A questo proposito vi riporto un segnale di allarme rosso che certifica in maniera inoppugnabile che stiamo entrando in una fase caldissima dal punto di vista dell'interesse dell'opinione pubblica.
La
professoressa di italiano di mio figlio (frequenta le
medie) che è quanto di più anti-tecnologico esista a questo mondo, ha chiesto ai suoi alunni se qualcuno poteva spiegarle cos'erano i Bitcoin perchè
ne aveva sentito parlare ma non ci aveva capito niente. Apriti cielo....ben pochi sapevano cos'erano, altri lo sapevano a grandi linee, i migliori però erano quelli che dicevano alla prof. di non prendere i Bitcoin ma di buttarsi sui Dogecoin che erano moooolto meglio
altri hanno iniziato a spifferare quanti Bitcoin avesse suo padre o suo zio!!!
Persone che però hanno risorse limitate, con un
BTC a $ 100;
una persona con $ 1.000 in mano, magari $ 1.000 al mese avanti ed indietro, poteva fare grossi danni.
Oggi con Btc a $ 60.000 meno.
La cosiddetta FOMO rimane un grosso veleno, ma è smorzata, dal valore stesso raggiunto da
BTC e da soggetti come Square e strutture come GrayScale che non si lasciano impressionare e condizionare né dai discorsi né dalla sensazioni, ma si muovono solo in base ai dati macro ed altre strategie.
Il problema da allarme rosso verrà da chi scherza con la generazione nascente di
ETF sintetici, quelli che stanno passando come ETF basati sui future, ma lo saranno solo parzialmente.
D'altronde... quanti future con consegna fisica dI un
BTC ci potranno mai essere ? teoricamente 21 milioni...
42 milion di futurei da 0,5 Btc e così via.
Nella pratica molti meno.
Ma con gli ETF "Bitcoin Strategy" si possono avere infiniti future regolati in contanti o meglio, in altra valuta.
Come scritto nei prospetti informativi.
Infiniti... non proprio così ovviamente, se ne avranno fino al limite di detenzione che le autorità consentono per singolo soggetto /
gruppo di soggetti.
Fermo restando un limite assoluto di emissione.
Poi si inizieranno ad usare anche derivati e swap emessi "privatamente"; qualsiasi parte qualificata, con i giusti requisiti patrimoniali e licenza ISDA (
https://rankia.it/futures/isda-international-swaps-and-derivatives-association/ ) potrà proporsi come controparte.
Con questi strumenti una massa di retail o piccole entità finanziarie potrebbero tornare con $ 1.000 in mano di una volta, ma realmente potrebbero movimentare molto di più... pochi "spiccioli" che diventano $ 100.000, $ 1.000.000...
A
livello sintetico si possono movimentare 210 milioni di
BTC oppure 2,1 miliardi...
È successo qualcosa di simile quando si è iniziato ad operare sui mutui immobiliari, non potendo moltiplicare le case e i mutuatari, si sono moltiplicate le operazioni finanziarie sui mutui ad un livello sintetico superiore.
Se avete da perdere qualche minuto:
https://youtu.be/A5JjfFzm_-M&t=4m20sSono brevi ma intensi.
Molto esplicativa la catena degli scommettitori in fila.
Esistono anche nell'azionario interi ETF fatti di swap che replicano un mercato.
Presentano dei vantaggi o i degli svantaggi.
Teoricamente, ma anche nella pratica, si possono movimentare più azioni di quelle esistenti.
Banalmente, invece che avere una azione fisicamente in possesso, ho una controparte che mi dà un contratto, quel contratto mi paga se il titolo ( titoli, mercato ) di riferimento va su, si prende i soldi se il titolo va giù.
Con la differenza che la normativa sulle criptovalute è pressoché inesistente ed il mercato di riferimento è totalmente non regolamentato.
Tutto questo per dire che si potrebbe avere una crescita di un
BTC anche fino a $ 250.000 / $ 300.000, ma anche di più, per poi tornare a $ 20.000 / $ 30.000 ovvero un -70% / -90%.
Con gli ETF fatti di swap e derivati che potrebbero dare anche rendimenti negativi, perdere di più di quanto investito.
Gli esempi non mancano, con la stessa ProShares che ha chiuso alcuni ETF dopo che si erano disintegrati:
https://www.ilsole24ore.com/art/volatilita-grande-scommessa-ribasso-che-ha-bruciato-ali-fondi-AE3uxCwDSi ripartirà dai
BTC, pezzi reali rimasti realmente in gioco.
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Se mai dovesse esserci un conflitto a
Taiwan potrebbero venire a mancare di botto il ~60% dei semiconduttori prodotti al mondo.
Nonché ci sarebbero delle gravissime conseguenze per il trasporto di tutte le altre merci:
https://www.limesonline.com/rubrica/cina-usa-isole-artificiali-mar-cinese-meridionaleCon pesanti ripercussioni anche per l'hardware della rete Bitcoin.
La guerra attuale è cercare di
decentralizzare la produzione di semiconduttori ma anche altre produzioni.
Ma occorreranno degli anni.