Ottimo il post di Plutosky, i concetti sono spiegati molto chiaramente.
Guardando alla linea rossa del suo ultimo grafico sembra che il prezzo attuale sia ancora alto rispetto alle transazioni sulla blockchain, forse quindi non è ancora il momento giusto per entrare, io ho qualche dubbio sull'attuale utilizzo di bitcoin (che mi sembra usato pochissimo tranne realtà particolari tipo quella venezuelana).
O forse il vero utilizzo del bitcoin più che nelle transazioni per acquisti sta proprio "solo" nella difesa del valore dei propri risparmi nel medio lungo periodo.
Si, in base all'NVT il valore di bitcoin è ancora molto sopravvalutato. Tuttavia questo strumento trova un ostacolo nell'hard cap di 1MB per blocco e nelle transazioni off-chain (LN e Liquid) perchè si tratta nel primo caso di un limite alla crescita del denominatore (limite non ancora raggiunto comunque) e nel secondo in una attività della rete che non è inclusa nel calcolo.
Riguardo alla diatriba SOV-MOE (riserva di valore o mezzo di scambio) è stato scritto e detto di tutto in questi anni.
Secondo alcuni un freno alla diffusione di bitcoin come mezzo di scambio è dato dalla sua volatilità.
Io non sono molto d'accordo: ci sono state e ci sono valute fiat con periodi anche lunghi di volatilità rispetto al dollaro superiori a bitcoin che tuttavia, nei loro paesi, continuano ad essere usate per acquisti di tutti i giorni.
In fondo quando una persona comune usa euro per comprare pane o verdura non è che sta a guardare di quanto è variato l'euro rispetto al dollaro, c'è un prezzo, se quel prezzo va bene a compratore e venditore la transazione si conclude e basta, chi se ne frega del valore in valuta straniera.
E in questi anni anche l'euro e il dollaro, che passano per le valute fiat stabili per eccellenza, hanno avuto fra loro periodi di forte volatilità (soprattutto in rapporto agli enormi volumi coinvolti), tale che forse potevano essere considerate più come un mezzo di speculazione che di pagamento. Ed in effetti i volumi di forex dimostrano che anche le valute fiat sono sempre più usate come strumenti speculativi.
Uno dei motivi per cui bitcoin non è mezzo di scambio è semmai che è ancora troppo poco diffuso.
Se noi 4 gatti (
) che frequentiamo questo forum e che, credo, chi più chi meno possediamo tutti bitcoin, formassimo una comunità chiusa ognuno con il suo lavoro o attività, è probabile che alla fine inizieremmo ad usare anche btc per le nostre transazioni soprattutto (e qui vengo al Venezuela) se la moneta nazionale che ci viene imposta con la forza della legge da chi ci governa perde 1 milione per cento del proprio valore all'anno, senza che questo crollo abbia alcuna possibilità di ricomporsi.
In Venezuela, dove la moneta locale è priva di ogni valore, le alternative per le attività economiche normali sono la valuta estera (dollaro), il baratto o i bitcoin.
La prima è difficile da trovare perchè disponibile solo in forma contante e limitata per i controlli sui capitali applicati dal governo e il secondo è ovviamente possibile ma con tutti i limiti del caso in termini di facilità della transazione (per acquistare un bene devo avere necessità del bene opposto che mi verrebbe dato in cambio).
I bitcoin costituiscono un'alternativa: naturalmente i volumi sono esplosi per l'utilizzo come SOV , ma se l'ingresso di btc all'interno del paese continua all'incredibile ritmo attuale, sempre più persone si troveranno btc in tasca che a quel punto, potranno e potrebbero essere spinti ad usarli come mezzo di pagamento.
Sarebbe il primo esperimento in questo senso per cui sarà molto interessante scoprirne l'esito.
Visto che la valuta nazionale non assolve più, per la spirale inflazionistica, alla funzione di unità di conto, bitcoin potrebbe diventare in quella comunità la primaria unità di conto dei beni (una delle principali funzioni propedeutiche all'uso come moneta).
Avremo raggiunto un grande risultato come MOE quando e se ad un cittadino di quel paese verrà detto un numero in btc e quel cittadino associerà subito a quel numero un valore in beni e servizi senza dover passare prima mentalmente per dollari o euro come facciamo noi.
Infine, sempre riguardo al discorso MOE esiste la questione relativa alla moneta deflazionistica.
I critici sostengono che bitcoin non può essere moneta perchè il suo valore cresce nel tempo per la riduzione progressiva dell'offerta e quindi non stimola i consumi perchè le persone preferiscono tenerlo in tasca e farlo crescere di valore.
E' la storia delle pizze di Laszo del 2010 pagate oggi milioni di dollari.
In parte questo ragionamento è vero: se btc è destinato a diventare strumento di massa, finchè questo processo non si sarà concluso, l'ingresso di nuovi utenti ne farà aumentare il valore e rimandare quindi l'uso come moneta per gli incentivi che offre come mezzo di risparmio. Ad essere ottimisti si dovrà attendere la fine di questo processo di adozione, quando la curva S sarà tornata piatta e il valore ( e quindi il prezzo) finiranno per stabilizzarsi.
E' anche vero che la teoria keynesiana per cui solo una moneta inflazionistica stimoli i consumi è, parecchio superata dalla storia: l'intero settore dell'elettronica e dell'informatica ad esempio dovrebbe avere oggi consumi a zero in base a quella teoria perchè ha prezzi che per effetto del progresso e della concorrenza si erodono rapidamente del tempo.
Per quale motivo dovrei comprare un televisore 30 pollici oggi se la stessa tecnologia posso acquistarla tra un anno ad un prezzo inferiore?
In realtà non è così, anzi, l'elettronica è uno dei settori più consumisti dell'economia.
Quindi credo che al termine del processo distributivo dei bitcoin, se e quando saranno diventati una tecnologia di massa, nonostante una prevalenza di uso come SOV, essi potrebbero assolvere anche al loro ruolo di MOE, nonostante un'offerta a quel punto quasi azzerata.