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1861  Local / Alt-Currencies (Italiano) / Re: EOS cosa ne pensate? vs eth? on: June 21, 2018, 03:15:01 PM
Io non ho ancora capito come si fa a vedere i propri EOS sulla mainnet. Se verifico il mio indirizzo ether qui: https://eoscountdown.com/, mi compare il messaggio:

Quote
YOU'RE ALL SET!
Your tokens are registered and will be transferred to your EOS wallet when the mainnet launches!

poi però sotto mi da:

Quote
EOS TOKEN BALANCE
0.00000

come vedo il saldo corretto? Huh
1862  Local / Off-Topic (Italiano) / Re: Facebook mi ha bloccato l'account per attività sospetta. on: June 18, 2018, 04:25:05 PM
per restare in tema:

Tutto quello che Facebook sa di te, ma tu (forse) non sai
http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2018/06/14/news/tutto_quello_che_facebook_sa_di_te_ma_tu_forse_non_sai-198972560/
1863  Local / Italiano (Italian) / Re: Caduta Bitcoin on: June 12, 2018, 10:49:41 AM
Dimmi dove cadono, che vado a raccoglierne un po'
1864  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 11, 2018, 04:49:31 PM

Quote
Per una piattaforma economica che si presenta come al riparo da attacchi informatici, subire una intrusione e doverlo ammettere non è il massimo.

Chi frequenta questo forum da abbastanza tempo sa bene che non esiste un exchange "al riparo da attacchi informatici". I casi come questo ormai non si contano più, molti per importi ben più rilevanti. Non vedo niente che di per sé giustifichi un crollo come quello di oggi.
1865  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 10, 2018, 09:52:25 PM
qui si sostiene una diversa teoria, ovvero che il calo sia dovuto a un'indagine del CFTC su possibili manipolazioni dei futures:

https://cointelegraph.com/news/all-of-top-100-cryptocurrencies-see-red-amidst-cftc-price-manipulation-probe
1866  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 09, 2018, 09:37:51 PM

Le blockchain private e quelle pubbliche (basate su token e mining) hanno caratteristiche e finalità molto diverse, e non è detto che  debbano farsi per forza concorrenza anzi è presumibile che, se entrambe avranno successo, potranno convivere  in futuro così come oggi coesiste Internet accanto alle LAN private.

In ogni caso, se le blockchain pubbliche hanno ancora molto da dimostrare rispetto agli annunci fatti, quelle private hanno praticamente ancora tutto da dimostrare visto che secondo molti, compreso me, sono  spesso dei cloni di database distribuiti con un pò di infarinatura di crittografia e una bella iniezione di fuffa da marketing.

Ad esempio è indiscrezione di questi giorni che R3, il più grosso consorzio di banche e aziende per finanziare l'uso di blockchain (permissioned e private) sia a corto di denaro nonostante negli ultimi anni abbia raccolto finanziamenti per oltre 100 milioni di dollari.

http://fortune.com/2018/06/07/blockchain-firm-r3-is-running-out-of-money-sources-say/



Tutti i progetti blockchain hanno da dimostrare se sono validi o meno.

Il fatto però è uno, Bitcoin et similia, sono di tutti e non sono di nessuno.

Prendiamola lato miner; se domani per convenienza, per un cataclisma, per una guerra,
qualcuno perde il suo costoso hardware... fatti suoi, se ne va con tanti saluti, una stretta di mano
e la scatola omaggio del Monopoly.

Esiste una associazione, vera e seria, che tutela i minatori?
esiste una legislazione diritti/doveri?

È come se io voglio fare una centrale elettrica, guadagno fino a quando mi conviene, quando non mi conviene più lascio tutti al buio, perché mi gira così.

Sappiamo invece tutti, che chi gestisce qualcosa di alto valore e d'interesse pubblico: servizi sanitari, smaltimento rifiuti, produzione energia, ecc...
...deve interagire con i governi, le autorità locali, ecc... ecc...

Perché se è giusto dare possibilità e guadagni agli imprenditori, dall'altra bisogna avere una tutela per attività che sono di interesse pubblico.
Le grandi concessioni: io investo e tu mi garantisci il mio guadagno, io ti garantisco continuità e qualità di servizio.

In Bitcoin e nel mondo cripto attuale tutto questo non c'è, siamo né più e né meno al codice d'onore dei pirati con tutto quello che ne è venuto fuori.
In primis il fatto che bisogna usare sistemi complicati e scomodi wallet per la conservazione che limitano l'uso e la facilità d'uso e quindi la diffusione; perché i Bitcoin & Co. sono come le monete nel deposito di Zio Paperone, sono del primo che se le piglia.
I paper wallet seguono pari pari il concetto piratesco del: nascondo il forziere con i dobloni d'oro, ma mi faccio la mappa per ritrovarli.

Nonché un sistema di prudenza verso gli exchange, nessuna persona di buon senso accorta, lascerebbe milioni in criptovalute su un exchange, anche noto, non si sa mai...

Nonché vivere un po' con il patema d'animo che ci sia un crollo delle quotazioni... perché ovviamente l'eccesso di ribasso e l'eccesso di rialzo non sono affatto controllati... non esiste nessun limite.
Bitcoin e l'intero mondo cripto, è stato, ed è oggetto, della più feroce e sfrenata speculazione, di tutti i tipi.

Meno male che Bitcoin si basa sulla fiducia...  Roll Eyes
...se si basava sulla sfiducia, c'era la terza guerra mondiale.


Il mondo istituzionale fino ad ora non ha normato, molti hanno esultato, ma... dicevano i latini, dividi et impera, probabilmente lo hanno fatto deliberatamente nella speranza che il sistema si autodistruggesse, come un vecchio capitano la cui ciurma si sia ammutinata ed aspetta che la nave se ne vada contro gli scogli, alla deriva senza governo. Per recuperare quel che c'è da recuperare e ripartire.


Si è fatto il facile e banale assioma: decentralizzazione = deregolamentazione.

Come si può pensare di aumentare o stabilizzare un valore senza regole ?

Per inciso, qual è la fetta di mercato più grande per Bitcoin ? quello Giapponese; Giappone il primo paese a dare un riconoscimento ufficiale e un minimo di regolamentazione.


guarda al lato positivo della cosa: le crittovalute sono il laboratorio ideale per testare la validità delle idee libertarie-anarco-capitaliste più spinte, secondo le quali il mercato si autoregola senza bisogno di interferenze esterne da parte di istituzioni e organismi di controllo. I dati finora dicono che, in assenza di vincoli, lo stato del sistema tende ad evolvere verso una ricchezza sempre più concentrata nelle mani di pochi, con un divario crescente tra poche balene super-ricche e un mare di plancton insignificante, con buona pace di chi sostiene che il punto di equilibrio sia una distribuzione più o meno uniforme e una concorrenza perfetta.
La cosa interessante è che molti sostengono che lo stesso processo (concentrazione della ricchezza, ampliamento della forbice tra ricchi e poveri) sia inesorabilmente in atto anche nel mondo "reale", con la sua finanza tradizionale pur soggetta a regolamentazione.
Forse allora andrebbe chiarito meglio come lo si vuole regolare il mercato, se si vuole garantire che le tutele offerte ai privati cittadini non siano solo di facciata, ma si estendano fino a impedire l'abuso del potere economico detenuto da élite dominanti, ma qui si entrerebbe in un discorso lungo e piuttosto OT.


EDIT: riflessione a voce alta
dovrei parlare di cose più semplici e brevi, tipo dire che un certo tizio, CEO di chissà quale azienda importante,
ha detto che nel 2023 il Bitcoin arriverà a $ 100.000 e nel 2028 a $ 500.000.


perché aspettare fino al 2028 se c'è chi ha scommesso l'uccello (letteralmente) che arriverà ad 1 milione entro il 2020?
1867  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: June 08, 2018, 10:23:42 AM
Morgan Stanley: le banche centrali possono usare le criptovalute per spingere i tassi più in basso durante le crisi finanziarie

https://it.businessinsider.com/morgan-stanley-lascesa-delle-criptovalute-potrebbe-cambiare-il-modo-in-cui-le-banche-centrali-faranno-fronte-alle-future-crisi-finanziarie/
1868  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: June 03, 2018, 10:47:48 PM
Molto interessante e utile: database relazionale on blockchain + sistema di voto, aggiungo qualche link anche se non in italiano per comodità di lettura ... https://medium.com/multiversumbc/multiversum-development-of-a-real-application-for-a-voting-system-80ee3ebe5869 https://www.multiversum.io/

non ho tempo di leggere, qualcuno ha un TL;DR?
Mi sfugge il senso di creare un database relazionale su blockchain: la blockchain nasce con la caratteristica di essere un registro immutabile di transazioni, un database relazionale è tutto fuorché immutabile... come fanno a stare insieme le due cose Huh
Se immagini di scrivere un sw per il catasto e sai usare sql fai molto prima, idem per qualunque altra tipologia di software.
Io la trovo interessante ma poi quando spiegano le cose si complicano ... forse definirle 4.0 è eccessivo magari 2.2 andava bene ma sono comunque applicazioni che stavo cercando.

sì ma qui stiamo parlando di applicazioni distribuite. Vorrebbero aggiungere alla logica di uno smart contract uno strato di persistenza proprio di un db relazionale? Con ogni nodo che contiene una copia dell'intero db ed esegue le stesse operazioni di create, insert, update, ecc. di tabelle, mantenendo il consenso sullo stato all'interno della rete? Mi pare una complicazione assurda, che richiederebbe come minimo un meccanismo di consenso particolarmente veloce e scalabile: sicuramente è da escludere POW, forse useranno qualche forma di POS?
1869  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: June 03, 2018, 10:09:22 PM
Affascinante, Utopia Bitcoin:   Roll Eyes Roll Eyes

https://bitcointopia.org
O è un gigantesco scam o sono pazzi davvero!

sì infatti bisogna essere pazzi a voler andare a vivere in mezzo al deserto del Nevada... neanche se mi pagano
1870  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: June 03, 2018, 11:35:58 AM
Molto interessante e utile: database relazionale on blockchain + sistema di voto, aggiungo qualche link anche se non in italiano per comodità di lettura ... https://medium.com/multiversumbc/multiversum-development-of-a-real-application-for-a-voting-system-80ee3ebe5869 https://www.multiversum.io/

non ho tempo di leggere, qualcuno ha un TL;DR?
Mi sfugge il senso di creare un database relazionale su blockchain: la blockchain nasce con la caratteristica di essere un registro immutabile di transazioni, un database relazionale è tutto fuorché immutabile... come fanno a stare insieme le due cose Huh
1871  Local / Off-Topic (Italiano) / Napoletano derubato da coppia di turisti tedeschi on: June 03, 2018, 11:27:17 AM
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/06/02/news/capri_turisti_tedeschi_derubano_un_napoletano-197993997

Aspetto con ansia la prossima copertina di Der Spiegel sugli Italiani ladri e scrocconi.
1872  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP ! on: May 30, 2018, 05:12:03 PM
Quote
sì discussione che sarebbe troppo lunga, oltre che OT, anche se sicuramente interessante. Però va detto che i CDS danno una copertura fino a un certo limite, ma in caso di shock finanziario come quello conseguente al fallimento di uno Stato sovrano, non fanno che spostare più in là i termini del problema. Ai tempi del fallimento della Lehman Brothers, la AIG che aveva emesso CDS per mezzo trilione dovette essere salvata dal governo americano, per evitare un effetto domino che sarebbe stato ancora più devastante. E all'epoca AIG era un colosso delle assicurazioni fra i 6 più grandi, il che dimostra come non esista "too big to fail".

Poi capisco il discorso che avere in portafoglio vecchi BTP 30ennali si sia rivelato vantaggioso con la discesa dei tassi degli ultimi 2 decenni, ma arrivati a questi livelli, con tassi praticamente azzerati, di margini non ce ne sono più. E infatti vedo in circolazione certi prodotti assicurativi con rendite che si assottigliano sempre di più, di anno in anno. Se poi dovessero ricominciare a salire i tassi e l'inflazione (e prima o poi dovrà succedere), i titoli a tasso fisso inseriti in portafoglio negli ultimi anni assumerebbero un rendimento negativo, al netto dell'inflazione. Si salverebbero appunto quelli a tasso variabile o indicizzati all'inflazione.

Mah... AIG non è fallita, è intervenuto il governo USA come azionista, nel 2012, a soli quattro anni dal grande disatro dei sub-prime, vende la sua parte ottenendo una plus valenza di 22 miliardi di dollari.

Se hai visto il film The Big Short avrai visto che i CDS sono piazzati fra più emittenti... ad ogni modo non c'è MAI investimento a rischio zero totale.
Se ci fosse ditemelo, ho qualche miliardo da collocare.

Non entro nel merito di meccanismi contabili o di tassi d'interesse, semplicemente: una gestione separata se l'inflazione aumenta, aumenta i rendimenti.
Senza BTP indicizzati, che sono appunto più pensati per la "piccola" clientela privata e che negli ultimi anni di deflazione non sono stati una grande opportunità...

Se una gestione separata dovesse andare negativa ( non si è mai verificato da quando esistono ) o rendimenti ridicoli, l'investitore ha comunque diritto al minimo garantito.
Negli anni passati c'erano anche minimi al 6%, roba quasi arrivata a scadenza; al 4% e ancor più al 3% ci sono stati fino a poco tempo fa.
Al 2% fino a 4 anni fa.

In ambito di deflazione al -1% fare +3% è gran cosa.

Ad ogni modo il mio discorso era molto più semplice:

Chi detiene Bitcoin e criptovalute dovrebbe sapere che, ad oggi, non ha nessuna tutela di diritto, di garanzie o di rendimento.
Il fatto che non siano normati per tanti è un pregio, a mio modo di vedere sono il più alto deterrente per i grandi i investitori.
La mancanza di legislazione è un limite invalicabile per tanti.

Ad oggi un grande investitore privato che entra in una sala di private banking non trova nessun prodotto basato sulle criptovalute e se lo trovasse non lo guardarebbe nemmeno.

Poi ognuno è padrone del suo destino.

Chi sta facendo un guadagno certo con le criptovalute sono i gestori dei vari exchange e i miner, in particolare i primi che indipendentemente dal valore delle singole cripto, applicano le loro commissioni, piccole o grandi che siano, ed incassano.

già, il governo che interviene come azionista: un modo come un altro di chiamare un salvataggio di stato Cheesy
Il punto è: senza quei quasi 200 miliardi di fondi pubblici e il conseguente controllo della società da parte del governo USA, sarebbe stato possibile evitare il propagarsi di una crisi sistemica e ristrutturare la società, generando alla fine quella plusvalenza? Difficile da credere... Poi certo che non esiste il rischio zero, che era precisamente il senso di quello che scrivevo, e comunque ogni meccanismo di protezione, oltre ad avere dei limiti, introduce un ulteriore costo, inclusi i CDS che hanno un prezzo che aumenta in proporzione al rischio di default del sottostante.

Per quanto riguarda i rendimenti della gestione separata, la deflazione vera e propria in Italia c'è stata forse nel 2014-15, anche se di pochissimo sotto lo zero. Già nel 2017 l'inflazione era risalita oltre l'1%, per cui da quel 3-4% lordo ipotetico, tolte le commissioni e le imposte, si riesce a stento a mantenere il valore reale del capitale investito. Vedo diversi prodotti che hanno oggi rendimento minimo garantito pari a 0.

Preciso comunque che la digressione non era in relazione a un confronto con ipotetici investimenti in criptovalute, do abbastanza per scontato che investitori più tradizionali siano riluttanti a investire in un settore non (ancora) regolamentato e privo delle tutele degli strumenti finanziari tradizionali.
1873  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP ! on: May 29, 2018, 05:34:25 PM

[-snip-]

Discorso che sarebbe lungo.
Chi fa investimenti consistenti, per il rischio di cambio, rischio di aumento dei tassi d'interesse, ecc... o altri consistenti rischi, fa uso di prodotti finanziario-assicurativi di copertura, come per esempio i Credit Default Swap. Esistono anche per singoli Stati. ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap )

[-snip-]

Riguardo inflazione oltre gli Swap di cui sopra, è da considerare che esistono BTP indicizzati... tra l'altor pensati proprio per i privati perché hanno un taglio da € 1.000, molto accessibile. Sono i così detti BTP Italia.

Per il modo di gestione e tipo di contabilità la gestione separata segue l'inflazione di per se, quindi direi che non è mai un problema.
Al contrario avendo all'intero le vecchie emissioni di BTP, oggi in scenari di deflazione si sono rivelate una buona scelta.
Si sono dimostrate per quello che già erano, ambivalenti sia per scenari di deflazione che per quelli di inflazione.

Detto questo da ricordare inoltre che generalmente, più che per ottenere un capitale rivalutato a scadenza, sono usate per creare una rendita.
Rendita che rimane agganciata all'inflazione e che ha ulteriori vantaggi, anche di tipo fiscale.

Vorrei sottolineare anche un particolare che la forza economica di alcune compagnie assicurative ( in particolare alcune straniere ) è indubbiamente ed oggettivamente più alta di alcuni stati più in difficoltà.
Nonché di vita più lunga della repubblica italiana.
Così come molte altre grandi società private o multinazionali.
Questo per dire che in caso di... "grave problema", eventualmente una sorta di soggetto superpartes a cui affidarsi non è uno stato ma una società privata. Come avvenuto nell'ultima guerra per esempio.


sì discussione che sarebbe troppo lunga, oltre che OT, anche se sicuramente interessante. Però va detto che i CDS danno una copertura fino a un certo limite, ma in caso di shock finanziario come quello conseguente al fallimento di uno Stato sovrano, non fanno che spostare più in là i termini del problema. Ai tempi del fallimento della Lehman Brothers, la AIG che aveva emesso CDS per mezzo trilione dovette essere salvata dal governo americano, per evitare un effetto domino che sarebbe stato ancora più devastante. E all'epoca AIG era un colosso delle assicurazioni fra i 6 più grandi, il che dimostra come non esista "too big to fail".

Poi capisco il discorso che avere in portafoglio vecchi BTP 30ennali si sia rivelato vantaggioso con la discesa dei tassi degli ultimi 2 decenni, ma arrivati a questi livelli, con tassi praticamente azzerati, di margini non ce ne sono più. E infatti vedo in circolazione certi prodotti assicurativi con rendite che si assottigliano sempre di più, di anno in anno. Se poi dovessero ricominciare a salire i tassi e l'inflazione (e prima o poi dovrà succedere), i titoli a tasso fisso inseriti in portafoglio negli ultimi anni assumerebbero un rendimento negativo, al netto dell'inflazione. Si salverebbero appunto quelli a tasso variabile o indicizzati all'inflazione.
1874  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 29, 2018, 11:29:06 AM


Se vogliamo scendere più nel tecnico, offro un dato.


Lo spread e rendimenti in rialzo, come si vede nel grafico, sui BTP è un problema per chi deve pagare... non per chi deve incassare.

I più grossi investimenti in pacchetti di BTP è avvenuta ( ed avviene ) attraverso la sottoscrizione di polizze vita assicurative ( ramo I ).
Diciamo che lo stato italiano è indebitato con gli italiani stessi, o meglio con alcuni italiani.
Da ricordare anche che l'Italia, anche quando era regno e non repubblica, non ha mai dichiarato default, i suoi titoli li ha sempre ripagati.

Le compagnie assicurative che fornivano ( forniscono ) queste polizze, in maniera semplice dicevano ( dicono ) a chi le sottoscriveva:

mi dai i soldi, li teniamo qua per molti anni, 30, 40, 50... tutta la tua vita; qualsiasi cosa succeda io tutti gli anni ti offro un rendimento MINIMO, 4%, 3%, 2%... ( attualmente proprio per QE e altri motivi siamo a 0,5~0,75% per le nuove sottoscrizioni ), se facciamo di più ti diamo di più.
Ma anche SE ci fosse un negativo, noi ti diamo il minimo e quindi ti garantiamo anche SEMPRE il capitale iniziale.

Diciamo di più, i guadagni si consolidano di anno in anno, una volta preso un guadagno non si torna indietro.
Ovvero di € 100 rivalutati se ne sono realizzati a fine anno € 103; quei € 3 sono acquisiti per sempre.

Questo tipo di gestione, si chiama gestione separata, "separata" perché è separata dal normale andamento e attività della compagnia stessa; in caso di fallimento della stessa, la gestione è salva e prosegue.

Non vado oltre, ci sarebbe molto altro da dire.
Come per esempio alle riserve di liquidità aggiuntiva.
( per chi vuole approfondire: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Solvency_II )

Ora, se come dicevo prima nessun grande patrimonio privato ha preso posizione su criptovalute, ma tantissimi... patrimoni privati hanno preso posizioni su gestioni separate, in tanti modi.

Lo spread sale? Il QE finisce ? I rendimenti dei BTP nel futuro saranno più alti ?
C'è da sfregarsi le mani.

Ad ogni modo, chi ha una posizione del genere, è sicuro del minimo che andrà a realizzare fra qualche decennio.

Qualche criptovaluta ci può garantire un rendimento minimo fra 30, 40, 50 anni ? Ci garantisce la protezione del capitale ? Ma nemmeno fra 1 solo anno.

Pertanto la posizione in criptovalute non è considerabile come bene rifugio.
Una posizione in gestioni separate di BTP certamente sì.
Più caos c'è e meglio andranno, compreso eventualmente un ritorno di inflazione galoppante, scenario ad oggi comunque molto lontano.

Attenzione... la parte d'Italia e di italiani su cui lo Stato dovrà attingere per ripagare capitale ed interessi... dei BTP, quella può essere una parte che può avere qualche preoccupazione.

Altri, no.


EDIT: da notare che un evento come quello attuale, la crisi di governo, fosse prevedibile e programmabile diversi anni fa, senza bisogno di rifugiarsi, in altri beni all'ultimo minuto.

Non vorrei spezzare i sogni di nessuno... ma anche se verrà una crisi strutturale e più profonda di quella attuale, nessuno concluderà e liquiderà i propri contratti assicurativi, per acquistare criptovalute.
Eventualmente, anche per altri motivi, si riverserà su altre valute, le solite... yen e franco svizzero, ma non vedo motivi pratici o tecnici per riversarli su qualche criptovaluta.


c'è qualcosa che non mi torna nel tuo ragionamento, o forse mi manca qualche pezzo. Primo, se la gestione è al sicuro dal fallimento della compagnia assicurativa è perché c'è un prestatore o garante di ultima istanza, che dovrebbe essere lo Stato che emette i titoli sottostanti. È vero che storicamente lo stato italiano non ha mai dichiarato default, ma negli ultimi decenni di globalizzazione le cose sono un po' cambiate, e illudersi che sia impossibile che uno Stato possa fallire (al limite anche con un default selettivo, "soft" o controllato) è piuttosto imprudente. Soprattutto se si trova con un debito pubblico superiore al 130% del PIL, in continua crescita, denominato in una moneta forte (inteso non in assoluto, ma rispetto all'economia nazionale) le cui politiche monetarie sono decise altrove. E attenzione, su questo punto NON voglio assolutamente sostenere che la soluzione al problema sia l'uscita dall'Euro e il ritorno alla Lira, come qualche folle continua a propagandare. L'unico effetto sarebbe infatti ritrovarsi con una moneta nazionale che verrebbe istantaneamente svalutata anche del 50%, mandando in fumo il frutto dei risparmi di una vita, e che comincerebbe ad essere stampata allegramente generando inflazione, meccanismo subdolo e perverso con cui verrebbe ulteriormente eroso il potere d'acquisto, in particolare dei ceti medio-bassi a reddito fisso (salariati e pensionati).

In pratica ne beneficerebbero i ceti più privilegiati, detentori di patrimoni e redditi esteri, o comunque denominati in altre valute più forti, e a prenderlo in c**o sarebbero sempre i soliti poveri cristi. Per questo dar retta ai pifferai che ci raccontano che l'Euro sia il Male Assoluto e il ritorno alla Lira sia l'unica via di salvezza significa spararsi negli zebedei. Fra l'altro si omette di dire che la parte di debito contratta con l'estero rimarrebbe denominata in Euro, quindi non funzionerebbe neanche il vecchio trucchetto di neutralizzare il debito aumentando l'inflazione, da usarsi invece con i poveri cristi italioti di cui sopra con in mano titoli convertiti in Lire, dal valore cioè di carta straccia.

Quindi, sempre rimanendo in tema di inflazione, l'altro punto che non mi è chiaro è dove sostieni che una posizione in gestioni separate di BTP andrà ancora meglio in caso di inflazione addirittura galoppante. Dato che i BTP sono a tasso fisso, saranno un pessimo investimento in caso di tassi crescenti, per cui anche avendo la garanzia teorica di un rendimento minimo fra 30 o 50 anni, nel frattempo capitale + interessi potrebbero essersi svalutati ben oltre quel rendimento garantito. L'unica vera forma di protezione del capitale la vedrei piuttosto in titoli indicizzati all'inflazione, non certo in titoli a tasso fisso come i BTP.
1875  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 27, 2018, 01:18:54 PM
Un po' OT, ma essendo nel mondo globalizzato tutto interconnesso, potrebbe avere ripercussioni sulle crypto?

https://it.businessinsider.com/le-bolla-delle-societa-tech-non-quotate-in-borsa-la-meta-valgono-meno-di-1-miliardo/

Poi dicono che la bolla è il bitcoin Roll Eyes
1876  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 25, 2018, 03:49:43 PM

Quote
Infatti, come dice Stefano Capaccioli, “non esiste il tasto disinventa

Grandissima questa! Quasi quasi me lo metto in firma Cheesy
1877  Local / Italiano (Italian) / Re: [NEWS] In italiano - Raccolta di link dei media in lingua italiana on: May 23, 2018, 09:37:46 AM
Nell'inserto di Repubblica di oggi, si parla fra le altre cose della spesa in un prossimo futuro, inclusi pagamenti in cripto:

http://www.repubblica.it/tecnologia/2018/05/22/news/rlab_dalla_spesa_tecnologica_alla_storia_degli_uomini_scritta_nel_ghiaccio-197003765/

Intelligenza artificiale e blockchain per difendere il Made in Italy in agricoltura

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2018/05/23/news/intelligenza_artificiale_e_blockchain_per_difendere_il_made_in_italy_in_agricoltura-197093886/

L'idea di una blockchain che gira nel cloud di Microsoft, personalmente mi fa venire l'orticaria... alla faccia della decentralizzazione e della disintermediazione Roll Eyes
1878  Local / Trading, analisi e speculazione / Re: Prestito di 10 millioni $ per comprare Bitcoin on: May 23, 2018, 09:02:34 AM
Ma sei serio o stai trollando?
1879  Local / Italiano (Italian) / Re: BITCOIN PUMP! on: May 22, 2018, 02:43:19 PM
Ma questo dump di oggi come si spiega? Che brutto modo di celebrare il Bitcoin Pizza Day Sad
1880  Local / Discussioni avanzate e sviluppo / Re: Stima consumo energetico rete bitcoin. on: May 22, 2018, 01:13:07 PM

Il consumo energetico dei btc è chiaramente un problema e prima o poi bisognerà trovare una soluzione tecnica efficace. Ma il fatto che venga strumentalmente usato per screditare btc è - appunto - uno dei tanti tentativi che in molti stanno facendo per demonizzare il sistema.

Sinceramente me ne preoccuperei poco.....


il consumo energetico è il modo più semplice e immediato di rendere costosa la scrittura della blockchain. Si potrebbe in linea di principio sostituire con qualsiasi altra risorsa più o meno scarsa, ma anche se per paradosso trovassi il modo di farlo pagare in banane, il costo complessivo dovrebbe rimanere equivalente, perché è da questo che dipende la sicurezza ed immutabilità della blockchain: più costa caro (ri)scrivere un blocco, più diminuiscono le probabilità di frodi come il double spending.
Ma chi considera quei consumi energetici uno spreco, continuerà a ritenere tale l'uso di qualsiasi eventuale risorsa alternativa: non si scappa. Ma, come già detto, mi pare una visione molto parziale e piuttosto ipocrita, se non accompagnata da una riflessione più generale sui consumi nelle società più sviluppate.
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