niente...il Giappone per adesso, e lo ha detto più e più volte, sta benissimo come sta nel comparto delle cryptocurrency; va bene che lo yen detiene il 45% degli scambi, ma sto benedetto dollaro ne detiene il 40%, quindi a pari merito bisognerebbe guardare anche negli USA, anzi...più negli USA che in Giappone, dove invece le cryptocurrency sono più stabili e tranquille che in qualsiasi altro paese del mondo. Oltretutto, pare che non ci sia più molta negatività sulle crypto in altre zone del mondo(il FUD ha dato i suoi effetti ultimamente, minando le notizie globali).
Quindi per come la vedo io il Giappone è lo stato più tranquillo e senza idee strane sulle crypto.
Non è che in un futuro prossimo rimarrà lo yen la moneta che deterrà la percentuale maggiore, anzi...sono sicuro che in Europa aumenteranno gli investitori, sopratutto dopo che la BCE ha dichiarato che le banche europee possono investire in borsa se lo desiderano e che per loro, essendo ancora marginale, non avevano intenzioni impellenti da valutare a riguardo; non dimentichiamo l'Oceania e i paesi meno in vista dell'Asia.
Per quanto riguarda la questione Dow Jones, rimango con il dubbio. Hai detto che chi sta nell'azionario lo fa in altre maniere...cosa? di che parli?
PS: però Paolo...un consiglio ed un invito...non rispondere ai quesiti degli altri in modo qualunquista, come se chi ha posto la domanda fosse un ritardato! Ho fatto una domanda limpida e sacrosanta non masticando temi di economia e finanza. Mi pare ovvio che nessuno(o almeno io!) pensi che chi compra titoli azionari tradizionali siano tanti omini che fanno compravendita, magari ci sono anche loro, ma so bene che esistono fondi gestiti, BOT, istituzioni e via discorrendo.
Qui siamo su un forum e non dentro una ACCADEMIA! Sennò mi iscrivevo ad un corso di laurea in economia e finanza e mi sarei sorbito tutte le angherie dei professori.
Te lo chiedo con garbo e rispetto, dato che mi sembri una persona colta e di buone maniere.
Un cordiale saluto.
Ti ringrazio per il colto.
Non è poi così, mi mancano tante cose.
Dovrei leggere di più, negli ultimi anni ho trascurato molto i libri.
Proprio perché non siamo in una accademia e siamo in forum, non siamo qui solo io e te;
scrivo in maniera semplice - quello che tu dici qualunquista - così ci capiscono tutti.
Io scendo terra terra con esempi semplici, perché magari chi ha posto la domanda,
non è ritardato, ma semplicemente non conosce.
Certe domande... rispondo semplice, perché mi sembravano molto ingenue.
Chi sta dentro l'azionario come lo fa?
Intanto definiamo il "chi".
Il mercato si divide in due:
RETAIL, quelli che vanno alle poste, in banca al comune sportelllo,
dall'amico, dal conoscente, mettiamoci anche chi fa trading da solo,
e chi acquista ETF e strumenti finanziari per farsi un suo piano di risparmio,
tendenzialmente per speculare.
PRIVATE, chi paga un consulente finanziario per farsi gestire i soldi, in varie maniere,
generalmente è un cliente privilegiato della banca, ed accede appunto alla sezione PRIVATE
della stessa. Proprio perché non tutti sono laureati o ne masticano di finanza.
Poi vengono pelati anche loro... è un altro discorso.
Cliente HNWI, High Net Worth Individual, se il cliente Private è ricco l'HNWI è un ricco vero,
o anche vero vero, detto anche ricco doppio vero, come il doppio brodo Star
Sostanzialmente è come il cliente Private, ma quasi sempre seguito da un Private Banking,
si avvale di più professionisti, diciamo un piccolo o grande team.
Una persona che oltre il mero rendimento,
pianifica.
In senso generale, potrebbe per esempio usare uno strumento finanziario che rende meno,
ma che ha una fiscalità più conveniente, che alla fine gli conviene.
È uno attento, anche ai grandi temi, come la successione, o grandi temi assicurativi:
infortuni, malattie, casa, responsabilità civile generale, tutela legale, quest'ultima intesa, come copertura per le spese per eventuali procedimenti legali di vario tipo, civile, penale, amministrativo.
È la fetta più ristretta di mercato, ma quella che movimenta di più,
prendo pure il più classico dei principi di Vilfredo Pareto... ( è il nome di un collegio in Svizzera, dove vanno anche quelli che hanno fatto l'asilo bilingue
ma è un noto principio, Wikipedia...
)
...clienti diciamo che sono il 20% ma pesano per l'80%.
Il mercato azionario queste persone, linea generale, lo vedono non per singoli titoli,
ma nel suo complesso.
Mi spiego.
Se torniamo indietro 25, 50, 100 anni, 1918, in cosa si poteva investire?
tante aziende che ci sono oggi non esistevano proprio: telefonia mobile, telecomunicazioni,
società di servizi come quelle di marketing/statistica, società come Google, Apple, Facebook...
La crescita dall'azionario quindi vista non come crescita di un singolo titolo,
ma come crescita del benessere dell'uomo che ha sempre bisogno di più cose, beni e servizi.
Detto questo, una delle
ultime tendenze, per i vantaggi fiscali e normativi che ci sono,
sono le così dette polizze vita UNIT LINKED ad architettura APERTA.
Parolone per dire un contenitore, contenitore dove si possono mettere varie cose, ETF per esempio,
o quote di fondi d'investimento, anche fondi fatti con beni proprio, per chi ha molto.
Senza complicare troppo, una struttura fatta per essere sfruttata a lungo termine, magari aggiustata,
ma tendenzialmente chi la detiene non si preoccupa del flash down di un giorno e nemmeno del record di un anno come il 2017, perché ha un progetto più ampio, a 20, 30 anni, o spesso, fino a quando è in vita.
Semplicemente attende i benefici del progresso socio economico mondiale.
Per questo posso dire che nessun importante investitore smonta la sua posizione, per posizionarsi sulle criptovalute, che sono ancora un grosso elemento di rischio.
A proposito è vero che il Giappone vale il 40% ( io direi anche il 55% );
è il dollaro un altro 40% ( io direi il 30~35% ), ma...
chi ha operato in yen lo ha fatto molto spesso, troppo spesso... con la leva finanziaria, tradotto
i giapponesi hanno preso soldi in prestito per comprare bitcoin.
La pericolosità di questo fattore... potrebbe essere l'innesco ( è già stato l'innesco? )
per un grande PUMP a seguire un grande DUMP.
Ecco, ora che lo scrivo, al contrario, le cripto che influiscono un po' sui mercati tradizionali, ci potrebbe essere qualcosa sul NIKKEI o il mercato delle valute, su cui andare short...