Buon Natale a tutti! Finito il cenone/pranzone possiamo adesso digerire leggendo un po' di post sul forum
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esatto sono ancora nell'intercapedine ho evitato il cenone almeno scherzi a parte, sembra errore del server... avrò modo di provare l'effettiva validità del supporto, avevo trasferito una piccola cifra per fare prelievo e - di fatto - ho solo il loro codice e l'attestato dell'invio speriamo... Cavoli, sei davvero un’ottimista: hai mandato loro dei fondi ed ora sei li che dici che “hai l’occasione di testare il loro supporto. Beh, complimenti per lo spirito zen… io avrei provato con la fiamma ossidrica. O avrei provato con altro ATM. la cifra è davvero risibile e pare che il problema riguardi TUTTI gli ATM Ho la stessa impressione, e comunque secondo me questi atm sono buoi per comperare Btc, non mi fiderei mai a vendere. Da quel che leggo capita spesso che ci siano questi problemi nel prelievo fiat, poi dovere chiamare il supporto ti fa di sicuro perdere privacy.
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A Parma, oggi, non si apriva nemmeno la prima porta blindata Quando eri ancora fuori, voglio sperare
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3) l'unico modo di 'dimostrare' di non aver condiviso la chiave privata con altri è quello di esporsi a un rischio misurabile: lasciare i bitcoin sull'indirizzo (o in caso l'indirizzo sia stato svuotato, reinviare dei bitcoin su quell'indirizzo)
A quanto ho capito difatti questo è il metodo usato da checksig per dimostrare di avere controllo dei fondi. A cadenza mensile difatti fanno una transazione per ridepositare sul loro wallet tutti i fondi. Stesso indirizzo di partenza e di arrivo, no change. Interessante. Sai per quale motivo lo fanno? per dimostrare ai clienti che hanno il controllo dei fondi (cioè che non hanno perso le chiavi ) oppure proprio per dimostrare "al fisco" che sono loro a controllare i fondi ? EDIT: ops, la risposta nel post di @arulbero proprio mentre scrivevo.....
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Un'osservazione, ci sono 2 fatti distinti:
a) io posso dimostrare di essere a conoscenza della chiave privata solo nel momento in cui la uso (di solito quando spendo da un indirizzo A a un indirizzo B oppure quando firmo un messaggio)
b) ma nel momento in cui dimostro di conoscere la chiave usandola per firmare una transazione, non posso più dimostrare di essere stato in possesso di quei bitcoin (il fatto di aver effettuato la transazione non è una prova, e neppure lo sarebbe a questo punto firmare dei messaggi)
La conoscenza di una chiave privata ha importanza infatti solo se è relativa a un indirizzo che attualmente ha dei bitcoin, se l'indirizzo fosse svuotato la chiave privata non proverebbe più nulla (nè sul presente, nè sul passato). ......
Faccio una premessa: se uno dovesse dimostrare di essere il "proprietario" di un indirizzo non potrebbe farlo in alcun modo, cioè non ci potrebbe essere alcune metodo per dimostrare che sei l'unico conoscitore della pk che controlla quell'address (come fare a dimostrare che un altro NON conosce quella pk ? impossibile) Quindi sposterei il punto non tanto sul fatto di essere l'unico "proprietario" ma sulla domanda dalla quale eravamo partiti, ovvero come fare in modo che nel caso di un cash out io non venga accusato di qualcosa (riciclaggio e altro) da un magistrato che arrivi ad indagare (o dall'ufficio AML della banca). Se ci limitassimo a rispondere a questa necessità, penso che il fatto di poter dimostrare di possedere una pk che in quel momento storico controllava un indirizzo dovrebbe essere sufficiente. Ricadiamo purtroppo in pieno nel caso del tuo esempio 1), ma non credo che qualcuno possa dirmi qualcosa in contrario. Possono dirmi che non ero io il proprietario ? io oggi la pk ce l'ho! qualcun altro ce l'ha ? Difficile che un magistrato possa dire qualcosa in contrario ma.... se non fosse ancora convinto potrei dirgli: ok allora io sposto 0.1 Btc di nuovo su quell'address associato alla pk. Se rimarranno lì per un mese avrò indirettamente dimostrato che quell'address era mio. So che non è una dimostrazione vera e che potrebbero esserci altri possessori di pk che (ovviamente) non guarderebbero più quell'address a distanza di tempo e quindi non sposterebbero quei 0.1 Btc, ma sarebbe comunque una buona prova, no ? Quello che voglio dire è che nell'impossibilità di produrre prove certe, anche piccole "dimostrazioni" indirette e pratiche oppure un po' di ragionevolezza potrebbe bastare al magistrato di turno. Del resto se così non fosse (cioè se non ci fosse nessun margine di ragionevolezza) anche i due casi che hai citato come "buoni" sarebbero facili da aggirare. Ovvero: La conoscenza di una chiave privata ha importanza infatti solo se è relativa a un indirizzo che attualmente ha dei bitcoin, se l'indirizzo fosse svuotato la chiave privata non proverebbe più nulla (nè sul presente, nè sul passato).
E' esattamente il caso dei 0.1 Btc che facevo io; c'erano 10 Btc, poi l'ho svuotato, poi ho rimesso 0.1 Btc sullo stesso address. Se oggi ci sono lì dei Btc e da quel che dici ciò "dimostra" che quell'indirizzo è mio, la stessa cosa dovrebbe valere anche nella finestra temporale in cui c'erano i precedenti 10 Btc, no ? (sempre con pk in mio possesso, è la stessa!) Quello che serve sempre è un altro dato, che permetta questa serie di collegamenti:
il bonifico da una banca --> account di un exchange --> transazione verso l'indirizzo A --> transazione verso l'indirizzo B (indirizzo B contiene attualmente i bitcoin)
In questa catena l'unica cosa veramente inutile è la chiave privata di A, mentre tutte le altre informazioni sono fondamentali per dimostrare la proprietà.
Anche qui: nessun exchange italiano ti chiede di verificare l'address sul quale prelevi, quindi se avessi dei soldi da riciclare, te li darei, ti darei anche l'indirizzo di una mia pk e ti chiederei di prelevare su quello. Fine dei giochi. Insomma senza usare un po' di ragionevolezza non se ne uscirebbe e nessuno potrebbe più usare nemmeno un sat.
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..... la colonna sonora (sono stato cazziato in passato per alcune scelte, tipo da @duesoldi)----
Ammazza che memoria oh! diciamo che bitcointalk italia senza fillippone sarebbe come la pasta&fagioli senza fagioli
Il ns @babo è sempre stato un poeta! pagherei per sentire quali frasi melense sussurri nell'orecchio a tua moglie in certi momenti !
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si stava chiaramente parlando del proprietario originale, quindi se ho un bitcoin e firmo l'indirizzo associato, non importa se io poi l'ho rivelato a 1000 individui, che a loro volta dovranno firmare per provare che è adesso in loro possesso
perché con il timestamp si evincerà chiaramente che 10 15 30 minuti prima quei bitcoin erano associati ad un indirizzo che era ancora in mio possesso e non condiviso quindi si quei bitcoin era senza ombra di dubbio miei fino a 10 15 30 min prima
Rileggendo il tutto forse l'equivoco nasce dal fatto che Paolo dice (l'ha ripetuto più volte) che non è possibile dire che tu in quanto Pinco.Pallino sei possessore di quei Btc, mentre tu (e lo sostengo anch'io) dici che la conoscenza della pk è sufficiente per dire che in quel momento sei (eri) possessore di quei Btc. Unendo i due punti forse potremmo sintetizzare: - non è possibile (anzi non è consigliabile) dimostrare a tutti che tu eri il possessore (anche perché potrebbe essere pericoloso farlo) - ma è senz'altro possibile che tu possa dimostrare a chi dovesse indagare per AML che eri il possessore in quel momento dei Btc: se convocato avrai gli strumenti tecnici per dimostrarlo (explorer, mostrare l'address dalla pk, ecc) Ma ai fini del ns ragionamento è proprio questo secondo punto che ci interessa: sei in grado di dimostrare che eri possessore ? risposta: sì, dimostrandolo SOLO a chi dovesse indagare, non a tutti.
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Mettiamo l'esempio estremo dell'omicidio, tu hai comprato dei bitcoin 10 anni fa e non li hai mai spostati, o hai fatto anche degli spostamenti, immaginatela come volete. Mi consegni tutto quanto occorre per entrare in possesso dei bitcoin e movimentarli, tutti i dettagli, wallet, ecc... Poi io ti uccido.
Quali elementi ho io, per dire che 10 anni fa non ho fatto quei movimenti ? come fanno i tuoi eredi a dire che quelli erano i tuoi bitcoin ? immaginando che non siano in possesso dei dati tecnici per avere accesso a quelle criptovalute.
Non è questo però l'esempio che stavi facendo con Amph e al quale mi sono collegato. Oppure se era questo ho capito male io, non so.... Comunque la mia risposta era: Io ho comprato Btc 10 anni fa e solo oggi li ho venduti. In questa situazione, fino a "ieri" io potevo dimostrare di essere il "proprietario" di quei Btc, perché se un altro avesse avuto la pk li avrebbe spostati. Poiché ciò non è avvenuto, ne deduco che posso dimostrare di essere io il proprietario anche a distanza di anni (a patto di non averli movimentati, come già scrivevo). Non c'è nome-cognome - ovvio - ma se un terzo avesse conosciuto quella pk mi avrebbe fatto sparire i Btc.
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Mi fa molto piacere che tu lo abbia postato perché troppo spesso leggo che viene consigliato un hw wallet a chi non è esperto o chi debba iniziare. Non è così sicuro come spesso si fa credere.... facile da usare sì, ma non scambiamo la facilità d'uso con la sicurezza! Appunto, ed io dovrei dare i miei dati... dire quanto spendo e quanto non spendo, quando, dove, perché; ad un " banca" che non si sa nemmeno dov'è ? e che al posto di una sede ha un pupazzo ? insomma... quoto e sottoscrivo!
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Il tizio (scusa ma non sono andato all'inizio per capirne il nome) fa riferimento ad una delle (tante) interpretazioni che assume che il fatto che l'exchange sia in Italia oppure che il contribuente detenga i Btc su proprio wallet (non custodial), faccia decadere la necessità di dichiarare in RW in quanto si ritiene che quei Btc siano "in Italia". Tesi non accettata da AdE, vedi anche la recente risposta AdE 788/2021 all'interpello ormai già discusso più volte anche qui: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3930262/Risposta+788+del+2021.pdf/01995188-b1a7-bdcb-6116-760577456538a pag. 5 dice: Detta giacenza media va verificata rispetto all'insieme deiwallet detenuti dal contribuente, indipendentemente dalla tipologia dei wallet (paper, hardware, desktop, mobile, web).
fa riferimento al calcolo per la plus, non nello specifico all'RW, ma è evidente l'interpretazione AdE di considerare tutti i Btc (anzi le cripto) posseduti a prescindere da "dove/come" li si "detenga". Probabilmente il tizio del video non era aggiornato su queste novità, oppure ha semplicemente portato acqua al proprio mulino no aspetta se io firmo un indirizzo quello inequivocabilmente appartiene a me, se i bitcoin vengono spostati(che poi non vengono spostati va beh) io firmerò il nuovo indirizzo e cosi via, in questo modo attesto sempre che quella quantità di bitcoin è sotto il mio controllo
nella firma c'è il timestamp che dice quando tu possedevi gli indirizzi iniziali che permettevano di avere il controllo di quei bitcoin
" Appartiene a me"; io dire molto più genericamente, appartiene a chi aveva tutte le credenziali per operare... I bitcoin su un determinato indirizzo sono controllati dalla chiave privata di tale indirizzo. Eventualmente chi possiede quella chiave privata, possiede anche i bitcoin. Quindi sono d'accordo, è molto difficile dire chi possieda. Se io consegno fisicamente la chiave privata a qualcuno, i bitcoin hanno cambiato proprietario o no? Questa è la domanda centrale... probabilmente se questo passaggio non è certificato altrove, il secondo che riceve il pacchetto si può presumere che ne sia stato sempre il proprietario. ...... Sul punto in grassetto proviamo a fare un esempio. Io compero 10 Btc 10 anni fa (mi piacciono i numeri facili ) e li tengo FERMI. Oggi li cedo/vendo/regalo a Tizio. La PRIMA cosa che farà Tizio appena ricevuta la pk di quei Btc sarà spostarli, non credo esista ragione al mondo che potrebbe indurlo a lasciarli su quell'address. Anche se Tizio mi uccidesse all'istante (per essere sicuro che io non abbia una copia della pk), come potrebbe essere sicuro che io non l'abbia copiata e data a mio fratello? magari proprio per evitare "sgradite sorprese" ? Non potrebbe saperlo, perciò li sposterebbe subito. Quindi imho se quei Btc non fossero mai stati movimentati il problema non si porrebbe, e ciò equivarrebbe a dimostrare che io sono stato l'unico proprietario proprio da 10 anni. Se invece ci fossero stati movimenti.... allora ok il discorso si farebbe più complicato ma l'idea di base resterebbe valida.
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Se non erro, c'è poi almeno un exchange, italiano che opera come sostituto d'imposta ( .......
Quale sarebbe ? a me non risulta che ci sia nessuno che faccia da sostituto anche perché farlo vorrebbe dire sapere esattamente come trattare fiscalmente le cripto, tema che è ampiamente aperto. Ma se fosse vero sarebbe molto utile a tutti sapere quale sia l'exchange, aiuterebbe molti. Spara il nome ! (per favore) Azzarderei che stia parlando di The Rock ma nemmeno a me risulta che faccia da sostituto d'imposta, come giustamente fai notare non vedo perché dovrebbe farsi carico di una situazione poco chiara e che potrebbe avere strascichi legali. No non credo Paolo stesse parlando di TRT perché ne parlammo già pochi mesi fa e quella la esclusi visto che la seguo da anni e so quel che rispondono sui social quando viene fatta questa domanda. Tra l'altro, guarda quando si dice il caso, hanno fatto la domanda proprio poco fa sul loro canale TG ufficiale e Medri ha risposto - come sempre - che nessuno in Italia (e fuori) fa da sostituto d'imposta: p.s. so che è una coincidenza strana ma "John Dela Vega" non sono io
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Se non erro, c'è poi almeno un exchange, italiano che opera come sostituto d'imposta ( .......
Quale sarebbe ? a me non risulta che ci sia nessuno che faccia da sostituto anche perché farlo vorrebbe dire sapere esattamente come trattare fiscalmente le cripto, tema che è ampiamente aperto. Ma se fosse vero sarebbe molto utile a tutti sapere quale sia l'exchange, aiuterebbe molti. Spara il nome ! (per favore)
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..... Se avessi le palle (ed 8 BTC) farei così.
Basta averne 1 di Btc, ne compri uno per volta
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Pensavo di creare un NFT associato ad un opera digitale, e compramelo per 0.5BTC . supponiamo che io abbia fatto una cosa del genere, è possibile lasciare traccia di questo pagamento ?......
Quello che vuoi fare è esattamente ciò che offrono quasi tutti i market NFT, ad esempio guarda questo che è uno dei più noti: https://opensea.io/Se scorri un po' in basso ci sono anche delle guide che ti mostrano cosa puoi fare e come (a me oggi il sito è parecchio lento, non so dirti se sia un problema solo mio).
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grazie per i voti
Ti rispondo in ritardo perché ho visto solo quello di via Teodosio quindi non ho un termine di paragone efficace. Comunque a quello darei voto 7 o anche 8, dipende un po' dalla scala personale.... per essere sicuro secondo me è molto sicuro nel senso che da altri eventuali malintenzionati riesci a difenderti benissimo (sia dentro sia fuori), il "pericolo" è solo quello del sentirti chiuso in gabbia. Ma credo sia solo un fattore psicologico.
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Eppure me la sono studiata al dettaglio. Con una superficie di 368 km² ne hai da esplorare... Un altro vantaggio in effetti ci sarebbe: in estate potrei sicuramente evitare di usare il decespugliatore ogni 15 giorni. Vedi che a ragionarci qualche aspetto positivo lo trovo anch'io ?
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Un'isola remota e incontaminata? Abbiamo solo due immagini di buona resa disponibili, eccone una:
Un vero peccato non ci si possa più andare! immagino già la coda di gente con l'ombrellone infilato sotto braccio Ma che posti sogni?!? non ci sono nemmeno gli alberi che servirebbero a @fillippone per costruire la baita dove vorrebbe ritirarsi in eremitaggio con i suoi rig
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ma, se prendesse piede, e io mi faccio una carta di credito in cui pago in crypto su crypto... ho tutto esente? No i pagamenti sembrerebbero NON esenti se fatti con conversione in euro: si stabilisce che le plusvalenze su valute virtuali si considerano realizzate solo quando si effettua il pagamento o la conversione in euro o in valute estere, il che significa che:
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Spero stiate scherzando. Tutte le spese sotto le centinaia di milioni per lo stato sono invisibili. per quanto mi riguarda lo stato poteva anche incassare zero da questi nuovi immigrati, a patto che questi avessero stabilito la loro residenza in Italia, rimanendo sul territorio per più di 180 giorni etc.. A quel punto 64 milioni se li facevano solo con l'IVA. Ridicoli.
Col ca@@o che le spese sotto i 100 mln sono invisibili, in finanziaria ci sono sempre migliaia (e dico migliaia) di emendamenti per finanziare attività magari con poche decine di migliaia di €. Ci sono senatori che ci campano su ste cose, ogni anno facendo sostenere attività delle quali nessuno ha mai sentito parlare. Concordo naturalmente sul "ridicoli".
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