non c'è scritto da nessuna parte che siano spariti. Chi ha lanciato l'attacco DDOS ha contemporaneamente coordinato un mega dump per far crollare il prezzo, mi pare un attacco speculativo più che altro. Appena riprese le normali contrattazioni, il prezzo si è riallineato subito al mercato.

di quale attacco parli? Visto ora, si parla di DDOS, ma ad averci perso è stato chi aveva posizioni aperte in margin trading.
Certo che ogni pair è un canale a sé: se sul tuo account hai solo euro, non puoi comprare in dollari.
Comunque in generale Kraken ha una liquidità in USD molto più bassa rispetto all'EUR, quindi è più probabile che si verifichino transazioni con prezzi anomali.

Nulla di nuovo mi pare...
http://www.iene.mediaset.it/video/834/viviani-pagare-meno-tasse-si-puo-ma-attenzione_670834.shtml

i prelievi di bitcoin sono indicati "Free of charge", mi sembra inconcepibile una fee di rete del genere... io chiederei spiegazioni al supporto

eeeh?? Ti fanno pagare quasi 6 euro di fee?? Ma non è che includono delle fee di prelievo che si prendono loro? Che exchange sarebbe?

comincia a chiederti a cosa servono gli Euro, poi magari ne riparliamo

Certo che si può! Devi solo controllare che gli importi siano entro i limiti per il tuo livello di verifica, per poter prelevare fiat devi essere almeno Tier 2.

Queste domande danno l'idea di una confusione totale non solo sul bitcoin, ma proprio sui meccanismi di base dei sistemi finanziari... Il mercato del bitcoin è diverso dalla borsa e dai mercati tradizionali per molti versi, ma ci sono delle leggi di mercato che sono valide anche qui come ovunque, a partire da quella della domanda e dell'offerta.
Chi partecipa a un mercato tende ad acquistare e/o vendere al prezzo che ritiene adeguato al valore che attribuisce a quel bene (in questo caso bitcoin, ma è lo stesso per mercati azionari o di altro genere purché aperti). Persino quando fai la spesa trovi lo stesso prodotto a prezzi diversi in negozi diversi, e puoi decidere dove acquistarlo a seconda di quanto sia conveniente...
È una valutazione soggettiva che si basa sulla propria conoscenza e sulle proprie aspettative di come evolverà quel mercato: se penso che il valore aumenterà nel tempo, sarò disposto a pagare di più pur di procurarmelo, ecc.
Non c'è nessuno che ti dice qual è l'equazione giusta per calcolare il prezzo, non c'è un'unica quotazione ufficiale accettata da tutti come per il cambio Euro/Dollaro, però ci sono degli indici di riferimento, ottenuti mediando su vari exchange, per esempio come questi:
https://bitcoinaverage.com/en/currency-markets/btc-to-usd

Qui invece puoi confrontare le quotazioni su diversi exchange:
https://bitcoincharts.com/charts/
https://bitcoinwisdom.com/

Non ho mai scritto che non si puo guadagnare acquistando e rivendendo bitcoin, c'è chi riesce a guadagnare facendo trading, sfruttando le oscillazioni delle quotazioni, ma è un'attività molto rischiosa e assolutamente sconsigliata senza una preparazione adeguata. Se qualcuno ti ha raccontato che con i bitcoin si possono fare guadagni facili, o non ha capito niente del bitcoin lui per primo, o vuole fregarti... In ogni caso sei completamente fuori strada.

puoi sempre esportare la chiave privata e tenerla al sicuro offline, anche senza usare un wallet. Io ho fatto così anni fa, quando fu dismesso il client ufficiale Ripple, e ce li ho ancora su un hd criptato, mai toccati da allora...

non necessariamente. Ti ho indicato alcuni esempi, ma ci si può spingere anche più in là con la fantasia.
Altro caso: un sistema di car sharing in cui un token, con la sua chiave privata, è associato alla chiave vera e propria dell'auto. Acquistando il token, per il tempo in cui lo possiedo acquisisco il diritto ad usare la chiave per guidare l'auto. Il tutto può essere regolato da uno smart contract che, a intervalli di tempo regolari, mi addebita una tariffa in ETH, finché non restituisco il token.

Comunque no, non sono solo su Ethereum. Qualcosa di simile è possibile persino su Bitcoin con i protocolli per colored coins, ma non hanno avuto lo stesso boom che stanno avendo adesso i token, con tutte le varie ICO, alcune assolutamente folli come l'ultima degli Gnosis.

I token rappresentano titoli di proprietà o diritti di partecipazione e/o utilizzo di qualcosa... il qualcosa dipende dal tipo di piattaforma, dal progetto e da chi li emette. Ad es. potrebbero essere quote di un titolo o di una società, diritti di voto in un sistema tipo PoS, oppure corrispondere al possesso di una porzione di commodity sottostante (ad es. ho un caveau con 100 kg di oro e distribuisco 100.000 token che certificano la proprietà di un grammo ciascuno).

Il moderatore ha spostato l'altra discussione (la prima che hai aperto) nella sezione generale in Ita, quindi vuol dire che è quella ritenuta corretta. Chiudi questo topic e continua sull'altro.

Non sono ammessi post duplicati, tra l'altro hai scritto entrambe le volte nella sezione sbagliata: qui ci sono annunci di compravendite tra privati, non si parla di exchange. Ti è stato risposto nell'altro thread, se hai altre domande rivolgile nelle sezioni corrette.
Altra cosa: il titolo della discussione dovrebbe essere indicativo di cosa si sta chiedendo: è buona norma evitare oggetti generici come "aiuto".

infatti, totalmente diverso a comincare dal fatto che non esistono "broker", ma exchange (cioè mercati, piattaforme di scambio).

Sulle differenze di quotazione tra un exchange e l'altro, qualche economista potrebbe addentrarsi nelle varie teorie sull'efficienza dei mercati, secondo cui il prezzo dovrebbe riflettere ovunque e istantaneamente tutta l'informazione disponibile al mercato su un certo asset oggetto di trading.
Questo appunto nella teoria, perché in pratica sui mercati delle criptovalute tutto si può dire meno che siano efficienti. Tutto ciò per svariati motivi, legati ad aspetti sia tecnici che normativi (ad es. alcuni stati impongono restrizioni ai servizi che scambiano criptovalute con valuta fiat), a rapporti spesso problematici con le banche d'appoggio, che possono determinare blocchi o rallentamenti dei prelievi del credito depositato dagli utenti, piuttosto che a differenze di liquidità e volumi, alla percepità affidabilità e solvibilità del servizio: non esiste né fondo di garanzia, né "bail-in" per gli exchange, e ormai si è perso il conto di quelli che negli anni hanno chiuso scappando con la cassa...

Generalmente un exchange viene ritenuto affidabile fino al giorno in cui non scamma o subisce un hack, dichiarando di aver perso le coin depositate in custodia dagli utenti, per cui non ne esiste uno che si possa considerare sicuro in assoluto. Comunque se fai qualche ricerca sul forum troverai discussioni dedicate sugli exchange più utilizzati, puoi cominciare da qui: https://bitcointalk.org/index.php?topic=854658.0

I dev non possono decidere nulla senza l'appoggio dei miner. L'unico motivo per cui non si è ancora risolto lo stallo è che i miner non hanno assunto una posizione comune predominante. A parte mettere la testa sotto la sabbia e mantenere lo status quo. Ma non potrà durare per sempre.

scusa, e come lo confronti il valore rispetto alle altre valute? Se il numero di coin in circolazione è diverso, è come confrontare pere con carciofi... Puoi al limite guardare la capitalizzazione complessiva, che però, come è stato già fatto notare, è falsata dal fatto che non esiste mining e gli XRP sono in mano ai dev, che li rilasciano come pare a loro.

Uno dei pochi progetti di rilancio dell'economia per cui potrebbe avere senso usare una nuova criptovaluta è la moneta fiscale:

http://investire.aduc.it/articolo/moneta+fiscale+ottima+idea+che+necessita+perfetta_25867.php

Come ben spiegato nell'articolo, l'idea può funzionare se realizzata nel modo giusto. Credo che ci siano tutti presupposti per basare questa moneta su blockchain, anche se con caratteristiche diverse da quelle del bitcoin.

la vittima non può accorgersi di nulla perché nell'annuncio non ci sono le generalità dell'inserzionista: chiunque può inserire un annuncio con un'email qualsiasi, al limite con numero di cell intestato a pincopallo di turno. Quando gli da il tuo conto su cui fare il bonifico, si sta spacciando per te.
Per i documenti falsi, è vero: un truffatore se ne può procurare facilmente, però non può farci proprio tutto ciò che vuole. Magari riesce a intestarsi una prepagata, ma aprire un conto corrente presso una banca vera, che richiede magari il riconoscimento in filiale, è molto più difficile e rischioso. Per questo è importante anche il mezzo di pagamento accettato: va bene bonifico da una banca conosciuta, assolutamente da evitare prepagate, postepay, paypal ecc.

Le altre domande mi lasciano un po' perplesso... è possibile guadagnare, come lo è facendo trading di qualunque altro asset, ma non è affatto scontato, anzi c'è il rischio di farsi molto male, vista la volatilità che ancora caratterizza il bitcoin. Prima di addentrarsi sulle equazioni dei prezzi, sarebbe consigliabile documentarsi meglio, seguire per un po' l'andamento delle quotazioni e, se proprio si è decisi a comprarne per speculazione, non buttarci mai più di quanto non si sia disposti a rischiare di perdere.

Applicazione interessante in teoria, ma che valore legale avrebbero questi contratti? Cambierebbe tutto da una giurisdizione all'altra, e comunque senza futuri adeguamenti normativi, non so se le parti verrebbero realmente tutelate in caso di dispute.

tecnicamente non si può neanche considerare una criptovaluta, dato che le transazioni non corrispondono al passaggio di proprietà di un token, ma ad IOU, ovvero crediti che richiedono un trust da parte del creditore