jack0m
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June 12, 2020, 05:16:14 PM Merited by fillippone (1) |
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Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
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babo
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June 12, 2020, 06:21:11 PM |
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molto divertente ma perdonami se ti dico una cosa, potrebbe accadere anche con bitcoin una cosa simile (non e' da escludere) l'unica vera forma di ricchezza e' rappresentata dal tempo (che non e' possibile stockare e conservare) e dall' energia (che invece puoi stockare in qualche modo, o produrre) il resto, purtroppo, risente da fattori tipicamente umani - mentre le forme di ricchezza che dico io sono assolute in ogni caso e' molto divertente
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duesoldi
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June 12, 2020, 06:46:00 PM Merited by fillippone (2) |
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Piccolo OT: ..... l'unica vera forma di ricchezza e' rappresentata dal tempo (che non e' possibile stockare e conservare) e dall'energia (che invece puoi stockare in qualche modo, o produrre)
Due giorni fa ho letto questa intervista a Descalzi, CEO ENI: https://www.corriere.it/economia/aziende/20_giugno_09/descalzi-risveglio-dell-economia-segnali-gia-ci-sono-sostenibilita-aiutera-ripartenza-b6038750-aa87-11ea-96b1-0359b9449147.shtml?refresh_ce-cpad un certo punto mi sembrava di leggere parole scritte da te : Ce la dica subito… «Pensavamo che il risveglio dell’economia arrivasse a fine giugno, già adesso vediamo una confortante ripresa. Il prezzo del petrolio attorno ai 40 dollari al barile è un indicatore. Un livello che però fa seguito ai minimi da 19 dollari. Non sbagliavamo quando nel 2014 decidemmo di cambiare strategia puntando ad attutire il più possibile gli effetti della volatilità, del su e giù dei prezzi. Perché, vede, l’energia per un Paese come il nostro ma anche per l’Europa è al cuore dell’economia».
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babo
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June 12, 2020, 08:24:48 PM |
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Guarda, seguimi seguitemi con la fantasia. Mettiamo caso di disporre di una quantita di energia pari a parecchie bombe atomiche e facciamo uno sforzo mentale, facciamo finta che tutta questa energia possiamo disporne in quantita che vogliamo nel tempo senza far danni
ora, per fare felice paolo.demidov
con tale quantita di energia che potrebbe farci viaggiare nello spazio, mettiamo solo il sistema solare
quanto puo valere l'oro della terra? con l'energia che ci permette di prendere tutto l'oro del sistema solare? sicuramente l'oro si svalutera?
quanto puo valere il terreno migliore della toscana che ci da il miglior vino del mondo? col sistema solare forse ancora tanto, ma con tanti sistemi solari, con tanti esopianeti abitabili nella vastita della galassia (per non parlare dell'universo) quanto puo valere?
se prendi una torta e la dividi per infinite persone, a tendere avremo 0 stesso dicasi per quantita infinite di risorse
tuttavia queste risorse ci sono precluse perche non abbiamo energia
ergo, l'energia e' la chiave - se hai energia le risorse ne hai quantita infinita, ergo le risorse valgono a quel punto nulla
lo so, e' un ragionamento induttivo (vedi tacchino induttivo) pero capite che della moneta fiat, delle risorse come oro.. avendo io molta energia.. mi ci pulisco il deretano non avendo energia o non potendola stoccare come si deve, bisogna accontentarsi di surrogati
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Paolo.Demidov
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June 12, 2020, 10:26:48 PM |
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Guarda, seguimi seguitemi con la fantasia. Mettiamo caso di disporre di una quantita di energia pari a parecchie bombe atomiche e facciamo uno sforzo mentale, facciamo finta che tutta questa energia possiamo disporne in quantita che vogliamo nel tempo senza far danni
ora, per fare felice paolo.demidov
con tale quantita di energia che potrebbe farci viaggiare nello spazio, mettiamo solo il sistema solare
quanto puo valere l'oro della terra? con l'energia che ci permette di prendere tutto l'oro del sistema solare? sicuramente l'oro si svalutera?
quanto puo valere il terreno migliore della toscana che ci da il miglior vino del mondo? col sistema solare forse ancora tanto, ma con tanti sistemi solari, con tanti esopianeti abitabili nella vastita della galassia (per non parlare dell'universo) quanto puo valere?
se prendi una torta e la dividi per infinite persone, a tendere avremo 0 stesso dicasi per quantita infinite di risorse
tuttavia queste risorse ci sono precluse perche non abbiamo energia
ergo, l'energia e' la chiave - se hai energia le risorse ne hai quantita infinita, ergo le risorse valgono a quel punto nulla
lo so, e' un ragionamento induttivo (vedi tacchino induttivo) pero capite che della moneta fiat, delle risorse come oro.. avendo io molta energia.. mi ci pulisco il deretano non avendo energia o non potendola stoccare come si deve, bisogna accontentarsi di surrogati
Pensare a poter stoccare la ricchezza... e conservarla è molto difficile. Più che pensare a punti fissi, bisogna pensare ad una gestione più dinamica che tiene conto di vari fattori. Oggi con gli Swap si può attuare: https://it.wikipedia.org/wiki/Swap_(finanza)
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In conformità ai principi del bipensiero, non ha importanza che la guerra ci sia davvero o che essendoci, la vittoria, sia impossibile. Lo scopo della guerra non è la vittoria ma la continuità. ...|... ...۞...|...òǥ778Ⱦ877ǥó...|...۞... ...|...
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babo
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June 12, 2020, 11:15:17 PM |
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Chiaro, allo stato dell'arte è come dici tu Paolo. Io parlo per assurdo e in teoria.
Considero gli investimenti attuali una forma degradata di energia. Ma non ci sono forme pure di energia.
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fillippone
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June 13, 2020, 07:28:46 AM |
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Riguardo all'oro lo sappiamo come funziona. Non è la quotazione dell'oro ad essere ai massimi di sempre, è la quotazione della moneta fiat ad essere ai minimi di sempre. Il fatto che siano tutte le banche centrali ad essere entrate nella modalità "brrr" contemporaneamente lo rende meno evidente (se ci pensate, nonostante i triliardi di dollari stampati, il cambio EUR/USD o l'USD/JPY sono stabili tutto sommato da anni). Inoltre è abbastanza vero un tweet che mi è capitato di leggere recentemente: What the heck does it take to make Gold go up? I've decided that gold doesn't track stress or inflation, it tracks the rate of change of either.
It's an accelerometer, not a linear tracker. https://twitter.com/PolemicTMM/status/1271163164357529604?s=20é in apparente disaccordo con quanto detto sopra, ma in effetti non ha tutti i torti, guardando alla dinamica di lungo periodo (not trading advice).
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Neo_Coin
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June 13, 2020, 09:09:39 AM |
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- "Le decisioni giuste vengono dall'esperienza. L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate".
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arulbero
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June 13, 2020, 11:01:54 AM |
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Chiaro, allo stato dell'arte è come dici tu Paolo. Io parlo per assurdo e in teoria.
Considero gli investimenti attuali una forma degradata di energia. Ma non ci sono forme pure di energia.
Una piccola digressione: tu insisti tanto sul tema dell'energia, ma la vera ricchezza non potrebbe consistere piuttosto nell'informazione invece che nell'energia? L'informazione (o meglio la sua mancanza) ha fatto sì che trascorressimo secoli su questo pianeta senza utilizzare gran parte dell'energia a disposizione; e chissà quanta energia abbiamo anche adesso tra le mani che semplicemente non siamo in grado di sfruttare perchè non sappiamo come fare. Linko un articolo di Carlo Rovelli (fisico): https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-04-01/ogni-cosa-e-informata-085339.shtml?uuid=ABRyuN7&refresh_ce=1
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duesoldi
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June 13, 2020, 12:22:32 PM |
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Articolo interessante e senz'altro suggestivo. Mi permetto un piccolo commento anche se in effetti vado OT. Tralasciamo volutamente la possibilità che l'informazione sia già oggi ricchezza che qualcuno meglio di altri riesce a trasformare in soldi sonanti (facebook, google, ....), questa sarebbe un'interpretazione marginale di questo articolo e non merita nemmeno commenti. L'articolo invece suggerisce (o offre spunto per rifletterci) il fatto che l'informazione possa essere l'entità primaria di tutto ciò che ci circonda, la cosa più importante, quella dalla quale tutto deriva: C'è oggi di nuovo chi suggerisce che l'"informazione" possa essere la sostanza prima del mondo, più fondamentale che non materia, campi o energia. Non ho la capacità per aggiungere argomenti interessanti a questi spunti (anche se li ho studiati solo che li ho studiati 30 anni fa e quindi su basi ormai superate) ma penso che l'idea sostenuta da Babo sia molto più facile da capire e quindi più concreta (poi non è detto che sia vera, ma l'articolo trae la stessa conclusione a proposito dell'informazione). Dire che il vero indicatore di ricchezza possa essere l'energia è qualcosa che può valere già oggi, mentre sostenere questa cosa per l'informazione è più difficile da argomentare. L'energia già oggi è ricchezza: la paghi per usarla, per stockarla, per trasferirla..... e se ognuno di noi ne avesse a disposizione quantità "illimitate" probabilmente la useremmo per fare tante altre cose che oggi non facciamo oppure facciamo in modo molto più faticoso. Con l'informazione invece oggi non riesci a sostituire altre cose che fai usando altri strumenti, è un mezzo che può consentirti di ottimizzare processi, di conoscere nuove cose, di.... chissà quant'altro, ma non diventa ricchezza di per sé (se non per alcuni pochi che la usano per vendere ad altri cose sulla base di informazione raccolta, appunto). Non stiamo evidentemente parlando dell'informazione cui si riferisce l'articolo, ma proprio questo ci fa allontanare imho dal concetto di ricchezza (che invece citava Babo). Mi viene poi da fare una seconda considerazione nel confronto tra le due: l'energia può esistere anche senza informazione ma l'informazione esisterebbe senza una collegata forma di energia ?
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jack0m
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June 13, 2020, 02:04:25 PM |
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Articolo interessante e senz'altro suggestivo. Mi permetto un piccolo commento anche se in effetti vado OT. Tralasciamo volutamente la possibilità che l'informazione sia già oggi ricchezza che qualcuno meglio di altri riesce a trasformare in soldi sonanti (facebook, google, ....), questa sarebbe un'interpretazione marginale di questo articolo e non merita nemmeno commenti. L'articolo invece suggerisce (o offre spunto per rifletterci) il fatto che l'informazione possa essere l'entità primaria di tutto ciò che ci circonda, la cosa più importante, quella dalla quale tutto deriva: C'è oggi di nuovo chi suggerisce che l'"informazione" possa essere la sostanza prima del mondo, più fondamentale che non materia, campi o energia. Non ho la capacità per aggiungere argomenti interessanti a questi spunti (anche se li ho studiati solo che li ho studiati 30 anni fa e quindi su basi ormai superate) ma penso che l'idea sostenuta da Babo sia molto più facile da capire e quindi più concreta (poi non è detto che sia vera, ma l'articolo trae la stessa conclusione a proposito dell'informazione). Dire che il vero indicatore di ricchezza possa essere l'energia è qualcosa che può valere già oggi, mentre sostenere questa cosa per l'informazione è più difficile da argomentare. L'energia già oggi è ricchezza: la paghi per usarla, per stockarla, per trasferirla..... e se ognuno di noi ne avesse a disposizione quantità "illimitate" probabilmente la useremmo per fare tante altre cose che oggi non facciamo oppure facciamo in modo molto più faticoso. Con l'informazione invece oggi non riesci a sostituire altre cose che fai usando altri strumenti, è un mezzo che può consentirti di ottimizzare processi, di conoscere nuove cose, di.... chissà quant'altro, ma non diventa ricchezza di per sé (se non per alcuni pochi che la usano per vendere ad altri cose sulla base di informazione raccolta, appunto). Non stiamo evidentemente parlando dell'informazione cui si riferisce l'articolo, ma proprio questo ci fa allontanare imho dal concetto di ricchezza (che invece citava Babo). Mi viene poi da fare una seconda considerazione nel confronto tra le due: l'energia può esistere anche senza informazione ma l'informazione esisterebbe senza una collegata forma di energia ? l'articolo secondo me offre un spunto estremamente interessante: anche se usa ripetutamente il termine "informazione", in realtà quello di cui sta discutendo è il concetto più generale di entropia. L'energia da sola non basta a caratterizzare i processi fisici, né tanto meno a descrivere le attività umane e a sviluppare modelli economici. Se ci pensiamo, ogni attività umana che sia tesa a sviluppare qualcosa, cioè a costruire e non a distruggere, comporta la trasformazione di un sistema che evolve dal disordine all'ordine: è così quando dalla malta mescolata in una betoniera, dall'acciaio e dall'argilla che compone i mattoni si realizzano le strutture ordinate che costituiscono un palazzo, o quando sequenze di bit prendono la forma di stringhe ordinate interpretabili come codice e dati da un computer. Se anche disponessimo di una quantità di energia infinita, avremmo risolto solo metà dell'equazione, poiché la tecnologia per convertire direttamente energia in materia per ora esiste solo nella fantascienza dei replicatori di Star Trek... Il termine mancante sta quindi nella misura della diminuzione di entropia associata ad un certo processo, tanto più marcata quanto più il processo cresce in complessità, ma dalle leggi della termodinamica sappiamo che ad una diminuzione locale di entropia deve necessariamente corrispondere un aumento almeno pari o superiore a livello globale. E questo non può che farmi pensare all'intuizione straordinaria che l'economista Nicholas Georgescu-Roegen ebbe almeno mezzo secolo fa, portandolo a gettare le basi della bioeconomia, una visione dell'economia per certi versi ancora attuale, nella sua ricerca di un modello ecologicamente e socialmente sostenibile, e talmente avanti da essere snobbata se non palesemente osteggiata all'epoca, oltre che ingiustamente trascurata e dimenticata oggi. Per farla breve, secondo la teoria ogni processo industriale, dall'estrazione di risorse naturali e materie prime dal suolo e dai giacimenti sotterranei, fino alla produzione di merci consumabili, non comporta solo un consumo irreversibile di energia, che ne riduce progressivamente la disponibilità futura, ma anche una trasformazione altrettanto irreversibile di materia, per cui al termine del processo verrà inevitabilmente dispersa nell'ambiente una quantità di materia degradata non più riutilizzabile ("matter matters, too"). Secondo il principio definito da Georgescu-Roegen come "Quarto principio della termodinamica", la materia che si ottiene come output da un processo potrà quindi essere riutilizzata nel successivo ciclo economico solo in misura molto minore, e con un sempre crescente dispendio di energia. Sia la materia che l'energia, quindi, sono soggette nel corso del processo economico ad un aumento complessivo di entropia che lo rende irreversibile. Questo con buona pace di chi cerca di aggirare il problema della crescita infinita, su cui si basano gli insostenibili modelli economici attualmente in essere, coltivando l'illusione di un'economia circolare a impatto zero, di cui si sente parlare tanto ultimamente ma che appare in quest'ottica come un falso mito, di fatto irrealizzabile.
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Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
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arulbero
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June 13, 2020, 02:32:17 PM |
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l'articolo secondo me offre un spunto estremamente interessante: anche se usa ripetutamente il termine "informazione", in realtà quello di cui sta discutendo è il concetto più generale di entropia. L'energia da sola non basta a caratterizzare i processi fisici, né tanto meno a descrivere le attività umane e a sviluppare modelli economici. ... E questo non può che farmi pensare all'intuizione straordinaria che l'economista Nicholas Georgescu-Roegen
... Secondo il principio definito da Georgescu-Roegen come "Quarto principio della termodinamica", la materia che si ottiene come output da un processo potrà quindi essere riutilizzata nel successivo ciclo economico solo in misura molto minore, e con un sempre crescente dispendio di energia. Sia la materia che l'energia, quindi, sono soggette nel corso del processo economico ad un aumento complessivo di entropia che lo rende irreversibile. Questo con buona pace di chi cerca di aggirare il problema della crescita infinita, su cui si basano gli insostenibili modelli economici attualmente in essere, coltivando l'illusione di un'economia circolare a impatto zero, di cui si sente parlare tanto ultimamente ma che appare in quest'ottica come un falso mito, di fatto irrealizzabile.
Se ci pensi energia e materia obbediscono al principio di entropia, mentre l'informazione no. Per esempio in via teorica la conoscenza e l'informazione sul mondo si può accumulare, si può immagazzinare in modo quasi gratuito e illimitato e si può riutilizzare (un'informazione come una legge fisica non si degrada una volta utilizzata, anzi più circola e si condivide maggiore è la possibilità che essa generi altra informazione/conoscenza). E tornando in topic, bitcoin alla fine è un'informazione ben custodita e non falsificabile.
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arulbero
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June 13, 2020, 02:36:21 PM |
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Dire che il vero indicatore di ricchezza possa essere l'energia è qualcosa che può valere già oggi, mentre sostenere questa cosa per l'informazione è più difficile da argomentare. L'energia già oggi è ricchezza: la paghi per usarla, per stockarla, per trasferirla..... e se ognuno di noi ne avesse a disposizione quantità "illimitate" probabilmente la useremmo per fare tante altre cose che oggi non facciamo oppure facciamo in modo molto più faticoso. Con l'informazione invece oggi non riesci a sostituire altre cose che fai usando altri strumenti, è un mezzo che può consentirti di ottimizzare processi, di conoscere nuove cose, di.... chissà quant'altro, ma non diventa ricchezza di per sé (se non per alcuni pochi che la usano per vendere ad altri cose sulla base di informazione raccolta, appunto).
Anche l'energia da sola è un mezzo, se non sai che siedi sopra un giacimento di petrolio o non sai come fare a estrarlo il petrolio/energia è una ricchezza solo potenziale. L'energia elettrica è ricchezza perchè abbiamo inventato le lavatrici, i televisori, i computer, le macchine, ..., altrimenti che valore avrebbe l'energia elettrica di per sè?
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jack0m
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June 13, 2020, 02:59:57 PM |
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l'articolo secondo me offre un spunto estremamente interessante: anche se usa ripetutamente il termine "informazione", in realtà quello di cui sta discutendo è il concetto più generale di entropia. L'energia da sola non basta a caratterizzare i processi fisici, né tanto meno a descrivere le attività umane e a sviluppare modelli economici. ... E questo non può che farmi pensare all'intuizione straordinaria che l'economista Nicholas Georgescu-Roegen
... Secondo il principio definito da Georgescu-Roegen come "Quarto principio della termodinamica", la materia che si ottiene come output da un processo potrà quindi essere riutilizzata nel successivo ciclo economico solo in misura molto minore, e con un sempre crescente dispendio di energia. Sia la materia che l'energia, quindi, sono soggette nel corso del processo economico ad un aumento complessivo di entropia che lo rende irreversibile. Questo con buona pace di chi cerca di aggirare il problema della crescita infinita, su cui si basano gli insostenibili modelli economici attualmente in essere, coltivando l'illusione di un'economia circolare a impatto zero, di cui si sente parlare tanto ultimamente ma che appare in quest'ottica come un falso mito, di fatto irrealizzabile.
Se ci pensi energia e materia obbediscono al principio di entropia, mentre l'informazione no. Per esempio in via teorica la conoscenza e l'informazione sul mondo si può accumulare, si può immagazzinare in modo quasi gratuito e illimitato e si può riutilizzare (un'informazione come una legge fisica non si degrada una volta utilizzata, anzi più circola e si condivide maggiore è la possibilità che essa generi altra informazione/conoscenza). E tornando in topic, bitcoin alla fine è un'informazione ben custodita e non falsificabile. l'informazione in sé non degrada, ma il supporto fisico su cui è memorizzata sì. Può esistere informazione in astratto senza un supporto fisico? Sia che si tratti di un cervello umano o di una memoria magnetica piuttosto che ottica, anche nell'ultimo caso la capacità di mantenere inalterata l'informazione permane per un tempo lungo, ma non infinito. L'entropia può essere calcolata anche sull'informazione: è quello che facciamo regolarmente quando calcoliamo i bit di entropia di una password, per misurarne la sicurezza, per non parlare del fatto che le stesse funzioni crittografiche alla base di bitcoin, come le one-way hash o il processo di derivazione di una coppia di chiavi pubblica e privata, si basano su trasformazioni irreversibili che aumentano l'entropia del dato in input
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arulbero
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June 13, 2020, 03:28:25 PM |
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l'informazione in sé non degrada, ma il supporto fisico su cui è memorizzata sì. Può esistere informazione in astratto senza un supporto fisico? Sia che si tratti di un cervello umano o di una memoria magnetica piuttosto che ottica, anche nell'ultimo caso la capacità di mantenere inalterata l'informazione permane per un tempo lungo, ma non infinito.
In sè non degrada, appunto. Perchè si mantenga nel tempo è necessario che l'informazione sia trasmessa/riscritta più volte nel tempo, è chiaro che serve un supporto fisico, che un individuo deve trovare il modo di trasmetterla ad un altro, ma la conoscenza di per sè tende ad accumularsi. E quella è una ricchezza veramente inconfiscabile. Ce ne è talmente tanta che oggi il problema principale riguardo alla conoscenza/informazione in senso lato è che il singolo individuo non ha il tempo materiale per poter conoscere e studiare il prodotto di secoli di accumulo della conoscenza umana, anche se ci fermassimo per qualche anno nella produzione/scoperta di nuova 'informazione'. L'informazione importante inoltre non solo non tende a deteriorarsi, ma migliora con il tempo: pensa ad esempio alla legge di gravitazione universale, la sua formulazione ha 300 anni e continua a produrre 'ricchezza' ad oggi, sia poichè su essa si è basata la produzione di molta altra conoscenza, sia perchè la stessa legge è stata capita meglio ed è stata integrata nel tempo in un quadro concettuale diverso da quello originario. A me sembra che nel caso della conoscenza la freccia del tempo sia invertita rispetto a quello che succede con energia e materia, dove "tempo trascorso" significa automaticamente "perdita di qualità"; per la conoscenza di solito "maggiore è il tempo trascorso", migliore diventa la qualità e la comprensione della stessa informazione.
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MikejustMike
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June 13, 2020, 04:09:18 PM |
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Nel frattempo, signori, in Venezuela , il bitcoin costa più di 13k. Così è andata. In venezuela deve esserci un costo altissimo dovuto all'alto rischio di accettare qualsiasi metodo fiat. BTC è letteralmente l'unico safe heaven in quel paese. Lo penso anch'io. Sono piu interessato a come posso fare soldi su questo Credo che l'unico modo sia andare direttamente li a fare affari. Un bel giubbotto antiproiettili, un po di guardie del corpo, qualche fucile d'assalto e sei pure al sicuro * *Sperando che nessun poliziotto corrotto o politico locale non decida di arrestarti ... un po come a Monopoli si riparte dal VIA <--- A parte questa constatazione di fatto (ho alcuni amici Italiani con parenti in Venezuela/ ed uno di loro si è trasferito qui l'anno scorso...) ti ricordo che alla popolazione mancano i beni di prima necessità e sono ridotti alla fame. (vedi referenze in basso come esempio) Io penserei a come aiutarli e il bitcoin è uno strumento per fare questo: la speculazione lascia il tempo che trova, personalmente non riuscirei a pensare di speculare di fronte a certe situazioni... https://www.tempi.it/nel-venezuela-di-maduro-uno-su-tre-deve-vedersela-con-la-fame/Ben il 74 per cento delle famiglie venezuelane ha dovuto adottare forme di razionamento alimentare, come la riduzione della varietà della qualità del cibo. Molte (60 per cento) hanno ridotto le porzioni messe in tavola, oppure si sono ridotte a farsi pagare il lavoro in alimenti (33 per cento) o hanno venduto beni patrimoniali per procacciarsi qualcosa da mettere sotto i denti (20 per cento).
https://www.financialounge.com/azienda/financialounge/news/venezuela-default/Oltre il 60% dei venezuelani intervistati in occasione della ricerca dichiara di svegliarsi ‘affamato’ ma di non avere i soldi per acquistare il cibo, mentre un quarto della popolazione mangia meno di due volte al giorno. Il rapporto viene pubblicato ogni anno e nell’edizione 2016 aveva rilevato una perdita di peso media di 8 kilogrammi.
Hai ragione. Se trovo un modo per speculare su questo, daro parte degli utili a un'organizzazione benefica locale.
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jack0m
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June 13, 2020, 09:27:51 PM |
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l'informazione in sé non degrada, ma il supporto fisico su cui è memorizzata sì. Può esistere informazione in astratto senza un supporto fisico? Sia che si tratti di un cervello umano o di una memoria magnetica piuttosto che ottica, anche nell'ultimo caso la capacità di mantenere inalterata l'informazione permane per un tempo lungo, ma non infinito.
In sè non degrada, appunto. Perchè si mantenga nel tempo è necessario che l'informazione sia trasmessa/riscritta più volte nel tempo, è chiaro che serve un supporto fisico, che un individuo deve trovare il modo di trasmetterla ad un altro, ma la conoscenza di per sè tende ad accumularsi. E quella è una ricchezza veramente inconfiscabile. Ce ne è talmente tanta che oggi il problema principale riguardo alla conoscenza/informazione in senso lato è che il singolo individuo non ha il tempo materiale per poter conoscere e studiare il prodotto di secoli di accumulo della conoscenza umana, anche se ci fermassimo per qualche anno nella produzione/scoperta di nuova 'informazione'. L'informazione importante inoltre non solo non tende a deteriorarsi, ma migliora con il tempo: pensa ad esempio alla legge di gravitazione universale, la sua formulazione ha 300 anni e continua a produrre 'ricchezza' ad oggi, sia poichè su essa si è basata la produzione di molta altra conoscenza, sia perchè la stessa legge è stata capita meglio ed è stata integrata nel tempo in un quadro concettuale diverso da quello originario. A me sembra che nel caso della conoscenza la freccia del tempo sia invertita rispetto a quello che succede con energia e materia, dove "tempo trascorso" significa automaticamente "perdita di qualità"; per la conoscenza di solito "maggiore è il tempo trascorso", migliore diventa la qualità e la comprensione della stessa informazione. se parliamo del valore della conoscenza collettiva dell'umanità, in senso quasi filosofico, allora tendenzialmente sì (anche se non si può escludere in linea di principio che possa andare persa, come già accaduto nella storia e come potrebbe ancora succedere in seguito a grandi conflitti o catastrofi globali). Quello a cui mi riferivo è l'informazione secondo la definizione di Shannon riportata nell'articolo, che è legata al numero di configurazioni differenti in cui un sistema si può trovare, e che sostanzialmente coincide con l'interpretazione di entropia data dalla meccanica statistica.
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Neo_Coin
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June 14, 2020, 07:31:36 AM |
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bitbollo
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June 14, 2020, 08:23:04 AM |
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Hai ragione. Se trovo un modo per speculare su questo, daro parte degli utili a un'organizzazione benefica locale.
Parte degli utili, ammazza non esageriamo adesso, non pretendo che risolvi il problema alla radice ! Stai pensando di speculare su una popolazione alla fame, moralmente ed eticamente poco attinente alla filosofia che ha portato alla creazione del bitcoin (ed al suo utilizzo). Segui il mio consiglio , vai direttamente li a fare affari magari ti rendi conto di cosa stiamo parlando. [OT DEJAVU: errori grammaticali... vedo di nuovo errori grammaticali e concetti senza senso... bene ma non benissimo]
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babo
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June 14, 2020, 08:53:55 AM |
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In passato mi sono posto il problema etico su queste situazioni estreme. Ancora oggi ho una certa ritrosia anche a parlarne, tuttavia ormai ragiono con la mente e non col cuore. Il mio ragionamento attuale sposa l'ideologia maltusiana, perché ho notato che certi non imparano mai. Perseverare nel comportamento auto lesionistico per me è da animali in via di estinzione. Per quanto possono essere pucciosi, è un comportamento.. salvaguardarli, simile all accanimento terapeutico.
Lo so, mi leggete cinico. Ma certi avvenimenti nella sfera di emozioni personali, non m hanno ucciso.. ma mi hanno reso piu forte, ovvero spietato.
L'unico uomo buono, è l'uomo morto.
L'uomo si corrompe facile, nn ragiona a lungo termine, non capisce l'importanza di pressrvare habitat che lo sostiene, quindi pecca d auto conservazione.
Se mettiamo che dobbiamo anche provvedere a tutti quanti gli sciocchi presenti nella terra.. Tanto volenti o nolenti, è già la legge della giungla. Sciocco e ingenuo chi la crede diversamente.
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