[IPO] BitBoat

[Wolframio]

Non capisco solo una cosa, probabilmente faccio un errore io, come mai negli ultimi 2 mesi sono aumentate molto le transazioni ma non i ricavi totali??

C'e' da dire, inoltre, che a Ottobre/Novembre eravamo in bolla e che quindi in euro il valore medio per acquisto era superiore (con sbalzi considerevoli di valore tra un giorno e l'altro tutti cercavano di comprare il maggior numero di btc possibili nel minor tempo possibile - poche transazioni di valore alto, fino a comprare tutti i btc disponibili).
Da fine Novembre, invece, e' cresciuta di molto la popolarita' del sito (grazie a l'articolo su L'Espresso, recentemente su Tiscali News e su vari altri siti online) e quindi anche se non "in bolla" il volume in euro e' rimasto quello, ma le transazioni sono aumentate!

Insomma, le dinamica non e' banale perche' le variabili in gioco sono veramente molte.

Quindi si sono scambiati meno bitcoin (anche se in più transazioni) e di conseguenza le fee in entrata sono di meno (come numero di BTC) ma dello stesso valore in €, giusto?

[bertani]

Non capisco solo una cosa, probabilmente faccio un errore io, come mai negli ultimi 2 mesi sono aumentate molto le transazioni ma non i ricavi totali??

C'e' da dire, inoltre, che a Ottobre/Novembre eravamo in bolla e che quindi in euro il valore medio per acquisto era superiore (con sbalzi considerevoli di valore tra un giorno e l'altro tutti cercavano di comprare il maggior numero di btc possibili nel minor tempo possibile - poche transazioni di valore alto, fino a comprare tutti i btc disponibili).
Da fine Novembre, invece, e' cresciuta di molto la popolarita' del sito (grazie a l'articolo su L'Espresso, recentemente su Tiscali News e su vari altri siti online) e quindi anche se non "in bolla" il volume in euro e' rimasto quello, ma le transazioni sono aumentate!

Insomma, le dinamica non e' banale perche' le variabili in gioco sono veramente molte.

Quindi si sono scambiati meno bitcoin (anche se in più transazioni) e di conseguenza le fee in entrata sono di meno (come numero di BTC) ma dello stesso valore in €, giusto?

Esatto, si'.

[Wolframio]

Benissimo, Grazie!!! 

[dario.93]

Buonasera! Sono fortemente interessato all' IPO, avevo solo una domanda : E' possibile che per il socio sopraggiungano costi ulteriori durante il corso della società? Mi spiego : Compro X azioni giovedì, tra 2, 3, 4 ecc mesi potrei essere in qualche modo obbligato a dover rifinanziare qualcosa in quanto socio? E quindi a dover mettere nuovi soldi nella mia partecipazione senza possibilità di sottrarmi?

[gbianchi]

Buonasera! Sono fortemente interessato all' IPO, avevo solo una domanda : E' possibile che per il socio sopraggiungano costi ulteriori durante il corso della società? Mi spiego : Compro X azioni giovedì, tra 2, 3, 4 ecc mesi potrei essere in qualche modo obbligato a dover rifinanziare qualcosa in quanto socio? E quindi a dover mettere nuovi soldi nella mia partecipazione senza possibilità di sottrarmi?

nelle aziende normali si chiama "aumento di capitale"

e' un'operazione che va decisa dall'assemplea straordinaria, e nello statuto sociale
c'e' sempre scritto che quota di  capitale deve essere presente in assemblea
per poter fare delibere straordinarie.

avviene spesso e per diversi motivi, tipo l'azienda va male e bisogna rifinanziarla,
oppure la direzione decide di ingrandire il giro d'affari, comprare nuove attrezzature,
assumere piu' personale ecc...

Altre Volte per far entrare in societa' altre persone (fisiche o giuridiche)

In altri casi, l'aumento di capitale e' usato dai soci forti per togliersi dalle balle
i soci deboli.

in pratica i vecchi soci possono o aderire all'aumento di capitale,
che normalmente permette di pagare e mantenere la quota inalterata,
oppure possono non aderire all'aumento di capitale, e vedono la loro quota
"diluirsi" percentualmente.

QUesto ovviamente in forma semplice, poi quando la strordinaria decide
la forma di aumento di capitale, decide sia l'importo, ma anche anche le
modalita' di adesione, i tempi di adesione, eventuali premi ecc. ecc.

Poi questo e' quello che avviene normalmente, lascio ai promotori
la risposta ufficiale per questo caso particolare.

[francesco.93]

Buonasera! Sono interessato all'IPO, ma ho un dubbio.
Nella più rosea delle aspettative, dovrebbero essere raccolti 200 Bitcoin: è possibile sapere preventivamente in che modo si pensa di investire tale valore?

[dario.93]

Buonasera! Sono fortemente interessato all' IPO, avevo solo una domanda : E' possibile che per il socio sopraggiungano costi ulteriori durante il corso della società? Mi spiego : Compro X azioni giovedì, tra 2, 3, 4 ecc mesi potrei essere in qualche modo obbligato a dover rifinanziare qualcosa in quanto socio? E quindi a dover mettere nuovi soldi nella mia partecipazione senza possibilità di sottrarmi?

nelle aziende normali si chiama "aumento di capitale"

e' un'operazione che va decisa dall'assemplea straordinaria, e nello statuto sociale
c'e' sempre scritto che quota di  capitale deve essere presente in assemblea
per poter fare delibere straordinarie.

avviene spesso e per diversi motivi, tipo l'azienda va male e bisogna rifinanziarla,
oppure la direzione decide di ingrandire il giro d'affari, comprare nuove attrezzature,
assumere piu' personale ecc...

In altri casi, l'aumento di capitale e' usato dai soci forti per togliersi dalle balle
i soci deboli.

in pratica i vecchi soci possono o aderire all'aumento di capitale,
che normalmente permette di pagare e mantenere la quota inalterata,
oppure possono non aderire all'aumento di capitale, e vedono la loro quota
"diluirsi" percentualmente.

QUesto ovviamente in forma semplice, poi quando la strordinaria decide
la forma di aumento di capitale, decide sia l'importo, ma anche anche le
modalita' di adesione, i tempi di adesione, eventuali premi ecc. ecc.

Poi questo e' quello che avviene normalmente, lascio ai promotori
la risposta ufficiale per questo caso particolare.

Ok era quello che sapevo anch' io Quindi in sostanza non c' è possibilità che io abbia un obbligo di mettere nuovi liquidi, c' è il normale rischio di vedersi annacquare la quota. Se per caso i promotori hanno altro da aggiungere sono felice di ascoltare, per sicurezza riformulo: preso atto che con l' aumento di capitale non mi è imposto di immettere nuovi liquidi, la mia domanda è se in futuro possa invece esserci qualche altro tipo di obbligo del genere.

Grazie della risposta gbianchi intanto, gentilissimo

[bertani]

Buonasera! Sono interessato all'IPO, ma ho un dubbio.
Nella più rosea delle aspettative, dovrebbero essere raccolti 200 Bitcoin: è possibile sapere preventivamente in che modo si pensa di investire tale valore?

Cito dalla pagina 5 dell'Executive Summary

La motivazione di questa IPO è la cessione di proprietà di BitBoat da parte dei fondatori a chiunque sia interessato a farne “crowdfunding”. I fondatori tratterranno i Bitcoin raccolti per scopi personali, lasciando in BitBoat un portafoglio di share che garantiranno uno stock di cassa necessario ad affrontare le spese quotidiane di sostentamento.

In altre parole quei 200 btc sono la parte che va a me per la cessione delle mie share.

[francesco.93]

Giusto, mi era sfuggita questa piccola questione! Grazie della risposta 

[Stemby]

A che ora partirà l'IPO?

Grazie!

[ervalvola]

La motivazione di questa IPO è la cessione di proprietà di BitBoat da parte dei fondatori a chiunque sia interessato a farne “crowdfunding”. I fondatori tratterranno i Bitcoin raccolti per scopi personali, lasciando in BitBoat un portafoglio di share che garantiranno uno stock di cassa necessario ad affrontare le spese quotidiane di sostentamento.

In altre parole quei 200 btc sono la parte che va a me per la cessione delle mie share.

Potrei sbagliare, ma col termine "crowfunding" ingenerate un po di confusione, perchè fa pensare che la cifra raccolta debba poi essere impiegata nella gestione della società (il che può essere attraente perchè un investimento di 120-130k euro potrebbe veramente essere un bel trampolino per bitboat, al netto dei problemi legali).
Invece si tratta di una semplice cessione di quote di proprietà della società, e Bertani quei BTC se li può pure sparare alla roulette. La differenza è sostanziale, secondo me sarebbe meglio non usare il termine "crowfunding", anche se va molto di moda.

2 domande da possibile investitore:

1) esiste una vera SRL (o qualsivoglia forma di società) o è tutto virtuale?
2) cosa pensate di fare nel caso che parte delle 200000 quote rimangano invendute?

[jimmy3dita]

La cifra raccolta servirà a dare in gestione BitBoat alla community, potremmo chiamarla IPO, cosa già fatta, ma il termine più vicino che ci è venuto in mente è crowdfunding, in quanto l'iniziativa non è puramente commerciale, non è investimento, o "roba finanziaria", ma nasce per promuovere l'adozione dei Bitcoin a livello italiano. Anche perché siamo certi che chiunque ne possederà un pezzettino, avrà interesse a promuovere BitBoat, innescando un circolo virtuoso dove tutti possono ricevere qualcosa in cambio.

Come specificato nei documenti non c'è alcuna società, se ci fosse non potremmo essere listati su TheRockTrading...

I progetti di aumento di capitale -se mai ce ne saranno- dovranno essere approvati dagli stessi partecipanti, applicando in modo sano le regole che già ci sono per questo genere di proposte.

Le azioni invendute rimarranno nel capitale di BitBoat, che quindi potrà tenerle o venderle secondo le opportunità che si presenteranno.

La IPO partirà il 30, non c'è un orario preciso ma dovrebbe essere verso l'ora di pranzo, daremo maggiori conferme nel corso della settimana

[gbianchi]

ervalvola ha ragione, crowfunding è tutt' altro. Qui non c'è nessun founding, ma la vendita di alcune quote. Bertani stima il valore di bitboat in 260 BTC e mette in vendita più o meno i 3/4 delle quote.
Se volete/vogliamo fare crowfunding una parte della somma raccolta dovrebbe rimanere a finanziare il marketing, l' internazionalizzazione, una assistenza clienti (dico per dire, per ogni quota venduta a 0,01 BTC, 0,009 vanno a Bertani e 0,001 nella cassa di bitboat).
Per come si prospetta ora, l' unico valore aggiunto che otterrebbe la società è quello dato da più persone interessate a parlarne e diffonderlo, a discapito di una gestione molto meno snella data dalla necessità di voto ad ogni decisione (anche se per la verità, con 1/4 delle quote, bertani rimane molto probabilmente comunque socio di stramaggioranza)

un problema che vedo io e' che se l'iniziativa serve a far crescere BitBoat,
ovviamente entro poco tempo serviranno piu' risorse.

queste risorse saranno: programmatori, sistemisti, costi di banda e server, attrezzature di tipo firewall, proxy,
content filter e quanto di piu' sofisticato esista ( non dimentichiamo che parliamo di soldi ....)
assicurazioni (se qualcosa va storto (FACCIO LE CORNA), tipo bitboat viene hackerato chi paga?)
reparto segretaria/amministrativa, un help desk,  probailmente un minimo di sede da dove operare, 
costi fissi di un'azienda...  se come tutti speriamo la cosa parte davvero.

Se tutto questo non accade, peccato, la cosa non ha funzionato, amici come prima.

Se invece accade, allora servono di sicuro altri capitali, (perche' i soldi rastrellati con la IPO
diventano capitali privati dei fondatori)

Quindi se  la cosa parte davvero, direi che quasi certamente ci sono da
investire altri  BTC (e non mi e' chiaro in che misura) e ceare quasi dal nulla una sruttura aziendale.

QUesto e' l'unico vero dubbio che ho se partecipare o no alla IPO.

ATTENZIONE: ho la massima stima per l'iniziativa e lo spirito delle persone che fanno la IPO,
non vorrei venire male interpretato.... solo volevo condividere i miei dubbi.

[Ilsk]

ervalvola ha ragione, crowfunding è tutt' altro. Qui non c'è nessun founding, ma la vendita di alcune quote. Bertani stima il valore di bitboat in 260 BTC e mette in vendita più o meno i 3/4 delle quote.
Se volete/vogliamo fare crowfunding una parte della somma raccolta dovrebbe rimanere a finanziare il marketing, l' internazionalizzazione, una assistenza clienti (dico per dire, per ogni quota venduta a 0,01 BTC, 0,009 vanno a Bertani e 0,001 nella cassa di bitboat).
Per come si prospetta ora, l' unico valore aggiunto che otterrebbe la società è quello dato da più persone interessate a parlarne e diffonderlo, a discapito di una gestione molto meno snella data dalla necessità di voto ad ogni decisione (anche se per la verità, con 1/4 delle quote, bertani rimane molto probabilmente comunque socio di stramaggioranza)

un problema che vedo io e' che se l'iniziativa serve a far crescere BitBoat,
ovviamente entro poco tempo serviranno piu' risorse.

queste risorse saranno: programmatori, sistemisti, costi di banda e server, attrezzature di tipo firewall, proxy,
content filter e quanto di piu' sofisticato esista ( non dimentichiamo che parliamo di soldi ....)
assicurazioni (se qualcosa va storto (FACCIO LE CORNA), tipo bitboat viene hackerato chi paga?)
reparto segretaria/amministrativa, un help desk,  probailmente un minimo di sede da dove operare, 
costi fissi di un'azienda...  se come tutti speriamo la cosa parte davvero.

Se tutto questo non accade, peccato, la cosa non ha funzionato, amici come prima.

Se invece accade, allora servono di sicuro altri capitali, (perche' i soldi rastrellati con la IPO
diventano capitali privati dei fondatori)

Quindi se  la cosa parte davvero, direi che quasi certamente ci sono da
investire altri  BTC (e non mi e' chiaro in che misura) e ceare quasi dal nulla una sruttura aziendale.

QUesto e' l'unico vero dubbio che ho se partecipare o no alla IPO.

ATTENZIONE: ho la massima stima per l'iniziativa e lo spirito delle persone che fanno la IPO,
non vorrei venire male interpretato.... solo volevo condividere i miei dubbi.

I modi per finanziare sono essenzialmente due: o gli "azionisti" intervengono con un auento di capitale o si decide di non distribuire dividendi e usare gli utili per far crescere l'impresa. Più probabile la seconda IMO.
Poi ci sarebbe anche il ricorso al debito ma per ora la vedo dura trovare qualcuno che presti soldi a una startup di bitcoin in italia.

[ervalvola]

La cifra raccolta servirà a dare in gestione BitBoat alla community, potremmo chiamarla IPO, cosa già fatta, ma il termine più vicino che ci è venuto in mente è crowdfunding, in quanto l'iniziativa non è puramente commerciale, non è investimento, o "roba finanziaria", ma nasce per promuovere l'adozione dei Bitcoin a livello italiano.

Eh, oh, capisco la motivazione filantropica però quando ho letto la prima volta "crowdfunding" ho pensato che con 200 BTC in più bitboat avrebbe avuto un boost notevole, quando ho capito che si trattava di comprare quote da un azionista mi son cadute a terra
Sono sicurissimo della buona fede, ma di fatto si configura come pubblicità ingannevole e lo toglierei immediatamente...

Nonostante il malinteso, sembra un buon investimento, considerando che i rischi sono ben bilanciati dalle ottime prospettive ed il mercato italiano è ancora giovanissimo rispetto a quello degli altri paesi... stiamo parlando di un minimo del 15% annuo considerando l'ultimo mese... e sono convinto che aumenterà presto.

PS: so che sono pedante, ma se devo uscire BTC voglio avere le idee chiare. Le quote invendute rimangono nel portafoglio di bitboat o in quello di Bertani? (non è retorica, voglio capire se ci saranno azioni da vendere per ottenere capitale da investire, senza diluire le proprie quote)

[gbianchi]

La cifra raccolta servirà a dare in gestione BitBoat alla community, potremmo chiamarla IPO, cosa già fatta, ma il termine più vicino che ci è venuto in mente è crowdfunding, in quanto l'iniziativa non è puramente commerciale, non è investimento, o "roba finanziaria", ma nasce per promuovere l'adozione dei Bitcoin a livello italiano.

Eh, oh, capisco la motivazione filantropica però quando ho letto la prima volta "crowdfunding" ho pensato che con 200 BTC in più bitboat avrebbe avuto un boost notevole, quando ho capito che si trattava di comprare quote da un azionista mi son cadute a terra
Sono sicurissimo della buona fede, ma di fatto si configura come pubblicità ingannevole e lo toglierei immediatamente...

Nonostante il malinteso, sembra un buon investimento, considerando che i rischi sono ben bilanciati dalle ottime prospettive ed il mercato italiano è ancora giovanissimo rispetto a quello degli altri paesi... stiamo parlando di un minimo del 15% annuo considerando l'ultimo mese... e sono convinto che aumenterà presto.

PS: so che sono pedante, ma se devo uscire BTC voglio avere le idee chiare. Le quote invendute rimangono nel portafoglio di bitboat o in quello di Bertani? (non è retorica, voglio capire se ci saranno azioni da vendere per ottenere capitale da investire, senza diluire le proprie quote)

va bene che non e' un'azienda "reale", ma in italia la legge VIETA esplicitamente
l'acquisto di azioni proprie (buy-back) di una societa' che non sia una SPA.

http://www.universocoop.it/codice/art_2474.html

Se ricordo bene le spa quotate in borsa possono fare dei buy-back fino al 10% del capitale...

[ervalvola]

va bene che non e' un'azienda "reale", ma in italia la legge VIETA esplicitamente
l'acquisto di azioni proprie (buy-back) di una societa' che non sia una SPA.

Probabilmente non mi sono spiegato bene (scusa ma sono prima delle prime armi in questa roba finanziaria) ma non parlavo di ricomprare le proprie azioni, volevo essere sicuro che le azioni invendute rimarranno a disposizione della società dopo la IPO, come dice jimmy

Le azioni invendute rimarranno nel capitale di BitBoat, che quindi potrà tenerle o venderle secondo le opportunità che si presenteranno.

in modo da poterle vendere per investire il ricavato...
ma se sono di Bertani ora... saranno di Bertani anche dopo? E' meglio essere chiarissssssssssssssssimi ora piuttosto che incorrere in malintesi che dopo la IPO potrebbero rivelarsi fastidiosi.

Poi c'è il problema che non esistendo una SRL, la responsabilità civile/penale ricade di fatto su chi gestisce il servizio e quindi di colpo i costi di gestione si potrebbero moltiplicare...

[jimmy3dita]

Scusate qui si fa confusione.

BitBoat non è una società, è una "virtual company". Niente srl, uffici, collegi sindacali, e soprattutto questo non è un investimento.

Se cercate questo, purtroppo dovete guardare altrove.

[gbianchi]

Scusate qui si fa confusione.

BitBoat non è una società, è una "virtual company". Niente srl, uffici, collegi sindacali, e soprattutto questo non è un investimento.

Se cercate questo, purtroppo dovete guardare altrove.

Vorrei chiedere se questa e' anche la posizione di bertani,
visto che e' lui che ha lanciato l'IPO.

[bertani]

Scusate qui si fa confusione.

BitBoat non è una società, è una "virtual company". Niente srl, uffici, collegi sindacali, e soprattutto questo non è un investimento.

Se cercate questo, purtroppo dovete guardare altrove.

Vorrei chiedere se questa e' anche la posizione di bertani,
visto che e' lui che ha lanciato l'IPO.

Alcuni chiarimenti.

A inizio avventura Stefano sara' l'amministratore delegato/CEO, io in questo periodo sono preso con molte cose (Cointerra, esami, meetup, altri progetti, etc) e non posso gestire l'intero mondo che gira attorno a bitboat (per questo motivo saro' CTO, limitandomi al settore tecnico). Questo potrebbe cambiare in qualsiasi momento in futuro.

BitBoat non e' legalmente costituito come azienda (mi sono consultato un avvocato e per come e' condotto bitboat al momento, in Italia, non e' necessario, e' tutto condotto in modo regolare e pulito). in futuro questo potrebbe cambiare, ma non e' legato direttamente alle share di cui stiamo parlando in questo thread.
I profitti di cui si parla nell'executive summary sono esclusivamente quelli della commissione che trattiene bitboat su ogni transazione (4%). Questo significa che se bitboat dovesse espandersi all'estero con lo stesso modello che ha in Italia (e questa e' l'intenzione), verrebbero distribuiti tramite dividendi anche i profitti provenienti dalle commissioni della vendita di bitcoin (o eventuali altre crittovalute) sul portale estero.

Se domani bitboat decidesse, per esempio, di diventare un'azienda a tutti gli effetti, questo resterebbe slegato dall'attivita' proposta in questo thread che, ripeto, e' una "virtual company" collegata al meccanismo di commissioni attuale. Se l'eventuale azienda fisica decidesse di fornire servizi di consulenza (o altro, diversi dall'attivita' attuale), questi NON sarebbero inclusi nei dividendi della "virtual company" (che, essendo basata su BTC ed essendo virtuale, e' riferita alle commissioni che trattiene bitboat dalla compravendita, il 4% per l'appunto).