Il proibizionismo non ha mai funzionato.
Se la gente vuole usare un bene o un servizio, non c'è legge, sanzione o pena che possa distoglierlo dall'usarlo.
Pensiamo all'alcol negli anni '20 (o in molte zone del mondo ancora oggi) .
Prostituzione.
Droga.
Il proibizionismo su questi bene non ha fatto che accrescerne il valore.
Sono d’accordo. Se le Nazioni del mondo volessero rendere bitcoin qualcosa di perfettamente regolamentato, come un qualsiasi altro strumento finanziario esistente, il primo requisito da imporre sarebbe quello di un accesso nominativo alla rete, o perlomeno alle piattaforme centralizzate di scambio.
Bitcoin non sarà mai un prodotto “standard” secondo le norme finanziarie internazionali fin quando ci saranno exchange, che movimentano miliardi di volumi, senza che nessuno sappia chi vi opera sopra.
Dubito ad esempio che la SEC darà mai l’autorizzazione ad un ETF fin quando il prezzo verrà “fatto” su exchange che hanno sede in paradisi fiscali e di cui si sa poco o nulla.
Gli approcci possibili sono due: 1)proibire 2) fare concorrenza.
1 non funziona, non ha mai funzionato (es filesharing su Internet). 2 invece potrebbe funzionare ed è l’approccio ad esempio seguito con CME e bakkt. Creare delle piattaforme che attirino investitori in volumi tali da diventare loro stesse le piattaforme di riferimento.
L’importante è che non si provi (o si auspichi) una modifica del protocollo base di Bitcoin. Primo perché impossibile, secondo perché diventare un clone di Paypal renderebbe btc semplicemente inutile.
Se è impossibile arrivare ad avere un ETF senza snaturare bitcoin, bene, non avremo mai un ETF e bitcoin resterà per sempre solo uno strumento prevalentemente retail.
Ma per assurdo se bitcoin diventasse qualcos’altro per accontentare la SEC allora sarebbe inutile per chi lo usa, lo tiene e lo spende. E perderebbe interesse anche come strumento speculativo. Sarebbe inutile sia a livello retail che istituzionale.
Plutosky la penso allo stesso modo (almeno credo), non auspico una regolamentazione per farlo diventare (come hai scritto giustamente tu) una sorta di surrogato di fiat già esistente. Sarebbe semplicemente un controsenso x bitcoin. Snaturato e inutile.
Scrivevo appunto di decidere da che parte stare, quella più idealista o quella meno, dato che spesso molti guardano al prezzo come primo segnale, se BTC cresce allora va bene, ci avviamo all’adozione - al contrario andiamo verso il fallimento del progetto. Dicevo appunto che se si crede nel progetto, nel protocollo così come è stato concepito, bisogna pazientare ancora molto, “ignorando” la quotazione. Ignorando al momento in funzione della falsa equazione prezzo=adozione.
Sono ovviamente d’accordo che al prezzo si dà troppa importanza ma credo che la massa più che il prezzo segua il tam tam mediatico.
Se dovessimo guardare solo la quotazione dovremmo essere più che soddisfatti: è salito del 90% nel 2019 ed è solo -5% da inizio 2020, nonostante per molti il 2020 venga definito come un anno da incubo finora.
Diciamo che le aspettative sono sempre molto alte.
Siamo +35% rispetto a 1 anno fa , più o meno stesso prezzo di aprile di due anni fa, +458% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Resta uno dei più performanti strumenti finanziari esistenti, se così lo vogliamo definire.
La massa per lo più lo ignora solo perché non ne parlano più al TG5.
Anche nel 2017 per i primi 9 mesi dell’anno non se lo filava nessuno, nonostante il prezzo macinasse record su record.
Poi negli ultimi tre mesi, all’improvviso e per cause a me ignote, ne parlaronoo ovunque e fu il delirio.
L’approccio dei mass media generalisti fu, per così dire, un po' irrazionale.
Chi compra Bitcoin non ha poi nella pratica nessun diritto...
...in particolare per chi impiega piccole cifre.
Non essendoci un mercato ufficiale regolamentato, si può operare tutto quello che normalmente è vietato in un mercato finanziario, dall'aggiottaggio all'insider trading, al far circolare notizie false, in positivo o negativo.
Nei mercati bitcoin che hanno ricevuto licenze USA quelle pratiche sono vietate ed esistono ovviamente procedure di controllo, anche se servono a poco come in qualsiasi altro mercato.
Sono anche proibite e in gran parte assenti le pratiche del
wash trade che invece sono diffuse nei mercati bitcoin non regolamentati.
C'è una differenza enorme da exchange ad exchange.
La differenza semmai è che nel mondo bitcoin sono i mercati privi di regole quelli che hanno i volumi più grandi, anche se le cose stanno iniziando a cambiare.
Ma exchange che rendono possibile il trading senza KYC (come Bitmex) sono molto attraenti per non avere volumi enormi.
Il che riporta al punto precedente: è nella natura stessa di Bitcoin favorire questo tipo di exchange e quindi diventare uno strumento poco incline ad una regolamentazione uniforme a livello mondiale.
Inoltre la natura pseudonima di Bitcoin unita alla facilità di spostamento del token favoriscono il trading OTC: una pratica che nei mercati tradizionali è perlopiù minoritaria, qui invece è maggioritaria, soprattutto per compravendite di grossa entità.
Se uno segue la scia mediatica, cambia € 1.000 in Bitcoin quando bitcoin quota a $ 19.000...
...ma a $ 19.000 qualcuno con qualche milione in mano decide di sparecchiare la tavola con una operazione speculativa che non la può fermare nessuno... e Bitcoin scivola ad un quinto / un quarto del valore...
...a chi si rivolge ?
Può denunciare qualcuno ? nessuno... ma non saprebbe nemmeno chi denunciare se fosse possibile.
Io seguo la scia mediatica che mi dice che l’Italia è un Paese in crisi i cui rendimenti dei titoli del debito pubblico cresceranno nel tempo. Apro quindi una posizione short sui titoli. All’improvviso arriva la BCE che lancia un super QE facendo impennare i prezzi. Vengo liquidato all’istante. A chi mi rivolgo?
Le balene bitcoin sono tante, con obiettivi diversi e che talvolta vengono liquidate perché tanti pesci piccoli insieme possono sconfiggere un pesce grosso.
Ma come si sconfigge una banca centrale? Non si può.
Quello che fa una BC si può solo seguire come tante pecore perché è L’istituzione market maker per eccellenza.
Oltretutto mentre le balene bitcoin hanno lo stesso obiettivo di un piccolo speculatore (fare soldi), gli obiettivi di una banca centrale o di un governo non sono così facilmente decifrabili. Sono obiettivi di politica economica o politici e basta.
Controlli del tasso di cambio, guerre commerciali, sostegno dei debiti statali, lotta alla disoccupazione, controllo dei capitali….
Secondo me non esiste dubbio alcuno su quale dei due mercati sia più concorrenziale e meno manipolato