Beh, su questo possiamo discuterne.
Siamo ben lontani dai massimi, ma l’hashrate è ai massimi.
Quindi la relazione tra prezzo ed hashrate (e consumo) è un po’ più complicata di così.
L'adeguamento ha sempre un certo lag: 1)il prezzo aumenta 2)nuovi miner (o nuovi ASIC) vengono acquistati/ordinati/attivati 3)l' hashrate aumenta
Tra 1 e 3 passa del tempo.
L'aumento di hashrate di queste ultime settimane è figlio dell'onda lunga dell'ATH di novembre
E' inevitabile, secondo me, che finchè c'è profitto ci sia qualcuno disposto a entrare (o aggiungere potenza di calcolo).
Leggevo sul
thread di Alps, che la Francesca Failoni sosteneva che in futuro questa relazione potesse subire delle modifiche a causa del mutato contesto produttivo dovuto alla crisi dei chip.
Le fonderie obbligano i costruttori di ASICS ad ordini enormi per i loro standard, quindi a loro volta i produttori di ASICS obbligheranno i loro clienti ad effettuare ordini altrettanto enormi. Tanto per rendere l'idea la Failoni parlava di ordini da 300 miner al mese per 12 mesi.
é quindi probabile che questa "programmazione" degli ordini renderà ancora meno diretta la relazione tra prezzo e potenza di calcolo, che reagirà probabilmente a dinamiche molto più "lontane" nel tempo.