dario.93
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May 07, 2015, 09:34:16 PM |
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una settimana che non guardo e mi fate questi scherzi? Perchè il prezzo delle quote è sceso così tanto? Adesso mi toccherà comprare! EDIT: forse era meglio leggere la riunione Te lo stavo per scrivere
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wwzoon
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May 08, 2015, 12:46:59 PM |
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dopo la riunione il prezzo è crollato, io non venderò mai al prezzo di mercato le mie azioni, scusate ma io credo in questo progetto e ho investito anche un pò di soldini in esso, spero che la soluzione che ci proporrà bertrani sarà concordata da tutti (prezzo attuale, rivoglio il mio prezzo di mercato=0.05 btc ad azione!)
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duemme
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May 08, 2015, 12:57:33 PM |
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Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni). Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
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wwzoon
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May 08, 2015, 01:25:11 PM |
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Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni). Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
eh non lo so, dipende tutto dal capo come vuole fare, dico solo che bisogna trovare un soluzione che vada bene a tutti
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_SC_
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May 08, 2015, 03:19:02 PM |
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Qui in realtà non si sta liquidando la società, ma il primo azionista o i primi sta/stanno, dopo aver quotato la società, riprendendo possesso della stessa (delisting). La differenza è che la società non è fallita e quindi liquidata (in tal caso si divide il patrimonio sociale) ma viene "delistata". E quando questo avviene si ricomprano le quote dai piccoli azionisti ad un valore medio delle quotazioni. Chiaramente questo valore non viene determinato da chi acquista, perché in conflitto di interessi e perché i piccoli azionisti non avrebbero altrimenti alcuna possibilità che accettare il prezzo offerto, anche se per assurdo prossimo a zero. Questa è in realtà una virtual company, non ci sono regole di delisting, ma il meccanismo dovrebbe essere simile. Questa è la mia opinione, ma possiamo trovare una soluzione condivisa che vada bene a tutti o quasi. Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni). Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
eh non lo so, dipende tutto dal capo come vuole fare, dico solo che bisogna trovare un soluzione che vada bene a tutti
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duemme
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May 08, 2015, 04:16:38 PM |
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Qui in realtà non si sta liquidando la società, ma il primo azionista o i primi sta/stanno, dopo aver quotato la società, riprendendo possesso della stessa (delisting). La differenza è che la società non è fallita e quindi liquidata (in tal caso si divide il patrimonio sociale) ma viene "delistata". E quando questo avviene si ricomprano le quote dai piccoli azionisti ad un valore medio delle quotazioni. Chiaramente questo valore non viene determinato da chi acquista, perché in conflitto di interessi e perché i piccoli azionisti non avrebbero altrimenti alcuna possibilità che accettare il prezzo offerto, anche se per assurdo prossimo a zero. Questa è in realtà una virtual company, non ci sono regole di delisting, ma il meccanismo dovrebbe essere simile. Questa è la mia opinione, ma possiamo trovare una soluzione condivisa che vada bene a tutti o quasi. Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni). Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
eh non lo so, dipende tutto dal capo come vuole fare, dico solo che bisogna trovare un soluzione che vada bene a tutti a mio avviso la fattispecie è diversa nel senso che ci sono due società diverse: (i) la società virtuale che ha operato fino ad oggi; (ii) la società costituenda che opererà domani previa incorporazione in UK. forse quello che dici è vero (ossia che c'è un delisting dalla piattaforma di TheRock) ma a me pare piuttosto che ci sia un abbandono di un veicolo societario (la società virtuale) a favore della costituzione di un veicolo nuovo (la società UK). Si potrebbe ipotizzare tra le due un trasferimento d'azienda, nel senso che la prima trasferisce tutti i suoi assets alla seconda (marchio, sito, know-how, patrimonio, rapporti attivi e passivi) e poi liquida tra i soci il residuo del patrimonio (la liquidazione non è solamente frutto del fallimento della società ma è ciò che accade quando la società non opera più, come in questo caso). La nuova società inizia poi ad operare con gli assets della vecchia con i soci che l'hanno costituita. la tua idea del delisting mi pare interessante per un profilo: il prezzo di riacquisto della azioni. nel senso che il criterio del prezzo medio toglie discrezionalità nella determinazione del prezzo da parte di potrebbe essere in conflitto di interessi nel determinarlo. Mi piacerebbe però capire a quanto ammonta il patrimonio netto della società alla data attuale perché se il patrimonio fosse superiore al valore delle azioni stimato col valore di delisting mi piacerebbe prendere la mia parte visto che secondo me si tratta di una vera e propria liquidazione. Diversamente se il patrimonio fosse inferiore al valore di delisting potrebbe essere un problema perché la società potrebbe non avere le risorse necessarie per far fronte al riacquisto delle azioni (in questo caso la società potrebbe preferire la via della liquidazione). Occorrerebbe ragionare con dei dati sotto mano e cercare di fare le cose in buona fede (non sto dicendo che non lo si stia facendo) al fine di tutelare chi ha creduto ed investito nel progetto. Scusate il flusso di coscienza ma sto lavorando e ho cercato di mettere dentro tutte le mie riflessioni nel più breve tempo possibile!
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_SC_
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May 08, 2015, 04:45:05 PM |
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Sono d'accordo con quasi tutto quello che qui dici. Ma secondo me qui il grosso del valore della società è proprio l'idea di investimento,la forza del marchio, l'infrastruttura software,il sito, il know-how etc, insomma nulla di liquidabile nel nostro caso. Quando ho acquistato le mie quote pensavo a questi fattori. Tutto questo si trasferirebbe nella nuova società fisica e non rimarrebbe nulla da liquidare. Quindi l'unica soluzione è che l'azionista principale o gli altri potenziali azionisti (per ora > 500 quote) incrementino le proprie quote. Non vedo altre possibilità. Ma attendiamo riscontri prima di giungere a conclusioni affrettate. Qui in realtà non si sta liquidando la società, ma il primo azionista o i primi sta/stanno, dopo aver quotato la società, riprendendo possesso della stessa (delisting). La differenza è che la società non è fallita e quindi liquidata (in tal caso si divide il patrimonio sociale) ma viene "delistata". E quando questo avviene si ricomprano le quote dai piccoli azionisti ad un valore medio delle quotazioni. Chiaramente questo valore non viene determinato da chi acquista, perché in conflitto di interessi e perché i piccoli azionisti non avrebbero altrimenti alcuna possibilità che accettare il prezzo offerto, anche se per assurdo prossimo a zero. Questa è in realtà una virtual company, non ci sono regole di delisting, ma il meccanismo dovrebbe essere simile. Questa è la mia opinione, ma possiamo trovare una soluzione condivisa che vada bene a tutti o quasi. Ciao, sono un piccolo azionista (ho una ventina di azioni). Una soluzione potrebbe essere quella di fare come fanno le società vere quando si liquida. Si prende il patrimonio sociale (al netto delle passività) e lo si divide tra i soci in proporzione alle rispettive quote/azioni. Poi da lì in poi chi vuole partecipare alla nuova Ltd decide se sottoscrivere o meno il capitale della società neo costituita (eventualmente usando in tutto o in parte quanto incassato dalla virtual company).
eh non lo so, dipende tutto dal capo come vuole fare, dico solo che bisogna trovare un soluzione che vada bene a tutti a mio avviso la fattispecie è diversa nel senso che ci sono due società diverse: (i) la società virtuale che ha operato fino ad oggi; (ii) la società costituenda che opererà domani previa incorporazione in UK. forse quello che dici è vero (ossia che c'è un delisting dalla piattaforma di TheRock) ma a me pare piuttosto che ci sia un abbandono di un veicolo societario (la società virtuale) a favore della costituzione di un veicolo nuovo (la società UK). Si potrebbe ipotizzare tra le due un trasferimento d'azienda, nel senso che la prima trasferisce tutti i suoi assets alla seconda (marchio, sito, know-how, patrimonio, rapporti attivi e passivi) e poi liquida tra i soci il residuo del patrimonio (la liquidazione non è solamente frutto del fallimento della società ma è ciò che accade quando la società non opera più, come in questo caso). La nuova società inizia poi ad operare con gli assets della vecchia con i soci che l'hanno costituita. la tua idea del delisting mi pare interessante per un profilo: il prezzo di riacquisto della azioni. nel senso che il criterio del prezzo medio toglie discrezionalità nella determinazione del prezzo da parte di potrebbe essere in conflitto di interessi nel determinarlo. Mi piacerebbe però capire a quanto ammonta il patrimonio netto della società alla data attuale perché se il patrimonio fosse superiore al valore delle azioni stimato col valore di delisting mi piacerebbe prendere la mia parte visto che secondo me si tratta di una vera e propria liquidazione. Diversamente se il patrimonio fosse inferiore al valore di delisting potrebbe essere un problema perché la società potrebbe non avere le risorse necessarie per far fronte al riacquisto delle azioni (in questo caso la società potrebbe preferire la via della liquidazione). Occorrerebbe ragionare con dei dati sotto mano e cercare di fare le cose in buona fede (non sto dicendo che non lo si stia facendo) al fine di tutelare chi ha creduto ed investito nel progetto. Scusate il flusso di coscienza ma sto lavorando e ho cercato di mettere dentro tutte le mie riflessioni nel più breve tempo possibile!
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bumbu
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May 08, 2015, 04:49:53 PM |
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Credo che thomas trovera la soluzione piu conveniente per tutti,e sempre stato molto corretto e professionale nell'esporre le varie problematiche e soluzioni riguardo la societa'.Speriamo che anche questa volta trovi la soluzione che mette tutti d'accordo.
Saluti Maver
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duemme
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May 08, 2015, 05:13:23 PM |
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In alternativa tutti i piccoli azionisti potrebbero convergere in un unico soggetto che diverrebbe socio della società UK. La soluzione si porterebbe però dietro un certo grado di complessità (leggi costi) nella gestione dell'ente che rappresenta i piccoli azionisti!
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picchio
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May 08, 2015, 09:05:58 PM |
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Hai pensato ad un trust? https://it.wikipedia.org/wiki/TrustGli azionisti potrebbero essere i Beneficiary, tu il Disponente e qualcuno fa il trustee. Potrebbe rivelarsi uno strumento interessante.
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Ondin
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May 08, 2015, 10:00:37 PM |
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Si, dovreste approfondire l'istituto anglosassone del trust.
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bertani (OP)
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May 09, 2015, 09:21:13 AM |
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Hai pensato ad un trust? https://it.wikipedia.org/wiki/TrustGli azionisti potrebbero essere i Beneficiary, tu il Disponente e qualcuno fa il trustee. Potrebbe rivelarsi uno strumento interessante. Conosco la struttura del Trust, ma bisogna considerare che 1- dei ~140 shareholder molti sono anonimi e non hanno un account verificato.. 2- gestire un Trust e' complicato (e' uno strumento utilizzato molto poco) e non e' pensabile introdurre decine e decine di persone in un Trust - il tutto diventerebbe poi ingestibile La proposta e' ancora in fase di elaborazione, ma vi anticipo qualche dettaglio. E' probabile che ai piccoli azionisti (<500 share) verra' offerto un buyback, mentre agli altri verra' proposta come alternativa al buyback un inserimento come soci in Bitboat Ltd (UK). Sto cercando investitori interessati a mettere i fondi (in bitcoin) per il buyback in cambio di un inserimento come soci in Bitboat Ltd. Indicativamente la cifra da raccogliere per il buyback e' sui 50-100k EUR (in bitcoin), non interessano molti "investitori" piccoli, ma pochi grandi - in modo da avere una gestione piu' snella dell'azienda (e dei costi di gestione piu' bassi). Chi fosse interessato a entrare nella Ltd anche investendo direttamente in euro puo' farsi avanti contattandomi in pvt, considerando sempre che per le ragioni gia' esposte sopra non interessano investimenti sotto alle "2 figures". La valutazione (in euro) dell'intera attivita' di Bitboat (e quindi non solo della virtual company - che distribuisce i soli profitti in bitcoin, ma di tutti gli asset) e' superiore a quella di BITB, quindi gli shareholder all'X% di BITB diventeranno soci all'(X*Y)% di Bitboat Ltd con Y stimato a circa 0.55/0.6.
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picchio
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May 09, 2015, 11:05:16 AM |
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Hai pensato ad un trust? https://it.wikipedia.org/wiki/TrustGli azionisti potrebbero essere i Beneficiary, tu il Disponente e qualcuno fa il trustee. Potrebbe rivelarsi uno strumento interessante. Conosco la struttura del Trust, ma bisogna considerare che 1- dei ~140 shareholder molti sono anonimi e non hanno un account verificato.. 2- gestire un Trust e' complicato (e' uno strumento utilizzato molto poco) e non e' pensabile introdurre decine e decine di persone in un Trust - il tutto diventerebbe poi ingestibile (...) Si, capisco, ma quello che pensavo era che potrebbe diventare beneficiary chi possiede le azioni a prescindere da chi sia e da come le abbia ottenute, un modo per legalizzare lo stato di fatto. Si aprirebbero strade interessanti ...
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duemme
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May 11, 2015, 11:16:36 AM |
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Hai pensato ad un trust? https://it.wikipedia.org/wiki/TrustGli azionisti potrebbero essere i Beneficiary, tu il Disponente e qualcuno fa il trustee. Potrebbe rivelarsi uno strumento interessante. Conosco la struttura del Trust, ma bisogna considerare che 1- dei ~140 shareholder molti sono anonimi e non hanno un account verificato.. 2- gestire un Trust e' complicato (e' uno strumento utilizzato molto poco) e non e' pensabile introdurre decine e decine di persone in un Trust - il tutto diventerebbe poi ingestibile (...) Si, capisco, ma quello che pensavo era che potrebbe diventare beneficiary chi possiede le azioni a prescindere da chi sia e da come le abbia ottenute, un modo per legalizzare lo stato di fatto. Si aprirebbero strade interessanti ... L'idea è senz'altro interessante ma a mio avviso avrebbe dei costi di gestione non sostenibili e difficoltà amministrative notevoli. Pensa solo alla costituzione del Trust: tutti i piccoli azionisti dovrebbero sottoscrivere il contratto di Trust, il che già mi pare attività complessa. Forse il buyback ad un prezzo ragionevole è la soluzione più snella e veloce.
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airenzo
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May 11, 2015, 12:00:44 PM |
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mi infilo nella discussione solo un momento, solo per dire che quando il disponente costituisce un trust e nomina uno o piu trustees, può indicare come beneficiary una categoria di persone senza indicare chi siano a priori. Si fa, ad esempio, quando si costituisce un trust a beneficio dei propri figli, anche se al momento non si hanno figli ma solo prevedendo che si avranno. Al momento della scadenza del trust, se nella categoria "figli" si può annoverare qualcuno allo ra il beneficiario è individuato, altrimenti nisba.
Qui la questione è però un pò diversa perchè ogni settimana (ma fosse anche ogni anno) vengono distribuiti dividendi e credo sia necessario identificare con certezza i riceventi.
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picchio
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May 11, 2015, 02:08:00 PM |
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(...) L'idea è senz'altro interessante ma a mio avviso avrebbe dei costi di gestione non sostenibili e difficoltà amministrative notevoli. Pensa solo alla costituzione del Trust: tutti i piccoli azionisti dovrebbero sottoscrivere il contratto di Trust, il che già mi pare attività complessa. Forse il buyback ad un prezzo ragionevole è la soluzione più snella e veloce.
Non credo che i beneficiary debbano sottoscrivere nulla, il disponente credo basti.
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duemme
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May 13, 2015, 10:53:02 AM |
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(...) L'idea è senz'altro interessante ma a mio avviso avrebbe dei costi di gestione non sostenibili e difficoltà amministrative notevoli. Pensa solo alla costituzione del Trust: tutti i piccoli azionisti dovrebbero sottoscrivere il contratto di Trust, il che già mi pare attività complessa. Forse il buyback ad un prezzo ragionevole è la soluzione più snella e veloce.
Non credo che i beneficiary debbano sottoscrivere nulla, il disponente credo basti. I disponenti sono i singoli azionisti che conferiscono in Trust le proprie azioni, sicché è ovvio che devono dichiarare di voler costituire il Trust. La dichiarazione è appunto l'atto costitutivo del Trust.
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picchio
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May 13, 2015, 03:06:01 PM |
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(...) L'idea è senz'altro interessante ma a mio avviso avrebbe dei costi di gestione non sostenibili e difficoltà amministrative notevoli. Pensa solo alla costituzione del Trust: tutti i piccoli azionisti dovrebbero sottoscrivere il contratto di Trust, il che già mi pare attività complessa. Forse il buyback ad un prezzo ragionevole è la soluzione più snella e veloce.
Non credo che i beneficiary debbano sottoscrivere nulla, il disponente credo basti. I disponenti sono i singoli azionisti che conferiscono in Trust le proprie azioni, sicché è ovvio che devono dichiarare di voler costituire il Trust. La dichiarazione è appunto l'atto costitutivo del Trust. No, l'idea sarebbe di fare un trust dove il disponente ha acquisito bitboat e dispone che i proventi (in una certa percentuale) vanno ai beneficiary che corrispondono con i possessori ignoti delle quote.
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davwolf
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May 13, 2015, 04:06:49 PM |
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Mi sono collegato anche io dopo un po' e ho letto le ultime notizie ... sono un po' amareggiato di come e' stata gestiti questi sviluppi .. - Sarebbe stato piu' serio convocare la riunione come straordinaria ( magari con pm su therock ) - l'odg comunicato al 24/4 (post #958) non comprendeva il punto 5 : Editato secondo il timeslide di Mopad il 5 maggio alle 21:28 GMT - se fossi stato presente non mi sarebbe interessato nulla parlare di advertising ( perche' spendere in pubblicità ora per far crescere un "brand" di cui non faro' piu' parte ? ) ne di espansione ad altri mercati , ma solo di parlare del futuro della virtual company - visto che non ci sono notizie certe su quello che verrà fatto ( buyback ? a che cifra? ) e i tempi sarebbe stato piu' corretto sospendere il titolo fino a nuovo avviso [omissis] E' probabile che ai piccoli azionisti (<500 share) verra' offerto un buyback[omissis] La valutazione (in euro) dell'intera attivita' di Bitboat (e quindi non solo della virtual company - che distribuisce i soli profitti in bitcoin, ma di tutti gli asset) e' superiore a quella di BITB, quindi gli shareholder all'X% di BITB diventeranno soci all'(X*Y)% di Bitboat Ltd con Y stimato a circa 0.55/0.6.
- visto che ho un investimento di circa 150 quote l'ultima frase citata dovrebbe lasciarmi tranquillo su un buyback non fatto nè al prezzo IPO ne a quello attuale ma ad un prezzo preassemblea ... se cosi' non fosse in questo anno non ci sarebbe stata data un opportunità ma qualcosaltro.... devo essere fiducioso ?
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bertani (OP)
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May 14, 2015, 09:03:08 AM |
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- Sarebbe stato piu' serio convocare la riunione come straordinaria ( magari con pm su therock ) - l'odg comunicato al 24/4 (post #958) non comprendeva il punto 5 : Editato secondo il timeslide di Mopad il 5 maggio alle 21:28 GMT
La riunione di cui parli era gia' programmata (come ogni mese), una rinuone straordinaria verra' convocata non appena sara' definita con precisione la strategia di delisting. Il punto 5 e' stato aggiunto all'ultimo minuto, in buona fede: visto che durante il pomeriggio avevo riparlato della cosa con il mio avvocato e commercialista, mi sembrava giusto anticipare il discorso per evitare di mettervi davanti al fatto compiuto, senza possibilita' di dire la vostra. Sono in possesso della maggior parte delle share e visto che si tratta di "virtual company" (che legalmente non e' inquadrabile, ne' paragonabile a asset quotati sui mercati regolamentati) non avrei alcun obbligo di buyback. Dei ~140 shareholder totali molti sono anonimi (non verificati su therock) e alcuni non hanno nemmeno l'email verificata (utenti iscritti da molto tempo su therock, fino a qualche mese fa non era obbligatorio verificarla). Per una questione di correttezza e di "obbligo morale" ho intenzione di procedere al buyback e di dare la possibilita' a chi ha creduto al progetto in modo pesante (con almeno 500 share, come gia' detto) di diventare socio effettivo della nuova Ltd (come alternativa al buyback, che comunque viene proposto anche a loro). - se fossi stato presente non mi sarebbe interessato nulla parlare di advertising ( perche' spendere in pubblicità ora per far crescere un "brand" di cui non faro' piu' parte ? ) ne di espansione ad altri mercati , ma solo di parlare del futuro della virtual company
Come hai detto anche tu l'odg e' stato aggiornato tardi con quel punto, motivo per il quale ho ritenuto opportuno procedere in ogni caso in ordine, visto che BITB al momento e' ancora operativo e lo sara' ancora per qualche settimana, fino a quando non avro' definito la strategia con precisione. In ogni caso alla riunione precedente non si era presentato nessuno, mentre alla scorsa riunione hanno partecipato molti utenti. Questo mi fa credere che a molti di loro era comunque giunta la notizia dei problemi dei quali avrei parlato. Dopo aver aggiornato l'odg avevo infatti provveduto a notificare la cosa su tutti i gruppi telegram (con centinaia di partecipanti) relativi a Bitcoin e nei quali molti shareholder sono abitualmente. La comunicazione e' stata efficace e i risultati si sono visti con i numeri. Quindi la tua critica non mi sembra aver molto senso, considerando anche che la riunione e' durata piu' di 1h, oltre il doppio del solito. Ai presenti durante la riunione, inoltre, era stato presentato l'odg e alla mia proposta di procedere in ordine non e' stata posta alcuna obiezione. - visto che non ci sono notizie certe su quello che verrà fatto ( buyback ? a che cifra? ) e i tempi sarebbe stato piu' corretto sospendere il titolo fino a nuovo avviso
L'ipotesi non e' stata considerata necessaria, la liquidita' sul mercato e' cosi' bassa che i movimenti sullo stesso non influiscono sulla valutazione reale che puo' avere la cosa. Al momento sto sentendo varie persone con voce in capitolo (i major shareholder singolarmente, vari shareholder minori, therocktrading, avvocati/commercialisti esperti in Bitcoin, altre persone di rilievo nella community) per studiare una strategia adatta. Il buyback a 0.05 btc/share non e' pensabile, per il semplice motivo che i volumi mossi a quelle cifre sono di poco rilievo (come sempre lo sono stati sul mercato) e facilmente manipolabili. Quello che si sta studiando e' un buyback a un prezzo superiore, in bitcoin, rispetto a quello IPO, ma ben inferiore a 0.05. Sto cercando di reperire i fondi per rendere possibile questa manovra. - visto che ho un investimento di circa 150 quote l'ultima frase citata dovrebbe lasciarmi tranquillo su un buyback non fatto nè al prezzo IPO ne a quello attuale ma ad un prezzo preassemblea ... se cosi' non fosse in questo anno non ci sarebbe stata data un opportunità ma qualcosaltro.... devo essere fiducioso ?
La maggior parte delle share in circolazione e' stata comprata a prezzo IPO, 0.01 btc l'una e BITB ha distribuito dall'inizio ~150 btc. Varie virtual company hanno avuto il mio stesso problema nel corso dello scorso anno e hanno proceduto al delisting senza alcun buyback. Il risultato che sto cercando di ottenere e' qualcosa di diverso, ma non vi posso proporre ne' promettere un buyback a un prezzo che non considero ragionevole e senza i fondi per farlo. Penso di aver sempre agito in buona fede e anche questa volta sto muovendomi con la massima trasparenza e cercando di venire incontro agli interessi di tutti, limitatamente a cio' che si puo' fare nella pratica.
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