Qualcuno ha per caso notato il timing perfetto di notizie positive o negative, a seconda della necessitá, come oggi dopo aver toccato i 6000 $ hanno deciso di farlo risalire, complice anche la notizia della SEC data proprio al momento giusto, non voglio passare per paranoico ma a volte mi sembra di essere il criceto che pedala nella ruota in questo mondo crypto che sembra ormai lo specchio di quello reale.
Fare previsioni di qualsiasi tipo è un azzardo, in questi giorni setacciando le notizie e dai movimenti di mercato, alcune cose si possono dire, mio pensiero del tutto personale:
1. su Bitcoin ci sono
pesanti posizioni corte nette, difficile farne una stima, cerchiamo almeno di poter individuare un ordine di grandezza, proviamo a dire una forchetta da 4~7 miliardi.
Diamo un parametro, nel mondo dei private Banking italiani circa il ~40% dei clienti ha un patrimonio personale, liquido superiore ai 5 milioni. Poche decine di persone quindi sono in grado di muovere quanto migliaia e migliaia di singoli avventurieri e sognatori.
Molti "investitori" di bitcoin, non hanno nemmeno un capitale iniziale... sono entrati quando il mercato era bassissimo.
Ad ogni modo, da Dicembre queste pressioni hanno impresso una decisa impronta, considerando che a differenza del mercato tradizionale delle borse, il bitcoin è in mano appunto a singoli privati, spesso poco preparati, cultura finanziaria prossima allo zero, cultura generale sottozero, creare panico per drenare soldi è come rubare le caramelle ai bambini.
Senza appunto la "mediazione" - come accade nei comuni mercati - di intermediari, fondi comuni d'investimento, banche d'affari, assicurazioni, gestori patrimoniali, ecc...
2. la "tenuta" del mercato - appunto tenuta... in un mesetto siamo da $ 20.000 al simbolico $ 5.900 - potrebbe essere data da
input degli stessi exchange; se le cripto crollano ed il mercato implode, tutto insieme smetterebbero di incassare le loro commissioni.
Stesso discorso per i detentori di grandi mine farm che devono sostenere gli ammortamenti di macchine e strutture e potrebbero destinare parte dei loro proventi per sostenere il mercato.
Insomma, dare da mangiare al cavallo per continuare a cavalcare...
Lo spunto per dire questo è la vicenda Tether...
Tether "vuoti" non agganciati cioè ad un USD vero, fisico... usati dal maggiore exchange Bitfinex per comprare bitcoin e sostenere i prezzi.
Considerando che uno dei personaggi di Bitfinex è un italiano che nel 1996 ha dovuto pagare 100 milioni di lire a Microsoft, perché si vendeva copie di Windows illegali... ci può anche stare.
3. non darei peso al così detto FUD, o le notizie fake vere e presunte.. è proprio l'esperienza bruciante di aver perso denaro... che segna il mercato.
Chi è entrato ai massimi magari verso i ~ $ 10.000 probabilmente ha già accettato la perdita... quanto meno la maggioranza, e già ha repulsione sulle criptovalute.
Se c'è o c'è stato un effetto dei media è stato quello di effetto contrario, esaltare le quotazioni e la curiosità.
4. Sul bitcoin, come tutti gli altri asset finanziari, gravano vari rischi, questi sono imprenscindibili, come per ogni persona: rischio di avere una malattia, un grave infortunio, la morte...
Sul bitcoin e le criptovalute grava un
rischio normativo; sicuramente se una o più criptovalute avrà successo, ci saranno norme e normative che ne regoleranno l'uso, così come potrebbe poi gravare un sistema di tassazione più definito di quello di adesso.
Così come gravano altri rischi, sulla sua conservazione per esempio.
Questa parte limita ancora una sua diffusione. Larga diffusione.
Tenendo conto che è semplice da acquistare e conservare, ma non proprio intuitivo... larghe fette di popolazione sono impossibilitate ad usarlo. Tutte quelle che hanno difficoltà ad usare il bancomat o a fare un biglietto del treno alla biglietteria automatica.
Non sono poche.
Per il bitcoin, altro grosso rischio è stato il fatto che è poco originale, molto imitato, replicato... ci saranno nel mondo si e no 300 valute, ci sono già 1.600 criptovalute...
Un vantaggio competitivo rilevante potrebbe essere una ipotetica criptovalute emessa da una entità autorevole che per qualche ragione gli Stati potrebbero favorire con una
esenzione fiscale.
Immaginiamo una sorta di
PensionCoin statale... come strumento previdenziale, contro l'inflazione, riconosciuto da uno o più sistemi Statali... con vantaggi fiscali, con utilizzo reso davvero facile, per tutti, a conservazione sicura, con regole per disporne eredità e compra/vendite... ecc.. ecco quella potrebbe essere una criptovaluta con
alto valore intrinseco.
Personalmente penso che il futuro della blockchain non sia nel concetto di "oro digitale", ma in altro che ancora ha da venire.