ti amo forte e duro EDIT: l'ho visto, boh dai, non è tanto malvagio, pensavo peggio !
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Per favore vorrei vedere il servizio del TG1 senza dovermi sorbire tutti i TG degli ultimi due giorni, qualcuno sa dirmi l'edizione in cui si è parlato di BTC ?
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Google Trends: Feb > Gen Quando tutta questa spazzatura sarà finita, la gente vorrà comprare.
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Ciao, bello, mi sa che ti compro il Lenovo, mi tenta parecchio. P.S. Aggiungi il logo Bitcoin ai metodi di pagamento
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Un thread davvero molto appropriato nella sezione mining. Siete dei geni tali...
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Gox non credo possa essere accusato né di truffa (salvo prove contrarie) né di schema ponzi. (sottolineo Non Credo... poi magari domani scopriamo di si)
WHAT? Secondo fonti non confermate Karpeles aveva messo in piedi un'autentica TRUFFA. Un'alterazione dei mercati ai danni degli utenti per riuscire a recuperare quanto gli avrebbero rubato, con arbitraggi e altre amenità. No dico, WHAT ?
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Re: ARRIVATO PRIMO BANCOMAT DI BITCOIN IN ITALIA. PARLA FRIULANO!! PARLA FRIULANO!!PARLA FRIULANO!!PARLA FRIULANO!!
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Guardando il bitcoin charts/market in euro, ci si rende conto che agli altri exchange non sono aumentati i volumi di vendita,
ciao, hai fatto un buon ragionamento ma ti sbagli, guarda meglio.
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Vallo a chiedere ai giudici che si occupano\sono occupati di Ross William Ulbricht e Trendon Shavers, se i Bitcoin non sono nulla.
Se viene confermato che Karpeles aveva perso BTC da mesi e mesi e non aveva detto niente, anzi, pompava artificiosamente il prezzo sulla sua piattaforma, per favorire gli arbitraggi a suo vantaggio, e tentare il recupero... per lui ci sarà la prigione.
Detto questo, io non ci credo. Non ci credo. Non ci credo e non ci crederò mai. Non ti fai soffiare 860mila Bitcoin sotto il naso, in un lungo lasso di tempo, senza accorgerti di niente. Questa storia puzza come un cassonetto della spazzatura in Agosto.
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Se tu vendessi a 12€ con e senza escrow non avrei nulla da sollevare, vendere a 9.70€ è ovviamente qualcosa che non farebbe nessuno, neanche io. Nessuno ti sta contestando il prezzo.
"Vendere" a 10€ senza escrow (e dunque con un ricarico di SOLI 30 centesimi a LTC, lol) e "vendere" a 12€ con escrow è quantomeno sospetto.
Insomma offri qualcosa di molto allettante a patto che vengano messe da parte garanzie di buon esito della transazione.
Senti, non sto dicendo che sei un truffatore, ma che sembri un truffatore.
Le mie sono illazioni e pareri personali. Ma siamo stati in molti a sospettare dall'inizio del tuo annuncio.
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Non mi fiderei neanche io di te, sei troppo opaco. Inoltre un 20% di ricarico per escrow è assurdo, visto che l'escrow è gratis, di solito, grazie alla cortesia di alcuni utenti del forum. Sembra effettivamente una strategia di deterrenza per indurre gli utenti a non usare l'escrow.
Tuttavia, come ho detto, sarà il mercato a decidere, e i nostri dubbi sono più che esplicativi, leciti, e possono mettere in guardia gli utenti:
- Chi compra senza escrow lo fa a suo rischio e pericolo, da un utente con zero feedback e zero competenze in materia (non sapevi neanche cos'è un escrow). - Chi compra con escrow lo fa fuori mercato, ampiamente fuori mercato (Per capirci, BTCe 9.70€, tu 12€, ben oltre il 20% di ricarico solo perché si vuole usare un escrow).
Se sei una persona seria sarà il tempo a dirlo. Se non sei una persona seria sarà il tempo a dirlo. A noi non sta a cuore denigrare questo o quello, sta a cuore solo il bene e la reputazione della comunità. I truffatori danneggiano una comunità in cui tutti noi crediamo, per cui tutti noi ci prodighiamo. Se non sei un truffatore, benvenuto. Io ripeto, non mi fiderei a comprare da te, e sopratutto non capisco perché dovrei pagare un LTC 12€ solo per l'uso dell'escrow, quando normalmente dici di venderli a 10€.
Non ha senso. Zero senso, nessun senso.
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D'altronde proibire il bitcoin dal punto di vista giuridico sarebbe un bell'imbroglio... il protocollo è neutro, teoricamente se domani inventassero il teletrasporto dovrebbero proibire anche l'oro, l'argento, il silicio, etc. etc. se il problema è che i BTC possono essere trasferiti con facilità.
Ti ricordo che gli USA negli anni '90 avevano anche proibito l'export di crittografia... "Ci sono state varie discussioni sulla legalità dell’uso della crittografia, compreso un intervento del governo americano che aveva vietato l’esportazione di software per cifrare i messaggi, e in particolare di PGP, con il pretesto che si tratta di prodotti "militari". Senza entrare nei dettagli, in parte grotteschi, di questa vicenda, la sostanza è che l’uso di PGP è perfettamente legale in Italia e può essere tranquillamente usato per mandare messaggi a qualsiasi destinazione, compresi gli Stati Uniti. Recentemente è caduto, almeno in parte, anche il divieto americano di "esportazione" di PGP." Worst case scenario:Per colpire la rete non gli serve necessariamente colpire gli exchange, ma i nodi. Anzi, colpire i nodi sarebbe MOLTO più efficace come strategia. Se con qualche legge paradossale ed illiberale si mettono di traverso sul mining Cina, Russia, Europa, USA, la frittata è fatta. Se cala l'hashrate cala la sicurezza della rete, se i militari investono 10mld di $ sul mining e nel frattempo colpiscono i civili, il 51% è tutto per loro. Dopo tutto visto l'andazzo che abbiamo preso (trad: PRISM) non è un'idea balzana quella di vietare la crittografia per ragioni di "sicurezza nazionale". Io tendo a pensare che le rivelazioni di Snowden siano state volontarie: se ci pensi è tutta roba "che si sapeva già", ma che veniva trattata nei film e telefilm in modo "romanzato". Invece l'anno scorso dalla sera alla mattina qualcuno ha detto: sì, è tutto vero, vi spiamo, quindi? E le persone non mi sembra siano scese in strada con forcone e torcia infuocata. Si vieta la crittografia ai consumer, si vietano gli strumenti che muovono in quella direzione, si fa un bel censimento dei nodi e si cominciano a colpire gli utenti in maniera random: dalla vecchietta al grosso mining pool, dal ragazzino al padre di famiglia. Con il file-sharing non hanno fatto poi qualcosa di troppo diverso. E' una guerra che hanno parzialmente perso, ma in fondo hanno voluto perderla, non hanno tirato dritto con le cause quando si è capito che i danni in immagine sarebbero stati superiori del ritorno, tuttavia qui secondo me è tutto diverso, stiamo parlando di soldi, di controllo, non di brani musicali, non parliamo della tutela delle major dell'intrattenimento, parliamo del mantenimento dello status quo nel sistema monetario. Un argomento su cui i governi sono ben più sensibili e spaventati. Fine worst case scenario e seghe mentali fantascientifiche ma non troppo.
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Ma comunque, accetto l'escrow ok, ma vendo i LiteCoin a 12€ l'uno Ok. Padrone di fissare anche il prezzo a 100€. Sarà il mercato a scegliere. Auguri per le tue vendite.
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Rastaman: Un nuovo utente per guadagnarsi la fiducia degli acquirenti dovrebbe, a mio personal parere: - dimostrare di possedere le monete che intende vendere, attraverso movimenti espliciti sulla blockchain (facoltativo) - accettare l'utilizzo di un escrow (obbligatorio) Altrimenti, stai fresco: Ci sono molti truffatori qui, tu esordisci con una larghissima quantità di LTC e chiedi pagamento anticipato. Bonifico o meno conta poco (è possibile ottenere carte con intestatario fasullo, con IBAN, sul deep-web. Sono cose che sappiamo tutti), accettare un bonifico NON è una garanzia. Accetta l'escrow, non c'è alcun rischio a farlo: Qui in genere si è colpevoli fino a prova contraria
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Tentando di riprendere i binari del Topic: Tutti gli altri grossi exchange stanno comunicando in questi giorni che pubblicheranno i propri bilanci di Q1\2014: autorità di vigilanza o meno, è partita spontaneamente "l'operazione trasparenza" degli exchange. Certo, se la Foundation USA avesse una minima utilità tangibile (e a me sembra che davvero non la abbia), avrebbe potuto pretendere questa cosa da tutti i suoi consociati, sopratutto dai board member. Invece? Ciccia, e come si diceva negli anni '90: "pereperè, pereperè, pereperè pè pè figureeeemmeeerdaaaa..." Di contro abbiamo un senatore USA che chiede proprio DI VIETARE i Bitcoin (forse aveva soldi su Gox ? ), la FED che risponde "meh, non ditelo a noi, non è nostra materia" e il Giappone che davanti a una richiesta di regolamentazione risponde che solo sforzi congiunti e internazionali possono fornire una qualche genere di risposta. Di solito tendo a fare un'analisi tutta mia del panorama internazionale, stavolta non so che pesci pigliare: La situazione è davvero a un bivio. In linea di massima tendo a pensare che se le autorità mondiali ci si mettono di traverso, il prezzo può davvero scendere a due cifre senza troppa fatica. Ho sempre sostenuto che Bitcoin per sua natura si presta molto facilmente ad un ritorno nell'ombra, relegato sui mercati illegali @ Tor, con l'ascesa di qualche alternativa potenzialmente più gradita, come può essere un prodotto Ripple Labs con anagrafica più "digeribile" dai governi e controllo semi-centralizzato. In linea di massima tendo a continuare a pensarla così. Questa storia dei mercati alternativi extrabancari ha attizzato un sacco di gente, ed è un fenomeno che non penso si possa semplicemente fermare. Fornire però un'alternativa "simile", da cui derubricare diversi concetti di fondo, facendola comunque passare per "Bitcoin 2.0", è una mossa che potrebbe avere presa. Comunque la legislazione esiste già, tutto dipende dall'inquadramento del BTC come commodity o valuta, e nel primo caso ovviamente servirebbe un regime IVA speciale, ma secondo me si dovrebbe -per coerenza- puntare al riconoscimento del BTC come currency!
Vero, basterebbe smettere di essere ipocriti. Riconosciamo come valute delle porcherie altamente inflazionistiche emesse da governicchi e dittature, e non riconosciamo il Bitcoin solo perché non è backed da una nazione. Bitcoin ha già superato il volume d'affari di molti Stati del mondo che hanno "una valuta riconosciuta".... PS: [quanto segue da prendere con le pinze!] cmq forse ho capito male, ma la differenza tra MTS (in Italia "istituti di pagamento") e IMEL è qualitativa, non quantitativa. Gli IMEL sono terribili dal punto di vista normativo, stanno immediatamente sotto le banche in quanto a disposizioni di vigilanza. Gli istituti di pagamento (tra cui per es. gli uffici di cambio) sono un po' più abbordabili. Quello che classifica una società come IMEL è l'emissione di un credito online liberamente scambiabile tra gli utenti, come PAYPAL, POSTEPAY, OKPAY etc, mentre Bitstamp è più assimilabile ad un ufficio di cambio (se non per il fatto che è gateway ripple) perchè non emette bitcoins. Comunque per tutte e due le categorie l'UE ha previsto delle soglie di volume al di sotto delle quali le regole sono molto più blande (es. capitali di garanzia, strutture interne di controllo etc etc), ma sembra che solo l'Inghilterra abbia deciso di riconoscere queste soglie.
Gli istituti di pagamento possono prestare uno o più dei servizi di pagamento previsti dall’art. 1 comma 1, lett. b) del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11, conformemente al contenuto della propria autorizzazione. Essi possono esercitare altre attività secondo quanto indicato nella presente Sezione. Agli istituti di pagamento è vietata l’attività di emissione di moneta elettronica.
Gli istituti di moneta elettronica possono esercitare l’attività di emissione di moneta elettronica e prestare anche i servizi di pagamento non connessi con l’emissione della moneta elettronica dettagliati nel programma di attività (cfr. Capitolo II, Sezione III). Gli istituti di moneta elettronica possono esercitare altre attività secondo quanto indicato nella presente Sezione. L’attività di concessione di finanziamenti è consentita, nel rispetto delle condizioni di cui al paragrafo 3, esclusivamente in relazione alla prestazione di servizi di pagamento non connessi con l’emissione di moneta elettronica.sourceIn effetti sì, con gli exchange non abbiamo alcuna "emissione", sono più assimilabili ad un istituto di pagamento. Nel mio riferimento agli IMEL valutavo solo l'aspetto fiscale (che ho linkato), perché hanno un regime agevolato che bene si sposa col commercio di crittovalute in un ambiente assai competitivo. Parlando di "IMEL" ho innescato una spirale un po' confusionaria. Per caso, ervalvola, sai in che aspetto normativo rientrano i banchetti "Forex" che stanno nelle città turistiche, negli aeroporti, etc. ? Credo che il quadro normativo per un exchange potrebbe essere esattamente quello (dico potrebbe perché le dinamiche sono un po' diverse, ad esempio il classico exchange bitcoin si occupa anche di 'custodire' i fondi del cliente che fa trading, è una cosa in più che i cambiavalute per strada non fanno, e che potrebbe quindi obbligarci a vedere le cose diversamente).
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Se tu leggessi l'articolo, scopriresti che era UN OTTIMO articolo.
Fra il dire un'inesattezza e il non dirla, passano 5-6 minuti di tempo dedicato ad approfondire l'argomento di cui si parla. Se siete tutti uomini d'affari così impegnati da non potervi concedervi 5 minuti per una lettura, pagate qualcuno che lo faccia per voi e vi faccia un riassunto.
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