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Author Topic: BITCOIN PUMP!  (Read 891648 times)
duesoldi
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September 07, 2018, 03:12:47 PM
 #9681

Guarda, il discorso che fai ha senso, ma credo che la debolezza di ETH si tutta causata da problemi oggettivi interni: non riescono a mettersi d’accordo siccome fare evolvere il protocollo, con una “difficulty bomb” che minaccia di paralizzare ulteriormente la rete (causando una vera e propria “ice age”).
Già, la rete di ETH: dicevi che ha un reale utilizzo?? Ma quale? Scusa, è di fatto impossibile sincronizzare un full node (se ha fallito Jameson Lopp non credo che una persona normale possa mai farcela), quindi problemi enormi di sicurezza, in più basta avere una app di modesto successo per bloccare definitivamente le transazioni (qualcuno da detto crtittogattini?) evidenziando quindi anche problemi di performance.
Se questa è la seconda crittovaluta al mondo... fate voi,
F1

Sulla domanda in grassetto: beh banalmente il fatto di essere la criptovaluta maggiormente usata per le ico è proprio il suo principale utilizzo. Che poi non sia nata per questo ok, che i suoi punti di forza siano altri (smart contract) ok, sta di fatto che il suo principale utilizzo oggi è quello di strumento per finanziare ico. Non è un utilizzo da poco per una cripto.....

Come detto,  come si fa a dire che i suoi punti di forza siano gli Smart contract, quando l’intera rete è stata mandata in tilt da un’applicazione di modesto successo (al momento del lancio dei crittogattini la rete era inservibile con prezzi del gas alle stelle), mi pare un’affermazione piuttosto forte.
Inoltre non vedo perché le ICO non possano essere finanziate da altre crittovalute, tipo bitcoin. Quindi non è un punto di forza di ETH, è un a situazione contingente che non è detto dipenda da una caratteristica della valuta stessa.
My two cents,
F1


Che sia derivante dalla situazione contingente non ci piove, ma è naturale si debba valutare le caratteristiche di una cripto oggi, non tra N anni.
Hai ragione nel dire che ETh ha caratteristiche che a volte la mettono in ginocchio (vedi gattini) ma evidentemente non c'è oggi una moneta che possa superarla come mix tra qualità, diffusione e accettazione (torniamo al confronto Betamax/VHS dove ha vinto quello che tecnicamente era inferiore).
Non sono io a dirlo, è  il mercato.  Vai su icobench e guarda il calendario delle prossime ico a partire dal 7/9. Tra le 15 mostrate in prima pagina:
- solo 1 non accetta Eth (accetta solo stellar)
- tutte le altre 14 accettano Eth (qualcuna ovviamente anche altre cripto)
- tra queste 14,  6 accettano solo Eth (GLedos, Mevu, Daex, Curaizon, GlbalCarS, Inbot Intoken)

Non penso sia un caso, evidentemente qualche motivo pratico c'è.


jack0m
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September 07, 2018, 04:20:05 PM
Last edit: September 07, 2018, 06:27:50 PM by jack0m
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 #9682

Quote

A parte il discorso Goldman Sachs, a cui personalmente nn ho mai dato molto credito, vedo che nei tuoi interventi descrivi spesso gli exchange come unica attività nel mondo cripto che garantisca introiti praticamente senza rischi. A me invece pare che gestire un exchange di crittovalute sia una delle attività più rischiose in cui ci si possa avventurare: a parte i discorsi di compliance KYC e AML, che comportano responsabilità (anche penali) ed oneri non indifferenti, e che puoi pensare di aggirare fino a un certo punto insediandoti in una giurisdizione più favorevole (ma non è detto che lo rimanga per sempre), automaticamente ti trovi un mirino puntato contro da tutte le organizzazioni criminali di cracker di tutto il mondo...

Credo che non ci sia exchange al mondo che non sia stato hackerato almeno una volta (anche lì a Firenze ne sapete qualcosa), e quelli falliti negli anni ormai non si contano. Avere delle policy di sicurezza adeguate comporta dei costi significativi, e per quanto cerchi di mantenerti aggiornato, vigile e al limite del paranoico, devi aspettarti in qualsiasi momento lo 0-day o magari l'inside job di qualche collaboratore che non riesce a resistere alla tentazione di qualche "low hanging fruit", che immediatamente spalancano le porte del caveau, e una volta che le coin sono andate, puoi dir loro addio...

Io non ci dormirei la notte, se stessi gestendo un exchange, altro che guadagni sicuri...

A Firenze diciamo che è saltato un exchange... ma non sono spariti i soldi dell'exchange, ma quelli depositati dai clienti... il rischio è tutto in capo agli utenti, l'unica cosa per un exchange chiuso, ovviamente il danno dell'interruzione dell'attività.

Non ci sono attività a rischio zero, nelle attività pericolose si possono cercare di fare delle ipotesi e alcuni scenari.

Nelle attività serie ci sono uno o più risk manager.


La responsabilità degli errori è in gran parte assicurabile, così come l'attività ed il ruolo dell'exchange in generale.

Così come la Responsabilità Civile dei singoli amministratori, dirigenti, ecc... ( D&O insurance - https://en.m.wikipedia.org/wiki/Directors_and_officers_liability_insurance )

Sono assicurabili anche le spese legali per eventi avversi di vario tipo, spese legali che oltre le spese di avvocati prevedono perizie tecniche, investigazioni, ricerche documentali, ecc...
Sia dell'exchange che per i vari soggetti singoli.

Con le polizze di tipo "CRIME" si possono assicurare gli eventi di infedeltà dei dipendenti / collaboratori che arreca danno, compresi gli ammanchi in denaro.

Quasi sempre l'infedeltà dei dipendenti o comunque delle persone a cui si debba rispondere per legge che reca danno a terzi rientra anche nella RC.

È assicurabile anche il rischio normativo o geopolitico, domani esce una legge internazionale che vieta le criptovalute, oppure io ho un exchange in un paese africano, arriva una dittatura mi confisca tutto.

Il primo caso si tratta di assicurazioni miste di tipo quasi finanziario.
Il secondo caso rientrano nei casi previsti dalle cosidette polizze CEND, lo scrivo in italiano, Centralizzazione, Espropriazione, Nazionalizzazione, Depravazione.

Più difficile il campo del CYBER RISK, attacchi hacker, ecc... ad ogni modo...

...per quello che non si può assicurare o quello che si ritiene di non dover assicurare perché ad esempio molto dispendioso ci sono varie pratiche di gestione liquidità, si formano fondi di garanzia, riserve, cose simili.

Un problema questo che hanno dovuto affrontare gli ETF che si sono proposti alla valutazione della SEC.

Ci sono poi altri vari aspetti, ma un exchange rientra in tutti quei rischi di tipo finanziario, come i gestori di fondi d'investimento.
Tra le compagnie che seguono questo settore l'americana CHUBB https://www2.chubb.com/it-it/aziende/financial-lines.aspx

Quello di Firenze era un sprovveduto ( o forse grande furbacchione... ) e più sprovveduti di lui quelli che ci hanno lasciato i soldi.

In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.

Ah ! Una nota, il risarcimento in sede civile sgrava la posizione penale.


EDIT:

Ops ! scusami mi dimenticavo la cosa più importante... tutto quello che ci siamo detti se uno è proprietario/ gestore di un exchange...

Perché gli azionisti, investitori in un exchange, in caso di gravi inadempienze o frode degli amministratori/dirigenti, sono una parte da indennizzare... priva di responsabilità, anzi sono loro che possono rivalersi anche sul patrimonio personale del singolo amministratore/dirigente, compreso i suoi guadagni futuri.

Io azionista ho vari rischi, indubbiamente, ma non ho responsabilità diretta di quelle che dicevamo.
Vedere per esempio il recente caso ATLANTIA.

ATLANTIA se non ricordo male ha l'88% di Auostrade per l'Italia,
il 30% di ATLANTIA è la holding dei Benetton... che hanno preso i frutti egli incassi dei pedaggi...
crolla il ponte ? io mi tengo i frutti, qualcuno si fa un processo.

Al limite gli posso dare una pacca sulla spalla... sei assicurato ? Grin

sì certo, parli di risk manager e assicurazioni, ma ogni rischio che decidi di assicurare comporta dei costi aggiuntivi, che sono tanto più alti quanto più elevato è tale rischio, e in un settore come quello delle cripto, fortemente dipendente da una tecnologia in larga parte ancora poco conosciuta, con tutte le implicazioni sull'indipendenza da autorità di controllo, l'anonimato, l'irreversibilità delle transazioni, ecc. la percezione del rischio è forse di ordini di grandezza superiore rispetto a quelli dei mercati finanziari tradizionali... e quanti hanno veramente le competenze sufficienti a stimare correttamente il rischio associato alla custodia di bitcoin o altre cripto?

Conosco abbastanza il mercato assicurativo in questo Paese da sapere che la sola idea di assicurare un wallet farebbe drizzare i capelli in testa a un tipico manager del settore, non so poi quanto siano più avanti negli USA o in altri Paesi ma so che per molti anni gli exchange più importanti hanno cercato di ottenere adeguate coperture assicurative senza successo, in quanto era impossibile trovare una compagnia disposta a farlo se non a costi proibitivi.

Sul fatto delle responsabilità, sarebbe interessante sapere che fine ha fatto chi amministrava i vari exchange falliti, hackerati o exit-scammed (ammesso che si riesca a distinguere fra gli uni e gli altri) nel corso degli anni. L'unico che mi ha toccato da vicino è stato all'epoca MtGox (eh bè, errori di gioventù dovuti all'inesperienza...) e so che Karpeles si è fatto qualche mese di galera in Giappone per poi essere rilasciato su cauzione. La crescita delle quotazioni rispetto a 5 anni fa ha permesso che con i bitcoin recuperati fossero ripianati tutti i debiti, ma questo non ha ovviamente cancellato i vari capi di imputazione di cui dovrà ancora rispondere.

EDIT: non trascurerei l'aspetto che se sei proprietario di un exchange, la gente sa chi sei, e se le cose dovessero andare male, per quanto ti possa nascondere, prima poi viene anche a sapere dove sei. Certo, la maggior parte delle minacce di morte subite dai vari gestori di exchange andati in merda sono solo sfoghi da tastiera di gente frustrata, che nella vita reale non sarebbe capace di tenere in mano un'arma, ma la sola idea che fra 1.000 o 10.000 utenti ce ne siano anche solo 1-2 disposti a farsi un volo intercontinentale, per venirti a trovare sotto casa incazzati e armati fino ai denti.. bè, ecco un esempio di cosa intendevo quando dicevo che non ci dormirei la notte.

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arulbero
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September 07, 2018, 04:38:58 PM
Last edit: September 07, 2018, 04:51:15 PM by arulbero
 #9683

In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.

Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.
Paolo.Demidov
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September 07, 2018, 07:05:22 PM
 #9684


sì certo, parli di risk manager e assicurazioni, ma ogni rischio che decidi di assicurare comporta dei costi aggiuntivi, che sono tanto più alti quanto più elevato è tale rischio, e in un settore come quello delle cripto, fortemente dipendente da una tecnologia in larga parte ancora poco conosciuta, con tutte le implicazioni sull'indipendenza da autorità di controllo, l'anonimato, l'irreversibilità delle transazioni, ecc. la percezione del rischio è forse di ordini di grandezza superiore rispetto a quelli dei mercati finanziari tradizionali... e quanti hanno veramente le competenze sufficienti a stimare correttamente il rischio associato alla custodia di bitcoin o altre cripto?

Conosco abbastanza il mercato assicurativo in questo Paese da sapere che la sola idea di assicurare un wallet farebbe drizzare i capelli in testa a un tipico manager del settore, non so poi quanto siano più avanti negli USA o in altri Paesi ma so che per molti anni gli exchange più importanti hanno cercato di ottenere adeguate coperture assicurative senza successo, in quanto era impossibile trovare una compagnia disposta a farlo se non a costi proibitivi.

Sul fatto delle responsabilità, sarebbe interessante sapere che fine ha fatto chi amministrava i vari exchange falliti, hackerati o exit-scammed (ammesso che si riesca a distinguere fra gli uni e gli altri) nel corso degli anni. L'unico che mi ha toccato da vicino è stato all'epoca MtGox (eh bè, errori di gioventù dovuti all'inesperienza...) e so che Karpeles si è fatto qualche mese di galera in Giappone per poi essere rilasciato su cauzione. La crescita delle quotazioni rispetto a 5 anni fa ha permesso che con i bitcoin recuperati fossero ripianati tutti i debiti, ma questo non ha ovviamente cancellato i vari capi di imputazione di cui dovrà ancora rispondere.

EDIT: non trascurerei l'aspetto che se sei proprietario di un exchange, la gente sa chi sei, e se le cose dovessero andare male, per quanto ti possa nascondere, prima poi viene anche a sapere dove sei. Certo, la maggior parte delle minacce di morte subite dai vari gestori di exchange andati in merda sono solo sfoghi da tastiera di gente frustrata, che nella vita reale non sarebbe capace di tenere in mano un'arma, ma la sola idea che fra 1.000 o 10.000 utenti ce ne siano anche solo 1-2 disposti a farsi un volo intercontinentale, per venirti a trovare sotto casa incazzati e armati fino ai denti.. bè, ecco un esempio di cosa intendevo quando dicevo che non ci dormirei la notte.

Non molto più avanti... uno dei motivi del no agli ETF sui Bitcoin sono stati i problemi assicurativi.

Assicurare le cose in Italia è un problema sempre, penso che sarebbe difficile trovare una copertura per il solo wallet,
credo che vengano difficili i calcoli attuariali, credo che se fosse disponibile non verrebbe sottoscritta da quasi nessuno, la volatilità altissima della cripto porrebbe difficoltà nella quantificazione del danno...

Bisognerebbe che tutto fosse più sviluppato e si potessero fare assicurazioni per Bitcoin da ripagare in Bitcoin... ma credo sia veramente difficile ci sarebbero altissime percentuali di frodi.

Le persone con cariche pubbliche, politicamente esposte... chi ha ruoli imprenditoriali particolari, pagano tutti sovrappremi per le polizze sulla vita e simili.


In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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Paolo.Demidov
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September 07, 2018, 07:25:05 PM
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 #9685

In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.

Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.


Credo anche io che la maggioranza sottostima i rischi.

Ma in generale su tutto, non solo il mondo cripto, come due amici che aprono un bar o due amiche che aprono un negozio di parrucchiera,
magari come SNC.


La scarsa cultura sul tema è stata voluta, per mantenere un certo vantaggio contro le masse dei più deboli, mi vengono in mente per esempio i casi di terremoto... in alcuni paesi garanzia obbligatoria di legge; terremoto ? indennizzi, ricostruzione.
Se si facesse anche in Italia sarebbe troppo facile; politica, consensi elettorali, favori, appalti, finanziamenti, contributi... verrebbe giù tutto un sistema... oltre le case.

Uno dei più grandi riassicuratori mondiali la MUNICH RE è rimasta famosa perché dopo  il grande terremoto di San Francisco,
riuscì a ripagare tutti i danni non andando incontro a fallimento come altre concorrenti.
Stiamo parlando del 18 Aprile 1906...  Grin ...nel 1906 in certi paesi d'Italia c'erano ancora tradizioni e consuetudini medioevali che sono scomparse a partire dalla prima guerra mondiale. Non del tutto.


In Italia l'RC auto obbligatoria c'è solo dal 12 giugno 1971 e il tagliandino cartaceo come prova dell'assicurazione è rimasto in vigore fino al 18 ottobre 2015.

Come si può vedere le rivoluzioni tecnologiche, quando si scende nelle procedure di vita quotidiana, tardano molto...
Bitcoin esiste già da ~10 anni e siamo ancora molto lontani da utilizzi diffusi, pratici e sicuri.

In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità.  Cool
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Maicol792
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September 08, 2018, 06:50:39 AM
 #9686

In capo al singolo detentore di criptovalute gravano tutti i rischi del mondo, fra cui il più grosso... zero garanzie di risultato e scarsissimi diritti.

Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.


Credo anche io che la maggioranza sottostima i rischi.

Ma in generale su tutto, non solo il mondo cripto, come due amici che aprono un bar o due amiche che aprono un negozio di parrucchiera,
magari come SNC.


La scarsa cultura sul tema è stata voluta, per mantenere un certo vantaggio contro le masse dei più deboli, mi vengono in mente per esempio i casi di terremoto... in alcuni paesi garanzia obbligatoria di legge; terremoto ? indennizzi, ricostruzione.
Se si facesse anche in Italia sarebbe troppo facile; politica, consensi elettorali, favori, appalti, finanziamenti, contributi... verrebbe giù tutto un sistema... oltre le case.

Uno dei più grandi riassicuratori mondiali la MUNICH RE è rimasta famosa perché dopo  il grande terremoto di San Francisco,
riuscì a ripagare tutti i danni non andando incontro a fallimento come altre concorrenti.
Stiamo parlando del 18 Aprile 1906...  Grin ...nel 1906 in certi paesi d'Italia c'erano ancora tradizioni e consuetudini medioevali che sono scomparse a partire dalla prima guerra mondiale. Non del tutto.


In Italia l'RC auto obbligatoria c'è solo dal 12 giugno 1971 e il tagliandino cartaceo come prova dell'assicurazione è rimasto in vigore fino al 18 ottobre 2015.

Come si può vedere le rivoluzioni tecnologiche, quando si scende nelle procedure di vita quotidiana, tardano molto...
Bitcoin esiste già da ~10 anni e siamo ancora molto lontani da utilizzi diffusi, pratici e sicuri.

Paolo hai perfettamente ragione... condivido in pieno quello che hai detto ... e mi piace il termine "filigraniamoci" del precedente post ... secondo me in Italia e/o paesi simili in termini di cultura dovremmo filigranarci il bitcoin per farlo entrare in funzione Smiley già vedo pezzettini di carta paper wallet filigranati di diverse taglie di satoshi Wink
Plutosky
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September 08, 2018, 07:36:53 AM
Last edit: September 08, 2018, 07:57:22 AM by Plutosky
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Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.

I rischi è vero ci sono, ma non tutti i siti di scambio sono uguali e non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ci sono exchange che hanno forme di assicurazione dei fondi (sia fiat che crypto) analoghi a quelle banche, così come ci sono exchange messi su da imbonitori, truffatori, nani e ballerine che andrebbero evitati. Con i primi in aumento percentuale nel tempo. Se siete della "vecchi guardia" saprete cosa erano di improvvisato gli exchange di tre o quattro anni fa rispetto ad oggi . L'altra tendenza inevitabile è quella della fusione con gli istituti di credito: banche che inizieranno ad offrire forme di custodia crypto (già esistono) ed exchange che diventeranno anche banche (coinbase ha una procedura in corso ad es.).

Ma comunque il rischio più grande è sempre lo stesso: affidarsi ad un terzo per detenere una forma di "hard-money" in cui possesso e proprietà possono tranquillamente coincidere, a differenza di ogni qualsiasi forma  digitale di valuta tradizionale. La quale, a differenza di bitcoin, può essere confiscata, hackerata o creata dal nulla secondo i desideri di un tizio chiamato Governatore. O usata per svalutazioni competitive e guerre commerciali tra i politici di turno. O che ha perso più del 90% del suo potere di acquisto in meno degli ultimi 100 anni. Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.

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arulbero
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September 08, 2018, 07:49:55 AM
 #9688


Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.

Il rischio più grande è sempre lo stesso: affidarsi ad un terzo per detenere una forma di "hard-money" in cui possesso e proprietà possono tranquillamente coincidere, a differenza di ogni altra  qualsiasi forma  digitale di valuta tradizionale. La quale, a differenza di bitcoin, può essere confiscata, hackerata o creata dal nulla secondo i desideri di un tizio chiamato Governatore. O usata per svalutazioni competitive e guerre commerciali tra i politici di turno. O che ha perso più del 90% del suo potere di acquisto in meno degli ultimi 100 anni. Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.

Quindi secondo il tuo ragionamento possedere valuta fiat comporta dei rischi mentre possedere bitcoin no.

Non sono per nulla d'accordo.
fillippone
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September 08, 2018, 08:02:03 AM
 #9689


Sono convinto che la stragrande maggioranza dei frequentatori del mondo delle crypto guarda quasi esclusivamente ai possibili vantaggi delle crypto ma sottostima grandemente i rischi che comporta possedere delle criptovalute.

E' un mondo dove si accetta di non avere paracadute o rete di protezione per essere più liberi. Basta esserne consapevoli.

Il rischio più grande è sempre lo stesso: affidarsi ad un terzo per detenere una forma di "hard-money" in cui possesso e proprietà possono tranquillamente coincidere, a differenza di ogni altra  qualsiasi forma  digitale di valuta tradizionale. La quale, a differenza di bitcoin, può essere confiscata, hackerata o creata dal nulla secondo i desideri di un tizio chiamato Governatore. O usata per svalutazioni competitive e guerre commerciali tra i politici di turno. O che ha perso più del 90% del suo potere di acquisto in meno degli ultimi 100 anni. Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.
Quindi secondo il tuo ragionamento possedere valuta fiat comporta dei rischi mentre possedere bitcoin no.

Non sono per nulla d'accordo.
Le Fiat, o meglio le migliori Fiat (USD, GBP, SEK) esistono da un paio di centinaia di anni. Hanno tutte perso il 90%del loro valore. Ci sono molte ragioni logiche e comprensibili perché questo sia accaduto. Prima di tutto guerre e conseguenti svalutazioni/default, ma anche il fatto che alla fine una moneta inflazionati a garantisce i consumi, cosa che alla fine fa piacere a tutti, nella vita vera (mentre bitcoin, valuta deflazionistica per antonomasia non li spende nessuno).
Confrontare quindi i rischi di una moneta con 200 anni di storia con una che è nata 9 anni fa, mi pare sinceramente azzardato. Soprattutto se per te il rischio è rappresentato esclusivamente dal prezzo.
F1

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September 08, 2018, 08:49:39 AM
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Quindi secondo il tuo ragionamento possedere valuta fiat comporta dei rischi mentre possedere bitcoin no.

Non sono per nulla d'accordo.
Le Fiat, o meglio le migliori Fiat (USD, GBP, SEK) esistono da un paio di centinaia di anni. Hanno tutte perso il 90%del loro valore. Ci sono molte ragioni logiche e comprensibili perché questo sia accaduto. Prima di tutto guerre e conseguenti svalutazioni/default, ma anche il fatto che alla fine una moneta inflazionati a garantisce i consumi, cosa che alla fine fa piacere a tutti, nella vita vera (mentre bitcoin, valuta deflazionistica per antonomasia non li spende nessuno).
Confrontare quindi i rischi di una moneta con 200 anni di storia con una che è nata 9 anni fa, mi pare sinceramente azzardato. Soprattutto se per te il rischio è rappresentato esclusivamente dal prezzo.
F1

1) la perdita di valore nell'arco di 200 anni non mi interessa molto (la vita di ciascuno di noi è molto più breve)

2) quasi ogni prodotto del lavoro dell'uomo tende a perdere valore con il passare del tempo (1 mela oggi vale di più della stessa mela tra 1 anno), quindi se lo fa anche la moneta non è un grosso problema (ovviamente dipende dalla rapidità con cui avviene questa perdita di valore)

3) i rischi derivanti dal possedere bitcoin vanno ben al di là delle oscillazioni di prezzo del tipo +- 50%, ad esempio è molto più facile perdere tutti i propri bitcoin in un solo istante che perdere tutti i propri soldi in valuta fiat. Per non parlare poi ad esempio della questione della sicurezza personale.
fillippone
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Quindi secondo il tuo ragionamento possedere valuta fiat comporta dei rischi mentre possedere bitcoin no.

Non sono per nulla d'accordo.
Le Fiat, o meglio le migliori Fiat (USD, GBP, SEK) esistono da un paio di centinaia di anni. Hanno tutte perso il 90%del loro valore. Ci sono molte ragioni logiche e comprensibili perché questo sia accaduto. Prima di tutto guerre e conseguenti svalutazioni/default, ma anche il fatto che alla fine una moneta inflazionati a garantisce i consumi, cosa che alla fine fa piacere a tutti, nella vita vera (mentre bitcoin, valuta deflazionistica per antonomasia non li spende nessuno).
Confrontare quindi i rischi di una moneta con 200 anni di storia con una che è nata 9 anni fa, mi pare sinceramente azzardato. Soprattutto se per te il rischio è rappresentato esclusivamente dal prezzo.
F1

1) la perdita di valore nell'arco di 200 anni non mi interessa molto (la vita di ciascuno di noi è molto più breve)

2) quasi ogni prodotto del lavoro dell'uomo tende a perdere valore con il passare del tempo (1 mela oggi vale di più della stessa mela tra 1 anno), quindi se lo fa anche la moneta non è un grosso problema (ovviamente dipende dalla rapidità con cui avviene questa perdita di valore)

3) i rischi derivanti dal possedere bitcoin vanno ben al di là delle oscillazioni di prezzo del tipo +- 50%, ad esempio è molto più facile perdere tutti i propri bitcoin in un solo istante che perdere tutti i propri soldi in valuta fiat. Per non parlare poi ad esempio della questione della sicurezza personale.
Non sono d’accordo.
Ti faccio tre esempi veloci per controbattere alle tue osservazioni (devi scusarmi, ma ho anche una vita al di fuori del forum che purtroppo me ne tiene lontano!):
1) io faccio un investimento, magari penso anche che questo possa essere goduto dai miei figli ( casa ad esempio, oppure proprio i bitcoin). Ovvio che non sono 200 anni, ma magari 50 si.  In quel. Sai la tenuta della moneta (inflazione) è sicuramente una cosa da tenere in conto.
2)qui proprio ti sbagli. La teoria monetaria dice che una buona moneta è uno buono store of value, ovvero qualcosa  che riesca a mantenere costante il proprio valore rispetto ad un paniere di beni. Proprio per questo le mele, o altre cose deperibili, non sono buone monete. Qui proprio cantonata.
3) credi che perdere i propri  soldi in fiat sia difficile? ti consiglio un viaggio in Venezuela, oggo,  dove i cittadini hanno perso tuti i loro soldi in poche settimane. ( guarda caso in quel paese il bitcoin è in boom). se perdi i bitcoin è colpa tua, se pwrdi i Fiat nella stragrande maggioranza dei casi NON è colpaxtua, proprio perche in ultina istanza i soldi tuoi nin sono veramente TUOI.
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arulbero
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Ti faccio tre esempi veloci per controbattere alle tue osservazioni (devi scusarmi, ma ho anche una vita al di fuori del forum che purtroppo me ne tiene lontano!):
1) io faccio un investimento, magari penso anche che questo possa essere goduto dai miei figli ( casa ad esempio, oppure proprio i bitcoin). Ovvio che non sono 200 anni, ma magari 50 si.  In quel. Sai la tenuta della moneta (inflazione) è sicuramente una cosa da tenere in conto.
2)qui proprio ti sbagli. La teoria monetaria dice che una buona moneta è uno buono store of value, ovvero qualcosa  che riesca a mantenere costante il proprio valore rispetto ad un paniere di beni. Proprio per questo le mele, o altre cose deperibili, non sono buone monete. Qui proprio cantonata.
3) credi che perdere i propri  soldi in fiat sia difficile? ti consiglio un viaggio in Venezuela, oggo,  dove i cittadini hanno perso tuti i loro soldi in poche settimane. ( guarda caso in quel paese il bitcoin è in boom). se perdi i bitcoin è colpa tua, se pwrdi i Fiat nella stragrande maggioranza dei casi NON è colpaxtua, proprio perche in ultina istanza i soldi tuoi nin sono veramente TUOI.
F1

Qui stiamo andando OT, dico solo che non penso che perdere i soldi in fiat sia impossibile, ma allo stesso tempo penso sia molto più probabile perdere i propri soldi in bitcoin (d'altronde si dice di investire in bitcoin i soldi che puoi permetterti di perdere, penso che tutti teniamo la maggior parte dei risparmi in fiat). Non si può mettere sullo stesso piano dal punto di vista dei rischi l'EURO con i BTC: è ovvio che quest'ultimo comporta dei rischi maggiori.

Per quanto riguarda il discorso dello store of value, "mantenere costante il proprio valore rispetto a un paniere di beni" implica 2 cose:

1) che esista un paniere di beni (se ti trovi in un'isola deserta con 10 kg d'oro non ci fai nulla, o se l'economia del tuo Paese crolla idem, al massimo puoi scappare)

2) il valore di una moneta dipende sempre dal mercato, cioè dalla fiducia che la maggioranza delle persone attribuisce al fatto che altre persone nel futuro continuino ad attribuire lo stesso valore a quel tipo di moneta

Se pensi al punto 2), questo ci fa capire come sia illusorio credere che ci siano "oggetti" o "prodotti" dell'uomo tipo oro o btc che siano intrinsecamente "store of value". Per un dato periodo storico l'oro ha assolto a questo compito, magari tra 10 anni verrà soppiantato dal btc e tra altri 10 anni il btc a sua volta verrà soppiantato da qualcos'altro. Il valore dipende SEMPRE dagli altri, che si tratti di EURO, ORO o BTC, perchè sono strumenti sociali, il singolo individuo non conta. E dipende sempre dal fatto che tu viva o no in un'economia florida. Se l'intera economia mondiale andasse in crisi, e si perdesse ricchezza reale a livello mondiale, cosa vuoi farci con oro o btc?

In definitiva il concetto di "store of value" e l'idea in generale di ricchezza come qualcosa che si può stoccare e magari tramandare ai posteri senza  perdite di valore è dal mio punto di vista una pura illusione. La ricchezza è più simile a un flusso, che va rigenerato continuamente (tipo prodotto interno lordo). Il valore di ogni cosa è transitorio, ovviamente ci sono beni che hanno caratteristiche che permettono loro di svolgere una funzione apparente di store of value per qualche tempo, ma nulla di più.
duesoldi
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September 08, 2018, 12:25:06 PM
 #9693

Paolo hai perfettamente ragione... condivido in pieno quello che hai detto ... e mi piace il termine "filigraniamoci" del precedente post ... secondo me in Italia e/o paesi simili in termini di cultura dovremmo filigranarci il bitcoin per farlo entrare in funzione Smiley già vedo pezzettini di carta paper wallet filigranati di diverse taglie di satoshi Wink


Questi vuoi dire?   Wink
https://www.tecnoandroid.it/2018/05/07/bitcoin-banconote-carta-348948


[cut]
Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.

Non è una questione di essere o meno consapevoli, è che oggi non hai alternative al possedere valuta fiat.
Cosa fai: compri oro? argento? beni immobili?  (le cripto oggi come oggi non le nomino nemmeno)
Sono tutte soluzioni che - ognuna per motivi diversi -  hanno grossi svantaggi, perciò per la maggior parte del popolino il possesso di valuta fiat è ancora l'unica possibilità.
(poi è ovvio che se hai tanto diversifichi)



jack0m
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September 08, 2018, 12:28:12 PM
Last edit: September 08, 2018, 12:38:27 PM by jack0m
 #9694

Ti faccio tre esempi veloci per controbattere alle tue osservazioni (devi scusarmi, ma ho anche una vita al di fuori del forum che purtroppo me ne tiene lontano!):
1) io faccio un investimento, magari penso anche che questo possa essere goduto dai miei figli ( casa ad esempio, oppure proprio i bitcoin). Ovvio che non sono 200 anni, ma magari 50 si.  In quel. Sai la tenuta della moneta (inflazione) è sicuramente una cosa da tenere in conto.
2)qui proprio ti sbagli. La teoria monetaria dice che una buona moneta è uno buono store of value, ovvero qualcosa  che riesca a mantenere costante il proprio valore rispetto ad un paniere di beni. Proprio per questo le mele, o altre cose deperibili, non sono buone monete. Qui proprio cantonata.
3) credi che perdere i propri  soldi in fiat sia difficile? ti consiglio un viaggio in Venezuela, oggo,  dove i cittadini hanno perso tuti i loro soldi in poche settimane. ( guarda caso in quel paese il bitcoin è in boom). se perdi i bitcoin è colpa tua, se pwrdi i Fiat nella stragrande maggioranza dei casi NON è colpaxtua, proprio perche in ultina istanza i soldi tuoi nin sono veramente TUOI.
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Qui stiamo andando OT, dico solo che non penso che perdere i soldi in fiat sia impossibile, ma allo stesso tempo penso sia molto più probabile perdere i propri soldi in bitcoin (d'altronde si dice di investire in bitcoin i soldi che puoi permetterti di perdere, penso che tutti teniamo la maggior parte dei risparmi in fiat). Non si può mettere sullo stesso piano dal punto di vista dei rischi l'EURO con i BTC: è ovvio che quest'ultimo comporta dei rischi maggiori.

Per quanto riguarda il discorso dello store of value, "mantenere costante il proprio valore rispetto a un paniere di beni" implica 2 cose:

1) che esista un paniere di beni (se ti trovi in un'isola deserta con 10 kg d'oro non ci fai nulla, o se l'economia del tuo Paese crolla idem, al massimo puoi scappare)

2) il valore di una moneta dipende sempre dal mercato, cioè dalla fiducia che la maggioranza delle persone attribuisce al fatto che altre persone nel futuro continuino ad attribuire lo stesso valore a quel tipo di moneta

Se pensi al punto 2), questo ci fa capire come sia illusorio credere che ci siano "oggetti" o "prodotti" dell'uomo tipo oro o btc che siano intrinsecamente "store of value". Per un dato periodo storico l'oro ha assolto a questo compito, magari tra 10 anni verrà soppiantato dal btc e tra altri 10 anni il btc a sua volta verrà soppiantato da qualcos'altro. Il valore dipende SEMPRE dagli altri, che si tratti di EURO, ORO o BTC, perchè sono strumenti sociali, il singolo individuo non conta. E dipende sempre dal fatto che tu viva o no in un'economia florida. Se l'intera economia mondiale andasse in crisi, e si perdesse ricchezza reale a livello mondiale, cosa vuoi farci con oro o btc?

In definitiva il concetto di "store of value" e l'idea in generale di ricchezza come qualcosa che si può stoccare e magari tramandare ai posteri senza  perdite di valore è dal mio punto di vista una pura illusione. La ricchezza è più simile a un flusso, che va rigenerato continuamente (tipo prodotto interno lordo). Il valore di ogni cosa è transitorio, ovviamente ci sono beni che hanno caratteristiche che permettono loro di svolgere una funzione apparente di store of value per qualche tempo, ma nulla di più.

Verissimo, l'esempio dell'isola deserta o del collasso dell'economia mondiale mi fa tornare in mente questa memorabile scena di The Road, che illustra bene come il valore che attribuiamo alle cose sia relativo e mutevole a seconda delle circostanze:

https://youtu.be/ikeUBSrwZQA?t=141

Quote
Mostly I worry about food, always food. Food and the cold...

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September 08, 2018, 01:38:08 PM
 #9695

Paolo hai perfettamente ragione... condivido in pieno quello che hai detto ... e mi piace il termine "filigraniamoci" del precedente post ... secondo me in Italia e/o paesi simili in termini di cultura dovremmo filigranarci il bitcoin per farlo entrare in funzione Smiley già vedo pezzettini di carta paper wallet filigranati di diverse taglie di satoshi Wink


Questi vuoi dire?   Wink
https://www.tecnoandroid.it/2018/05/07/bitcoin-banconote-carta-348948


[cut]
Io sono molto più convinto che la maggioranza della popolazione mondiale non sia consapevole degli enormi rischi insiti nel possedere valuta fiat.

Non è una questione di essere o meno consapevoli, è che oggi non hai alternative al possedere valuta fiat.
Cosa fai: compri oro? argento? beni immobili?  (le cripto oggi come oggi non le nomino nemmeno)
Sono tutte soluzioni che - ognuna per motivi diversi -  hanno grossi svantaggi, perciò per la maggior parte del popolino il possesso di valuta fiat è ancora l'unica possibilità.
(poi è ovvio che se hai tanto diversifichi)





Si esatto. Le persone comuni, se fossero adeguatamente informate sui rischi che si corrono oggi a possedere valuta fiat, sicuramente cercherebbero di possedere, per la parte della propria ricchezza personale destinata al risparmio, quanta meno valuta fiat possibile ricorrendo a qualsiasi possibile alternativa.
Ma purtroppo le campagne di informazione dei media, dei banchieri, degli economisti e dei governanti  amano cosi tanto concentrarsi sui rischi di possedere bitcoin (come il tam tam di fine 2017 quando all'improvviso ascoltando il TG5 sembrava che acquistare bitcoin portasse alla morte istantanea) e non su altri tipi di rischi molto più concreti, per timore che il risparmio fugga all'improvviso dalla forme tradizionali su cui si basano le nostre fragili economie. Fuga che avverrà comunque secondo me, è solo una questione di tempo.  

"One of Satoshi's greatest achievements was creating something that gives anyone on earth wealth and freedom at the same time"
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September 08, 2018, 01:57:50 PM
 #9696

Si esatto. Le persone comuni, se fossero adeguatamente informate sui rischi che si corrono oggi a possedere valuta fiat, sicuramente cercherebbero di possedere, per la parte della propria ricchezza personale destinata al risparmio, quanta meno valuta fiat possibile ricorrendo a qualsiasi possibile alternativa.
Ma purtroppo le campagne di informazione dei media, dei banchieri, degli economisti e dei governanti  amano cosi tanto concentrarsi sui rischi di possedere bitcoin (come il tam tam di fine 2017 quando all'improvviso ascoltando il TG5 sembrava che acquistare bitcoin portasse alla morte istantanea) e non su altri tipi di rischi molto più concreti, per timore che il risparmio fugga all'improvviso dalla forme tradizionali su cui si basano le nostre fragili economie. Fuga che avverrà comunque secondo me, è solo una questione di tempo.  

Ma davvero tu ritieni che possedere euro sia molto più rischioso che possedere btc?
Quindi la maggior parte della tua liquidità attuale è in btc, non in euro?  Huh

Addirittura sarebbe preferibile "ricorrere a qualsiasi possibile alternativa" piuttosto che detenere euro?
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September 08, 2018, 04:28:35 PM
Last edit: September 08, 2018, 04:38:40 PM by Plutosky
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 #9697




Ma davvero tu ritieni che possedere euro sia molto più rischioso che possedere btc?
Quindi la maggior parte della tua liquidità attuale è in btc, non in euro?  Huh

Addirittura sarebbe preferibile "ricorrere a qualsiasi possibile alternativa" piuttosto che detenere euro?

Parlo di fiat in generale, ma è solo questione di tempo prima che dalla periferia il problema arrivi al centro. Lasciando stare il Venezuela di cui già sapete, questo è il valore della lira turca dal 2014 ad oggi



-73% in quattro anni eppoi mi vengono a dire che i bitcoin non sono mezzo di scambio perchè troppo volatili e non sono riserva di valore perchè non sostenuti da una banca centrale  Cheesy

nemmeno la peggiore shitcoin su cryptopia ha un andamento del genere. E se la risposta è "si vabbè la turchia", parliamo di un paese di 80 milioni di abitanti, diciassettesima economia mondiale per PIL.

La rupia indiana (sesta economia del mondo), paese di 1 miliardo di abitanti..etc.. ha perso il 15% in tre mesi. Il peso argentino (ventunesima nazione del mondo per PIL) si è dimezzato di valore da inizio anno

Ma quello che proccupa, al di là dei cali percentuali (bitcoin ne ha avuti di ben peggiori anche se ancora oggi che tutti la danno per morta, è la "valuta" con il migliore andamento degli ultimi anni visto che è +45% rispetto all'anno scorso e +1000% rispetto a due anni fa)  sono le cause di fondo di questi crolli.

Il neo protezionesimo USA,  le nuove tensioni con la Cina, L'Europa che non può di fatto abbandonare il QE senza rischiare di scatenare una nuova crisi del debito nei paesi della garlic bend, le politiche keynesiane e l'idea che la moneta sia solo carta stampabile dal nulla necessaria solo ad alimentare un consumismo inarrestabile e un'economia basata sul debito sono tutti indicatori a mio avviso realmente allarmanti.

3/4 della moneta esistente nel mondo è stata creata dopo la crisi del 2008. E' come dare droga ad una persona in overdose, ne chiederà sempre di più e noi infatti gliene stiamo dando sempre di più.  

Se tutta questa massa monetaria per il momento non alimenta l'inflazione nei paesi del "primo mondo" (grazie ad altri fattori come globalizzazione, delocalizzazione, progresso tecnologico) ha comunque come effetto quello di incrementare l'instabilità finanziaria e la speculazione ed infatti la bolla dei mercati borsistici ed un mercato dei derivati che va verso i 2 quadrilioni, sono lì a dimostrarlo.

Ed esistono tesi economiche molto affidabili sul rapporto diretto che esiste tra quantità di moneta, speculazione, bolle e ampiezza dei cicli economici (e quindi periodi di euforia seguiti a violentissime crisi). La prossima crisi probabilmente farà sembrare quella del 2008 un piccolo incidente di percorso.  

Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.

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September 08, 2018, 04:48:06 PM
 #9698


Ed esistono tesi economiche molto affidabili sul rapporto diretto che esiste tra quantità di moneta, speculazione, bolle e ampiezza dei cicli economici (e quindi periodi di euforia seguiti a violentissime crisi). La prossima crisi probabilmente farà sembrare quella del 2008 un piccolo incidente di percorso.  

Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.


La mia semplice opinione è che se davvero l'euro o addirittura il dollaro dovessero subire un forte deprezzamento, e se davvero sta per arrivare una crisi mondiale che al confronto "quella del 2008 sembrerà un piccolo incidente", non ci saranno btc che tengano. Senza ricchezza reale con qualsiasi tipo di denaro non ci fai nulla.

Ovviamente anch'io concordo sul fatto che bitcoin abbia delle caratteristiche uniche rispetto alle altre monete, ma sempre una moneta rimane, una moneta non ti può far diventare ricco se l'economia crolla.
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September 08, 2018, 04:59:29 PM
 #9699


Ed esistono tesi economiche molto affidabili sul rapporto diretto che esiste tra quantità di moneta, speculazione, bolle e ampiezza dei cicli economici (e quindi periodi di euforia seguiti a violentissime crisi). La prossima crisi probabilmente farà sembrare quella del 2008 un piccolo incidente di percorso.  

Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.


La mia semplice opinione è che se davvero l'euro o addirittura il dollaro dovessero subire un forte deprezzamento, e se davvero sta per arrivare una crisi mondiale che al confronto "quella del 2008 sembrerà un piccolo incidente", non ci saranno btc che tengano. Senza ricchezza reale con qualsiasi tipo di denaro non ci fai nulla.

Ovviamente anch'io concordo sul fatto che bitcoin abbia delle caratteristiche uniche rispetto alle altre monete, ma sempre una moneta rimane, una moneta non ti può far diventare ricco se l'economia crolla.

E' una moneta molto particolare. 
Questo è, ad es, quello che accadde al prezzo dell'oro nelle fasi più cruente della crisi dei mutui subprime.




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September 08, 2018, 06:29:02 PM
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Credo nei bitcoin perchè sono una cosa diversa da tutto questo. Perchè sono prima di tutto hard-money, moneta che non può essere creata dal nulla in conseguenza del lavoro che è necessario a produrla, oltre a tutti gli altri vantaggi di cui potrei parlarvi per ore ma di cui già sapete . I dati dei volumi di localbitcoins  degli ultimi mesi segnalano volumi in crescita nei paesi dell'america latina e in turchia, in controtendenza con il resto del mondo. Timidi ma importanti segnali di una correlazione positiva tra cali del potere di acquisto delle valute fiat nazionali e aumento dell'interesse verso questa nuova forma alternativa di  valore. Per me è solo questione di tempo prima che questa palla di neve diventi una valanga.


Dici cose condivisibili (imho ovviamente) però qui stai mettendo sulla bilancia due entità enormemente diverse:
1) il debito mondiale più il fattore derivati
2) con il lavoro utile a sostenere bitcoin (e che ne è la principale garanzia)

Il 2) per un singolo ma anche un'azienda è da tempo qualcosa di "enorme" e quindi ci viene naturale considerarlo come una garanzia reale, efficace ed in grado di far si chè il bitcoin non sia "manomettibile".
Ma ricordiamoci sempre che questa enorme potenza di calcolo non sarebbe tale per le capacità di uno stato (che invece chi più chi meno sarebbe sempre soggetto alle conseguenze del punto 1)).
Per questo dico che questi due fattori non sono paragonabili. La crisi che paventi legata ad 1)  anche io la temo, sono anch'io convinto che prima o poi i nodi verranno al pettine, però sono anche convinto del fatto che i maggiori stati si inventeranno qualcosa per limitarla, circoscriverla, perché ne andrebbe della loro sopravvivenza.
E - purtroppo - non credo che bitcoin possa aiutare a risolvere il punto 1).
Sono anch'io un forte sostenitore delle cripto in generale, ma le ritengo utili a risolvere ALTRI tipi di problemi (ad es. il fatto che "nessuno" possa decidere di inflazionarli o di sequestrarmeli), ma purtroppo non quello del debito e dei derivati.

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