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1921  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail on: February 22, 2018, 05:01:32 PM
Ragazzi continuare come vi pare, io non è che posso rispiegare tutto ogni volta. leggetevi le risposte, se non vi stanno bene, pace e amici come prima.

a questo non sembra che abbia risposto. È vero che in caso di crash del nodo, richiamavi la stessa RPC, non idempotente, senza verificare se la precedente richiesta di prelievo avesse fatto in tempo ad essere eseguita, prima del crash?

Sì che ho risposto. Ovunque tra l'altro

Non l'hai mai scritto esplicitamente (almeno in questa discussione, poi non seguo tutti gli altri canali), ma rileggendo bene qui c'è un'ammissione della mancanza di controlli, che non stupisce abbia portato a prelievi doppi o tripli con conseguente perdita di fondi:


"2) La solvibilità era impossibile da controllare come già detto e ripetuto più volte in quanto "database utenti" e "wallet NANO" non risiedono sullo stesso server e non comunicano tra loro in tepo reale per questioni di sicurezza.
C'è un delay che rende inutile il controllo sulla balance come metodo per monitorare laperdita dei fondi per il semplice fatto che ci sono decine di depositi/prelievi al secondo. Il fatto poi che il nodo impieghi minuti a rispondere alle chiamate RPC rende ancora più impensabile questo tipo di controllo per la verifica della solvibilità.
Detto questo.
Il nostro controllo per gli alert si basa sul monitorare TUTTE le TX in uscita per ASSICURARCI che non ci siano transazioni non presenti nella tabella PRELIEVI.
Tutte le transazioni che non sono prelievi infatti, sarebbero inevitabilmente dei FURTI.
Il nodo che CRASHA e il loro explorer ufficiale che NON FUNZIONA, non ci hanno mostrato le TX sospette PRIMA del 19 Gennaio (come dimostrato più e più volte)."

Ogni volta che ritiri i fondi di un utente, dici di monitorare le transazioni in uscita. Allo stesso tempo, il saldo è mostrato anche dal portafoglio. Come hai potuto perdere 15 milioni di figure?

Le transazioni in uscita è una semplice RPC (anche qusta, buggata) che restituisce solo la lista degli HASH inviati/ricevuti. Non c'entra niente il saldo

Che l'RPC fosse buggata è un'altra affermazione senza alcuna prova, resta il dubbio che stessi usando una chiamata sbagliata o comunque in modo improprio. Oltre ai dubbi se i problemi di performance e instabilità che adduci come giustificazioni non fossero dovuti a risorse insufficienti, e a un'architettura inadeguata a scalare con l'aumento degli utenti.
1922  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail on: February 21, 2018, 05:49:13 PM
Ragazzi continuare come vi pare, io non è che posso rispiegare tutto ogni volta. leggetevi le risposte, se non vi stanno bene, pace e amici come prima.

a questo non sembra che abbia risposto. È vero che in caso di crash del nodo, richiamavi la stessa RPC, non idempotente, senza verificare se la precedente richiesta di prelievo avesse fatto in tempo ad essere eseguita, prima del crash?
1923  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 21, 2018, 04:06:35 PM

perché per un anno intero? Per mettere a segno un double spending bisogna riuscire a scovare 6 blocchi di fila, in selfish mining, più velocemente del resto della rete. Con almeno il 50% dell'hash power, la probabilità è superiore a 1/64, quindi statisticamente basta provare per la durata di poche centinaia di blocchi (un paio di giorni) per riuscire nell'intento. E il costo sarebbe dato dalla perdita del reward per il tempo perso in tentativi non riusciti in quei 2 giorni, quindi sui 25 Mln di $: non poco certo, ma non miliardi. Se però ho sbagliato qualche conto, correggimi

Ho usato un anno per semplicità, ma si può fare su un periodo più breve. Ovviamente cancellare solo le transazioni dell'ultima ora è meno costoso che cancellare tutte le transazioni dell'ultimo anno. Tieni conto che mettere su un sistema di attacco del genere (macchinari, energia, setup, ...) 'solo' per provare a invalidare qualche blocco sarebbe un po' strano, anche se comunque risulterebbe destabilizzante per il sistema. Tra l'altro molti considerano provvisorie le transazioni fino a 6 conferme. Molto più grave sarebbe invalidare transazioni con 100 o 1000 conferme. Per essere più precisi, più di parlare di sicurezza in generale del sistema bitcoin, bisognerebbe parlare di sicurezza di un singolo blocco di transazioni, sicurezza che dipende sostanzialmente dall'età del blocco (e questa aumenta nel tempo).

sì, una riscrittura di così tanti blocchi saprebbe più di un sabotaggio per destabilizzare il sistema, consideravo invece che per annullare una transazione accettata dal destinatario e fare un double spending, basta andare indietro di almeno 6 blocchi. Pensavo che qualcuno in grado di hackerare una farm o pool, dotata di un sufficiente hash power, potrebbe in teoria tentare un attacco all'insaputa della pool stessa. Difficile, ma non impossibile.
1924  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 21, 2018, 01:28:43 PM
questo è un aspetto molto interessante:

Quote
Bitcoin’s biggest problem is not even its massive energy consumption, but that the network is mostly fueled by coal-fired power plants in China. Coal-based electricity is available at very low rates in this country

così, su due piedi mi viene da pensare: se ci fosse veramente un accordo a livello internazionale sul clima (non come quello di Parigi, da cui gli USA si sono prontamente sfilati, ma uno in qualche modo più vincolante) che imponesse l'eliminazione, o comunque una forte limitazione, delle fonti più inquinanti come il carbone, l'energia diventerebbe una risorsa più scarsa e quindi tenderebbe a costare di più. Per cui anche l'attività di mining manterrebbe un livello di costo sufficiente a garantire la sicurezza della rete, consumando di fatto meno energia in termini assoluti (in quanto più cara), quindi con un ridotto impatto ambientale.

L'energia (usata dai miner) costa troppo poco, quindi ne hanno tanta da bruciare. Stai certo che se la dovessero pagare come in Italia, i consumi sarebbero di gran lunga inferiori.
Comunque il dato sul consumo energetico annuo e la sua proiezione da qui a un anno (125 KWh) fa veramente impressione.

Interessanti anche i dati su costi e entrate per i miner, 2.5 miliardi e 9 miliardi di dollari. Per tentare con successo un 51% attack al momento, lavorando su una catena parallela di nascosto per un anno, bisognerebbe spendere quindi più di 2.5 miliardi di dollari (per superare la catena principale). Questa è la misura della sicurezza attuale di bitcoin.

perché per un anno intero? Per mettere a segno un double spending bisogna riuscire a scovare 6 blocchi di fila, in selfish mining, più velocemente del resto della rete. Con almeno il 50% dell'hash power, la probabilità è superiore a 1/64, quindi statisticamente basta provare per la durata di poche centinaia di blocchi (un paio di giorni) per riuscire nell'intento. E il costo sarebbe dato dalla perdita del reward per il tempo perso in tentativi non riusciti in quei 2 giorni, quindi sui 25 Mln di $: non poco certo, ma non miliardi. Se però ho sbagliato qualche conto, correggimi

In uno degli articoli citati in fondo alla pagina linkata da gbianchi si trova questa citazione di Vitalik Buterin:

Quote
“The one sentence philosophy of proof of stake is thus not security comes from burning energy, but rather security comes from putting up economic value at loss.”

Questa citazione è a supporto della sua tesi per cui proof of stake sarebbe meglio di proof of work. Mi sembra che questa frase esprima bene il concetto di cui sto discutendo anch'io negli ultimi post, non è tanto l'energia impiegata e bruciata che fornisce la sicurezza quanto il fatto di mettere sul piatto un valore economico che non si vuole perdere.

Proof of work fa questo in maniera indiretta (i miner spendono soldi per acquistare e utilizzare poi energia, ma loro tengono ai soldi, non all'energia) mentre proof of stake lo fa forse in modo più diretto (ma anche più autoreferenziale).


non ho capito, perché in perdita? Con il PoS i fondi restano bloccati finché sono messi appunto in stake, ma se voglio posso sempre sbloccarli, rinunciando a partecipare al processo di creazione dei nuovi blocchi, no?
1925  Local / Italiano (Italian) / Re: Notizie spazzatura su bitcoin/blockchain on: February 21, 2018, 12:14:46 PM
Chi investe in bitcoin può rischiare anche la pelle
21 febbraio 2018 - Libero - Ugo Bertone



no, questa non la definirei una notizia spazzatura: è un tema su cui c'è ancora scarsa consapevolezza ed è giusto mettere in guardia da questi rischi. Poi che qualcuno lo usi come pretesto per scoraggiare l'uso di bitcoin è un'idiozia, visto che qualsiasi tipo di ricchezza esibita ti espone al rischio di essere rapinato, o addirittura sequestrato... come se prima del bitcoin non fossero mai esistiti i sequestri a scopo di estorsione Roll Eyes

Se ne era già discusso qui: https://bitcointalk.org/index.php?topic=2107660.0
1926  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 20, 2018, 11:23:36 PM
mi ero messo a fare uno script per il calcolo dei consumi nel tempo
ma poi ho trovato questo, che mi sembra molto fatto bene.

https://digiconomist.net/bitcoin-energy-consumption


fornisce anche tutta una serie di parametri per confrontare
i consumi della rete con altri tipi di consumi.

Il risultato e' leggermente superiore al mio, suppongo per il fattore
di efficenza watt/Ghs che hanno usato, ma comunque nello stesso ordine
di grandezza.

L'interessante e' la progressione nel tempo, e il forecast per il 2018.
Loro fanno una previsione di 5x durante il 2018.

Se e' vero (e io credo sia adirittura "sottostimato") arriveremo a fine 2018 (fra 10 mesi)
con un consumo di 125 TWh / anno

125 TWh anno corrisponde a 342GWh al giorno. Se le transazioni arriveranno
ad essere almeno 500.000 al giorno (ma ne dubito) avremo un costo a transazione di 684 KWh
a transazione, ossia piu' del doppio di adesso. Quindi probabilmente anche le fee
aumenteranno in questa misura o anche di piu'.


questo è un aspetto molto interessante:

Quote
Bitcoin’s biggest problem is not even its massive energy consumption, but that the network is mostly fueled by coal-fired power plants in China. Coal-based electricity is available at very low rates in this country

così, su due piedi mi viene da pensare: se ci fosse veramente un accordo a livello internazionale sul clima (non come quello di Parigi, da cui gli USA si sono prontamente sfilati, ma uno in qualche modo più vincolante) che imponesse l'eliminazione, o comunque una forte limitazione, delle fonti più inquinanti come il carbone, l'energia diventerebbe una risorsa più scarsa e quindi tenderebbe a costare di più. Per cui anche l'attività di mining manterrebbe un livello di costo sufficiente a garantire la sicurezza della rete, consumando di fatto meno energia in termini assoluti (in quanto più cara), quindi con un ridotto impatto ambientale.
Non riesco però al momento a valutare tutte le implicazioni, a quest'ora sono poco lucido. Sia chiaro che non sto sostenendo che sia la soluzione di tutti i problemi.
1927  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 20, 2018, 06:59:50 PM
...
Nell'idea originale la garanzia era distribuita, e quindi condivisa tra tutti (o quasi tutti) gli utenti.
Qui parliamo di una garanzia data da pochissimi, con speranze che si comportino in certi modi perche' speriamo
che siano i piu' "normali".

Anche a me interessa parlare e condividere ... non voglio convincere e, se devo dirlo, non sono soddisfatto della piega che ha preso BTC.
Ritengo che il problema sia stato generato dalla nascita degli asic che hanno tolto agli utenti la possibilità di minare, già le GPU hanno segnato la strada ma si poteva ancora investire e contribuire.

La garanzia data da molti è un concetto che in astatto ovviamente preferirei anch'io, ma purtroppo non c'è modo per distinguere le persone nel sistema bitcoin. Ci sono solo potenza computazionale e indirizzi, entrambi accumulabili da un singolo.

Una cpu un voto diceva satoshi nel suo paper, e una persona ovviamente può controllare moltissime cpu:

Quote
The proof-of-work also solves the problem of determining representation in majority decision making. If the majority were based on one-IP-address-one-vote, it could be subverted by anyone able to allocate many IPs. Proof-of-work is essentially one-CPU-one-vote. The majority decision is represented by the longest chain, which has the greatest proof-of-work effort invested in it. If a majority of CPU power is controlled by honest nodes, the honest chain will grow the fastest and outpace any competing chains

Sono andato a rileggermi questo thread del 2014 https://bitcointalk.org/index.php?topic=661499.0 per vedere com'era il clima intorno alla sicurezza di bitcoin allora. E qualcuno si lamentava che all'epoca sarebbero bastati pochi milioni di euro per tentare un 51% attack. Oggi non è più così, da quel lato lì penso si possa concordare che bitcoin è più sicuro (le transazioni sono realmente irreversibili).

Sarebbe bello poter fare una comparazione in termini di consumi tra quanto costa una transazione bitcoin e un bonifico, giusto per fare della valutazioni più oggettive in merito al tema di questo thread. Bitcoin anche in questo è più trasparente.
In questo articolo si tenta di stimare il consumo complessivo delle banche https://hackernoon.com/the-bitcoin-vs-visa-electricity-consumption-fallacy-8cf194987a50 (per quanto riguarda solo l'aspetto energetico di consumo di elettricità), e la stima si aggira sui 100 TWh all'anno. La stima di gbianchi per bitcoin era di 35 TWh.


era esattamente il genere di analisi che speravo da qualche anno di poter leggere prima o poi... me l'ero persa, grazie Wink

E giustamente andrebbe sottolineato che, mentre per il bitcoin la principale voce di costo a livello globale è proprio l'energia spesa per il mining, per i circuiti di pagamento tradizionali i consumi energetici sono solo uno dei costi del sistema, e non credo neanche sia tra le voci più significative.
Si diceva che la decentalizzazione e il non fidarsi hanno un costo, ma invece l'intermediazione no? Quanti soggetti sono coinvolti in una semplice transazione con carta di credito? Banca emittente, banca ricevente, payment processor, circuito Visa/Mastercard, ognuno con le sue infrastrutture, le sue sedi fisiche, i suoi dipendenti da retribuire... Resta pur vero che quei circuiti hanno un throughput molto più alto, e la scalabilità al momento è il nodo critico di bitcoin, ma ognuno di quei sistemi ha le sue inefficienze, anche se non sono così evidenti e misurabili come i consumi energetici dei miner.

Detto questo, ripeto, non mi lascia indifferente questa escalation del mining, che ha portato ai livelli di consumo attuali, e vorrei anch'io che venisse adottato qualche altro sistema meno impattante ma non meno sicuro. Ma il concetto del PoW rimarrà sempre lo stesso: la produzione di un nuovo blocco deve essere un'operazione costosa, e lo sarà sempre di più al crescere del valore della moneta sottostante, perché quel costo serve da deterrente agli abusi. E non è un caso che la prima applicazione pratica del PoW sia stata Hashcash, che cercava di combattere lo spamming rendendo "costoso" l'invio di email. Che poi sia stato un fallimento è per la mancanza di incentivi ad usarlo, ma questa è un'altra storia.
1928  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 20, 2018, 02:09:23 PM
Senza voler minimizzare la portata del problema all'origine della discussione, mi mettono un po' a disagio le interpretazioni su quale dovesse essere lo "spirito originale" del paper di Satoshi, e su come il bitcoin si sia discostato da quella idea, al punto da vederlo come un tradimento e volerlo rinnegare. Sono argomenti che rischiano di degenerare in guerre di religione, per cui tendo a preferire un approccio più pragmatico.
Satoshi aveva ben presente, ancora prima di mettere in pratica quanto da egli teorizzato, che lo scenario di migliaia di piccoli miner avrebbe laciato il posto, al crescere della rete e della difficoltà, a pochi soggetti in possesso delle risorse sempre più specializzate (leggasi asic, ma anche ingenti consumi di elettricità) necessarie perché l'attività restasse profittevole:

http://satoshi.nakamotoinstitute.org/emails/cryptography/2/

Quote
At first, most users would run network nodes, but as the network grows beyond a certain point, it would be left more and more to specialists with server farms of specialized hardware

Ipse dixit... Probabilmente nemmeno lui poteva prevedere quanto sarebbe cresciuto il fabbisogno di risorse, e la conseguente specializzazione dell'attività, ma l'idea di decentralizzazione della rete di pagamento (cioè dal punto di vista degli utilizzatori) non implicava necessariamente una decentralizzazione del mining di pari entità, e questo è un punto su cui vedo spesso molta confusione, ma è una distinzione molto importante.
1929  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail on: February 19, 2018, 12:01:23 PM
Questa era meglio se non la scrivevi. Ora hai dato un argomento in più a chi ti accusa di un piano di exit scam ben orchestrato da tempo...

--snip--

https://www.reddit.com/r/mtgoxinsolvency/comments/7whg17/a_good_mtgox_civil_rehabilitation_plan/du15eq5/

e soprattutto non é detto che ne esca indenne, il ciccio
in giro c sono tanti scemi (a giudicare anche dai nabbi che han scritto qua) che so capaci d fare follie

molti lo han pesantemente minacciato il ciccokarpeles

ps: anch'io cho perso qualcosa con mtgox, ma avevo gia venduto.. quindi cho rimesso un po di guadagni
da allora ho imparato e non tenere NIENTE negli exchange a prescindere

idem. Quello che gli anglofoni definiscono "learned it the hard way"
1930  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail on: February 19, 2018, 11:48:00 AM
Una soluzione alla MtGox per me, ovviamente, sarebbe la migliore

"The Only Winner in the Mt Gox Trial is Mark Karpeles"
https://news.bitcoin.com/winner-mt-gox-trial-mark-karpeles/


Questa era meglio se non la scrivevi. Ora hai dato un argomento in più a chi ti accusa di un piano di exit scam ben orchestrato da tempo...
Tra l'altro il parallelo sinistro con MtGox, che trovo per certi versi inquietante (200.000 BTC recuperati da MtGox per 850.000 "spariti", 4 Mln di XRB rimasti su Bitgrail a fronte di 17 Mln di ammanco... la proporzione è identica) è precisamente la cosa che mi ha fatto interessare a questa vicenda, in cui per fortuna non sono coinvolto, in quanto il tuo exchange non lo conoscevo nemmeno: sì, sono uno di quelli che aspettano da 4 anni di essere ripagati, e i bitcoin rimasti a MtGox sono più che sufficienti alla quotazione attuale. Ma spero che tu non ti metta a fare calcoli del genere, su quanto si possano rivalutare le coin congelate sull'exchange dopo anni di un procedimento legale, perché non ci faresti una bella figura.
Ti ricordo poi che Karpeles si è già fatto qualche mese di galera ed è attualmente fuori su cauzione. Ed è tutt'altro che scontato che se ne esca dalla vicenda pulito e con dei milioni in tasca:

https://www.reddit.com/r/mtgoxinsolvency/comments/7whg17/a_good_mtgox_civil_rehabilitation_plan/du15eq5/
1931  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 19, 2018, 10:19:22 AM
Tanto per mettere il dito nella piaga:

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/energitalia/trasformazione/2018/02/19/news/il_vero_punto_debole_del_bitcoin_la_fame_di_energia_elettrica-187031682/
1932  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 18, 2018, 04:15:07 PM
Vediamo se riesco a ricapitolare: questo topic nasce come una critica all'impatto del bitcoin in termini di consumi energetici, ma dalla discussione emergono almeno 3 problematiche di fondo: inefficienza (dal punto di vista energetico, ma più in generale delle risorse impiegate, inclusi hardware e storage dedicati), scalabilità e governance. Poi c'è chi aggiunge a queste 3 anche la speculazione, ma sinceramente non saprei a chi attribuirne la "colpa": qualunque commodity o asset, ancorché immateriale, che sia disponibile sul mercato può essere oggetto di speculazione. Ci sono strumenti finanziari derivati che permettono di speculare sul prezzo del mais, della soia, persino sull'acqua o sul clima: tutti nati nelle intenzioni come strumenti di copertura per proteggersi dai relativi rischi, ma degenerati a strumenti speculativi, per chi non si fa troppi scrupoli su come le variazioni di questi indici si ripercuotano sulla vita di miliardi di persone in carne e ossa, soprattutto in paesi in via di sviluppo.

Ma tornando ai primi 3 elementi, inefficienza, scalabilità e governance, sono evidentemente correlati tra loro, in quanto il secondo è limitato dal primo, e il terzo rappresenta il vero ostacolo a trovare una soluzione condivisa alle problematiche inerenti i primi due. E così resterà finché ognuna delle parti in gioco (devs, miners, grossi investitori, ...) rimarrà trincerata a difendere la propria posizione dominante, incurante del "bene supremo" che dovrebbe - in linea di principio - coincidere con l'interesse di chi la moneta la usa. E poiché all'interno della community l'insoddisfazione e il disagio per la piega che stanno prendendo le cose si sono tutt'altro che affievoliti, nonostante i grandi proclami per l'introduzione di segwit prima, LN poi e delle sidechain in un prossimo futuro (la cui efficacia e affidabilità è ancora tutta da dimostrare), questo dovrebbe rappresentare un campanello d'allarme, che invece le parti in conflitto sembrano continuare a ignorare.

Quindi c'è da chiedersi se e come gli utilizzatori finali del bitcoin (senza i quali il sistema non avrebbe ragione di esistere), possano far valere la propria voce. Per esempio, costringendo le parti almeno a discutere della possibile introduzione (tramite soft o hard fork) di eventuali modifiche, già sperimentate con successo da qualche alt coin, che contribuiscano a migliorare quegli aspetti più critici. Come già scritto altrove, mi risulta che l'unico tentativo di ridare voce agli utenti sia stata la minaccia di UASF, una forzatura probabilmente gestita male fin dall'inizio, e abilmente disinnescata dall'accordo farsa del segwit2x, poi puntualmente disatteso.

Non sorprende quindi che, per esasperazione, in molti abbiano iniziato a spostare l'attenzione dal bitcoin ad altcoin più promettenti, il che spiega perfettamente il crollo della dominance, più che dimezzata in meno di un anno. E ci sono piattaforme, allo studio o già in fase di sviluppo, che riconoscendo proprio l'importanza di un processo di governance più aperto e "democratico", introducono fra le altre cose meccanismi interni di votazione per proposte di modifiche al protocollo, in maniera simile alle DAO (mi pare che ad esempio Tezos abbia un sistema del genere).

Ora, io capisco anche chi dice "non ho né tempo né voglia di seguire migliaia di coin, per sapere quale sarà la migliore, che alla fine eventualmente scalzerà il bicoin", ma purtroppo l'innovazione, in qualsiasi campo ma in particolare nell'informatica, dove l'accelerazione dei cambiamenti è spinta sempre più all'estremo, ha dei meccanismi naturali che non possono non applicarsi anche alle crittovalute. Anzi a voler essere onesti, persino il bitcoin, pur nella sua geniale originalità nel risolvere il problema dei Generali Bizantini come mai prima era stato possibile, rappresenta una ideale continuazione di un lavoro le cui basi furono gettate oltre 20 anni prima, alle origini della cultura cypherpunk, dalle proposte di Chaum e Naor su e-Cash, fino a b-money e Bitgold di Wei e Szabo, un decennio prima del paper di Satoshi. Oggi possiamo dismettere tutti quei progetti come esperimenti falliti, ma senza quei precursori probabilmente oggi non esisterebbero il bitcoin e le crypto che ne sono seguite.

Da questo dobbiamo concludere che il bitcoin sarà solo una delle tante tappe verso il sogno di una moneta decentralizzata e indipendente da qualunque autorità, e che sia destinato a lasciare il passo a qualche sua evoluzione, più efficiente, scalabile e concretamente utilizzabile nella vita di tutti i giorni? Non ho una risposta certa a questo interrogativo, e voglio ancora sperare che non sarà così, ma di sicuro in questo momento ci sono pochi soggetti che hanno nelle mani un grande potere (da cui deriva una grande responsabilità... cit.), e se continueranno a esercitarlo in maniera opportunistica senza condividerlo con la platea degli utilizzatori, dovranno assumersi la piena responsabilità delle proprie decisioni. Se alla fine la loro inerzia li avrà resi incapaci di adattarsi e di innovarsi, la selezione naturale farà il suo corso e non potranno incolpare che loro stessi, per aver dilapidato il capitale (non solo finanziario, ma anche intellettuale) su cui sono seduti.
1933  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 17, 2018, 01:08:43 AM
A me pare che focalizzarsi sull'inefficienza energetica sia un modo di vedere gli stessi problemi già noti da tempo (primo fra tutti la scalabilità) da una prospettiva diversa.
Partiamo dal dato di 4 GW di potenza stimata complessiva: è un valore senz'altro molto alto, ma quello che colpisce e scandalizza molti non è tanto il valore in sé, ma la sproporzione tra questo costo energetico e il beneficio che se ne ottiene, ovvero la validazione di appena 300.000 transazioni al giorno, cioè meno di 4 al secondo. Se lo raffrontiamo con il throughput di un circuito di pagamento tradizionale come Visa, il dato di bitcoin appare chiaramente irrisorio, di almeno 3 ordini di grandezza inferiore, ma questo è stato già detto e ripetuto molte volte. E qui dunque si ritorna al problema della scalabilità: se si riuscisse ad aumentare di un fattore 1000 il numero di transazioni per unità di tempo (a parità di potenza consumata), così da rendere la rete bitcoin un'alternativa veramente credibile e utilizzabile nella pratica ai sistemi di pagamento preesistenti, quei consumi energetici sarebbero ancora così inaccettabili?

Per rispondere in maniera onesta, andrebbe fatta un'equa comparazione tra i costi complessivi dei circuiti di pagamento, e quelli della rete Bitcoin, ma mentre i secondi sono dominati al 99% dai consumi dei miner (che comprendono energia e hardware dedicato), i primi hanno una serie di voci aggiuntive legate alla complessità dell'infrastruttura, che comporta la necessità di diversi intermediari e di meccanismi di sincronizzazione e riconciliazione dei dati tra di essi. Basti pensare a come sia macchinoso il processamento di una transazione con una carta: dall'autorizzazione, al regolamento, al clearing, con il coinvolgimento ad ogni passaggio di terze parti, che concorrono a far lievitare i costi complessivi, il tutto per garantire il funzionamento e la sicurezza del sistema.

Ora io non conosco dati certi sui costi di un circuito di pagamento come Visa, ma ho la sensazione che, mettendo sul piatto tutte le componenti, la cifra che si otterrebbe non sarebbe da meno rispetto a quella di Bitcoin, con la differenza che quest'ultima è dominata dalla componente energetica, in quanto l'affidabilità e la sicurezza, a differenza dei sistemi tradizionali in cui sono garantite da terze parti "trusted", sono "embedded" nella rete stessa proprio grazie al meccanismo del PoW.

Resta ovviamente a monte il problema della scalabilità, e questo è sì un problema grosso come una casa, che si trascina da anni e che ci fa incazzare tutti... Nel frattempo sono nate altcoin, e altre ne nasceranno, che tentano di risolvere il problema con modifiche ai protocolli e alternative al PoW a basso impatto ambientale. E questo dovrebbe servire da pungolo ai core dev, se non vogliono che la creatura si estingua per selezione naturale, ma come sempre è un gioco tra interessi contrapposti, con i dev da una parte, i miner dall'altra.... e noi in mezzo.
1934  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail - SCAM confirmed - Over 17M XRB Stolen on: February 16, 2018, 11:18:39 PM
ma non fate la cazzata di spendere pure i soldi per un avvocato, per una causa che andrebbe avanti almeno 10 anni, con scarse possibilità di ottenere qualcosa. Al limite, se proprio volete ricorrere alle vie legali, rivolgetevi a qualche associazione di Consumatori, che potrebbe valutare eventuali azioni collettive.
1935  Local / Italiano (Italian) / Re: BENVENUTO! Guida ai primi passi nel mondo bitcoin on: February 16, 2018, 11:06:20 AM
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Questo é il mio reff:

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SPAMMERS NOT WELCOME HERE

vabbé, scusa, ma io uno spammer non lo sono

no no, certo, hai solo dirottato un topic di benvenuto che fa da guida ai nuovi utenti, per pubblicizzare qualcosa di utilità quanto meno discutibile, con tanto di tuo referral in bella vista... ma non sei uno spammer, figurati Roll Eyes
1936  Local / Italiano (Italian) / Re: BENVENUTO! Guida ai primi passi nel mondo bitcoin on: February 16, 2018, 10:40:17 AM
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1937  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: February 15, 2018, 06:33:42 PM
Ipotizzando che i dati in input siano corretti, gli unici errori che vedo sono nelle unità di misura (hai diviso per h, invece di moltiplicare)... purtroppo solo errori formali, ma tristemente corretta la sostanza dei calcoli Sad
1938  Local / Accuse scam/truffe / Re: Bitgrail - SCAM confirmed - Over 17M XRB Stolen on: February 15, 2018, 03:16:14 PM
Non so se era già stato postato:

https://it.cointelegraph.com/news/its-impossible-to-refund-the-stolen-amount-interview-with-bitgrails-francesco-firano

Quote
CTI: Vi aspettate di poter trovare una soluzione di rimborso dei clienti anche se il team Nano deciderà di non collaborare?

FF: No, è impossibile rimborsare la cifra sottratta.

Quindi il famoso "piano di rientro" ha come prerequisito la collaborazione dei dev di Nano?
1939  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: February 15, 2018, 10:57:34 AM
Servizio de Le Iene sul bitcoin, con intervista ad Hostfat:

https://www.iene.mediaset.it/video/cosa-sono-e-come-funzionano-i-bitcoin_13017.shtml

E quello che ha del miracoloso è che se ne parla in chiave positiva per quasi tutto il servizio...

guarda, considerando la qualita del programma (le iene) non ci speravo proprio
per altro se ricordate sulla blue whale challenge (i bambini suicidi) hanno proprio montato tutta una finta assurda (cioe era tutto falso)

ormai capire cosa é vero o falso delle iene é diventato difficile

cmq se ne hanno parlato in chiave positiva bene, ma non mi affiderei al programma.. che fa veramente schifo

a me della qualità del programma interessa poco, in fondo si tratta di intrattenimento. La cosa veramente significativa è che quel servizio l'hanno visto milioni di telespettatori, che per la prima volta non sono stati bombardati dal solito terrorismo sul bitcoin (della serie: è una truffa, è un ponzi, è usato da criminali, evasori, terroristi, ecc.). Se anche solo il 10% è stato incuriosito e vorrà approfondire la questione, avrà una portata senza precedenti, almeno in Italia.
1940  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Google trends e possibile DUMP on: February 15, 2018, 10:47:44 AM
Che ci sia una correlazione è indubbio, la parte discutibile è interpretare l'uno o l'alto dato come causa o come effetto
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