponibilità economica. Io banca dovrei assumermi dei rischi per riciclaggi, potenziali anomalie col fisco che poi generano in futuro richiesta di produrre documentazione e che quindi comportano costi per me banca... il tutto per un favore a questo personaggio? Anche no, semplicemente gli faccio una telefonata e gli chiedo "che è questa roba che va e viene?", così magari lo scoraggio a continuare con questi movimenti di peso insignificante ma i quali comportano per me istituto di credito... beh... una pippa da gestire. Se il movimento da e verso un exchange lo gestisco passando da un IBAN sempre a me intestato, in modo che la banca italiana non abbia visibilità, evito la gran parte dei problemi perchè all'atto pratico sto facendo un giroconto, molte meno segnalazioni o simili, e questo appunto perchè non ho "connesso" il mio IBAN italiano con quello di una società in un paradiso fiscale o in territori ancora dubbi come la Lituania. Se poi si ha la fobia del KYC, pazienza. Io non ho problemi con i KYC, se sono un requisito per poter beneficiare della mia disponibilità economica senza impazzire e perdere tempo, che ricordo vale ben più del denaro. Un'altra considerazione, sempre esclusivamente un mio modo di vedere: ho sicuramente più remore nell'utilizzare servizi iscritti a OAM piuttosto che fare il KYC per utilizzare un servizio che ancora non è iscritto. Un KYC è un KYC, ma sapere che i miei movimenti su Kraken sono inviati trimestralmente a un ente italiano interconnesso all'agenzia delle entrate e interrogabile all'occorrenza è il primo passo verso un accertamento fiscale, questo penso e per questa ragione non ho mai utilizzato piattaforme registrate a OAM e tutt'ora non le utilizzo. Utilizzai come scritto tempo fa molte piattaforme in passato, ma tutta questa nuova infrastruttura legale e fiscale non esisteva. Mi appoggerò a una realtà iscritta a OAM quando valuterò che i servizi che mi offrirà saranno per me una svolta (es: Nexo e le linee di credito), finchè si tratta di compra e vendi non mi piego. Ah, per quel che riguarda la tassazione sulle plusvalenze e l'inserimento in dichiarazione delle criptovalute in proprio possesso per il pagamento del relativo 2 per mille, ci penserò se/quando appunto mi appoggerò a realtà iscritte a OAM. Finchè non arriverà quel giorno, continuerò come ho sempre fatto: https://it.wikipedia.org/wiki/Le_tre_scimmie_sagge. Non è raro associare l'espressione "non vedo, non sento, non parlo" ad una situazione in cui si ignora deliberatamente qualcosa. In ogni caso, ho già messo in conto che presto o tardi, se vorrò realizzare profitti rilevanti, dovrò sacrificare quel che il fisco chiederà. Mi infastidisce? Ovviamente e orrendamente. Non vedo però modo realistico di evitare la cosa, per cui considererò di perderne una fetta. Per "modo realistico" intendo praticabile. E' interessante leggere del trasferirsi all'estero per fare cashout, che è facile, che si può fare così e cosà, eccetera. Quando vedrò uno di voi attuale questo piano potrò dire " si - può - fare - !", nel frattempo perdonatemi ma, sempre e solo per quanto mi riguarda, restano chiacchiere da baretto: dopo trent'anni c'è ancora il baretto e ci sono le stesse chiacchiere.
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Io credo che se non si è partecipi di un qualcosa, o per mancanza di interesse o per mancanza di possibilità economiche o per partito preso, non si debba criticarlo col paraocchi, perchè aumenta solo la propria chiusura mentale.
Io per ipotesi sono milionario e posso decidere di acquistare una Porsche Carrera GT e un'onda di Hokusai, nello stesso momento uno di fianco a me può volere un Fontana perchè le auto gli fanno schifo e non apprezza l'arte orientale, un altro ancora ha interessi enormemente distanti e sta acquistando un denario delle idi di marzo. E poi c'è un quarto, che dice che siamo tutti e tre cretini e va in ufficio a timbrare.
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[...] La cosa imbarazzante è che in teoria saremmo uno dei paesi evoluti, uno dei paesi del G7 per quanto possa contare [...]
Il G7 è stato fatto a Venaria Reale (paese che dubito in molti conoscano) perchè pochi giorni dopo sarebbe da lì partito il Giro d'Italia 2024, per cui è bello vedere gli omini in bicicletta mentre io premier faccio merenda con gli altri miei compagni di merende premier. Davvero continuiamo a pensare che questi meeting servano a qualcosa? I governi stessi non servono a nulla, men che meno le istituzioni comuni come il Parlamento Europeo. Figuriamoci le merende interstatali.
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Sarò io che sono limitato nel ragionarci su, ma non ci vedo niente di particolarmente sano nei crash e pump in grosse percentuali perchè continuano a minare la fiducia nello strumento e a far dire alle masse "gioco d'azzardo, meglio i btp, meglio il gratta e vinci". A mio parere, finchè non si arriva alla relativa stabilità dell'oro e si continua a fare l'altalena, non si va da nessuna parte. Che poi qualcuno che ha compreso le dinamiche (che possono essere anche persone come noi) ci possa guadagnre cifre interessanti non lo metto in dubbio, ma (sempre a mio parere) l'avanzamento tecnologico e l'adozione in termini di utilizzo e non di speculazione non saranno mai slegate dal prezzo. Sale e scende violentemente? Ok, non è affidabile, inutile tentare di svilupparci qualcosa. Io credo che il pensiero comune sia quello, ma non il pensiero dell'uomo comune: il pensiero delle grosse realtà e dei famosi "istituzionali". Il prezzo sarà sempre la variabile più importante. Si parla di rivoluzioni come internet e altro, ma internet mica ce l'ha un prezzo. Bitcoin sì ed è questo il suo problema nei confronti dell'interesse verso le sue potenzialità non di guadagno ma di innovazione: l'interesse e la fiducia nel progetto salgono e scendono quando sale e scende il prezzo. Prego in un andamento del prezzo nel futuro che sia stabile almeno quanto l'oro, possibilmente di più, da risultare quasi noioso.
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Cinquant'anni fa i miei genitori, quando ci si incontrava per le feste con i parenti più stretti, discutevano con due miei zii di ingiustizie e problematiche. Sono passati cinquant'anni. Ora capita a me con qualche amico stretto. Poi immagino discuterà qualcun altro dopo di noi. Questo solo per dire che l'essere umano funziona così, credo. Possiamo scoprire ancora, inventare ancora, stupirci ancora, ma la nostra impronta di base porterà sempre a ripetere la storia, perchè la base non scompare. Un po' come la monogamia, è una modifica nata con l'evolversi della società, ma un uomo non resterà mai indifferente alla visione di una donna che lo attrae, il suo cervello darà segnali e il corpo li interpreterà, perchè alla base dell'animale uomo c'è la sopravvivenza della specie e questo vuol dire accoppiamento, non fedeltà. Quella è una creazione dell'essere umano. E alla fine che dire, la pura e semplice sopravvivenza ora come ora regge, siamo 8 miliardi e si continua a crescere. Il panda gigante se la passa peggio.
E' giusto e bene o male è ciclico avere dei periodi della propria vita dove si patiscono di più a livello psicologico le problematiche sia globali sia più personali, l'importante a mio umile parere credo sia di non farsi travolgere dall'astio o dalla malinconia e, se capita di portare l'attenzione dei figli su tutti quegli argomenti, farlo in maniera pacata, per ragionarne insieme, in modo che aprano la mente e che entrino informazioni, opinioni e emozioni, ma che non entri l'incazzatura del babbo.
Un abbraccio.
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Premetto che non prendo questo caso come esempio per quanto scrivo sotto, ma solo come spunto per una mia considerazione.
Noi stessi siamo i colpevoli dei disservizi che subiamo. Ci siamo abituati ad avere tutto immediatamente e in un palmo di mano, vogliamo poter fare quel che ci pare nei tempi e modi che ci paiono e in tutto il pianeta civilizzato. Nella parte non civilizzata pretendiamo "almeno" copertura satellitare.
La fretta e il lavoro a regola d'arte non sono compatibili, prima lo capiremo e prima capiremo anche che forse il problema è che, se ci accorgiamo di subire continui disservizi, probabilmente stiamo usufruendo di troppi servizi e dovremmo tirare il freno. Se non abbiamo modo di tirare il freno, allora serve un'analisi seria su come sta funzionando la propria vita.
Ripeto, solo considerazioni che mi sono nate dal nulla e schiattano nel nulla, mi raccomando: nessuno si senta chiamato in causa, non è assolutamente quel che intendo.
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Di imbecilli è pieno il mondo. Ora quei soldi sono in mano a qualcuno che li saprà usare meglio.
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si quoto con plutosky le uniche sanzioni che puoi prendere sono per la mancata dichiarazione mi è successo proprio quest'anno, i bastardi se ne sono accorti alla grande quindi l'ideale sarebbe restare in crypto e utilizzare le crypto con dei buoni senza passare in fiat Ciao, ti andrebbe di dare qualche dettaglio in più, solo per cronaca? Mi piacerebbe sapere come si muove l'agenzia delle entrate, nel senso: suppongo che tu abbia utilizzato qualche grosso exchange registrato a OAM e non abbia mai inserito nulla in dichiarazione dei redditi; l'agenzia delle entrate ti contesta cosa, di preciso? I mancati 2 per mille? Fornisce informazioni su da dove deriva questa loro presunzione (es: "da suo account Kraken risulta che lei ha fatto blablabla")? Grazie.
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Per quanto già mi attirassero poco, ho smesso completamente di interessarmi a modelli che definiscono in eterno la vita di bitcoin con semplicità disarmante da quando il primo di questi "modellatori" ha cominciato a vendere i cappellini. I cappellini me li faccio vendere dalle belle figliole all'autodromo, se proprio proprio.
(comunque ringrazio Sg4j1n3ll0, è sempre qualcosa in più su cui disquisire)
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Penso che ragionando soltanto in termini di interessi/dividendi, allora è pieno di prodotti che non ne danno perchè vanno in accumulo, per cui se appunto mi fermo a questo concetto lo posso equiparare nè più nè meno a Invesco Nasdaq "EQAC", preso uno a caso. O all'oro, per far prima.
Se ragiono solo in termini di liquidità, lo posso equiparare allo stesso modo a uno qualsiasi dei milioni di prodotti liquidabili agevolmente: sono stufo/mi servono soldi -> lo vendo al prezzo attuale di mercato.
Se invece mi domando cosa sia senza volerlo inserire in un contesto esistente, mi rispondo che credo sia un "progetto" con un altissimo valore e un'alta probabilità di aumento di prezzo nel tempo. Con questo appunto rimarcando che il valore di bitcoin - inteso come importanza tecnologica e potenzialmente sociale - è una cosa, il prezzo un'altra, ma non saranno mai completamente slegati.
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Ma tu sai cosa significa off-topic si? vabbè non sto neanche a spiegartelo.. comunque grazie per l'opinione espressa. Posso dire che ora so per certo quali sono gli "investitori" da evitare. Ma poi dici cose senza senso.. "frasi del genere lasciano davvero il tempo che trovano".. ma allora che senso ha parlare? Io sto cercando di dare delle vere garanzie non so come altro spiegarlo.. se non capisci questo mi sa che è più tuo il problema. Quello che proprio non afferro è perché dovrei inventare (perché credo sia su di me il dubbio) delle vendite fasulle? Il progetto "K.y.m.o." prevede videoconferenze e raduni in presenza. A chi ci mando? mio nonno? LoooL E poi stando al tuo discorso il mondo crypto finisce qui... le coin con i pagamenti ci sono.. il bitcoin c'è.. ethereum c'è... va bene così insomma. Tutti gli altri tentativi sono inutili giusto? OMG che visione corta! E' proprio la centralizzazione la peculiarità del mio progetto. A fare una coin sono bravi tutti... è l'idea che c'è dietro che fa la differenza. Comunque a prescindere ti ringrazio per il confronto anche se ai miei occhi non è stato un vero confronto ma più un vano tentativo di ridicolizzazione. Io cercavo un dialogo non un giudizio dall'alto. Ma comunque tutto fa brodo. Ciao e in bocca al lupo anche a te per i tuoi investimenti. Voglio essere diretto. E' evidente che non hai la tranquillità e maturità sufficienti per gestire confronti e discussioni. "OMG", gli sfottò e l'uso delle faccine sono quanto di più distante esista dal far trasparire di sè un'immagine seria in un contesto di iniziale valutazione e approfondimento di un'idea/proposta o in un eventuale contesto professionale futuro. Il tuo progetto, qualunque esso sia perchè non l'ho letto e non ho competenze sufficienti per capirlo, è morto sul nascere per i tuoi problemi a rapportarti con altri adulti. Ogni bene.
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Consiglio di rivolgersi a un commercialista o, in alternativa, la numero 3 senza la seconda parte, ossia "non fare nulla". Fare qualcosa e sbagliare è peggio che non far niente, da qui il consiglio a rivolgerti a un professionista.
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non so se in America sia di $250k, ma credo sia plausibile, in Europa dovrebbe essere di €100k per conto corrente quindi basterebbe avere più conti su diverse banche per ottenere ulteriore assicurazione sui fondi
I conti cointestati inoltre garantiscono € 100.000 per intestatario, per cui eventuali marito e moglie per ipotesi sono "protetti" fino a € 200.000.
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Alla banca interessa la legittimità, non di quale sia l'accordo tra te e la realtà che ti ha garantito un prestito o linea di credito. Nexo immagino produca documentazione in pdf scaricabile, documentazione che può essere presentata alla banca dimostrando la legittimità di quei fondi, perchè si ha aperto una linea di credito per € XXXX e da quella linea di credito sono stati presi e appunto girati al proprio conto corrente. Le garanzie/collaterali impegnati con l'altra realtà non sono di interesse della banca. Se qualcuno fa un prestito con Compass (quelli di Nino Frassica in tv) e poi gira i 30.000 € al proprio conto perchè appunto gli servivano, la banca non va a chiedere a Compass se va d'accordo con lui, se è bravo, se si fidano, ecc... ecc..., le si gira eventualmente il contratto per dimostrare la legittima provenienza. Essendo oggi venerdì è ormai tardi, la prossima settimana per curiosità contatterò gli istituti di credito presso i quali abbiamo un conto e chiederò come si comportano e cosa richiedono nel caso Compass (ne avranno a bizzeffe di clienti incastrati in prestiti di quel tipo...) e in un ipotetico caso Nexo.
P.S. vale sempre che non esistono solo le banche sotto casa, come ben sappiamo... il mondo è pieno zeppo di realtà che ti aprono il classico conto online, carta, ecc. ecc. e che ti permettono di operare con altre realtà del settore cripto perchè sanno di cosa si parla. Per capirci, se apro una linea di credito con Nexo e da quella linea intendo prendere € 100.000 ma l'Unicredit di fianco al Conad mi dice "Ehi non so, cos'è che vuoi fare? Arriva un bonifico qua? Ma da chi? Boh, magari passa da qui che ne parliamo prima col direttore" sicuramente Yuh o Revolut o non saprei, sto tirando a caso, faranno, perdonate, meno... pippe e poi da quel conto spenderò quei soldi secondo mia necessità.
Non fossilizziamoci sul "oddio, cosa dirà la banca??". Se la banca non ci viene incontro, non è la banca giusta: si fa ciao con la manina e si passa oltre, com'è sempre stato. In molte persone è radicata una sorta di affezione morbosa e di sudditanza verso "la mia banca", quasi fosse una scelta per la vita aprire un conto, come un matrimonio. Se non si hanno vincoli particolari come mutui a determinate condizioni o investimenti legati all'istituto, nel momento in cui la banca non offre un servizio per noi importante basta salutare e bussare da qualcun altro, come al mercato la mattina. Ho un conoscente proprietario di un bar che, quando la filiale Unicredit presso la quale aveva il conto gli comunicò l'anno scorso che non aveva più modo di dargli i classici "tubi" di monete da 1 euro/50 centesimi e che doveva arrangiarsi, prima di cambiare istituto ha aspettato mesi andando nel frattempo a elemosinare monetine dove poteva, fino al cambiarle infilando banconote nei distributori dei preservativi e pigiando subito il resto o andando all'autolavaggio automatico pagando 20 € in banconota per veder scendere 10-12€ in monete. Ha aspettato mesi perchè si vergognava ad andarsene, non sapeva come dire alla banca che se ne sarebbe andato, gli dispiaceva "fargli un torto"! Assurdo tutto ciò.
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Buon pomeriggio, ieri sera ho accennato al telefono l'ipotesi loan Nexo e relativo LTV a un conoscente titolare di un'importante agenzia immobiliare (squali...), volevo vedere cosa ne pensava un "furbo". Per semplicità nel ragionamento, non fregandogliene assolutamente nulla di bitcoin e di cosa sia, gli ho detto di considerare bitcoin come un fondo a caso: 26% di tasse sulla plusvalenza quando lo vendo. Mi ha girato poi un messaggio vocale che recita pressapoco questo: <<Facile! Io voglio vendere questo "bitcoin" ma non voglio pagarci tutto il 26%, allora io li do a Nexo in cambio di qualcosa a rapporto prestito valore 90%, mi faccio prestare gli euro, non gli do più indietro un $%&£ e mi faccio liquidare ahahahaha, finisce che ho speso meno del 26% e col fisco sono a posto!>>.
Da una parte ho pensato infastidito alla faciloneria con la quale presentava "la soluzione".
Dall'altra parte però mi era venuto in mente lì per lì Calvino con le Lezioni Americane e sono andato a rispolverarlo per una frase che non ricordavo perfettamente: Un ragionamento veloce non è necessariamente migliore d’un ragionamento ponderato; tutt’altro; ma comunica qualcosa di speciale che sta proprio nella sua sveltezza. [...].
Forse sotto un certo punto di vista ha ragione lui, che dopo un quarto d'ora e senza aver mai letto e sentito nulla di quel che gli avevo presentato ha trovato la sua quadra. Non gliene fregava niente di imparare qualcosa, nessuna curiosità: c'erano dei soldi non farsi fregare dallo stato - c'era una soluzione da trovare - soluzione trovata - bitcoin? - cos'era, già? - Nexo - Nexo chi? - Eh?? - Boh. Chi se ne frega.
Non è male neanche vivere così, alla fine.
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[...]
[...] Se quando fai in azione e compri un auto o una casa rischi in caso qualcosa vada storto il danno di tutta la tua esistenza vuol dire che c’è qualcosa che non va Concordo. L'ottimo a mio parere è avere innanzitutto razionalità nel proteggersi, per poi poter decidere di affrontare spese per "emozioni" senza rischi insostenibili. Ma non è facile per nulla adottare questo comportamento, un concetto è sempre in guerra con l'altro. Io ho faticato e fatico ancora per mantenere questo equilibrio, ma è ciò che permette (e spero continuerà a permettere) a me e ai miei cari di Vivere e non solo di sopravvivere.
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[...]
Sottoscrivo. Peccato che gente che ha le possibilità per capire e informarsi continui a non credere che questo treno è partito e bisognerebbe perlomeno aggrapparcisi al volo. Sto sempre più notando che la finanza tradizionale, in particolar modo i classici "consulenti" impiegati degli istituti di credito, hanno fatto danni enormi negli anni e anni: sono riusciti a inculcare nelle menti dei correntisti dei concetti da età della pietra facendo leva sull'ignoranza e inconsapevoli di essere ignoranti a loro volta e hanno coltivato questa suddetta ignoranza perchè era ed è perfetta per continuare a propinare loro il solito mucchietto di "nuovi investimenti" adatti all'ante guerra o al secondo impero francese. Un conoscente mi ha martellato per tre settimane perchè valutava di acquistare bitcoin per € 5.000 ma non sapeva bene come muoversi. Gli ho spiegato rapidamente le considerazioni fiscali e illustrato un paio di possibilità, una su tutte Hype con la sua semplicità ottima per chi non ne mastica quasi nulla. Credevo di essere arrivato a conclusione positiva della chiacchierata, poi è arrivata la fase dell'insicurezza e della ricerca di conferme: "ma sarà un momento buono?" - "è salito molto quindi deve calare, no?" - "io poi non so se mi fido ancora di questa roba" - "anche mio figlio [ndr. un mentecatto che rimpiango di aver dovuto conoscere] mi dice di stare attento" - eccetera. Ieri mi sono stancato, gli ho detto sobriamente che le informazioni nel mio piccolo e per quanto mi era stato possibile gliele avevo fornite e di muoversi di conseguenza come meglio avrebbe creduto, ma per cortesia di non rendermi più partecipe delle sue scelte o di pormi altre domande, in modo che capisse che mi ero stufato... Alla fine ho acquistato io oggi per € 5.000, perchè mi seccava pensare di aver davvero perso tempo. Mi è parso di avere una mia rivalsa!
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[...] SE PROPRIO BRAMATE DISFARVI DELLA MIGLIORE MONETA CHE LA MENTE UMANA ABBIA MAI IDEATO IN CAMBIO DI FOGLIETTI COLORATI CON I MONUMENTI SOPRA E' ALTAMENTE PREFERIBILE, IMHO, VENDERE BITCOIN E PAGARE IL 26% DI TASSE. MA NON PREFERIBILE DI POCO, PREFERIBILE DI TANTO.
Fate vobis.
Condivido in toto quanto dici. Personalmente non riesco a concepire uscite che non siano uno di questi due casi: 1) si vende e si paga il 26% o 2) si vende, non si pagano le tasse e cosa poi eventualmente succederà si vedrà. Su questo incide anche il fatto che una mia priorità sarà comunque sempre quella di rendere la vita alla mia famiglia più facile, non più problematica. Usufruire di servizi relativamente complessi e parcheggiare bitcoin su piattaforme aprendo linee di credito o in lending e quant'altro non è cosa che mi sento più di fare, perchè se fossi schiacciato da un autoarticolato sulle strisce pedonali la mia famiglia avrebbe, oltre al problema di me deceduto, anche il problema di capire che diavolo avevo combinato fino al giorno prima. Mi rendo conto che probabilmente perdo per strada alcune opportunità, ma in questa fase della mia vita ho bisogno di tranquillità per me e per chi mi circonda. Alla peggio, se incassassi qualcosa senza dichiarare nulla e schiattassi il giorno stesso in cui arriva un bonifico, commercialista ,avvocato e famiglia essendo al corrente dell'operazione sapranno che il fisco potrà venire a bussare. A me la cosa che brucia di più non è pagare le tasse in sè. E' sapere che quei soldi vengono sistematicamente sperperati.
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