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121  Local / Italiano (Italian) / Re: Riflessioni sui massimi crypto-sistemi on: July 01, 2022, 12:12:46 PM
E in ogni caso la volatilità è in calo, come dimostra che, almeno finora, non abbiamo raggiunto le percentuali di crolli precedenti e nemmeno quelle di aumenti precedenti (il 2021 è stato un anno straordinario  ma percentualmente il boom è stato inferiore ai bull market precedenti).  

Guardando qui sembra che la volatilità negli anni dal 2015 al 2021 non stia diminuendo:

https://www.buybitcoinworldwide.com/volatility-index/
Quote
Year   Average 30-Day BTC/USD Volatility
2010   6.21%
2011   8.26%
2012   4.50%
2013   5.50%
2014   5.06%
2015   4.26%
2016   2.49%
2017   4.13%
2018   4.58%
2019   4.06%
2020   5.17%
2021   4.56%


Se limitiamo il discorso al tradoff volatilità-libertà non credo che bitcoin abbia molti punti di forza e non ne avrà per tanto dato che, secondo me, sarà ancora estremamente volatile per molti anni.

Il punto resta sempre quello di capire di che volatilità parliamo. Per estremizzare con una battuta: anche il bolivar è volatile ma è un pò diversa dalla volatilità di bitcoin  Grin
Al di là della direzione, sono diverse le cause che determinano le oscillazioni.

Potrebbe essere anche che la volatilità sia un elemento strutturale di bitcoin.

Invece di cercare di mantenere artificialmente stabili i prezzi come succede con le monete fiat, bitcoin elimina alla radice la suggestione/illusione della stabilità dei prezzi nel tempo;
dichiara apertamente che non è possibile fornire la garanzia della stabilità in un mondo che stabile non è.

In questo modo ognuno si assume su di sè il rischio di perdere parte del valore che ha prodotto non scambiando immediatamente la ricchezza da lui generata con altri beni. C'è sempre un rischio nel preferire ad un bene immediato la promessa di ottenere quel bene nel futuro, forse non è un male che anche questo rischio sia esplicito e non nascosto sotto il tappeto.
122  Local / Italiano (Italian) / Re: Riflessioni sui massimi crypto-sistemi on: July 01, 2022, 11:03:13 AM
...

E mi rendo anche conto che in questa catena di speranze e' impossibile che vada tutto per il verso giusto.

E sopratutto mi chiedo: perche' ho questa catena di speranze, che con la natura di bitcoin fondamentalmente non c'entra nulla,
visto che l'unica certezza che ho e' che qualsiasi cosa succeda NESSUNO PUO' PORTARMI VIA I MIEI BITCOIN ?

La risposta onesta e' che ho tutte queste speranze perche' non mi aggrada che prezzo di bitcoin (ossia il rapporto BTC/USD) crolli.

E qui sta finalmente la vera spietata conclusione di tutto questo ragionamento:

....

Se per ripulirsi da questa circo il prezzo di Bitcoin deve scivolare a 1000$, o a 100$ o a 10$ mi sta bene, non ho nessuna intenzione di farmi ricattare
da queste dinamiche, le stesse dinamiche del mondo fiat che sta andando rapidamente al collasso. Eventualmente sara' un'occasione
per aumentare le mie preziose riserve di BTC.

Che si fottano tutti: io ho una certezza assoluta: Ho i miei bitcoin e nessuno me li puo' portare via,
se io non sono cosi' stupido da farmeli portare via, e tutto il resto puo' tranquillamente andare al diavolo.


Il prezzo di bitcoin (o se vogliamo il suo potere d'acquisto) è un elemento tutt'altro che secondario.
 
Chi ha un certo potere d'acquisto compra bitcoin confidando perlomeno di congelare questo potere d'acquisto: se ciò non avviene (come tra l'altro già succede per le monete fiat con l'inflazione) si rimane solo "liberi" di detenere btc e di scambiarli con qualcosa di pochissimo valore;
se ad esempio il prezzo da pagare per questa libertà fosse perdere il 99% del proprio potere d'acquisto, il gioco a mio avviso non varrebbe la candela.

Di fatto è vero che con bitcoin non ci si deve fidare di qualcuno in particolare, ma non è vero che non ci si deve fidare di nessuno: ci si deve fidare della maggioranza degli utilizzatori: che valore daranno essi a 1 bitcoin tra 1 mese o 1 anno? Che beni saranno disposti a scambiare per 1 bitcoin?

C'è una grande ambiguità nel concetto di "trustless": chi è contrario a bitcoin si fida più delle banche centrali e degli stati piuttosto che del 'libero mercato' che fa il prezzo, chi invece sostiene bitcoin fa esattamente il contrario; ma appunto si fida della collettività, della comunità di utilizzatori nel suo complesso, non è vero che non si fida di nessuno.

Il processo di costruzione di fiducia in una moneta decentralizzata non è per nulla scontato e non si può ridurre al codice o alla matematica che sta alla base del protocollo. Bitcoin non deve funzionare solo sulla carta, ma deve convincere nei fatti le persone. Esso funzionerà appieno se e solo se guadagnerà la fiducia delle persone.

Il che implica che le oscillazioni di prezzo non possono essere qualsiasi; potranno essere probabilmente maggiori nel breve tempo rispetto a certe monete fiat, ma sempre con dei limiti.

Come una persona deve avere ogni tanto dei dubbi ma se vuole andare avanti deve consolidare un po' di fiducia in se stesso, così la comunità di utilizzatori di bitcoin non può esprimere cambiamenti di opinioni riflesse in variazioni di prezzo che riportino le quotazioni indietro al 2012.

Io pertanto non concordo con espressioni del tipo "1 btc è sempre 1 btc", oppure "nessuno può rubare i miei btc", perchè la realtà dice che se non ci sarà una evoluzione di un certo tipo con vari livelli di consolidamento di fiducia (e di prezzo)  queste frasi risulteranno vere solo formalmente (tipo l'operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto) ma non nella sostanza.

Riassumendo è una vana speranza attaccarsi alla solidità dell'impianto teorico di bitcoin sperando che la componente umana sia stata eliminata dall'equazione con un po' di teoria dei giochi: nessuno può preservare del potere d'acquisto nel tempo a prescindere dalla comunità di utilizzatori attorno a lui e a prescindere dallo sviluppo della rete.
123  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 03, 2022, 04:46:48 PM
un mio amico che recentemente ha cambiato lavoro (ambito IT) lavorava 10 ore al giorno e anche il sabato
quindi non rompiamo il cazzo con le favolette mainstream che siamo mammoni/scansafatiche

Rimane il fatto che siamo complessivamente poco produttivi, quello che conta infatti è il dato complessivo:

https://www.istat.it/it/files/2020/11/Report_MISURE_PRODUTTIVITA_1995_2019.pdf

Quote
Nel 2019 il valore aggiunto in volume dei settori produttori di beni e servizi
market presenta una variazione nulla.
La produttività del lavoro (valore aggiunto per ora lavorata) si riduce dello 0,4%,
quella del capitale (rapporto tra valore aggiunto e input di capitale) dello 0,8%.
Alla stagnazione del valore aggiunto ha contribuito il calo della produttività totale
dei fattori, che misura il progresso tecnico e i miglioramenti nella conoscenza e
nell’efficienza dei processi produttivi
: dopo alcuni anni di recupero, è diminuita
dello 0,5%.

Questo vuol dire che da una parte le condizioni nelle quali molti lavoratori operano non sono ottimali (processi produttivi poco efficienti, ovvero si produce troppo poco per ora lavorata, da qui la tendenza a lavorare molte ore alla settimana),
dall'altra parte ci sono anche dei lavori (e quindi dei lavoratori) che creano pochissimo valore aggiunto per ora lavorata e contribuiscono quindi ad abbassare ulteriormente la media.

In generale non è certo una questione di impegno dei singoli, ma di contesto nel quale ci si trova ad operare:
un dipendente di un piccolo negozio non può essere produttivo come un dipendente amazon, è l'organizzazione attorno al lavoratore che fa la differenza.
124  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 12, 2022, 07:54:23 PM
...
-PIL previsto in calo del -8%
-fuga di tutte le multinazionali occidentali
-blocco ai ritiri in capitale estero al tetto 10k$ fino a settembre (scenderà ancora se continua la guerra perchè la banca centrale dovrà proteggere il rublo)
https://www.business-standard.com/article/international/central-bank-of-russia-limits-foreign-cash-withdrawals-until-sept-9-122030900107_1.html
-Borsa di Mosca chiusa in attesa di un inevitabile tracollo.
-rischio default pubblico imminente.

Cosa resta?

Non molto: o l'oro (con i limiti di cui sopra), o bitcoin o al massimo Tether e qualche shitcoin per i più amanti del rischio.
...
Per il russo medio però il quadro è ben diverso, bitcoin ha "stampato" un recente ATH in rubli con un elevato premio rispetto ai mercati occidentali
...
Chi avesse comprato bitcoin in cambio di rubli il giorno dello scoppio della guerra avrebbe fatto ad oggi +60%, decisamente di più dell'inflazione e di quanto il rublo abbia perso nei confronti del dollaro nello stesso arco temporale.
...
Da quelle parti (come nel resto dei Paesi in situazioni simili) non solo bitcoin è già un bene rifugio di breve periodo, è anche uno degli ultimi rimasti.

Non ho dati particolari, ma se bastassero le condizioni sfavorevoli per far insorgere le persone ....

Per esempio, come fa Putin a essere ancora in carica con questi risultati?



In teoria dovresti aver ragione tu, in pratica la stragrande maggioranza dei russi non accederà a bitcoin (sensazione personale), d'altronde la maggioranza non sa nemmeno di essere in guerra (e non è una battuta).

E cosa ci compreresti in ogni caso con bitcoin in Russia, che non produce praticamente nulla ed è quasi tagliata fuori dal resto del mondo?
Se si rompe qualcosa (un pezzo di computer, una lavatrice, ...) non hanno nemmeno dei pezzi di ricambio, la loro manifattura sta a zero.

Io preferirei avere dollari in tasca e vivere a New York che avere bitcoin in tasca e vivere a Mosca.

L'unica cosa che dovrebbe fare un russo, se non vuole ribellarsi, è fuggire dal suo paese. Non c'è ricchezza reale, cosa si spartiscono per mezzo dei bitcoin?


il risultato netto è che bitcoin andrà malino nel breve e medio periodo, forse un po' meno peggio di altri asset, ma sicuramente molto peggio di grano, petrolio e materie prime varie.


arulbero, siccome ho una grandissima stima per te, non avrei mai immaginato di trovarti a fare previsioni di breve periodo Smiley

a parte gli scherzi sono curioso di quantificare la tua visione:

cosa vuol dire (in numeri) malino e cosa vuol dire nel breve e medio periodo.

Era solo una sensazione, assolutamente non si basa su alcun dato/numero; sostenevo solo la tesi che le varie notizie negative che circolano sul prossimo futuro dell'economia non dovrebbero aiutare la quotazione di bitcoin e ho cercato di spiegare perchè.

Anche se in teoria poi l'aumento dell'inflazione dà ragione ai sostenitori di bitcoin, la pratica (cioè i ragionamenti che vanno per la maggiore, descritti bene da Plutosky) va in direzione opposta.
125  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 11, 2022, 06:54:05 PM
...

Siamo in una fase precedente in cui la speculazione fa impennare i prezzi dei beni di prima necessità nell'ipotesi concreta che diventino più scarsi in futuro.

E soprattutto siamo nella fase in cui i mercati preferiscono tornare liquidi in forme monetarie che percepiscono come facilmente e universalmente convertibili in beni e servizi.

Da qui anche l'aumento di valore del dollaro, che si è rivalutato nei confronti di quasi tutte le altre valute, e la crescita di valore dell'oro.
Dollaro e oro, due forme di moneta che in tutto il mondo vengono accettate per la loro consolidata riconoscibilità.

Non si mangiano, ma sono relativamente sicuro (per il momento) di poterli trasformare in qualcosa che si mangia.

Bitcoin in questo senso verrebbe penalizzato dalla sua minore accettazione "monetaria". Corro il rischio di possedere un "bene" che ancora in pochi sono disposti ad accettare in cambio di beni. Il che in una fase di crisi, guerra,rischio nucleare e via dicendo viene percepito come rischioso.

Esattamente, i dollari sono la moneta che serve adesso, nel breve, i bitcoin hanno un senso più sul medio-lungo periodo (esclusi discorsi su censura e confisca).


Nota bene che il meccanismo che muove i mercati non è così razionale e articolato. E' più di tipo immediato e istintivo: crisi=compro oro, guerra=torno in dollari e così via.

E per ora, purtroppo, crisi+guerra=vendo bitcoin. Non sempre, non per tutti, soprattutto non a tutte le latitudini. Ma per molti è ancora così.

Per non parlare, ancora peggio, di quelli per cui "aumenta l'inflazione=vendo bitcoin".

Per non parlare poi, questi sono i peggiori di tutti, di quelli per cui "crisi+inflazione+guerra=vendo Shiba E bitcoin". Come se fossero la stessa cosa.

Questo modo di ragionare denota poca conoscenza dell'argomento.

Sottovaluta ad esempio ...

Secondo me i mercati tante di queste cose non le hanno ancora capite e valorizzate.
Il ruolo di bitcoin come forma monetaria di riserva/rifugio è tutt'altro che "priced-in" .

Non è priced-in perchè bitcoin ancora di fatto non è forma monetaria di riserva/rifugio, anche se ha le potenzialità per esserlo.
E' una scommessa, e come tale viene considerata.

Attualmente bitcoin non è nè moneta universalmente accettata (quindi non è utilissima per acquisire beni) e non è nemmeno chiaro che sia riserva di valore.

Certo bitcoin ti promette tanto, ma non nell'immediato.

Non solo, il concetto stesso di bene rifugio/riserva di valore sta vacillando in questo periodo: anche se non c'è il panico,
c'è la netta sensazione che di 'rifugio' c'è rimasto ben poco; ad esempio il prezzo del petrolio lo puoi solo subire, in pratica è difficile pensare che il potere
d'acquisto di una qualsiasi moneta, bitcoin incluso, si mantenga immutato perchè la banche centrali si comportano bene o per semplice consenso generale dei suoi utilizzatori.

Ci sono situazioni oggettive di carenze di materie prime, di supply chain disruption, di dittatori che decidono dall'oggi al domani di invadere un Paese: in sostanza, anche il fatto che bitcoin sia prodotto in quantità complessivamente limitata non impedisce che la ricchezza reale prodotta e quindi associata al denaro posseduto e distribuita in base ad esso diminuisca.

Certo bitcoin ha le caratteristiche per subire meno di altre monete il deprezzamento dovuto a questi cali di produzione, ma dall'altra possedere bitcoin ti 'obbliga' a ragionare/operare su un periodo più lungo, fatto che a molti non piace anche perchè ti costringe ad assumerti il rischio legato all'incertezza sul futuro.

Chi possiede dollari è come se avesse delle banconote in un portafogli, sono lì perchè vanno spese entro breve,
chi possiede bitcoin invece è come se avesse investito in un titolo che porterà un rendimento importante (se lo porterà) solo molto più avanti. Al momento non c'è partita.

E un'inflazione maggiore, più che una sfiducia nel dollaro, è sintomo di preoccupazione per gli approvvigionamenti futuri; l'inflazione è un segnale dello spostamento dello sguardo delle persone al breve/brevissimo termine.
Il contrario dello sguardo che serve per vedere il 'vero' valore di bitcoin.
126  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: March 11, 2022, 02:39:49 PM

Sbaglio o non sei mai contento delle performance di BTC? A Marzo 2020 ricordo che nel "benchmark decisivo" BTC aveva dumpato e apriti cielo... Adesso con la russia, altro stress test... usciti praticamente indenni se non con un piccolo pump (a meno che la teoria degli amici di putin avvisati sia vera), ma ti aspettavi di meglio.

L'oro è qui da millenni, BTC dal 2009, direi che siamo a un ottimo livello.

Anch'io sono deluso...

...

Il modo in cui il mondo occidentale nel breve periodo continui a considerare b. una risk on asset fa un pò cadere le braccia, con una contraddizione sempre più netta e sorprendente tra prezzo e fondamentali.

Pandemia e lockdown era stati eventi più marginali rispetto alla natura e alle caratteristiche di Bitcoin ma adesso no, ora ci sono tutti gli ingredienti per una tempesta perfetta : guerra finanziaria e tecnologica , controlli dei capitali, rischi default alle stelle, blocchi dei sistemi di pagamento tradizionali, VISA & company che aumentano le fees, megamultinazionali comandante come burattini dai politici di turno...  

...

E' chiaro che se allarghiamo l'orizzonte temporale il quadro cambia radicalmente, ma anche nel breve termine il discorso "esiste da solo 12 anni" comincia a starmi un pò stretto. E' ora che il mondo cominci ad aprire un pò gli occhi su una tecnologia che è ancora mostruosamente incompresa nella sua essenza di base.

Qualcuno si accontenta del bicchierino mezzo pieno, dicendo che nel marzo 2020 avevamo avuto un tonfo superiore a quello delle tech stocks, mentre adesso, numeri alla mano, b. ha performato meno peggio della maggioranza dei titoli azionari tecnologici.

...    

...
Per carità, lungi da me ritenere che abbia fallito come bene rifugio, tutte le evidenze mostrano il contrario.
Anch'io ho sottolineato nel post precedenti lo scostamento prezzo/fondamentali, mi limitavo a fare delle osservazioni sui movimenti solo di breve periodo.
Pensare che la maggior parte del mercato, compresa una larga fetta di "investitori" retail, vendano b. a causa di quello che sta succedendo, va oltre la logica secondo me.

E' come se i titoli azionari delle aziende che producono armamenti scendessero allo scoppio di una guerra.
Stesso livello di illogicità.



C'è però un discorso che sta a monte delle vostre considerazioni.

Quando le persone hanno paura della guerra e temono in generale per il futuro corrono ad acquistare beni materiali (in questi giorni corse ai supermercati) e a stoccare tutto quello che possono almeno in termini di cibo, energia e beni di 'prima' necessità.

La capacità di poter acquistare beni nel futuro (il denaro) non è visto in questo contesto a sua volta come un bene di prima necessità, quindi che si tratti di bitcoin o di dollari, si preferisce disfarsi di questo bene in cambio di altri ritenuti più importanti/urgenti.

Non bisogna dimenticarsi che il denaro è sempre un mezzo per ottenere altri beni, quindi il suo valore deriva da quanto ci si aspetta esso possa procurarci in termini di beni e servizi reali domani:
al momento le prospettive sul futuro sono nere, quindi mi sembra del tutto sensato che se uno percepisce come plausibile una caduta del pil reale del 10% (numero a caso) vada a fare scorte di grano e petrolio, non di bitcoin.

Il tuo discorso è più sottile e richiede molta più capacità di discernimento:

in questo caos si dovrebbe distinguere la sfiducia crescente verso le valute e le istituzioni tradizionali, dallo strumento potenzialmente liberatorio costituito da bitcoin: ma poichè in ultima analisi il potere d'acquisto anche di bitcoin dipende dalla fiducia nei nostri simili e dalle aspettative sulla ricchezza che si produrrà in futuro,

il risultato netto è che bitcoin andrà malino nel breve e medio periodo, forse un po' meno peggio di altri asset, ma sicuramente molto peggio di grano, petrolio e materie prime varie.

Detta in altri termini: chi detiene bitcoin è un ottimista, nel senso che vede un futuro nero per le valute tradizionali ma allo stesso tempo pensa che conservare dei numeri scolpiti nella pietra come fa Filippone gli porti un vantaggio in un futuro, e questo richiede come minimo un certo grado di fiducia nell'umanità, non il contrario.

Una volta mi sembra che Plutosky abbia espresso un concetto del tipo
"se io pensassi di vincere la lotteria tra 10 anni, inizierei a spendere più soldi del normale già adesso perchè sarei più ottimista sul futuro e anticiperei in qualche modo la fortuna che mi aspetta nel futuro nel presente"

Io invece rovescio il ragionamento:

"Se io pensassi per assurdo che il mondo finirà tra 10 anni, vuoi per cambiamento climatico / guerra nucleare / pandemia / quello che volete,
l'unica conclusione logica è: procurarmi i beni fondamentali oggi e accumularli, rinunciando a qualsiasi velleità sul futuro";  concretizzerei così la negatività attuale riguardo ai prossimi anni liberandomi oggi del denaro, e non viceversa.
E in questo caso ovviamente anche il potere d'acquisto di bitcoin diminuirebbe.
127  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: January 11, 2022, 02:03:21 PM

Teoricamente i costi energetici sembrano enormi, ma a conti fatti, il costo energetico di un'ora di attacco 51% costa
(relativamente) una supidaggine: un milione e rotti $, ipotizzando un costo della corrente di 0.1$ a KWh..

L'unica cosa che veramente tiene sicura la rete bitcoin sono le apparecchiature, non i costi energetici.


Immaginiamo che un'apparecchiatura diventi obsoleta quando ha un consumo per hash triplo rispetto alle ultime uscite.

Un attaccante potrebbe collezionarle a un costo molto basso, e pur dovendo impiegare il triplo di energia per competere con la rete, per un attacco di poche ore finirebbe per  sostenere costi complessivi non così proibitivi.

Il punto è che il consumo attuale di energia della rete deve essere così alto, che un aumento improvviso e sostanziale di richiesta di energia per tentare un attacco del 51% non dovrebbe costare 1 o 3 milioni / ora, ma almeno un ordine di grandezza in più.  Meglio ancora, non deve essere solo questioni di dollari (che sono virtualmente infiniti), ma di energia che è finita e scarsa.

Infatti un eventuale attacco di queste proporzioni verrebbe sicuramente notato dalla rete (a meno che l'attaccante abbia diverse fonti di energia, ma è irrealistico in quelle dimensioni) che potrebbe reagire per difendere i propri interessi.

Forse il modo più sicuro che ha un miner di proteggersi da questi attacchi è distruggere le apparecchiature che dismette, in modo che nessun altro possa riusarle.
128  Local / Italiano (Italian) / Re: Tabelle statistiche on: January 09, 2022, 05:54:19 PM

Allora, ogni indirizzo con saldo > di zero deve avere almeno un UTXO,
ma puo' averne anche piu' di uno, se ad esempio il proprietario accumula dentro l'indirizzo,
e volendo puo' anche usare sempre lo stesso indirizzo anche per spendere e ricevere i resti
(anche se sarebbe una pratica sconsigliata)

Comunque ho aggiunto un campo che e' il rapporto tra UTXO e indirizzi fascia per fascia (non percentuale, rapporto)
ed emerge un dato interessante: attualmente negli indirizzi di piccolo valore, la media tende ad essere uno,
ossia si rispetta la regola di utilizzare l'indirizzo una sola volta.

Ma piu' gli indirizzi diventano "ricchi", piu' contengono decine o centinaia di UTXO,
sbattendosene di ogni regola di privacy e/o sicurezza dei poveretti (sono assicurati? non si fanno tante menate? boh)
Si vede anche che la media generale e' salita fino al 2015 arrivando a 4.91 UTXO per indirizzo,
poi ha iniziato a scendere fino alle attuali 1.97 UTXO per indirizzo.

Comunque il dato e' sicuramente interessante, ecco le nuove tabelle, con i dati da partire dal 2013 e il rapporto UTXO:

...

Se attualmente ci sono circa 78 milioni di UTXO, da dove viene la stima dei 120 milioni di utilizzatori di bitcoin? Per essere definito tale un utente bitcoin non dovrebbe possedere almeno 1 UTXO?
Oppure ci sono degli UTXO che mescolano i bitcoin di più utenti presso gli indirizzi degli exchange (tramite transazioni interne verso i cold wallet?)

Secondo me gli indirizzi più ricchi, se contengono decine o centinaia di UTXO, in gran parte non sono relativi a singole persone, sarebbe contro ogni logica per una singola persona accumulare tutto su un singolo indirizzo.  

Gli indirizzi con meno di 1BTC mi sembrano i più significativi, riguardano il comportamento di utenti 'reali' (o almeno sensati).




L'errore dal mio punto di vista è stato fossilizzarsi troppo sul concetto di oro digitale (che va bene per il layer base ma da solo è estremamente limitante). Bisognerebbe investire  e sviluppare maggiormente le applicazioni "dinamiche" basate su Bitcoin. Di esempi già ce ne sono: Stacks, Liquid, RSK e ovviamente Lightning Network. E chissà cos'altro verrà fuori.

I layer sovrastanti e paralleli di B. possono far concorrenza alle altcoin. E' lì che si gioca IMHO molta della futura adozione di massa.    

E' su questo che ho dei dubbi, il layer base sarà anche più noioso e meno eccitante, ma è il più concreto; LN promette bene (è il vero sistema di pagamento di bitcoin),
invece del resto delle applicazioni "dinamiche" mi sfugge per il momento il senso e quindi anche le prospettive di crescita.
129  Local / Italiano (Italian) / Re: Tabelle statistiche on: January 09, 2022, 12:01:46 PM
Se approssimiamo il numero di indirizzi con il numero di utenti, sembra una conferma della Legge di Zipf (https://bitcointalk.org/index.php?topic=313900.msg58779676#msg58779676) secondo la quale il prezzo aumenta in modo un pò più che lineare all'aumento del numero di utenti. Infatti il prezzo dal dic 2017 ad oggi è raddoppiato.

Anche se diamo per buona quella approssimazione non sarebbe un dato così negativo: gli utenti di Internet impiegarono 3 anni (dal 1998 al 2001) per passare da 250 milioni a mezzo miliardo.

Però non mi sembra affatto scontato che l'aumento del numero di utilizzatori di bitcoin ricalcherà quello di Internet;

nella primissima fase le due crescite sono state sovrapponibili (anzi la crescita del numero di utenti bitcoin è stata anche maggiore, probabilmente perchè di fatto Bitcoin per funzionare si appoggia su Internet, che era già sviluppata nel 2010)

ma ora viene la parte più difficile, Internet aveva e ha moltissimi casi d'uso diversi, per bitcoin bisogna vedere, ma il confronto con Internet rimane molto arduo (è molto facile passare ore su internet per studio, lavoro, fruizione di video, ...), ma quanto tempo si può utilizzare bitcoin al giorno?
130  Local / Italiano (Italian) / Re: Tabelle statistiche on: January 09, 2022, 11:42:38 AM
P.s. Una domanda tecnica: il fatto che gli UTXO siano cresciuti meno degli address si spiega con il fatto che molti utenti riutilizzano gli stessi address per più transazioni ?

In parte probabilmente è dovuto al fatto 'contrario', cioè che si sono sfruttati i periodi con basse fee per consolidare molti piccoli output (cioè molti utxo si consolidano in 1 solo utxo tramite una nuova transazione, spesso verso un indirizzo diverso);

per contrario intendo che forse sono diminuiti gli address con molti utxo e sono stati sostituiti da address con meno utxo più corposi (ma non ho dati a supporto, è solo una supposizione, magari gbianchi può ricavarlo dai suoi dati)

In questo thread si raccomanda questa pratica di consolidamento per risparmiare sulle fee
https://bitcointalk.org/index.php?topic=2848987.0

anche se si perde un po' lato privacy.
131  Local / Italiano (Italian) / Re: Tabelle statistiche on: January 09, 2022, 10:39:43 AM
Ragazzi io credo che qui abbiamo un problema:

dal picco del 2017 ad oggi, ossia in 4 anni,
gli indirizzi con saldo maggiore di zero sono passati da 26732862 a 39587729  quindi non sono neppure raddoppiati.

E ancor peggio gli UTXO sono passati da 61963803 a 77941512, un incremento veramente esiguo.

Le transazioni annuali stanno persino diminuendo (forse per effetto di LN):

I dati dicono che l'utilizzo diffuso della rete e' ancora ben lontano e peggio ancora il tasso di crescita e' abbastanza ridotto.

Mi sembrava che l'utilizzo non fosse aumentato così tanto,

addirittura da questi dati
https://studio.glassnode.com/metrics?a=BTC&m=addresses.ActiveCount

sembra che gli indirizzi attivi non siano proprio aumentati (siamo intorno al milione):



132  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 05, 2022, 07:50:29 PM
Una previsione importante:

https://fortune.com/2022/01/04/bitcoin-price-100k-gold-store-of-value-goldman-sachs/
133  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 05, 2022, 04:26:26 PM
cmq l'esempio fatto in questo modo rende l'idea benissimo
parlo dell'esempio della moneta

Se immaginiamo di vedere il gioco del mining al contrario (scommettere sul fatto di non minare un blocco) e di poter raddoppiare la vincita ogni volta che non generiamo un hash con tanti zeri, abbiamo in pratica la strategia della martingala (di cui si era discusso qui https://bitcointalk.org/index.php?topic=5285444.msg55498378#msg55498378).

Esempio, assumiamo ci siano 2^76 possibili uscite ogni volta, 1 sfortunata e tutte le altri 2^76 - 1 vincenti.

Ogni volta che si acquista un biglietto - ovvero si genera un hash - (facciamo del costo di 1 satoshi) ed esce un hash superiore al livello minimo si ottiene indietro il satoshi giocato + 1 altro satoshi (cioè si vince). Se invece si perde si devono pagare 2^76 satoshi (circa 755mila miliardi di bitcoin, facciamo che esistano).

Questo gioco nel 'breve' farebbe vincere praticamente sempre quasi tutti, fino a quando non si perde rovinosamente; rimarrebbe comunque un gioco equo dal punto di vista della probabilità.

Se anche un giocatore partendo da 1 satoshi vincesse per 2^76 volte consecutive (guadagnando così 2^76 satoshi), alla lunga prima o poi perderebbe tutto. Perchè così come nel lungo periodo è certo che prima o poi escano 76 teste consecutive lanciando una moneta, prima o poi anche il giocatore genererà il singolo blocco con l'hash sotto soglia e dovrà pagare 2^76 satoshi.

Il mining classico funziona ovviamente perchè il gioco non è equo, ovvero chi vince minando il blocco vince di più di quanto perdono complessivamente gli altri concorrenti (e ovviamente le entrate del vincitore non derivano dalle perdite degli altri).

20 miliardi di hw
considerando che il marketcap di bitcoin al momento e' €777,024,914,883 (fonte coingeko, il primo capitato sottomano)
direi che non e' una spesa eccessiva

Pensa quanto stanno guadagnando i miner visto che (in teoria) devono rientrare sia di quella spesa che di quella della corrente impiegata (oltre a tutti gli altri costi).
134  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: January 05, 2022, 01:15:37 PM
Per rendere l'idea di cos'è oggi il mining bitcoin: la difficoltà attuale della rete è pari a lanciare per 76 volte una moneta per aria e ottenere, per tutte e 76 le volte, la stessa faccia (sempre testa o sempre croce).

Immaginate l'astronomica cifra di "lanci" necessaria a ottenere una combinazione del genere in media ogni 10 minuti.



Beh, direi 2^76 = 75,557,863,725,914,323,419,136  (75000 miliardi di miliardi) = 75 * 10^21

Considerate che una stima del numero di granelli di sabbia sulla Terra è 5 milioni di miliardi di miliardi (5 * 10^24)
http://www.columbia.edu/~av72/dialogues/2015_e.pdf

Quindi ci vogliono circa 66 blocchi (11 ore) affinchè la rete faccia un numero di tentativi pari al numero di granelli di sabbia sulla Terra.

Da notare che la proiezione in un anno con l'attuale potenza computazionale (180 milioni di TH/s) è:  2^67 * (3600s * 24 h * 365g)  che fa più di 2^92 (pari al numero di lanci di una moneta per ottenere 1 volta 92 teste di seguito),

Questa la chainwork attuale (il lavoro totale sulla catena più lunga, cioè il lavoro complessivo immagazzinato nella blockchain):
Code:
00000000000000000000000000000000000000002691b110e6647db5809c2663
https://chainquery.com/bitcoin-cli/getblockchaininfo (campo 'chainwork')

pari a più di 2^93 hash (pari al numero di lanci di una moneta necessari per ottenere 1 volta 93 teste di seguito)

Da qui https://bitcoin.sipa.be/ (ultimi 2 grafici) si nota come con la potenza attuale ci vorrebbero almeno 2 anni per riscrivere l'intera blockchain.

EDIT
Ho trovato questo mio vecchio post:

questo è il confronto tra il valore della chainwork di 3 anni e mezzo fa con quello attuale:
Code:
00000000000000000000000000000000000000002691b110e6647db5809c2663  oggi
00000000000000000000000000000000000000000260ccefd2f8cd41f8c62bdf  16/07/2018

2^93,27 contro 2^89,25 (circa 16 volte maggiore).

EDIT2:
per dare un senso a questi numeri si può fare un confronto con il superenalotto:

superenalotto:
probabilità di indovinare la sestina: 1 su 622.614.630 (29 teste di seguito)

blockchain:
probabilità di minare un blocco: 1 su 75 557 863 725 914 323 419 136 (76 teste di seguito)

In pratica minare un blocco è 2^47 volte più difficile di vincere al superenalotto, ovvero è come generare 2,6 volte consecutivamente delle sequenze di 29 teste consecutive (è più facile vincere 2 volte di seguito al superenalotto).
135  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: December 31, 2021, 09:41:26 AM

Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.

Credo che il punto sia che il costo di un ASIC è uguale per tutti (se compri 1,000 miner, probabilmente il prezzo è il medesimo, chiunque tu sia), mentre il costo dell'elettricità varia enormemente.
Per questo la "variabile critica" è il costo dell'elettricità, anche se, come gistamente ricordi tu, il costo dell' Hardware è ordini di grandezza maggiore.

Bisogna scindere però il discorso in 2:

1) i costi da sostenere per i miner che supportano la rete

2) i costi da sostenere per un eventuale attaccante malevolo

Nel secondo caso, dal momento che l'attaccante è interessato solo a generare un ramo diverso con n blocchi più velocemente della rete, il costo della corrente è sicuramente meno importante: dal momento che l'obiettivo è minare ad esempio solo per 1 settimana, il costo delle apparecchiature è preponderante

Nel primo caso invece mesi continuativi di utilizzo dovrebbero rendere il costo iniziale dell'apparecchiatura meno importante (a occhio, non ho fatto i calcoli)
136  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: December 30, 2021, 05:52:32 PM
Avete sentito che dall’anno prossimo banca generali permetterà di acquistare o vendere Bitcoin tramite conio direttamente dall’Home banking?

Decisamente inaspettato in Italia visto come siamo di solito indietro, comunque un primo passo ulteriore verso la mass adoption che ne pensate?

dovresti linkare una fonte (attendibile) magari
cosi dovremmo crederti sulla parola, e non va proprio bene

Effettivamente questa notizia sta girando, qui si trovano una serie di link:

https://www.ilbitcoin.news/bitcoin-arriva-sul-conto-bancario-anche-in-italia-grazie-a-banca-generali-e-conio/


1 anno fa ci fu la notizia di generali e conio:
https://www.milanofinanza.it/news/banca-generali-entra-nel-business-del-bitcoin-con-conio-202012151041459515
137  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: December 30, 2021, 11:56:57 AM
Dai miei risultati era piu' influente il costo delle apparecchiature rispetto al costo della corrente, senza poi considerare i costi  indiretti:
capannoni, affitti, costi del personale che lavora per tenere in piedi la baracca, costi amministrativi, tasse ecc.

Molto interessante, avrei detto che il costo dell'energia era la gran parte dei costi (mi ero dimenticato del tuo post).

Per un attaccante in teoria sarebbe possibile poter recuperare delle apparecchiature vecchie anche se un po' meno efficienti per abbattere di molto i costi;

se infatti il prezzo di mercato di un apparecchio con il top di efficienza x è molto alto (perchè solo con quello si minano in pratica i bitcoin), il prezzo di mercato di un apparecchio con efficienza x-%x dovrebbe essere molto più basso (in quanto non serve quasi a nulla)

supponiamo che a un certo punto si stabilizzi la potenza computazionale richiesta, se con tutte le macchine utilizzate per scrivere la blockchain nel 2019 e 2020 (e poi dismesse) ci fosse la potenza necessaria per tentare un attacco del 51% oggi, comunque ci vorrebbe anche un'energia superiore a quella attualmente utilizzata per minare i bitcoin;

diciamo quindi che il costo dell'energia attualmente spesa rappresenta un limite inferiore della spesa necessaria per l'attacco.
138  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: December 28, 2021, 06:33:14 PM

Per garantire una rete più sicura di 12 volte, il consumo è aumentato di 4 volte. Quindi efficienza triplicata.


Se la misura della sicurezza della rete è data semplicemente dal numero di operazioni, sì.

Ma alla fine la sicurezza non è data tanto dal numero di operazioni, quanto dal costo necessario per poterle fare.

Se l'energia impiegata è aumentata, e non è diminuito il costo dell'energia, allora la sicurezza è aumentata.

Una rete solo più efficiente (a parità di capacità computazionale e di costo dell'energia) renderebbe semplicemente meno costoso minare un blocco (e quindi anche meno costoso creare  danni). Un vantaggio per l'ambiente ma non per la sicurezza della rete.

L'aumento dei consumi di quest'anno secondo me è legato solo all'aumento di prezzo di bitcoin; con i prezzi di 1 anno fa la rete non potrebbe permettersi dei costi di mantenimento così alti. Previsione: se il prezzo dovesse rimanere stabile su questo livello per un po' di tempo, anche il consumo si stabilizzerebbe.

EDIT: se infatti guardi al livello dei prezzi, nei primi mesi del 2018 si stava sui 10k dollari (o un po' meno) per btc, solo  quest'anno siamo saliti sui 50k (e conseguentemente è aumentato il consumo)

EDIT 2:
dal punto di vista della profittabilità per i miner sembra che attualmente siamo sui minimi dell'anno:
https://medium.com/lumerin-blog/bitcoin-mining-difficulty-stalls-as-profitability-reaches-lowest-point-in-5-months-33757d2e5047
139  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: December 28, 2021, 02:43:14 PM
Aggiornamento: secondo il solito sito

https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption

siamo arrivati a circa 200 TWh all'anno.
Dal grafico sembra che negli anni 2019-2020 il consumo sia rimasto abbastanza stabile, mentre nel 2021 c'è stato un enorme aumento del consumo. Non so quanto siano affidabili questi dati.

Da quest'altra parte https://www.nytimes.com/interactive/2021/09/03/climate/bitcoin-carbon-footprint-electricity.html
la stima era di 95 TWh (ad agosto).

Qui invece https://ccaf.io/cbeci/index il valore stimato per quest'anno è di 125 TWh.

Assumendo corretto quest'ultimo dato, il consumo è quasi quadruplicato dai tempi del primo post di questo thread (in quasi 4 anni).
140  Local / Off-Topic (Italiano) / Re: Log4Shell: la più grave falla informatica degli ultimi 10 anni on: December 27, 2021, 07:31:48 PM
Una spiegazione video molto chiara

https://www.youtube.com/watch?v=PPI_rix6S-8

con tanto di demo tecnica su come sfruttare il bug.
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