va bè, non mi pare sta grande innovazione: si tratta fondamentalmente di un sistema PoS come tanti altri
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chiarimanti che in realtà non chiariscono un bel nulla! qualora i bitcoin detenuti abbiano superato il valore di euro di 51.645,69, per almeno sette giorni lavorativi nel periodo d’imposta 2017 quali bitcoin bisogna considerare? Solo quelli tenuti su exchange o anche su wallet locale (cagata pazzesca..)? E che tasso di cambio va applicato? il contribuente è tenuto alla compilazione del quadro RW, sia in relazione all’oro detenuto che ai bitcoin eventualmente ancora detenuti al termine del periodo d’imposta vedi sopra: dovrei dichiarare anche quelli che tengo in un cold wallet, o magari su paperwallet? Ma non scherziamo...
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ma non è richiesta nessuna licenza o autorizzazione? uno decide di aprirsi un exchanger e lo apre?
al momento il mercato non è ancora regolamentato, vedremo nei prossimi mesi come si evolveranno le cose. bè, questo dipende dalla giurisdizione. Negli USA ad esempio i controlli sono diventati molto più stringenti, per questo chi gestisce gli exchange tende a spostarsi in giurisdizioni più favorevoli tipo Singapore, Hong Kong, Malta, ecc.
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Non si possono tradare o prelevare? Non puoi semplicemente acquistarne ancora per arrivare al prossimo intero? Magari il calcolo non sarà perfetto e ti trovi qualche frazione in più, ma un conto è perdere 0.01, un conto 0.99
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In realtà il multisig in se potrebbe farlo una sola persona come misura di sicurezza personale (chiave privata divisa in più parti). Quello che mi stupisce è la presenza di un curatore solo e non di un pool di più curatori fallimentari che sceglie insieme, vista la quantità di denaro.
il motivo é che ci sta tanta ignoranza bastarebbe assoldare un consulente con esperienza nel settore per evitare strafalcioni del genere o peggio ... issue di sicurezza per tutti quei soldi la gente non capisce come funziona e si improvvisa Non mi stupirebbe sentire la notizia tra qualche anno di un curatore che è stato derubato con conseguente dump, a questo punto per esempio così: https://it.cointelegraph.com/news/moscow-man-mutilated-and-mugged-for-1-million-in-bitcoin-local-sources-report
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Essendo uno degli oltre 24.000 goxati in attesa da più di 4 anni di essere ripagato, mi sento di fare qualche precisazione. Innanzi tutto, ogni utente ha dovuto compilare un claim con l'elenco dei bitcoin e della valuta fiat depositata sul proprio account al momento della chiusura dell'exchange. Poiché i bitcoin all'epoca non erano riconosciuti come moneta in Giappone, il tribunale ha disposto che i crediti in bitcoin fossero convertiti prima in dollari e poi in yen ad un tasso convenzionale, corrispondente alla data di inizio del procedimento per bancarotta: Following consultations with the Tokyo District Court and in accordance with the Japanese Bankruptcy Law, the exchange rate for Bitcoin will be the CoinDesk Bitcoin Price Index on the day (23:59 on April 23, 2014) (Japan time) before the commencement of bankruptcy proceedings (1 Bitcoin = $483 = 50,058.12 yen 2 ). Il curatore fallimentare (Avv. Kobayashi) si è preso tutto il tempo per le necessarie verifiche sui claim: la maggior parte delle richieste erano fake e sono state respinte, altri si sono appellati ed è stata necessaria una revisione, ecc. [table border=1] | Number of filings | Total amount of claims filed * | Total amount of claims that have been accepted * | Total amount of claims that have been rejected * | Creditors who filed a claim only with respect to the Bankruptcy Claims Related to Exchange | 24,750 filings | JPY 263,519,268,303,371 | JPY 45,609,593,503 | JPY 263,473,658,709,868 |
* All amounts have been converted into JPY. Quindi il debito riconosciuto ammonta a poco più di 45,6 miliardi di yen, pari a circa 427 milioni di dollari al cambio attuale. Nell'ultimo report, in seguito alla vendita di BTC e BCC, Kobayashi dichiara attivi per complessivi 420 mln, che significa che ci sono fondi sufficienti a ripagare quasi il 100% del debito, e per i 7 mln che mancano sarebbe sufficiente venderne un altro migliaio, senza quindi impattare sul mercato. Resta da chiedersi cosa ne sarà dei 166.000 bitcoin che avanzano, ma c'è da aspettarsi che saranno oggetto di dispute legali che andranno avanti per anni: ci sono studi legali negli USA che stanno portando avanti delle class action contro Karpeles e le sue società, mentre un gruppo di creditori ha presentato istanza di "civil rehabilitation", con distribuzione di quote di proprietà ai vecchi utenti.
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c'è una sezione alt-coin per discussioni di ICO, e mi pare ci sia già un thread aperto sull'argomento
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Boh quella storia che c'e' un intero paese che quotidianamente fa scambi in bitcoin...
Il servizio sulle Iene e la storia di Rovereto l'ho presente ma per me o le registrazioni sono state fatte qualche mese fa e dunque il tutto sarebbe più verosimile (hostfat quando sei stato intervistato? ), oppure è un po' romanzato, la bitcoin valley di Rovereto esiste ma oggi come oggi nessuno ci paga un caffè/aperitivo [OT] questo vuol dire che come al solito l'informazione e' approssimativa, non contestualizzata, forviante. Non mi sento un pivellino nelle cripto, ma quel servizio mi ha fatto davvero venire un dubbio che mi ero perso qualcosa... E se un nuovo vede il servizio, immagina di poter davvero comprare le bibite con i bitcoin. vabbe'. [/OT] bè se il barista è disposto a fargli credito e aspettare un mesetto che passi la transazione, si può fare... Lo scorso dicembre, quando le fee medie erano sui 400 sat/byte, avevo provato a fare una transazione di prova di poche migliaia di satoshi, mettendo fee di 1 sat/byte... pensavo che la rete l'avesse rimbalzata del tutto e che fosse ormai caduta nell'oblio, invece dopo un mese circa è stata confermata
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Ciao premetto che non sono esperta ma una domanda mi sorge spontanea...Mi riferisco al punto numero 2, in che modo puoi essere minacciato o rapinato se in questo caso la cosa non avviene fisicamente??
come non fisicamente?? L'ultimo hanno cominciato a tagliuzzarlo finché non gli ha dato quello che volevano: più fisicamente di così...
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Questo nuovo episodio è davvero grave, molto più violento del precedente per le modalità..... e ancora una volta (cioè come il precedente) è nato dal fatto che il personaggio era noto per avere bitcoin (o comunque cripto valute). Quindi si riconferma la tesi che sta emergendo in questo thread che la miglior garanzia sia - ad oggi - il low profile.
Alla luce di questo mi domando: personaggi che sono noti per essere possessori di bitcoin non sono un po' preoccupati ? ad esempio il "nostro" Hostfat - che si spende molto (onore al merito) anche in conferenze ed interviste e per questo è piuttosto noto, non teme di essere oggetto di attenzioni non gradite ?
dopo questa gufata sarà costretto a scrivere con una mano sola...
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Da quel che avevo letto, le LN hanno un'architettura hub & spoke, quindi tendono a introdurre un fattore in più di centralizzazione. Non dico che l'idea sia da buttare, ma neanche che la si possa considerare una panacea.
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