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conilmionome
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April 03, 2021, 02:03:19 AM
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 #17381

Il costo della vita in Italia non ha più senso.
Questa è una frase da incorniciare. Pensare a quanto si lavora, quanto si paga di tasse, i non-servizi che si ricevono a cambio e il costo medio di qualsiasi cosa, che siano vestiti, una cena fuori, uno smartphone, una casa... E il problema è sempre lo stesso: stipendi ridicoli. Ma tanto l'italiano medio non lo capirà mai. Seguo di tanto in tanto pagine social di italiani espatriati a NY piuttosto che in altri posti dove il costo della vita è alto, tutti i commenti dopo che ad esempio dicono che pagano una pizza margherita $20-25 sono del tipo "ah ma al mio paesello X la compri con 3 euro". Sì certo, peccato che poi tu starai anche guadagnando 6 euro l'ora e quello che paga la pizza $20 ne guadagna $100 all'ora, quindi chi è quello furbo? Quello che paga di meno un prodotto ma in proporzione gli costa il 50% del suo stipendio orario o quello che lo paga di più ma è solo il 20% del suo stipendio? Eppure la gente non ci arriva, non capisce che in tanti posti cari una persona in proporzione guadagna di più rispetto a posti più economici ma con lavoratori sottopagati.

Senza menzionare che un sacco di prodotti hanno un costo quasi fisso: comprare un iPhone o una BMW, che tu stia al tuo paesello o a NY ti costa sempre lo stesso, non è che fanno lo sconto per lavoratori sottopagati, quindi c'è da vedere anche quanto tempo ci vuole per guadagnare i soldi per comprare quel prodotto, perché vantarsi di comprare la pizza a 3 euro e poi pagare un telefono a rate, insomma, c'è qualcosa che non torna secondo me.

Peccato che invece cose come l’iPhone o la bmw alla fine costino anche molto meno visto che non esiste un
IVA al 23% e il dollaro vale meno.
Ci son sproporzioni su certe cose, ma anche col cibo se vai a farti la spesa invece che uscire e lasciare il 25% di mancia al cameriere spendi realmente meno. Altro che 3 euro la pizza. Il punto è che poi l’americano medio spende e spande senza senso, ma se vuoi avere una vita più che dignitosa puoi averla spendendo relativamente poco in America avendo praticamente tutto e con stipendi per chi gira le patatine al mc che son 5 volte superiori al nostro impiegato in banca.
Poi magari devi pagare un assicurazione medica privata, ma la pagherei volentieri per essere curato come Dio comanda. Non come qua che la sanità è a livelli ridicoli, Tralaltro dopo la laurea un medico specializzato viene pagato 6 volte meno della paga più bassa del più infimo
Medico americano, abbiamo anche qui quel che vi meritiamo, nessun medico bravo ormai vuole rimanere in Italia a fare la specialistica ma fugge a gambe levate. In pratica ci teniamo solo
Gli scarti che si accontentano di 1000 euro al mese per 12 ore al giorno per 7 anni dopo aver teoricamente studiato tutta la vita. Follia!
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April 03, 2021, 06:10:56 AM
 #17382

<...>
 Il punto è che poi l’americano medio spende e spande senza senso, ma se vuoi avere una vita più che dignitosa puoi averla spendendo relativamente poco in America avendo praticamente tutto e con stipendi per chi gira le patatine al mc che son 5 volte superiori al nostro impiegato in banca.
Poi magari devi pagare un assicurazione medica privata, ma la pagherei volentieri per essere curato come Dio comanda. Non come qua che la sanità è a livelli ridicoli..
<...>

Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.

..JAMBLER.io..Create Your Bitcoin Mixing
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Plutosky
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April 03, 2021, 08:54:44 AM
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 #17383

A proposito di minacce, eccone una (potenzialmente) reale:

https://www.marathondh.com/news/press-releases/detail/1232/marathon-digital-holdings-to-launch-the-first-north

Ne avevamo avute le prime avvisaglie, ma mai una dichiarazione di intenti così esplicita.

Marathon Digital Holding (Nasdaq $MARA) una delle principali aziende USA di mining si rifiuterà di processare transazioni non "conformi" alle regolamentazioni USA.

In particolare quelle stabilite dalle norme AML e dell' OFAC (Office of Foreign Asset Control)

In caso di blocco minato con i suoi 10 Esahash/secondo (6% della potenza di calcolo attuale), MARA non inserirà transazioni nel blocco in ordine decrescente  in base alle fees pagate , come dovrebbe fare ogni buon miner che ragiona da bravo homo economicus, ma controllerà che gli address coinvolti non rientrano in black list di autorità USA. Se così fosse, scarterà la transazione lasciandola nella mempool anche se avesse 10 BTC di commissioni incorporate.

Marathon intends to leverage this technology to ensure that its mining pool adheres to AML regulations and that all transactions are compliant with OFAC’s standards. As such, the pool will refrain from processing transactions from those listed on the U.S. Department of Treasury’s Specially Designated Nationals and Blocked Persons List (SDN). By excluding these transactions, all bitcoin Marathon mines will be compliant with U.S. regulatory standards.  

Questi dementi la fanno passare anche come una cosa positiva per bitcoin:


We believe that such regulatory compliant mining will allow us to produce ‘clean’ Bitcoin, which will enable a greater number of institutions to gain exposure to this new asset class, ultimately benefiting our organization, our shareholders, and the broader network.”


Da notare che  Cina e Russia, viste spesso come il male assoluto, non hanno mai interferito sulle attività di mining, il che conferma che che gli USA, da un punto di vista finanziario, sono una dittatura molto peggiore.

Fortunatamente la maggior parte dell'hashrate è fuori dagli USA e per ora non è un problema: se MARA si dà le martellate nelle bolas rifiutando di incamerare le fees di una transazione "malevola", quelle commissioni andranno al miner successivo.

Inutile dire però che questo atteggiamento, se si diffondesse, sarebbe molto pericoloso perchè minerebbe il concetto di bitcoin come moneta "neutrale" e non censurabile.

Di fatto un miner non ragiona più con l'obiettivo di massimizzare i profitti ma con quelli di perseguire obiettivi politici, il che è molto grave. Anche perchè i nodi, che fungono da guardiani del comportamento dei minatori, in questo caso non potrebbero fare nulla. I nodi possono infatti bloccare molti dei possibili comportamenti scorretti dei miners, ma non possono obbligarli a fare qualcosa. Una transazione rifiutata da tutti i minatori non sarebbe mai confermata e non potrebbe entrare nella blockchain.

La soluzione 1 è diffondere il mining in Paesi non così nazisti in ambito finanziario come gli USA. Ma è un palliativo più che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.

Non è detto che i cattivi vincano sempre anche se sono più forti: da trent'anni quegli stessi cattivi provano a bloccare cose come il filesharing, il dark web o Tor. Con esiti tutt'altro che definitivi, nonostante tentativi costati centinaia di milioni di dollari ai contribuenti. E Bitcoin ha molti più anticorpi di queste tecnologie.

Nonostante l'ottimismo comunque è bene rimanere vigili.

"One of Satoshi's greatest achievements was creating something that gives anyone on earth wealth and freedom at the same time"
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April 03, 2021, 10:27:51 AM
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 #17384




Io penso che la rete internet non sia aperta, non sia globale, appartiene a pochi(ssimi), deve produrre utili e domani potrebbe esserci una rete migliore che la sostituisce in toto.

Tranne poche nicchie di persone accorte, pochi casi virtuosi, internet ha sì creato progresso, ma per gran parte progresso pilotato;
ha creato maggiore disuguaglianza creando super ricchi come Jeff Bezos e azionisti come lui, mega aziende come Amazon che a proposito di internet sta per creare una sua propria costellazione di satelliti,
mega aziende che hanno più controllo sui propri dipendenti di una normale azienda e sono in grado di influenzare interi governi.

Dando uno smartphone in mano a tutti, non si è creata maggiore libertà, si è creato maggiore controllo, controllo totale a fini commerciali e a fini vari.

Una massa di dati controllata da pochissimi soggetti in grado di farlo e rivenduta per tutti gli usi. Tutti, dalla pubblicità, alla sanità, alla spesa al supermercato.
Profilazione del mondo, di cose, fatti e persone a partire da Facebook e Google Maps.

Quando internet è partito sembrava l'anarchia totale, il simbolo dell'antisistema, è diventato il peggior conformismo, con giganteschi soggetti che la intermediano,
a tutti i livelli: pochi motori di ricerca, pochi siti di video/foto, pochi social, poche grandi piattaforme di e-commerce.

Si è ricalcato l'andamento del mondo a velocità x100: pochi potenti con il controllo di molti, con molti non pensanti o non in grado di pensare.

Ci sono cose positive, ma internet non è diventato quel che si prometteva.

Nonostante tutto l'umanità va avanti.


Se dobbiamo scendere nel dettaglio... bisognerebbe riflettere bene; Bitcoin è decentralizzato, ma l'hardware di cui è fatta la sua rete da dove viene ? da aziende decentralizzate ?
l'inter-connessioni con la finanza classica, vendita e custodia presso terzi, è un passo falso...
se su un miliardo di possibili utilizzatori 999.999.999 passano dalle banche e da servizi di custodia presso terzi, il discorso di scegliere la via di come utilizzare Bitcoin, rimane un esercizio di stile,
una filosofia astratta.

Come oggi voler utilizzare internet in libertà, accedendovi senza un prodotto creato/commercializzato da multinazionali, faccio io un computer in casa, con microchip progettati e costruiti da me;
non utilizzo Google, Microsoft, prodotti AMD, NVIDIA, XIAOMI, non mi iscrivo a nessun social centralizzato, non compro nulla su Amazon e altri e-commerce centralizzati...

Diventa particolarmente impegnativo.

Prima di pensarne ad una valuta o tecnologia alternativa bisognerebbe ripensare e riprogettare tutto il mondo.

C'è qualche coraggioso che ci prova: https://it.wikipedia.org/wiki/Nomadelfia attuale sono 350 persone, contro i ~ 60.000.000 di altri italiani che vivono in modo convenzionale.


Le grandi multinazionali sono arrivate (anzi sono nate) su Internet per massificare l'accesso alla Rete.

Il classico tizio che la sera torna stanco da lavoro, accende il telefonino sul divano e vuol sapere se Cristiano Ronaldo giocherà, a quanti è piaciuta la sua foto dell'aperitivo di sabato e se Chiara Ferragni è incinta.

Informazione, facile veloce e senza sbattimenti.

E' su questo target di clienti (che sono qualche miliardo) che le aziende del Web prosperano.

Non sono solo questo a dire la verità, ai tempi della primavera araba le notizie su twitter arrivavano prima e meglio della stampa tradizionale, soprattutto arrivavano direttamente dalla fonte.

In ogni caso, esattamente come esiste Bitcoin senza Coinbase, esiste anche il Web senza Google,Facebook e Whatsapp per chi ha voglia di accendere il cervello e usarlo. https://www.lealternative.net/i-social-network/

Ma quello che conta è che anche se i FANG & C sparissero stanotte., il Web resterebbe il più grande archivio di cultura e conoscenza condivisa che l'uomo abbia mai creato.

La stampa generalista ama far sapere che è pieno di fake news ed è vero. Dando all'individuo la possibilità di essere creatore di contenuti (e non solo fruitore) finisci per dare spazio anche agli ignoranti e agli imbecilli.

Diventa fondamentale avere una preparazione, una cultura e una coscienza critica che non tutti hanno, per distinguere e districarsi.

Ma accanto ai terrapiattisti, sul Web si trova un infinito pozzo di conoscenza su cose che spesso è impossibile reperire altrove.

Il 99% di quello che so su Bitcoin io l'ho appreso online, perchè quando ho iniziato io , off line non c'era assolutamente nulla.

I miei insegnanti sono stati dei tizi sconosciuti di cui non so niente: come si chiamavano, da dove venivano , chi fossero.

Hanno  condiviso quello che sapevano senza chiedere nulla in cambio e in modo completamente gratuito come nessun professore universitario, profumatamente pagato, avrebbe saputo fare.

Se sono sopravvissuto alle sirene delle shitcoin nel 2014-2015 lo devo a persone che mi hanno aperto la mente su cosa davvero era btc.

Senza di loro probabilmente avrei perso tutto investendo in Cravecoin o Paycoin. Da parte mia c'è stata solo la capacità e fortuna di capire che erano  le persone giuste da ascoltare. 

Questo forum è il più antico e ricco archivio di cultura Bitcoin. Un neofita non avrebbe posto dove imparare meglio. E' gratis, e aperto a tutti e funziona senza nessuna multinazionale di mezzo.

Tu stesso scrivi qui e metti a disposizione di tutti il tuo sapere. Non sono d'accordo con il 99% delle cose che dici, ma leggerti accresce la mia coscienza critica e la mia cultura su cose su cui puoi essere più esperto di me. E la cosa bella è che non mi chiedi nemmeno un centesimo di euro in cambio.

Moltiplicalo per tutti i forum che esistono come questo, su tutti gli altri campi dello scibile umano.

Questo è il WEB, non Google.     

Forse siete giovani, ma ha ragione arualbero. Prima del Web vivevamo nell'era di RAI1, RAI2 e Canale5. C'era la parrocchia, la famiglia, il Partito, la Casa del Popolo.

La cultura di ognuno era incanalata in percorsi obbligati, era molto difficile rompere gli schemi, guardare oltre.

La differenza per chi ha vissuto prima e dopo è enorme.

Nota: le disuguaglianze nel mondo sono aumentate nel senso che un elite di pochi ricchi è diventata molto più ricca. Ma la distanza tra mondo ricco e mondo povero si è ridotta molto. La mortalità infantile, l'accesso alla scuola, la speranza di vita alla nascita, la fame nel mondo sono andate tutte migliorando di molto negli ultimi 50 anni. Con un grande contributo del web

Nota2:I bitcoin sugli exchange (in possesso di terzi) sono in caduta libera e sono il 12% del totale. Anche mettendo insieme quelli custoditi da terzi solo 1 btc su 5 non è in mano al legittimo proprietario.

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acquafredda
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April 03, 2021, 10:39:38 AM
 #17385

Modalità paranoia ON
A me sembra tutto pianificato, come un accerchiamento strategico dei punti nevralgici del sistema bitcoin: per la parte di blockchain forensic ci sono i vari player che conoscete, per la parte di mining ci sono adesso queste mining pool che introducono un concetto assolutamente anti-economico e completamente lontano dalle logiche transazionali di bitcoin, poi ci sono i gatekeepers, gli exchange che controllano le identità di che fa transazioni, istituzionali che accaparrano quantità monstre di bitcoin togliendole dalla circolazione ecc.
Modalità paranoia OFF

Tutto questo non mi porta a essere proprio ottimista.
Paolo.Demidov
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April 03, 2021, 12:27:02 PM
 #17386

C'è un approccio più basso, oggi per molti giovani prendere l'auto andare in un posto lontano 100/150 km e tornare
è una grossa spesa, oltre budget.
Parlando di giovani, il problema grosso è che manca un'educazione finanziaria. In tanti Paesi i giovani investono, seguono le notizie, fanno ricerche per capire dove mettere i soldi... Io non ricordo aver mai affrontato una conversazione del genere con i miei amici italiani a dire il vero. Non è bello sentire che poi si hanno problemi per una cena da 20 euro o per i 5 euro del calcetto però al tempo stesso poi i soldi vengono sperperati nelle peggio cose. Per me si torna sempre al solito problema, la nostra mentalità, è tutto lì. Abbiamo un Paese con così tanta storia che non riusciamo a pensare al futuro o avere una reale apertura mentale per le novità.


È venuto meno il concetto di risparmio.

Si dice che durante i lockdown i soldi sul conto corrente sono aumentati, ed è vero, ~ 300 miliardi di euro.
Ma è aumentato il grande risparmio.

Manca il lavoratore che mette via soldino per soldino.

Fondamentalmente c'è il concetto di spendere tutti quei che si guadagna...

Molti anni fa nessuno avrebbe speso quasi un intero stipendio per un cellulare, oggi è quasi indispensabile.

È più importante avere uno smartphone di un certo tipo che un paio di scarpe buone.

Le.scale valori sono mutate.

Ci sono molte spese piccole che non vengono considerate, mentre sono quelle che fanno male al portafoglio.

C'è chi fa sempre colazione fuori al bar, pranzo al bar, poi nel pomeriggio una birretta ( anche due ), poi l'apericena... gente povera che spende € 50 di bar al giorno  Grin

Ma molti settori sono stati strutturati per creare valore dalle piccole spese.
McDonald's è stato veramente bravo.

Ma anche Coca-Cola ultimamente che vende le bevande vegetali, marchio ADEZ, buone per il mondo e la salute... queste cose 2% di mandorla in 98% di acqua a € 2,5 / € 3 al litro...
...il latte del contadino è pagato 0, nulla e venduto a € 0,55 al discount, a€ 0,70 ~ 0,80 private label di un supermercato normale.


Ma è cambiato anche la vita, se una persona andava a giro alle 16:00 del pomeriggio nella provincia italiana, non trovava molta gente erano tutti a lavoro, oggi ci sono tutta una serie di momento li di vita in cui non si è produttivi, questo inciderà molto nel futuro.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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April 03, 2021, 12:42:00 PM
 #17387

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 Il punto è che poi l’americano medio spende e spande senza senso, ma se vuoi avere una vita più che dignitosa puoi averla spendendo relativamente poco in America avendo praticamente tutto e con stipendi per chi gira le patatine al mc che son 5 volte superiori al nostro impiegato in banca.
Poi magari devi pagare un assicurazione medica privata, ma la pagherei volentieri per essere curato come Dio comanda. Non come qua che la sanità è a livelli ridicoli..
<...>

Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.


In Italia non c'è nessun ultra miliardario alla Jeff Bezos per intendersi.
Sono anche pochi i miliardari, 1% della popolazione è nella fascia IRPEF più alta.
Mentre c'è tanta gente che vive con nulla, senza un appoggio nei welfare fine a sé stesso.

Qui se lavori a € 1.500 al mese sei sopra la media.
Se non fai nulla ti danno quasi la metà come reddito di cittadinanza, se fai un lavoretto a nero, a casa, sei un signore.

Poi c'è chi guadagna € 1.500 a nero tutti i mesi...  Grin
ma in Italia se evadi le tasse ti danno una medaglia, negli USA ti ingabbiano, per davvero.

Come in tutti i paesi ci sono ampie contraddizioni, da un punto di vista di distribuzione di opportunità gli USA ne hanno distribuite.
Se sei bravo e le sai cogliere arrivi da immigrato e diventi miliardario, c'è da sgomitare.

In Italia nulla, non ci sono opportunità.
Non si sviluppano le idee.

L'abbiamo detto molte volte, l'Italia dopo aver buttato alle ortiche Olivetti, ha perso il treno dell'informatica, poi quella di internet, poi quella degli smartphone poi quella dell'e-commerce, ora quella del fintech con le banche occupate a recuperare debito, senza aver nulla di consistente da investire.

Le banche italiane fino ad adesso sono state fortunate perché nessun gruppo straniero ha voluto affrontare un mercato così malandrino e povero, piano piano se nascono delle opportunità su una ripresa economica futura, porteranno via anche questo.

Già ci sono dei segnali... nel turismo per esempio, molte strutture vivono passando da Booking & co.
Un fintech allargato.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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April 03, 2021, 12:48:16 PM
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 #17388

A proposito di minacce, eccone una (potenzialmente) reale:

https://www.marathondh.com/news/press-releases/detail/1232/marathon-digital-holdings-to-launch-the-first-north

Ne avevamo avute le prime avvisaglie, ma mai una dichiarazione di intenti così esplicita.

Marathon Digital Holding (Nasdaq $MARA) una delle principali aziende USA di mining si rifiuterà di processare transazioni non "conformi" alle regolamentazioni USA.

In particolare quelle stabilite dalle norme AML e dell' OFAC (Office of Foreign Asset Control)

In caso di blocco minato con i suoi 10 Esahash/secondo (6% della potenza di calcolo attuale), MARA non inserirà transazioni nel blocco in ordine decrescente  in base alle fees pagate , come dovrebbe fare ogni buon miner che ragiona da bravo homo economicus, ma controllerà che gli address coinvolti non rientrano in black list di autorità USA. Se così fosse, scarterà la transazione lasciandola nella mempool anche se avesse 10 BTC di commissioni incorporate.

Marathon intends to leverage this technology to ensure that its mining pool adheres to AML regulations and that all transactions are compliant with OFAC’s standards. As such, the pool will refrain from processing transactions from those listed on the U.S. Department of Treasury’s Specially Designated Nationals and Blocked Persons List (SDN). By excluding these transactions, all bitcoin Marathon mines will be compliant with U.S. regulatory standards.  

Questi dementi la fanno passare anche come una cosa positiva per bitcoin:


We believe that such regulatory compliant mining will allow us to produce ‘clean’ Bitcoin, which will enable a greater number of institutions to gain exposure to this new asset class, ultimately benefiting our organization, our shareholders, and the broader network.”


Da notare che  Cina e Russia, viste spesso come il male assoluto, non hanno mai interferito sulle attività di mining, il che conferma che che gli USA, da un punto di vista finanziario, sono una dittatura molto peggiore.

Fortunatamente la maggior parte dell'hashrate è fuori dagli USA e per ora non è un problema: se MARA si dà le martellate nelle bolas rifiutando di incamerare le fees di una transazione "malevola", quelle commissioni andranno al miner successivo.

Inutile dire però che questo atteggiamento, se si diffondesse, sarebbe molto pericoloso perchè minerebbe il concetto di bitcoin come moneta "neutrale" e non censurabile.

Di fatto un miner non ragiona più con l'obiettivo di massimizzare i profitti ma con quelli di perseguire obiettivi politici, il che è molto grave. Anche perchè i nodi, che fungono da guardiani del comportamento dei minatori, in questo caso non potrebbero fare nulla. I nodi possono infatti bloccare molti dei possibili comportamenti scorretti dei miners, ma non possono obbligarli a fare qualcosa. Una transazione rifiutata da tutti i minatori non sarebbe mai confermata e non potrebbe entrare nella blockchain.

La soluzione 1 è diffondere il mining in Paesi non così nazisti in ambito finanziario come gli USA. Ma è un palliativo più che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.

Non è detto che i cattivi vincano sempre anche se sono più forti: da trent'anni quegli stessi cattivi provano a bloccare cose come il filesharing, il dark web o Tor. Con esiti tutt'altro che definitivi, nonostante tentativi costati centinaia di milioni di dollari ai contribuenti. E Bitcoin ha molti più anticorpi di queste tecnologie.

Nonostante l'ottimismo comunque è bene rimanere vigili.

Essendo una società quotata...
non è una scelta è un obbligo.


Ma il concetto di avere una struttura di mining quotata...

Il minatore doveva essere una singola persona, anonima magari; che da casa sua svolgeva delle operazioni.

Un frazionamento tale da creare vera decentralizzazione.

Domani il governo potrebbe dire, Marathon ? ooh...
sicurezza nazionale, requisita, nostra.
Liquida gli azionisti forzatamente e ne assume il controllo.
Oppure ne assume il controllo in altra maniera.
Difficile... in una società di libero mercato, però è chiaro che Marathon nel sul complesso è una struttura censurabile, o meglio, monitorabile.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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 #17389


Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.


Anch'io ho letto quel valore, ma è fuorviante. L'americano medio è semplicemente molto più indebitato (a partire dalle spese per l'università alla casa) di quanto sia l'italiano medio; questo fatto abbassa la ricchezza ma non le condizioni di vita (anzi).

Ci sono molti americani che vivono in case molto grandi e confidano che ripagheranno i propri debiti nel futuro, grazie agli aumenti di stipendi / miglioramenti della propria capacità di generare reddito.

E intanto fanno una vita sul piano economico (leggi spese) molto superiore rispetto a quella dell'italiano medio.

Se invece di guardare ai patrimoni (ricordo che quelli italiani si basano soprattutto sulla casa di proprietà) si guardasse allo stile di vita, e cioè qual è il valore MEDIANO dei beni/servizi consumati dagli americani e qual è quello italiano, non c'è dubbio che se prendi un americano a caso, questo con ogni probabilità utilizzerà più beni e servizi (ricchezza reale) rispetto a quanto non succeda a un italiano preso a caso.
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April 03, 2021, 01:32:29 PM
 #17390

che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.
<...>
Difatti il mio dubbio è: come faranno i regulators quando i loro walled gardens così faticosamente costruiti cadranno come castelli di carte quando saranno pienamente operativi i cross aggregated input signatures, coinjoin etc etc? Quando bitcoin sarà cioè pienamente fungibile? Come faranno con l’ETF, le corporate piene di btc, società quitate è tutto il resto?
Lo vedono arrivare questo meteorite?

A proposito di minacce, eccone una (potenzialmente) reale:

https://www.marathondh.com/news/press-releases/detail/1232/marathon-digital-holdings-to-launch-the-first-north

Ne avevamo avute le prime avvisaglie, ma mai una dichiarazione di intenti così esplicita.

Marathon Digital Holding (Nasdaq $MARA) una delle principali aziende USA di mining si rifiuterà di processare transazioni non "conformi" alle regolamentazioni USA.

In particolare quelle stabilite dalle norme AML e dell' OFAC (Office of Foreign Asset Control)

In caso di blocco minato con i suoi 10 Esahash/secondo (6% della potenza di calcolo attuale), MARA non inserirà transazioni nel blocco in ordine decrescente  in base alle fees pagate , come dovrebbe fare ogni buon miner che ragiona da bravo homo economicus, ma controllerà che gli address coinvolti non rientrano in black list di autorità USA. Se così fosse, scarterà la transazione lasciandola nella mempool anche se avesse 10 BTC di commissioni incorporate.

Marathon intends to leverage this technology to ensure that its mining pool adheres to AML regulations and that all transactions are compliant with OFAC’s standards. As such, the pool will refrain from processing transactions from those listed on the U.S. Department of Treasury’s Specially Designated Nationals and Blocked Persons List (SDN). By excluding these transactions, all bitcoin Marathon mines will be compliant with U.S. regulatory standards.  

Questi dementi la fanno passare anche come una cosa positiva per bitcoin:


We believe that such regulatory compliant mining will allow us to produce ‘clean’ Bitcoin, which will enable a greater number of institutions to gain exposure to this new asset class, ultimately benefiting our organization, our shareholders, and the broader network.”


Da notare che  Cina e Russia, viste spesso come il male assoluto, non hanno mai interferito sulle attività di mining, il che conferma che che gli USA, da un punto di vista finanziario, sono una dittatura molto peggiore.

Fortunatamente la maggior parte dell'hashrate è fuori dagli USA e per ora non è un problema: se MARA si dà le martellate nelle bolas rifiutando di incamerare le fees di una transazione "malevola", quelle commissioni andranno al miner successivo.

Inutile dire però che questo atteggiamento, se si diffondesse, sarebbe molto pericoloso perchè minerebbe il concetto di bitcoin come moneta "neutrale" e non censurabile.

Di fatto un miner non ragiona più con l'obiettivo di massimizzare i profitti ma con quelli di perseguire obiettivi politici, il che è molto grave. Anche perchè i nodi, che fungono da guardiani del comportamento dei minatori, in questo caso non potrebbero fare nulla. I nodi possono infatti bloccare molti dei possibili comportamenti scorretti dei miners, ma non possono obbligarli a fare qualcosa. Una transazione rifiutata da tutti i minatori non sarebbe mai confermata e non potrebbe entrare nella blockchain.

La soluzione 1 è diffondere il mining in Paesi non così nazisti in ambito finanziario come gli USA. Ma è un palliativo più che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.

Non è detto che i cattivi vincano sempre anche se sono più forti: da trent'anni quegli stessi cattivi provano a bloccare cose come il filesharing, il dark web o Tor. Con esiti tutt'altro che definitivi, nonostante tentativi costati centinaia di milioni di dollari ai contribuenti. E Bitcoin ha molti più anticorpi di queste tecnologie.

Nonostante l'ottimismo comunque è bene rimanere vigili.

Essendo una società quotata...
non è una scelta è un obbligo.


Ma il concetto di avere una struttura di mining quotata...

Il minatore doveva essere una singola persona, anonima magari; che da casa sua svolgeva delle operazioni.

Un frazionamento tale da creare vera decentralizzazione.

Domani il governo potrebbe dire, Marathon ? ooh...
sicurezza nazionale, requisita, nostra.
Liquida gli azionisti forzatamente e ne assume il controllo.
Oppure ne assume il controllo in altra maniera.
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Sul fatto che Marathon sia obbligata ad escludere le transazioni: non credo. Non sono un payment processor, non hanno clienti, nulla di nulla.
Fanno calcoli matematici.
Che vogliano darsi la zappa sui piedi per iniziare l’attività senza indispettire il regolatore... può essere. Ma di certo non erano tenuti. Non spetta al miner verificare la validità secondo il protocollo bitcoin di una transazione, figuriamoci verificarne la legalità.

Riguardo alla censurabilità. Beh, che gli USA si stiano trasformando in un paese socialista mi pare chiaro, ma se facessero davvero come dici tu, sarebbe un precedente davvero pericoloso. Che farebbe schizzare le quotazioni di bitcoin, tra l’altro, visto che sarebbe dimostrato dai fatti che non solo funziona,  ma pure che serve!  

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Paolo.Demidov
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April 03, 2021, 01:39:59 PM
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 #17391




Io penso che la rete internet non sia aperta, non sia globale, appartiene a pochi(ssimi), deve produrre utili e domani potrebbe esserci una rete migliore che la sostituisce in toto.

Tranne poche nicchie di persone accorte, pochi casi virtuosi, internet ha sì creato progresso, ma per gran parte progresso pilotato;
ha creato maggiore disuguaglianza creando super ricchi come Jeff Bezos e azionisti come lui, mega aziende come Amazon che a proposito di internet sta per creare una sua propria costellazione di satelliti,
mega aziende che hanno più controllo sui propri dipendenti di una normale azienda e sono in grado di influenzare interi governi.

Dando uno smartphone in mano a tutti, non si è creata maggiore libertà, si è creato maggiore controllo, controllo totale a fini commerciali e a fini vari.

Una massa di dati controllata da pochissimi soggetti in grado di farlo e rivenduta per tutti gli usi. Tutti, dalla pubblicità, alla sanità, alla spesa al supermercato.
Profilazione del mondo, di cose, fatti e persone a partire da Facebook e Google Maps.

Quando internet è partito sembrava l'anarchia totale, il simbolo dell'antisistema, è diventato il peggior conformismo, con giganteschi soggetti che la intermediano,
a tutti i livelli: pochi motori di ricerca, pochi siti di video/foto, pochi social, poche grandi piattaforme di e-commerce.

Si è ricalcato l'andamento del mondo a velocità x100: pochi potenti con il controllo di molti, con molti non pensanti o non in grado di pensare.

Ci sono cose positive, ma internet non è diventato quel che si prometteva.

Nonostante tutto l'umanità va avanti.


Se dobbiamo scendere nel dettaglio... bisognerebbe riflettere bene; Bitcoin è decentralizzato, ma l'hardware di cui è fatta la sua rete da dove viene ? da aziende decentralizzate ?
l'inter-connessioni con la finanza classica, vendita e custodia presso terzi, è un passo falso...
se su un miliardo di possibili utilizzatori 999.999.999 passano dalle banche e da servizi di custodia presso terzi, il discorso di scegliere la via di come utilizzare Bitcoin, rimane un esercizio di stile,
una filosofia astratta.

Come oggi voler utilizzare internet in libertà, accedendovi senza un prodotto creato/commercializzato da multinazionali, faccio io un computer in casa, con microchip progettati e costruiti da me;
non utilizzo Google, Microsoft, prodotti AMD, NVIDIA, XIAOMI, non mi iscrivo a nessun social centralizzato, non compro nulla su Amazon e altri e-commerce centralizzati...

Diventa particolarmente impegnativo.

Prima di pensarne ad una valuta o tecnologia alternativa bisognerebbe ripensare e riprogettare tutto il mondo.

C'è qualche coraggioso che ci prova: https://it.wikipedia.org/wiki/Nomadelfia attuale sono 350 persone, contro i ~ 60.000.000 di altri italiani che vivono in modo convenzionale.


Le grandi multinazionali sono arrivate (anzi sono nate) su Internet per massificare l'accesso alla Rete.

Il classico tizio che la sera torna stanco da lavoro, accende il telefonino sul divano e vuol sapere se Cristiano Ronaldo giocherà, a quanti è piaciuta la sua foto dell'aperitivo di sabato e se Chiara Ferragni è incinta.

Informazione, facile veloce e senza sbattimenti.

E' su questo target di clienti (che sono qualche miliardo) che le aziende del Web prosperano.

Non sono solo questo a dire la verità, ai tempi della primavera araba le notizie su twitter arrivavano prima e meglio della stampa tradizionale, soprattutto arrivavano direttamente dalla fonte.

In ogni caso, esattamente come esiste Bitcoin senza Coinbase, esiste anche il Web senza Google,Facebook e Whatsapp per chi ha voglia di accendere il cervello e usarlo. https://www.lealternative.net/i-social-network/

Ma quello che conta è che anche se i FANG & C sparissero stanotte., il Web resterebbe il più grande archivio di cultura e conoscenza condivisa che l'uomo abbia mai creato.

La stampa generalista ama far sapere che è pieno di fake news ed è vero. Dando all'individuo la possibilità di essere creatore di contenuti (e non solo fruitore) finisci per dare spazio anche agli ignoranti e agli imbecilli.

Diventa fondamentale avere una preparazione, una cultura e una coscienza critica che non tutti hanno, per distinguere e districarsi.

Ma accanto ai terrapiattisti, sul Web si trova un infinito pozzo di conoscenza su cose che spesso è impossibile reperire altrove.

Il 99% di quello che so su Bitcoin io l'ho appreso online, perchè quando ho iniziato io , off line non c'era assolutamente nulla.

I miei insegnanti sono stati dei tizi sconosciuti di cui non so niente: come si chiamavano, da dove venivano , chi fossero.

Hanno  condiviso quello che sapevano senza chiedere nulla in cambio e in modo completamente gratuito come nessun professore universitario, profumatamente pagato, avrebbe saputo fare.

Se sono sopravvissuto alle sirene delle shitcoin nel 2014-2015 lo devo a persone che mi hanno aperto la mente su cosa davvero era btc.

Senza di loro probabilmente avrei perso tutto investendo in Cravecoin o Paycoin. Da parte mia c'è stata solo la capacità e fortuna di capire che erano  le persone giuste da ascoltare.  

Questo forum è il più antico e ricco archivio di cultura Bitcoin. Un neofita non avrebbe posto dove imparare meglio. E' gratis, e aperto a tutti e funziona senza nessuna multinazionale di mezzo.

Tu stesso scrivi qui e metti a disposizione di tutti il tuo sapere. Non sono d'accordo con il 99% delle cose che dici, ma leggerti accresce la mia coscienza critica e la mia cultura su cose su cui puoi essere più esperto di me. E la cosa bella è che non mi chiedi nemmeno un centesimo di euro in cambio.

Moltiplicalo per tutti i forum che esistono come questo, su tutti gli altri campi dello scibile umano.

Questo è il WEB, non Google.      

Forse siete giovani, ma ha ragione arualbero. Prima del Web vivevamo nell'era di RAI1, RAI2 e Canale5. C'era la parrocchia, la famiglia, il Partito, la Casa del Popolo.

La cultura di ognuno era incanalata in percorsi obbligati, era molto difficile rompere gli schemi, guardare oltre.

La differenza per chi ha vissuto prima e dopo è enorme.

Nota: le disuguaglianze nel mondo sono aumentate nel senso che un elite di pochi ricchi è diventata molto più ricca. Ma la distanza tra mondo ricco e mondo povero si è ridotta molto. La mortalità infantile, l'accesso alla scuola, la speranza di vita alla nascita, la fame nel mondo sono andate tutte migliorando di molto negli ultimi 50 anni. Con un grande contributo del web

Nota2:I bitcoin sugli exchange (in possesso di terzi) sono in caduta libera e sono il 12% del totale. Anche mettendo insieme quelli custoditi da terzi solo 1 btc su 5 non è in mano al legittimo proprietario.


Ad oggi... i Bitcoin presso terzi sono la minoranza, se si va avanti a colpi miliardari, con sempre più istituzionali, si fa presto a cambiare.

Coinbase che si quota in borsa, continua la via.

Ci sono poi dei Bitcoin che hanno più rilievo di altri, in particolare quando, "granularmente" stanno tutti insieme.

Ma oltre un discorso quantitativo c'è un discorso qualitativo; se domani Elon Musk compra un BTC e lo scrive su Twitter, ha più rilievo che se 1.000 anonimi nel mondo ne comprano 50 cadauno.

Quando la maggioranza è senza voce, potere e rilievo, è una maggioranza matematica.

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Il mondo è sempre andato avanti e la prospettiva è di andare avanti, altrimenti avresti visto molte attività in regresso, con essa andare in regresso la borsa che invece è salita.

Sull'informazione è stato fatto molto, il web è il più grande archivio di informazioni mai creato, ma non è il più importante, non è il più prezioso.
Non si sa nemmeno se sarà il più durevole.

Chiunque abbia dovuto fare qualcosa di specifico, tecnico, dettagliato si sarà accorto che le informazioni sul web sono tante, ma non esaustive, c'è come una barriera...
Via via che si cerca qualcosa di specialistico, la ricerca si fa difficile, fin tanto che poi si ha bisogno di rilievi dal vero.

Si va dai sondaggi, ai rilievi di consumo, per qualità o qualità.
Ma anche ricerche storiche approfondite.
Manca ancora un concetto di rilevanza e attendibilità al web.


Sul discorso del centesimo... eheh potrei farti un discorso molto lungo  Grin
i valori in contraccambio sono molti, non solo moneta sonante, stai sicuro che questo forum come tutti gli altri, un ritorno c'è, altrimenti non starebbero in piedi.
Salvo qualcosa per mera beneficenza e per filantropia pura, ma è abbastanza raro.

Anche avere un account Facebook è gratuito, non si paga nulla per usarlo, eppure ti posso assicurare che bisognerebbe essere pagati per usarlo.

Chi li usa sostanzialmente è rimasto l'individuo di prima, Facebook ha fatto miliardi e ne farà.

Anche Google è gratuito.

Anche YouTube, ci sono tante informazioni che si possono reperire, corsi, manuali, filmati.

Però pensa venditori di VHS che sono diventati miliardari non ce ne sono stati molti... con i filmati gratis nessuno ha comprato più i VHS, videoregistratori ed altre cose, perché ci sono strutture che ti danno i video gratis.
Quelli che ti danno le cose gratis sono diventate strutture dal valore di miliardi di dollari.

Magia, magia...

Un motivo c'è.


Ti dico di più, ho un amico che vende abbigliamento e pensa di aver allargato il suo giro d'affari, in pratica non spendendo nulla avendo una pagina social, più account social e magari facendo qualche campagna pubblicitaria ogni tanto.
Ma è fermamente convinto di essere bravo a sfruttare gratuitamente risorse social per allargare il suo giro d'affari.
Ed in effetti effettua vendite che non avrebbe fatto in altro modo.

In realtà se fosse stato ben informato ed acculturato molti anni fa avrebbe venduto la sua attività, con il ricavato avrebbe acquistato delle azioni di Facebook ( magari degli ETF sull'azionario globale... ) e avrebbero fatto il VERO guadagno, sicuramente maggiore.

Avrebbe rischiato ?
Non lo so... avere un negozio è una attività in cui non si rischia nulla ?
Da Marzo 2020 ad ora puoi valutare tu il valore di un negozio di abbigliamento nella provincia italiana o il valore di una azione di un social network a Wall Street.
Non c'è bisogno di aggiungere nulla.

Delle azioni le avrebbe potute comprare, le informazioni erano sotto gli occhi di tutti anche i suoi,.la borsa è aperta a tutti, libera, nessuno censura l'ingresso a nessun uomo libero che ha in mano denaro di lecita provenienza.
Eppure nel mondo c'è Warren Buffett e c'è il pensionato che ha lavorato 40 anni nel solito posto ed ora ha € 1.200 di pensione e gli sembra di andar bene.

Le informazioni vanno anche lette e comprese.
Fermo restando che sono pochi quelli che riescono ad avere brillanti intuizioni avendo delle informazioni.

Come vedi, le storie vanno sempre viste dall'alto, più che altro quando sono storie su cui è stato scritto l'ultimo capitolo.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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April 03, 2021, 03:35:20 PM
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 #17392

A proposito di minacce, eccone una (potenzialmente) reale:

https://www.marathondh.com/news/press-releases/detail/1232/marathon-digital-holdings-to-launch-the-first-north

Ne avevamo avute le prime avvisaglie, ma mai una dichiarazione di intenti così esplicita.

Marathon Digital Holding (Nasdaq $MARA) una delle principali aziende USA di mining si rifiuterà di processare transazioni non "conformi" alle regolamentazioni USA.
.......

Molto interessante. Nei mesi scorsi si è discusso molto sul canale TG di Zucco (Bitcoin Italia) di questa possibilità visto che era nell'aria da un po'.
La tesi predominante era che il mercato avrebbe vinto: cioè chi avesse deciso di scartare certe tipologie di tx - ad esempio quelle con utxo provenienti da coinjoin) alla fine avrebbe perso in competitività rispetto agli altri a causa di tx (eventualmente) alte non raccolte. Secondo questa linea logica il mercato avrebbe portato alla fine a far sì che i  miners accettassero tutte le tx come oggi.
Personalmente sono concorde con questa conclusione, ed è interessante il fatto che con questa decisione di MARA potremo vedere se davvero andrà così. Se così dovesse accadere sarebbe una bellissima dimostrazione di resilienza per Btc, forse la più importante.

Mi domando però una cosa: come faremo a sapere se questa decisione di MARA la penalizzerà ? cioè ci sarà modo di capire a posteriori quanto avrà perso rispetto alla percentuale attuale di minare blocchi ?
In teoria questa sua decisione potrebbe avere un forte elemento penalizzante per essa: se un utente "malevolo" (magari un concorrente) decidesse di diffondere sulla rete una tx con fee molto alte e utxo "sporco" (cioè uno di quelli che Marathon scarterà), si creerebbe una situazione nella quale tutti i miner lavorerebbero includendo quella tx tranne Marathon.
Se anche Marathon minasse un blocco esattamente insieme ad un altro miner, sarebbe il blocco di questo secondo ad essere accettato con maggior probabilità dagli altri, perciò alla lunga Marathon ci perderebbe. Non parliamo poi di casi meno "estremi".
Se poi queste tx costruite apposta fossero tante.......
Quindi in teoria Marathon dovrebbe d'ora in poi giocare con un pesante handicap, sbaglio ?


fillippone
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April 03, 2021, 03:47:00 PM
 #17393

se un utente "malevolo" (magari un concorrente) decidesse di diffondere sulla rete una tx con fee molto alte e utxo "sporco" (cioè uno di quelli che Marathon scarterà), si creerebbe una situazione nella quale tutti i miner lavorerebbero includendo quella tx tranne Marathon.

Ah, mi stavo difatti chiedendo cosa avessero discusso in proposito sul canale Di Zucco...

Certo, certo l’utente malevolo.
Su quel canale sono specializzati nelle pippe mentali, senza alcuna attinenza con la realtà (basta vedere cosa consigliano ai newbie-l’uso di core autocompilato, o ai consigli in tema fiscale-stato ladro).
Qualcuno mi spieghi l’utente malevolo cosa ci guadagna.
Se sono una pool con il 30% dell’’hash power e MARaa ha il 5% ho il 65% di probabilità di perdere le fees della Transazione “malevola”.
Fighissimo... perché dovrei fare questo attacco stupido?

In pratica, funzionerà meglio: una volta che taproot sarà attivato, il coinjoin sarà pratica di default e la cross sig input aggregation renderà la chain analysis impossibile allora a MARA si leveranno la maschera da “bravi ragazzi” ed inizieranno a minare tutto. Come detto sopra a quel punto i regulators avranno “perso”.

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April 03, 2021, 03:47:42 PM
 #17394

si sembra esserci una certa resistenza intorno ai 60000$ ma se bitcoin riesce a passarla i 100000$ entro fine anno sono quasi sicuri,la sec e le regolamentazioni usa lasciano il tempo che trovano i miners/le pool in america sono solo una piccola percentuale,non credo che i miner/pool cinesi si faranno nessun problema a validare transazioni che provengono dai mixer
conilmionome
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April 04, 2021, 01:14:33 AM
 #17395


Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.


Anch'io ho letto quel valore, ma è fuorviante. L'americano medio è semplicemente molto più indebitato (a partire dalle spese per l'università alla casa) di quanto sia l'italiano medio; questo fatto abbassa la ricchezza ma non le condizioni di vita (anzi).

Ci sono molti americani che vivono in case molto grandi e confidano che ripagheranno i propri debiti nel futuro, grazie agli aumenti di stipendi / miglioramenti della propria capacità di generare reddito.

E intanto fanno una vita sul piano economico (leggi spese) molto superiore rispetto a quella dell'italiano medio.

Se invece di guardare ai patrimoni (ricordo che quelli italiani si basano soprattutto sulla casa di proprietà) si guardasse allo stile di vita, e cioè qual è il valore MEDIANO dei beni/servizi consumati dagli americani e qual è quello italiano, non c'è dubbio che se prendi un americano a caso, questo con ogni probabilità utilizzerà più beni e servizi (ricchezza reale) rispetto a quanto non succeda a un italiano preso a caso.

Esatto, anche se non possono permetterselo spendono di continuo in cazzate tutto io giorno. Io ho girato gli USA in lungo e in largo scrivendo  anche una specie di racconto/blog sulla mia pagina. Praticamente non cucinano mai nulla, tutto fastfood, mance a gogo. Gente che dice che il suo sogno fin da piccoli è sempre stato di visitare l’Europa, ma non ha soldi. Poi li vedi al casino a gamblare 50-100 dollari e ordinare un cocktail da 25$.
Anche poi la cultura del casino e dello sperperare è insita, fine settimana in tanti posti non c’è nient’altro da fare che andare al casino del posto, ovviamente a mangiare junk food, spendere in cocktail, gamblare alle macchinette e lasciare mance a caso per tutto.
E questa non è New York, ma proprio lo stile di vita dei posti a caso in America in generale.
Ale88
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April 04, 2021, 03:55:38 AM
 #17396


Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.


Anch'io ho letto quel valore, ma è fuorviante. L'americano medio è semplicemente molto più indebitato (a partire dalle spese per l'università alla casa) di quanto sia l'italiano medio; questo fatto abbassa la ricchezza ma non le condizioni di vita (anzi).

Ci sono molti americani che vivono in case molto grandi e confidano che ripagheranno i propri debiti nel futuro, grazie agli aumenti di stipendi / miglioramenti della propria capacità di generare reddito.

E intanto fanno una vita sul piano economico (leggi spese) molto superiore rispetto a quella dell'italiano medio.

Se invece di guardare ai patrimoni (ricordo che quelli italiani si basano soprattutto sulla casa di proprietà) si guardasse allo stile di vita, e cioè qual è il valore MEDIANO dei beni/servizi consumati dagli americani e qual è quello italiano, non c'è dubbio che se prendi un americano a caso, questo con ogni probabilità utilizzerà più beni e servizi (ricchezza reale) rispetto a quanto non succeda a un italiano preso a caso.

Esatto, anche se non possono permetterselo spendono di continuo in cazzate tutto io giorno. Io ho girato gli USA in lungo e in largo scrivendo  anche una specie di racconto/blog sulla mia pagina. Praticamente non cucinano mai nulla, tutto fastfood, mance a gogo. Gente che dice che il suo sogno fin da piccoli è sempre stato di visitare l’Europa, ma non ha soldi. Poi li vedi al casino a gamblare 50-100 dollari e ordinare un cocktail da 25$.
Anche poi la cultura del casino e dello sperperare è insita, fine settimana in tanti posti non c’è nient’altro da fare che andare al casino del posto, ovviamente a mangiare junk food, spendere in cocktail, gamblare alle macchinette e lasciare mance a caso per tutto.
E questa non è New York, ma proprio lo stile di vita dei posti a caso in America in generale.
Dipende come la vedi comunque: per fare business per me gli USA sono un ottimo posto perché la gente è abituata a spendere, non importa se poi stanno a tanto così da essere buttati fuori di casa perché hanno poche centinaia di dollari sul conto. È un'economia che gira quasi sempre. E se poi lavori in un campo nel quale la gente è abituata a lasciare le mance... In Italia è tutto al contrario, si punta sempre al risparmio e a mettere i soldi sotto il materasso. Sono due casi completamente opposti e, a mio modo di vedere, entrambi sbagliati. Però ripeto, dipende quello che fa comodo a ognuno, anche perché per me, personalmente, ci sono pochissimi posti negli USA per i quali vale la pena lasciare lo stile di vita italiano però se uno riesce a sfondare negli USA vabbè, puoi arrivare a guadagnare cifre che in Italia sono impensabili. Alla fine dei conti per riprendere la tua prima frase, se loro comprano cazzate tutto il giorno e tu le vendi, qual è il problema per te?  Grin

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Paolo.Demidov
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April 04, 2021, 09:17:33 AM
 #17397

che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.
<...>
Difatti il mio dubbio è: come faranno i regulators quando i loro walled gardens così faticosamente costruiti cadranno come castelli di carte quando saranno pienamente operativi i cross aggregated input signatures, coinjoin etc etc? Quando bitcoin sarà cioè pienamente fungibile? Come faranno con l’ETF, le corporate piene di btc, società quitate è tutto il resto?
Lo vedono arrivare questo meteorite?

A proposito di minacce, eccone una (potenzialmente) reale:

https://www.marathondh.com/news/press-releases/detail/1232/marathon-digital-holdings-to-launch-the-first-north

Ne avevamo avute le prime avvisaglie, ma mai una dichiarazione di intenti così esplicita.

Marathon Digital Holding (Nasdaq $MARA) una delle principali aziende USA di mining si rifiuterà di processare transazioni non "conformi" alle regolamentazioni USA.

In particolare quelle stabilite dalle norme AML e dell' OFAC (Office of Foreign Asset Control)

In caso di blocco minato con i suoi 10 Esahash/secondo (6% della potenza di calcolo attuale), MARA non inserirà transazioni nel blocco in ordine decrescente  in base alle fees pagate , come dovrebbe fare ogni buon miner che ragiona da bravo homo economicus, ma controllerà che gli address coinvolti non rientrano in black list di autorità USA. Se così fosse, scarterà la transazione lasciandola nella mempool anche se avesse 10 BTC di commissioni incorporate.

Marathon intends to leverage this technology to ensure that its mining pool adheres to AML regulations and that all transactions are compliant with OFAC’s standards. As such, the pool will refrain from processing transactions from those listed on the U.S. Department of Treasury’s Specially Designated Nationals and Blocked Persons List (SDN). By excluding these transactions, all bitcoin Marathon mines will be compliant with U.S. regulatory standards.  

Questi dementi la fanno passare anche come una cosa positiva per bitcoin:


We believe that such regulatory compliant mining will allow us to produce ‘clean’ Bitcoin, which will enable a greater number of institutions to gain exposure to this new asset class, ultimately benefiting our organization, our shareholders, and the broader network.”


Da notare che  Cina e Russia, viste spesso come il male assoluto, non hanno mai interferito sulle attività di mining, il che conferma che che gli USA, da un punto di vista finanziario, sono una dittatura molto peggiore.

Fortunatamente la maggior parte dell'hashrate è fuori dagli USA e per ora non è un problema: se MARA si dà le martellate nelle bolas rifiutando di incamerare le fees di una transazione "malevola", quelle commissioni andranno al miner successivo.

Inutile dire però che questo atteggiamento, se si diffondesse, sarebbe molto pericoloso perchè minerebbe il concetto di bitcoin come moneta "neutrale" e non censurabile.

Di fatto un miner non ragiona più con l'obiettivo di massimizzare i profitti ma con quelli di perseguire obiettivi politici, il che è molto grave. Anche perchè i nodi, che fungono da guardiani del comportamento dei minatori, in questo caso non potrebbero fare nulla. I nodi possono infatti bloccare molti dei possibili comportamenti scorretti dei miners, ma non possono obbligarli a fare qualcosa. Una transazione rifiutata da tutti i minatori non sarebbe mai confermata e non potrebbe entrare nella blockchain.

La soluzione 1 è diffondere il mining in Paesi non così nazisti in ambito finanziario come gli USA. Ma è un palliativo più che una soluzione.

La vera soluzione, si torna sempre lì, è tecnica: aumentare la fungibilità di bitcoin in tutti i modi possibili immaginabili.

Da coinjoin a taproot, da LN a Schnorr, da Liquid a tumblebit a tutto quello che verrà.

In un mondo ideale un miner non dovrebbe nemmeno conoscere quali sono gli address coinvolti nella transazione.

Non è detto che i cattivi vincano sempre anche se sono più forti: da trent'anni quegli stessi cattivi provano a bloccare cose come il filesharing, il dark web o Tor. Con esiti tutt'altro che definitivi, nonostante tentativi costati centinaia di milioni di dollari ai contribuenti. E Bitcoin ha molti più anticorpi di queste tecnologie.

Nonostante l'ottimismo comunque è bene rimanere vigili.

Essendo una società quotata...
non è una scelta è un obbligo.


Ma il concetto di avere una struttura di mining quotata...

Il minatore doveva essere una singola persona, anonima magari; che da casa sua svolgeva delle operazioni.

Un frazionamento tale da creare vera decentralizzazione.

Domani il governo potrebbe dire, Marathon ? ooh...
sicurezza nazionale, requisita, nostra.
Liquida gli azionisti forzatamente e ne assume il controllo.
Oppure ne assume il controllo in altra maniera.
Difficile... in una società di libero mercato, però è chiaro che Marathon nel sul complesso è una struttura censurabile, o meglio, monitorabile.


Sul fatto che Marathon sia obbligata ad escludere le transazioni: non credo. Non sono un payment processor, non hanno clienti, nulla di nulla.
Fanno calcoli matematici.
Che vogliano darsi la zappa sui piedi per iniziare l’attività senza indispettire il regolatore... può essere. Ma di certo non erano tenuti. Non spetta al miner verificare la validità secondo il protocollo bitcoin di una transazione, figuriamoci verificarne la legalità.

Riguardo alla censurabilità. Beh, che gli USA si stiano trasformando in un paese socialista mi pare chiaro, ma se facessero davvero come dici tu, sarebbe un precedente davvero pericoloso. Che farebbe schizzare le quotazioni di bitcoin, tra l’altro, visto che sarebbe dimostrato dai fatti che non solo funziona,  ma pure che serve!  


Marathon è un intermediario finanziario.

I regolatori si concentreranno sull'uscita del Bitcoin verso i beni reali.
Comprare una casa per esempio.

Quando il normale reddito non giustifica maggiori spese.
Ovvero come accade con le grandi cifre in contanti.

Ci sono provvedimenti strani... ad un certo momento negli Stati Uniti hanno detto che non si poteva bere alcol che detenere oro, come persona fisica, oltre determinate soglie non era possibile.

Di certo dopo aver speso miliardi di miliardi di dollari in guerre varie; calde, fredde, finanziarie, economiche, diplomatiche; non si faranno portare via il potere da sotto il naso da una società che fa calcoli matematici, quotata per giunta.

Una società anti-sistema, dentro il sistema...
vuoi qualcosa di più finanziariamente controllato di una società quotata a Wall Street ?
Di certo non è tutto pulito, anzi... ma chi opera e come e quanto, quando, dice opera va dichiarato.
Su le persone ci può essere sempre una grande influenza.



In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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conilmionome
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April 04, 2021, 10:49:27 AM
Last edit: April 04, 2021, 11:01:47 AM by conilmionome
 #17398


Ricordiamoci però di cosa parliamo quando parliamo di "america" o "USA": magari noi pensiamo a NY o LA, ma l'america non è quello.
Un dato che mi ha impressionato è che mentre la ricchezza media di un americano è superiore a quella di un italiano, la ricchezza MEDIANA (quella che è più rappresentativa dell'americano "che vedi per strada") è assai inferiore.
Vuol dire che se prendi un americano a caso, questo in probabilità è più povero di te, italiano a caso.


Anch'io ho letto quel valore, ma è fuorviante. L'americano medio è semplicemente molto più indebitato (a partire dalle spese per l'università alla casa) di quanto sia l'italiano medio; questo fatto abbassa la ricchezza ma non le condizioni di vita (anzi).

Ci sono molti americani che vivono in case molto grandi e confidano che ripagheranno i propri debiti nel futuro, grazie agli aumenti di stipendi / miglioramenti della propria capacità di generare reddito.

E intanto fanno una vita sul piano economico (leggi spese) molto superiore rispetto a quella dell'italiano medio.

Se invece di guardare ai patrimoni (ricordo che quelli italiani si basano soprattutto sulla casa di proprietà) si guardasse allo stile di vita, e cioè qual è il valore MEDIANO dei beni/servizi consumati dagli americani e qual è quello italiano, non c'è dubbio che se prendi un americano a caso, questo con ogni probabilità utilizzerà più beni e servizi (ricchezza reale) rispetto a quanto non succeda a un italiano preso a caso.

Esatto, anche se non possono permetterselo spendono di continuo in cazzate tutto io giorno. Io ho girato gli USA in lungo e in largo scrivendo  anche una specie di racconto/blog sulla mia pagina. Praticamente non cucinano mai nulla, tutto fastfood, mance a gogo. Gente che dice che il suo sogno fin da piccoli è sempre stato di visitare l’Europa, ma non ha soldi. Poi li vedi al casino a gamblare 50-100 dollari e ordinare un cocktail da 25$.
Anche poi la cultura del casino e dello sperperare è insita, fine settimana in tanti posti non c’è nient’altro da fare che andare al casino del posto, ovviamente a mangiare junk food, spendere in cocktail, gamblare alle macchinette e lasciare mance a caso per tutto.
E questa non è New York, ma proprio lo stile di vita dei posti a caso in America in generale.
Dipende come la vedi comunque: per fare business per me gli USA sono un ottimo posto perché la gente è abituata a spendere, non importa se poi stanno a tanto così da essere buttati fuori di casa perché hanno poche centinaia di dollari sul conto. È un'economia che gira quasi sempre. E se poi lavori in un campo nel quale la gente è abituata a lasciare le mance... In Italia è tutto al contrario, si punta sempre al risparmio e a mettere i soldi sotto il materasso. Sono due casi completamente opposti e, a mio modo di vedere, entrambi sbagliati. Però ripeto, dipende quello che fa comodo a ognuno, anche perché per me, personalmente, ci sono pochissimi posti negli USA per i quali vale la pena lasciare lo stile di vita italiano però se uno riesce a sfondare negli USA vabbè, puoi arrivare a guadagnare cifre che in Italia sono impensabili. Alla fine dei conti per riprendere la tua prima frase, se loro comprano cazzate tutto il giorno e tu le vendi, qual è il problema per te?  Grin


Ma infatti non ci siamo capiti, io ero partito proprio dicendo che in America di soldi ne girano e che vivere e fare business la alza quasi sempre il tuo tenore di vita. Anche se giri le patatine al mc guadagni molto di più di un nostro specializzando in medicina. Oltretutto con, in certi casi è dipende dove e come spendi, anche un costo della vita relativamente accettabile se non spendi e spandi. Per dire, l’IVA non esiste e una bmw, un iphone o beni di valore in generale possono costare anche molto meno che da noi anche la metà. Febbraio 2020 prima del ritorno in italia ho comprato un iPhone nuovo a 600$, qua stava sui 1000 euro. Tra l’altro in quella realtà se lo compri diretto così ti guardano strano, stile unico pirla che lo compra cash, perché tutti lo comprano a rate con il contratto. Così possono praticamente rimanere a rate a vita e cambiare per l’iPhone nuovo ogni anno a giro.
Siccessivamente è stato detto che uno studio, che avevo anch’io letto, rileva che in realtà gli americani sono più poveri come patrimonio dell’italiano medio.
Eh.. ho ribadito attenzione!
Magari non hanno patrimonio perché sono indebitati o preferiscono avere un cesso di casa ma spendere e spandere in stronzate tutto il giorno. Poi l’italiano magari ha la classica casa di proprietà che fa da patrimonio, ma sappiamo bene che spesso più che “patrimonio” avere la casa di proprietà è spesso solo un buco nero di debiti, spese e fardello sul groppone per mille motivi. Viceversa l’americano spesso se ne sbatte della casa di proprietà, spende quasi tutto, ma guadagna anche tanto,  facendo qualsiasi lavoro che gli capita prende molto di più della classe media italiana.. In più se ha l’opportunità si sposta, anche perché non ha la casa di proprietà. Qui da noi invece a 25 anni ti inculcano che devi comprarti la casa e firmare la tua condanna a vita per un mutuo di 30 anni nel tuo paesino xyz,  fermo immobile, ma “proprietario terriero”! Un gran signore insomma  Grin
. Se poi le cose vanno male sei piantato in quel posto, con un “teorico” patrimonio da signori, ma in pratica fai la vita dei barboni.
Comunque la base di tutta questa argomentazione è comunque che si, ovvio, fare business in America è ottimo. Qua ormai è tutto al ribasso per qualsiasi cosa, è solo la guerra dei poveri.
Ale88
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April 04, 2021, 04:31:24 PM
 #17399

Comunque la base di tutta questa argomentazione è comunque che si, ovvio, fare business in America è ottimo.
Ed è esattamente quello che ho deciso di fare 2 anni fa Grin

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Paolo.Demidov
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April 05, 2021, 12:52:23 AM
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 #17400

Si sapeva da molto tempo:

https://www.repubblica.it/economia/2021/04/03/news/coinbase_sec_wall_street-294898795/

14 Aprile, il giorno più lungo.

Ci sono molte nuove quotazioni nel periodo.

Su Coinbase questa scelta influirà, in positivo o negativo, sulle scelte degli utenti.
Per molti sarà come un sigillo di garanzia, per altri motivi di definitivo abbandono, sigillo di centralizzazione 

Dal momento che la società sarà quotata, vediamo se deciderà di detenere criptovaluta in proprio.
C'è da scommettere che parte della liquidità raccolta vada in criptovalute.

Un exchange di cripto che si quota in dollari... in un mercato in dollari, da una parte è un enorme calcio a certi aspetti della decentralizzazione e delle criptovalute stesse.
Si è fatto un lungo giro per tornare a raccogliere capitali tramite un altra borsa.

Nel contempo se vogliamo si torna ai concetti di decentralizzazione della proprietà, chiunque potrà partecipare ai guadagni ( e le eventuali perdite... ) di Coinbase stessa.
È risaputo che l'unica cosa certa che c'è nel mondo cripto sono le commissioni di cambio.
Sono secoli che si fanno i soldi cambiandoli...  Grin

Ci sarà una rapida corsa ad accaparrarsi consistenti quote di mercato.

Prima di cercare, qualcuno conosce dove reperire dati sullo storico di quote di mercato ?
Per quanto possano essere attendibili i dati... di questo tipo.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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