Su questo, dissento da alcuni commenti che leggo, le cose non sono chiare al 100% ma nemmeno così nebulose. Dire che non è chiaro nulla non fa altro che scoraggiare le persone a spendere e usare i loro bitcoin. Viene data un'informazione non corretta seconda me.
Sai quanto ti apprezzo, però questa parte di risposta confligge un po' con quanto scrivevi poco sopra:
La domanda, banale, è: se volessi usare bitcoin come moneta a 360° (quindi non solo come forma di risparmio) cosa devo fare per non avere noie con il fisco?
Il problema non riguarda tutti i bitcoin che possiedo ma quelli che voglio spendere/vendere.
perché se le cose fossero chiare non avrebbe molto senso la frase che ho evidenziato qui poiché ricadrebbe nell'ambito della discrezionalità, che non può esserci in presenza di una prescrizione di legge.
La frase evidenziata è legata al margine d'incertezza che nasce oggi dal rapporto tra fisco e cripto: proprio perché è incerto (imho) uno si fa la domanda che hai scritto, se invece ci fosse una norma chiara difficilmente uno si farebbe quella domanda perché saprebbe che in caso di controlli sarebbero guai.
Invece proprio data l'incertezza di fondo uno si dice: va beh tutto sommato le cose non sono del tutto chiare..... e allora io dichiaro solo la parte che voglio spendere eccetera eccetera.
Ma perché uno deve avere dubbi di questo tipo ? per pagare le tasse.... mi sembra assurdo!
Aggiungo che questo "eterno" dilemma riguarda poi solo quelli che sono nella classica terra di mezzo, cioè che hanno importi in cripto né bassi né alti. Infatti:
- per chi dovesse avere importi bassi la domanda non si porrebbe perché restando sotto i 15k non dovresti nemmeno dichiarare
- per quelli con importo alto... beh lì ti paghi un consulente con i fiocchi che per quanto ti faccia pagare non ti costerà mai quanto il 26% dello stato (parlando ovviamente di cifre alte)
Invece chi è nella terra di mezzo.... che so 10 Btc, non ti cambiano la vita no ? e a quel punto che fai ? ecco sei nella classica situazione in cui non sai che fare.
Fare quel che suggerivi (forse era solo un esempio?) cioè dichiarare solo i Btc che vuoi spendere lo puoi decidere e declinare in molti modi: per cifre basse non dichiari nulla, per cifro di qualche Btc (per estinguere il mutuo) dichiari e paghi il 26%. Ma..... già se arrivi a fare quella scelta (dichiarare solo quel che spendi) è perché decidi di dichiarare
solo una parte (ma non dovresti!) perciò qui siamo al punto. Perché devo ricorrere a "dichiarare il falso" ?
Sulla parte finale della tua risposta:
Scordatevi che una legge ad hoc ad esempio lascerebbe nel dubbio una cosa del genere. La mannaia del fisco sulle rivalutazioni di capitali andrà affilandosi sempre di più
penso sia inevitabile (purtroppo), l'intenzione l'ha anche già dichiarata Draghi subito dopo il suo insediamento.
Però non sono convinto che si traduca nel prendersela con le cripto, che gettito pensi possano generare le cripto oggi? quando sta covid-buriana sarà passata si appiglieranno a quel che già da tempo offre garanzie in termini di incasso (per la serie: non puoi scappare); proprietà immobiliari, tasse sul trading o nuova aliquota capital gain, le solite cose insomma, le cripto finiranno di nuovo sotto il materasso.
La mia personale opinione l'ho già espressa altre volte: imho l'Italia non farà nulla sul tema fino a quanto non arriverà un indirizzo da UE, a quel punto si adeguerà. La domanda vera però diventa: visto che in UE ci sono stati con trattamenti molto diversi per le cripto, come faranno a dare un indirizzo comune? chi "vincerà"?
Inoltre, davvero vorresti trasferirti a malta e trovarti come vicino di casa Idisoro Ghezzi? che ti ammorba con la sua storia delle cartelle esattoriali ed i suoi problem di salute?
Non era brianzolo? comunque sul problema di salute che ha riportato: ha perfettamente ragione !!!