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1781  Local / Accuse scam/truffe / Re: Firstcoin - Truffacoin on: September 13, 2018, 09:47:35 AM
Qualcuno che ci è cascato si sta rivolgendo ad associazioni di consumatori. Non mi pare che gli diano molte speranze, poveracci...

https://investire.aduc.it/lettera/centurion+starbit+brutus+ecc_291934.php
1782  Local / Italiano (Italian) / Re: WARNING ethereum on: September 12, 2018, 01:02:29 PM
Nell'articolo e nel tweet di Vitalik c'é scritto che lo swap da PoW a PoS è necessario. Rimarrebbe il fatto che Ethereum verebbe speso per le fee dei token, o sbaglio? Come può il PoS azzerare il rischio che ETH vada a zero?

Perché il PoS comporta che ci siano coin o token che vengono messi a stake per attribuire i diritti di voto sui blocchi da aggiungere.
Per bypassare ETH si dovrebbe definire un vettore di tutti i possibili token con relativi pesi, e trovare un modo per calcolare i voti risultanti, cioè quello che è chiamato HD-POS. Secondo Buterin sarebbe troppo complicato e infattibile, in effetti verrebbe fuori un casino pazzesco: chi decide i pesi da attribuire agli stake dei vari token? Come aggiorni ogni volta il protocollo man mano che escono token nuovi?

Realisticamente ETH rimane la base comune e il modo più semplice per calcolare i voti del POS, mantenendo quindi una propria utilità oltre a quella che deriva dall'essere un mezzo per pagare le fees, e tutto questo dovrebbe garantire che mantenga un valore maggiore di zero.

Quindi il token sarebbe come se non fosse collegato a eth, le fee per inviarlo si pagherebbero in quel determinato token quindi. Sinceramente mi convince poco. Neblio è una coin che supporta smart conracts ed è PoS ma non mi sembrea proprio che funzioni così

Edit: rileggendo ho capito, I token a stakare hanno un determinato peso ma la tua ricompensa è sempre in ETH , uguale le fee che rimangono in Ethereum. Giusto?

La tesi di Rubin è che le fees possano essere pagate con altri token, bypassando gli ETH, ma per azzerare completamente il valore degli ETH non dovrebbero essere usati neanche per votare nel PoS, mettendo in stake altri token. Quest'ultimo punto secondo Buterin non è realisticamente fattibile.
1783  Local / Italiano (Italian) / Re: WARNING ethereum on: September 12, 2018, 11:41:43 AM
Nell'articolo e nel tweet di Vitalik c'é scritto che lo swap da PoW a PoS è necessario. Rimarrebbe il fatto che Ethereum verebbe speso per le fee dei token, o sbaglio? Come può il PoS azzerare il rischio che ETH vada a zero?

Perché il PoS comporta che ci siano coin o token che vengono messi a stake per attribuire i diritti di voto sui blocchi da aggiungere.
Per bypassare ETH si dovrebbe definire un vettore di tutti i possibili token con relativi pesi, e trovare un modo per calcolare i voti risultanti, cioè quello che è chiamato HD-POS. Secondo Buterin sarebbe troppo complicato e infattibile, in effetti verrebbe fuori un casino pazzesco: chi decide i pesi da attribuire agli stake dei vari token? Come aggiorni ogni volta il protocollo man mano che escono token nuovi?

Realisticamente ETH rimane la base comune e il modo più semplice per calcolare i voti del POS, mantenendo quindi una propria utilità oltre a quella che deriva dall'essere un mezzo per pagare le fees, e tutto questo dovrebbe garantire che mantenga un valore maggiore di zero.
1784  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: L'intelligenza artificiale può prevedere il prezzo del Bitcoin? on: September 11, 2018, 11:50:29 AM
Assolutamente no, considerando che il mercato interessante per i trader automatici (bot), quello a breve termine, è costruito da sentimenti di esseri umani che per definizione non sono prevedibili

qua si può aprire un discorso molto interessante su quanto, gli atomi a comportamento deterministico che compongono i nostri cervelli, fanno emergere questa stupenda proprietà emergente che è il libero arbitrio Cheesy

mica tanto deterministico: lì siamo alla scala della meccanica quantistica, l'indeterminismo per antonomasia. Qualcuno ci ha provato a dare quel tipo di interpretazione, uno dei nomi più noti è Roger Penrose con i suoi saggi da "La mente nuova dell'imperatore" a "Il grande, il piccolo e la mente umana", ma personalmente queste tesi riduzionistiche non mi hanno mai convinto.

mmm io parlo di un atomo nel suo intero.
I modi in cui gli atomi si combinano per formare le molecole direi che sono deterministici, no?

Date certe condizioni energetiche, due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, formano sempre acqua credo...

bè insomma... pensare che sistemi costituiti da miliardi di miliardi di atomi, con tutte le infinite interazioni che possono avvenire fra essi, siano descrivibili in maniera deterministica suona abbastanza irrealistico, e comunque modellizzare un atomo secondo la sua definizione etimologica di "indivisibile" è un'astrazione che comporta una descrizione semplificata e parziale della realtà.

La descrizione della coscienza e del pensiero come epifenomeni riconducibili a interazioni meccanicistiche e deterministiche fra atomi, dal punto di vista filosfico, porta innanzi tutto alla negazione del libero arbitrio. Quindi a ricondurre il comportamento umano a quello di una macchina, complicata fin che si vuole, ma pur sempre tale e dunque in linea di principio predicibile. Una visione che poteva essere attuale all'epoca dell'Illuminismo, ma che suona oggi piuttosto naive, anche alla luce degli sviluppi della fisica a partire da oltre un secolo fa, con la nascita appunto della meccanica quantistica e il passaggio da determinismo a indeterminismo.

Nel tempo vari scienziati e filosofi hanno provato a spiegare il collasso della funzione d'onda come risultato dell'interazione con la coscienza e viceversa. Ad esempio il modello di Penrose ipotizzava che la struttura dei neuroni si appoggiasse a delle molecole formate da microtubuli proteici, che in determinate condizioni verrebbero a trovarsi in uno stato coerente, e che in qualche modo la riduzione del loro stato fosse associata al compimento di una scelta cosciente. A me è sempre sembrata un'interpretazione un po' forzata e tutta da dimostrare, e in generale rimango abbastanza scettico su questo genere di visione riduzionistica, per non parlare delle teorie pseudoscientifiche che pretendono di usare questi argomenti per dimostrare l’esistenza dell’anima: https://www.wired.it/attualita/media/2017/11/21/teoria-quantistica-coscienza-anima/
1785  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: L'intelligenza artificiale può prevedere il prezzo del Bitcoin? on: September 10, 2018, 02:44:24 PM
non sono un esperto di intelligenza artificiale, ma come può prevedere le "emozioni" degli investitori??  eventuali diffidenze verso le banche da parte degli utenti?? scandali finanziari che potrebbero muovere nuovi investitori nel mondo cripto?

Quelli che hai citato in realtà sono tutti elementi che un buon sistema di machine learning potrebbe gestire e quindi tenere in considerazione. Si tratterebbe naturalmente di un sistema molto complesso da mettere in piedi  (sforzo economico notevole) e poi da alimentare con i dovuti flussi informativi, ma lo si potrebbe fare.
Quel che non si potrebbe fare - ed è il motivo per cui dicevo che non si può predire il futuro e quindi arricchirsi con questi sistemi - è che oggi non si riuscirebbe a tener conto di fattori esterni forti e imprevedibili.

Esempio:
- se ci fosse uno scandalo (uno degli  elemento che citi) questo causerebbe una modifica facilmente intercettabile nel sentiment della collettività: questo segnale si potrebbe intercettare facilmente (qualsiasi grande azienda già oggi lo fa nel proprio mercato) e il suo effetto probabilmente sarebbe "prevedibile"
- al contrario se ci fosse un mercato con una certa direzionalità, e all'improvviso entrasse una mano forte ma così forte da riuscire a creare uno spike improvviso e consistente nel prezzo di una moneta, questo fattore non sarebbe intercettabile (abbiamo fatto l'ipotesi che nasca all'improvviso per volontà di qualcuno) e farebbe cadere il ns. bell'algoritmo




mi dispiace ma neanche un'ai fantascientifica ci riuscirebbe, semplicemente perché nessuno  può prevedere il futuro

a parte Hari Seldon, ovviamente
1786  Local / Italiano (Italian) / Re: WARNING ethereum on: September 09, 2018, 10:17:43 PM
Ehm... cercavo di seguire la discussione ma non ci sto capendo un emerito caxxo.

Non è che qualche anima buona può fare un minisunto ad usum microcefalorum?

Poi, se quei pochi ETH vanno a zero pazienza, ma almeno capire il perché...

Tl; dr?
Utility coin - per Vitalik (secondo una logica tutta sua) si rischia il tracollo in controvalore dollari perché ti serve la coin utility per muovere la coin token.

P.s.: ringrazio micio e gli altri per il merit.

in realtà a proporre questa tesi è stato Jeremy Rubin, dev di Bitcoin Core (lievemente in conflitto di interessi, si potrebbe pensare...) e Buterin ha risposto ammettendo che alcuni argomenti sono validi, ma con alcuni distinguo legati al PoS. Non è proprio così semplice la questione.
1787  Local / Italiano (Italian) / Re: WARNING ethereum on: September 09, 2018, 01:37:45 PM
Ok, e questi disincentivi sarebbero - per esempio- il fatto di pagare gas non più in Eth ma in buzzcoinworld (ovviamente sempre seguendo l'esempio). Ma questo implica che il miner voglia accettare Buzz, e non è detto che sia così pacifica come conclusione.... soprattutto pensando che la Buzz potrebbe essere l'ennesima coin di una Ico sconosciuta (Eth viene molto usato per questo in fin dei conti no ?)  e che - perciò - il miner potrebbe non aver nessuna voglia di accettare come gas.
Insomma non mi sembra davvero così "immediato" come pericolo (forse sottovaluto io).

No anzi quella sarebbe una possibile soluzione. Il disincentivo sta nel fatto che per trasferire un token sei costretto a spendere eth per bruciare il gas, quindi per fare un tx devi prima vendere il token per prendere gli eth e poi spendere questi eth per mandare gli altri token. Se a questo giro si aggiungono le variabili prezzo e pressione, va da sè che nel momento in cui decido quanti token vendere per eth a quanti eth effettivamente ottengo, ci sta un gap che può mandarmi in "negativo" il bilancio. Quindi viene automatico dire che ethereum fa schifo-> nessuna adozione-> eth va a zero.
La soluzione proposta metterebbe comunque in crisi eth: l' eth è l' unico combustibile dell EVM, se ci si mette altra roba (al di là dei problemi di contorno, sempre importanti tra l' altro), si avrà un minor apprezzamento del combustibile primario e quindi un mimor valore. Dove potrebbe stare la svolta? Sulla "qualità" del combustibile che riporterebbe in cima eth sulla lista dei token (se eth) accettati dai miner.

Personalmente questa soluzione (molto parziale) mi piace però va molto contestualizzata sulla disponibilità dei miner che rivestirebbero un ruolo ancora piu importante in quanto potrebbero essere causa di pump/dump su tutti i derivati della rete eth

Mi pare che ci sia qualche vizio logico di fondo. Innanzi tutto, se voglio fare una transazione che sposti una certa quantità di token (nell'esempio inventato, buzzcoinworld), è vero che devo procurarmi degli ETH per coprire le fees, ma non sta scritto da nessuna parte che gli ETH li devo scambiare proprio con buzzcoinworld, spingendo al ribasso il valore di questi ultimi. Posso benissimo acquistare ETH su qualche exchange pagando in BTC, o qualsiasi altra coin non correlata a buzzcoinworld, o persino pagare in moneta fiat.

Ma ammettiamo pure di adottare quella che chiamano "economic abstraction", cioè la possibilità che le fees vengano pagate non in ETH, ma in qualche altro token a cui i miner attribuiscano un certo valore preferenziale. La conclusione sarebbe che bypassando gli ETH, verrebbe meno la loro adozione, portandone il valore a zero. Ho letto la risposta di Buterin, che dice di concordare in linea di principio sugli argomenti a favore di questa tesi, tranne per ciò che riguarda il PoS.

Intanto andrebbe sottolineato che in tutta l'analisi viene completamente trascurato un aspetto che in realtà è fondamentale: ci si concentra esclusivamente sulle fees, ma finché resterà in vigore il PoW, continuerà ad esserci un reward per il mining che rimarrà inevitabilmente espresso in ETH. Quindi i miner, poiché ricevono ETH come ricompensa, avranno tutto l'interesse a far sì che l'ETH mantenga un valore di mercato, e saranno incentivati ad includere nei blocchi solo transazioni con fee espresse in ETH, o al limite in token direttamente scambiabili per ETH a un tasso per loro conveniente.

Quindi il problema si porrà se e quando si passerà al PoS puro (la prima release di Casper è stata pianificata come ibrida PoW/PoS), ma su questo punto Buterin è critico, e tende a escludere la possibilità di adozione del HD-POS, in cui la votazione è basata sul possesso di un vettore di asset, e non di soli ETH. Questo sarebbe senz'altro un aspetto interessante da approfondire, per capire quanto siano fondati i dubbi di Buterin, ma effettivamente mi pare una questione molto tecnica e richiederebbe del tempo per essere esplorata a fondo.
1788  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 08, 2018, 12:28:12 PM
Ti faccio tre esempi veloci per controbattere alle tue osservazioni (devi scusarmi, ma ho anche una vita al di fuori del forum che purtroppo me ne tiene lontano!):
1) io faccio un investimento, magari penso anche che questo possa essere goduto dai miei figli ( casa ad esempio, oppure proprio i bitcoin). Ovvio che non sono 200 anni, ma magari 50 si.  In quel. Sai la tenuta della moneta (inflazione) è sicuramente una cosa da tenere in conto.
2)qui proprio ti sbagli. La teoria monetaria dice che una buona moneta è uno buono store of value, ovvero qualcosa  che riesca a mantenere costante il proprio valore rispetto ad un paniere di beni. Proprio per questo le mele, o altre cose deperibili, non sono buone monete. Qui proprio cantonata.
3) credi che perdere i propri  soldi in fiat sia difficile? ti consiglio un viaggio in Venezuela, oggo,  dove i cittadini hanno perso tuti i loro soldi in poche settimane. ( guarda caso in quel paese il bitcoin è in boom). se perdi i bitcoin è colpa tua, se pwrdi i Fiat nella stragrande maggioranza dei casi NON è colpaxtua, proprio perche in ultina istanza i soldi tuoi nin sono veramente TUOI.
F1

Qui stiamo andando OT, dico solo che non penso che perdere i soldi in fiat sia impossibile, ma allo stesso tempo penso sia molto più probabile perdere i propri soldi in bitcoin (d'altronde si dice di investire in bitcoin i soldi che puoi permetterti di perdere, penso che tutti teniamo la maggior parte dei risparmi in fiat). Non si può mettere sullo stesso piano dal punto di vista dei rischi l'EURO con i BTC: è ovvio che quest'ultimo comporta dei rischi maggiori.

Per quanto riguarda il discorso dello store of value, "mantenere costante il proprio valore rispetto a un paniere di beni" implica 2 cose:

1) che esista un paniere di beni (se ti trovi in un'isola deserta con 10 kg d'oro non ci fai nulla, o se l'economia del tuo Paese crolla idem, al massimo puoi scappare)

2) il valore di una moneta dipende sempre dal mercato, cioè dalla fiducia che la maggioranza delle persone attribuisce al fatto che altre persone nel futuro continuino ad attribuire lo stesso valore a quel tipo di moneta

Se pensi al punto 2), questo ci fa capire come sia illusorio credere che ci siano "oggetti" o "prodotti" dell'uomo tipo oro o btc che siano intrinsecamente "store of value". Per un dato periodo storico l'oro ha assolto a questo compito, magari tra 10 anni verrà soppiantato dal btc e tra altri 10 anni il btc a sua volta verrà soppiantato da qualcos'altro. Il valore dipende SEMPRE dagli altri, che si tratti di EURO, ORO o BTC, perchè sono strumenti sociali, il singolo individuo non conta. E dipende sempre dal fatto che tu viva o no in un'economia florida. Se l'intera economia mondiale andasse in crisi, e si perdesse ricchezza reale a livello mondiale, cosa vuoi farci con oro o btc?

In definitiva il concetto di "store of value" e l'idea in generale di ricchezza come qualcosa che si può stoccare e magari tramandare ai posteri senza  perdite di valore è dal mio punto di vista una pura illusione. La ricchezza è più simile a un flusso, che va rigenerato continuamente (tipo prodotto interno lordo). Il valore di ogni cosa è transitorio, ovviamente ci sono beni che hanno caratteristiche che permettono loro di svolgere una funzione apparente di store of value per qualche tempo, ma nulla di più.

Verissimo, l'esempio dell'isola deserta o del collasso dell'economia mondiale mi fa tornare in mente questa memorabile scena di The Road, che illustra bene come il valore che attribuiamo alle cose sia relativo e mutevole a seconda delle circostanze:

https://youtu.be/ikeUBSrwZQA?t=141

Quote
Mostly I worry about food, always food. Food and the cold...

Il tutto mentre oltrepassa con indifferenza le banconote e i gioielli sparsi sul pavimento Wink
1789  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 07, 2018, 04:20:05 PM
Quote

A parte il discorso Goldman Sachs, a cui personalmente nn ho mai dato molto credito, vedo che nei tuoi interventi descrivi spesso gli exchange come unica attività nel mondo cripto che garantisca introiti praticamente senza rischi. A me invece pare che gestire un exchange di crittovalute sia una delle attività più rischiose in cui ci si possa avventurare: a parte i discorsi di compliance KYC e AML, che comportano responsabilità (anche penali) ed oneri non indifferenti, e che puoi pensare di aggirare fino a un certo punto insediandoti in una giurisdizione più favorevole (ma non è detto che lo rimanga per sempre), automaticamente ti trovi un mirino puntato contro da tutte le organizzazioni criminali di cracker di tutto il mondo...

Credo che non ci sia exchange al mondo che non sia stato hackerato almeno una volta (anche lì a Firenze ne sapete qualcosa), e quelli falliti negli anni ormai non si contano. Avere delle policy di sicurezza adeguate comporta dei costi significativi, e per quanto cerchi di mantenerti aggiornato, vigile e al limite del paranoico, devi aspettarti in qualsiasi momento lo 0-day o magari l'inside job di qualche collaboratore che non riesce a resistere alla tentazione di qualche "low hanging fruit", che immediatamente spalancano le porte del caveau, e una volta che le coin sono andate, puoi dir loro addio...

Io non ci dormirei la notte, se stessi gestendo un exchange, altro che guadagni sicuri...

A Firenze diciamo che è saltato un exchange... ma non sono spariti i soldi dell'exchange, ma quelli depositati dai clienti... il rischio è tutto in capo agli utenti, l'unica cosa per un exchange chiuso, ovviamente il danno dell'interruzione dell'attività.

Non ci sono attività a rischio zero, nelle attività pericolose si possono cercare di fare delle ipotesi e alcuni scenari.

Nelle attività serie ci sono uno o più risk manager.


La responsabilità degli errori è in gran parte assicurabile, così come l'attività ed il ruolo dell'exchange in generale.

Così come la Responsabilità Civile dei singoli amministratori, dirigenti, ecc... ( D&O insurance - https://en.m.wikipedia.org/wiki/Directors_and_officers_liability_insurance )

Sono assicurabili anche le spese legali per eventi avversi di vario tipo, spese legali che oltre le spese di avvocati prevedono perizie tecniche, investigazioni, ricerche documentali, ecc...
Sia dell'exchange che per i vari soggetti singoli.

Con le polizze di tipo "CRIME" si possono assicurare gli eventi di infedeltà dei dipendenti / collaboratori che arreca danno, compresi gli ammanchi in denaro.

Quasi sempre l'infedeltà dei dipendenti o comunque delle persone a cui si debba rispondere per legge che reca danno a terzi rientra anche nella RC.

È assicurabile anche il rischio normativo o geopolitico, domani esce una legge internazionale che vieta le criptovalute, oppure io ho un exchange in un paese africano, arriva una dittatura mi confisca tutto.

Il primo caso si tratta di assicurazioni miste di tipo quasi finanziario.
Il secondo caso rientrano nei casi previsti dalle cosidette polizze CEND, lo scrivo in italiano, Centralizzazione, Espropriazione, Nazionalizzazione, Depravazione.

Più difficile il campo del CYBER RISK, attacchi hacker, ecc... ad ogni modo...

...per quello che non si può assicurare o quello che si ritiene di non dover assicurare perché ad esempio molto dispendioso ci sono varie pratiche di gestione liquidità, si formano fondi di garanzia, riserve, cose simili.

Un problema questo che hanno dovuto affrontare gli ETF che si sono proposti alla valutazione della SEC.

Ci sono poi altri vari aspetti, ma un exchange rientra in tutti quei rischi di tipo finanziario, come i gestori di fondi d'investimento.
Tra le compagnie che seguono questo settore l'americana CHUBB https://www2.chubb.com/it-it/aziende/financial-lines.aspx

Quello di Firenze era un sprovveduto ( o forse grande furbacchione... ) e più sprovveduti di lui quelli che ci hanno lasciato i soldi.

In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.

Ah ! Una nota, il risarcimento in sede civile sgrava la posizione penale.


EDIT:

Ops ! scusami mi dimenticavo la cosa più importante... tutto quello che ci siamo detti se uno è proprietario/ gestore di un exchange...

Perché gli azionisti, investitori in un exchange, in caso di gravi inadempienze o frode degli amministratori/dirigenti, sono una parte da indennizzare... priva di responsabilità, anzi sono loro che possono rivalersi anche sul patrimonio personale del singolo amministratore/dirigente, compreso i suoi guadagni futuri.

Io azionista ho vari rischi, indubbiamente, ma non ho responsabilità diretta di quelle che dicevamo.
Vedere per esempio il recente caso ATLANTIA.

ATLANTIA se non ricordo male ha l'88% di Auostrade per l'Italia,
il 30% di ATLANTIA è la holding dei Benetton... che hanno preso i frutti egli incassi dei pedaggi...
crolla il ponte ? io mi tengo i frutti, qualcuno si fa un processo.

Al limite gli posso dare una pacca sulla spalla... sei assicurato ? Grin

sì certo, parli di risk manager e assicurazioni, ma ogni rischio che decidi di assicurare comporta dei costi aggiuntivi, che sono tanto più alti quanto più elevato è tale rischio, e in un settore come quello delle cripto, fortemente dipendente da una tecnologia in larga parte ancora poco conosciuta, con tutte le implicazioni sull'indipendenza da autorità di controllo, l'anonimato, l'irreversibilità delle transazioni, ecc. la percezione del rischio è forse di ordini di grandezza superiore rispetto a quelli dei mercati finanziari tradizionali... e quanti hanno veramente le competenze sufficienti a stimare correttamente il rischio associato alla custodia di bitcoin o altre cripto?

Conosco abbastanza il mercato assicurativo in questo Paese da sapere che la sola idea di assicurare un wallet farebbe drizzare i capelli in testa a un tipico manager del settore, non so poi quanto siano più avanti negli USA o in altri Paesi ma so che per molti anni gli exchange più importanti hanno cercato di ottenere adeguate coperture assicurative senza successo, in quanto era impossibile trovare una compagnia disposta a farlo se non a costi proibitivi.

Sul fatto delle responsabilità, sarebbe interessante sapere che fine ha fatto chi amministrava i vari exchange falliti, hackerati o exit-scammed (ammesso che si riesca a distinguere fra gli uni e gli altri) nel corso degli anni. L'unico che mi ha toccato da vicino è stato all'epoca MtGox (eh bè, errori di gioventù dovuti all'inesperienza...) e so che Karpeles si è fatto qualche mese di galera in Giappone per poi essere rilasciato su cauzione. La crescita delle quotazioni rispetto a 5 anni fa ha permesso che con i bitcoin recuperati fossero ripianati tutti i debiti, ma questo non ha ovviamente cancellato i vari capi di imputazione di cui dovrà ancora rispondere.

EDIT: non trascurerei l'aspetto che se sei proprietario di un exchange, la gente sa chi sei, e se le cose dovessero andare male, per quanto ti possa nascondere, prima poi viene anche a sapere dove sei. Certo, la maggior parte delle minacce di morte subite dai vari gestori di exchange andati in merda sono solo sfoghi da tastiera di gente frustrata, che nella vita reale non sarebbe capace di tenere in mano un'arma, ma la sola idea che fra 1.000 o 10.000 utenti ce ne siano anche solo 1-2 disposti a farsi un volo intercontinentale, per venirti a trovare sotto casa incazzati e armati fino ai denti.. bè, ecco un esempio di cosa intendevo quando dicevo che non ci dormirei la notte.
1790  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: September 07, 2018, 11:02:30 AM
Ops... era una fake news

Goldman Sachs CFO: Recent Reports About Crypto Trading Desk Are ‘Fake News’

https://cointelegraph.com/news/goldman-sachs-cfo-recent-reports-about-crypto-trading-desk-are-fake-news

E oltre al danno al mercato mi dispiace che qualche early adopter e investitore dalla paura abbia fatto sell in un bagno di sangue e qualcuno pancione abbia ingrassato ancora una volta il proprio portafoglio a discapito del povero cristo impaurito X l'ennesima volta ... siamo alle solite ...  Undecided


Chi diffonde questo tipo di notizie sa che sono prese come oro colato da una buona fetta
di utenti, trader, detentori di cripto... e che una fetta ancora maggiore legge solo i titoli
e non sa interpretarne i contenuti.

Diffondere notizie costa pochissimo e può essere remunerativo, nel settore poi non si rischia niente a diffondere notizie ( negative o positive che siano ); per i mercati regolamentati si rischierebbe un'accusa per aggiotaggio... come minimo.

Credo che molti poi non si siano resi conto che Goldman Sachs è una banca d'affari... ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Banca_d%27affari ) concettualmente e sostanzialmente non ha nessun interesse nel Bitcoin o in altre criptovalute, tanto meno ad acquistarle, ma l'interesse è per la sola intermediazione che tradotto significa rischio zero, incasso commissioni certo.


Ma basta fare un articoletto inserendo i termini Goldman Sachs e Bitcoin e si scatena il finimondo...
l'effetto è come buttare una manciata di mangime nel laghetto dei pesciolini...


EDIT:
A proposito di Goldman Sachs, credo che ci sia ancora chi sia convinto che abbia acquistato l'exchange Poloniex... è stato scritto così in diversi articoli sul web e anche in tanti post qui.

Equazione facile Banca acquista Exchange, che nell'immaginario comune è diventato subito la banca crede nel Bitcoin... ! "se si muovono gli istituzionali..." "se anche le banche adesso..."

In realtà... la storiella sarebbe diversa, c'era una volta una banca che fa un fondo di venture capital...
ovvero dice, carissimi amici clienti, volete investire in settori nascenti, innovativi, star-up... ?
Sì? dateci i vostri soldi, noi siamo molto bravi nel trovare nuove opportunità.

Si fa dare i capitali, cioè prende soldi NON suoi, si fa pagare per servizio, commissioni di gestione, ecc... ecc...
commissioni certe contro l'obbiettivo di guadagnare molto, ma al cliente non offre NESSUNA garanzia di rendimento, ci mancherebbe, anzi nel prospetto informativo ti dice... stai attento! il tuo capitale è a rischio! il lupo nel bosco!

Nell'ottica di ricercare questi valori investe una somma estremamente modesta 140 milioni di dollari, se non ricordo male, che per una banca d'affari in proporzione... equivalgono al mio "rischio" di € 2 in un gratta&vinci, in una società come Circle... che io penso che dei progetti futuri delle cripto diciamo che "se ne frega altamente", ma invece è rimasta attratta dalle commissioni di intermediazione e quindi acquisisce un exchange di criptovalute, per incassarle.

Perché al di là delle opportunità incerte del futuro e i guadagni più o meno futuribili, le commissioni sono certe, liquide e attuali, nel vivo presente... convertibili in vecchie banconote... Cool

Contro il logorio della vita moderna, filigranarsi, ovvero dotarsi di carta filigranata...  Grin

In via secondaria come altro valore in un exchange poi c'è un database utenti a cui proporre altri tipi d'investimento o altri servizi finanziari.



provare, per credere:
https://www.economyup.it/banche-e-criptovalute-goldman-sachs-acquista-un-exchange-bitcoin-per-400-milioni-di-dollari

A parte il discorso Goldman Sachs, a cui personalmente nn ho mai dato molto credito, vedo che nei tuoi interventi descrivi spesso gli exchange come unica attività nel mondo cripto che garantisca introiti praticamente senza rischi. A me invece pare che gestire un exchange di crittovalute sia una delle attività più rischiose in cui ci si possa avventurare: a parte i discorsi di compliance KYC e AML, che comportano responsabilità (anche penali) ed oneri non indifferenti, e che puoi pensare di aggirare fino a un certo punto insediandoti in una giurisdizione più favorevole (ma non è detto che lo rimanga per sempre), automaticamente ti trovi un mirino puntato contro da tutte le organizzazioni criminali di cracker di tutto il mondo...

Credo che non ci sia exchange al mondo che non sia stato hackerato almeno una volta (anche lì a Firenze ne sapete qualcosa), e quelli falliti negli anni ormai non si contano. Avere delle policy di sicurezza adeguate comporta dei costi significativi, e per quanto cerchi di mantenerti aggiornato, vigile e al limite del paranoico, devi aspettarti in qualsiasi momento lo 0-day o magari l'inside job di qualche collaboratore che non riesce a resistere alla tentazione di qualche "low hanging fruit", che immediatamente spalancano le porte del caveau, e una volta che le coin sono andate, puoi dir loro addio...

Io non ci dormirei la notte, se stessi gestendo un exchange, altro che guadagni sicuri...
1791  Local / Off-Topic (Italiano) / Re: La Fine del Dollaro ?l avanzata Cina e il terzo ne gode ? Le cripto MA .... on: September 06, 2018, 10:09:37 AM
Grin ???Riserve auree Cina sono sufficienti a tramortire il dollaro ** C’è anche chi, come Colombia, Iran, le due Coree, Thailandia, Israele e Svizzera, sta valutando l’idea di lanciare una criptovaluta come alternativa alle monete fiat in generale. Il Venezuela ha già messo in circolazione il petro, una controversa moneta digitale legata al barile di petrolio. **

http://www.wallstreetitalia.com/riserve-auree-cina-sufficienti-a-tramortire-il-dollaro-usa/

Con i due litiganti (USA/Dollaro e China il terzo Cripto Gode  Huh ) il detto ha un xche e da come girano le cose chissà se andrà cosi .. Huh Grin

il Dollaro, o più in generale l'economia Usa, si sta strozzando da solo per una nuova spirale di debito fuori controllo:

https://it.businessinsider.com/crisi-dellauto-e-debito-scolastico-le-due-bombe-a-orologeria-delleconomia-usa-e-se-gli-stati-uniti-vanno-a-gambe-allaria/

Mi pare abbastanza scontato che la Cina voglia cautelarsi per quando la bomba esploderà...
1792  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: September 05, 2018, 12:29:06 PM
tra tutte queste notizie mi ha colpito veramente tanto quella per cui nel 2018 le ico hanno tirato su più soldi rispetto al 2017!

Ero convinto del contrario

perché ce ne sono state molte di più, troppo direi
1793  Local / Progetti / Re: progetto moneta comunale - ico- on: September 05, 2018, 11:31:34 AM
Ma lavori per De Magistris??
1794  Local / Italiano (Italian) / Re: Criptovalute, che botto! -30% in due settimane on: September 04, 2018, 08:41:47 PM
chi scrive certi articoli dovrebbe almeno imparare prima a contare fino a nove.

Quote
dal valore massimo di 303,6 del 24 luglio all’attuale valore di 215 milioni di dollari

Tutta roba vecchia comunque. Si sono accorti fra le altre cose di un'azione legale contro Tezos con appena un annetto di ritardo, niente male Roll Eyes
1795  Local / Italiano (Italian) / Re: Update MtGox - esito claim on: September 03, 2018, 02:11:31 PM
Non ho mai seguito troppo la vicenda però mi piacerebbe sapere quanti bitcoin sono rimasti in mano al curatore fallimentare, so che si parla di decine di migliaia, qualcuno sa il numero esatto per caso?

L'ultimo report che ho risale allo scorso marzo:

Quote
The amount of BTC managed by the bankruptcy estate as of March 5, 2018, is
166,344.35827254 BTC. Currently, I am still investigating the existence of
additional BTC held by the bankrupt entity. If any BTC is found, I will move
them to the address which I manage, and I will keep such BTC there, in the soonest
manner.
The amount of BCC managed by the bankruptcy estate as of March 5, 2018, is
168,177.35927254 BCC.

In origine c'erano circa 202k BTC
1796  Local / Italiano (Italian) / Re: Update MtGox - esito claim on: September 01, 2018, 10:28:48 PM
Cosa conviene scegliere?

Please select from the following.
I want to receive Bitcoin for the right to claim for return of Bitcoin
I want to receive cash from the proceeds from the sales of Bitcoin that will be made by the Rehabilitation Trustee at appropriate timings for the right to claim for return of Bitcoin.
I do not have any preference at this moment.

Riavere indietro i btc e bch ( Grin Grin) i soldi derivanti dalla loro vendita...o aspettare?

io ho aspettato a decidere, perché voglio prima capire i dettagli e le intenzioni del curatore Kobayashi, che non mi sono per niente chiare. Si sa che ha già venduto abbastanza BTC e BCH da coprire praticamente tutto il claim in corrispettivo fiat (Yen), anche se avanzano ancora sulle 160k coin da distribuire.
Non capisco perché si debba per forza scegliere se ricevere tutto in bitcoin (+ bitcoin cash) o in alternativa in valuta fiat, e non un misto di entrambi, visto che il curatore ha a disposizione ingenti quantità sia dell'uno che dell'altra.

Cioè se tutti scegliessero il rimborso in cripto, Kobayashi dovrebbe usare gli yen ottenuti dalla vendita per ricomprare BTC?? Mi pare assurdo... E al contrario se fossero tutti per pagamento in fiat, dovrebbe liquidare sul mercato tutti quei bitcoin, con un impatto devastante sulle quotazioni! Questa è la cosa da evitare in tutti i modi, quindi tendenzialmente sarei più propenso a scegliere distribuzione in cripto, ma la scelta migliore sarebbe usare gli Yen già disponibili convertendoli nella propria valuta locale (USD, EUR, ecc.), e poi continuare a distribuire in proporzione al proprio claim le cripto rimaste.
1797  Local / Italiano (Italian) / Re: Update MtGox - esito claim on: August 31, 2018, 06:21:55 PM

confermato, avevo chiesto direttamente al supporto di Kraken: in pratica a questo giro non faranno niente. Quando sarà il momento della distribuzione vera e propria, penso che torneranno in gioco in caso di distribuzione in forma di cripto.
1798  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 31, 2018, 06:18:02 PM
Lasciate perdere, tenete i soldi in banca: solo lì saranno veramente al sicuro

https://it.businessinsider.com/secondo-lfbi-che-starebbe-segretamente-avvertendo-le-banche-e-possibile-un-attacco-hacker-su-larga-scala-contro-i-bancomat/
1799  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 30, 2018, 04:01:36 PM
Preso nota...

attenzione invece alle voci sul 7 settembre in merito alla "tempesta normativa" europea, sono in negativo

preferisco avvisare
in teoria un dump sarebbe possibile che si realizzi

vedremo...

cosa mi sono perso? Cosa succede il 7 settembre?

credo si riferisce a questo
In particolare, in data 7 settembre i partecipanti a tale riunione discuteranno della generale mancanza di trasparenza nel settore e del potenziale delle criptovalute di essere utilizzate per evasione fiscale, finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro.
https://it.cointelegraph.com/news/report-eu-to-discuss-further-crypto-regulation-amid-concerns-about-lack-of-transparency
https://bitcointalk.org/index.php?topic=924937.1360 notizia che ho postato stamattina Wink

ah bè... il fatto che si tratti di "Informal meeting" dice tutto... Poi su cosa potranno mettersi d'accordo in 28 con una giornata di discussione?
Non mi aspetterei certo degli sconvolgimenti da un incontro del genere.
1800  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: August 30, 2018, 03:47:03 PM
Preso nota...

attenzione invece alle voci sul 7 settembre in merito alla "tempesta normativa" europea, sono in negativo

preferisco avvisare
in teoria un dump sarebbe possibile che si realizzi

vedremo...

cosa mi sono perso? Cosa succede il 7 settembre?
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