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Author Topic: Fisco / Tasse / Legge sul Bitcoin  (Read 251697 times)
conspirosphere.tk
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Bitcoin is antisemitic


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December 21, 2017, 06:20:44 PM
 #1741

Se invece mi accusi di riciclaggio (penale) sarebbe meglio raccogliere le prove che non esistono.

Questo é un punto fondamentale, ma dalle ultime che ho sentito é molto facile che una presunta evasione comporti automaticamente un presunto riciclaggio/"autoriciclaggio", quindi su questo chiederei a un esperto.
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Anco_Marzio
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December 21, 2017, 06:59:32 PM
 #1742

Cercavo di seguire un attimo la discussione, ma alla fin fine stiamo facendo ipotesi sul nulla.
Nel senso che alla fin fine, al momento i bitcoin non sono altro che punti in uno strano videogioco, e un gruppo di pazzi decide di pagare una barcata di soldi punti fatti da altri.
Questo finché ovviamente non apparirà una qualche normativa.
Poi, certo, chiunque riceva dei soldi a qualunque titolo dovrà dare una qualche spiegazione, ma se ho dei bitcoin da qualche parte e di colpo sono diventato milionario per il plusvalore, voglio vedere se riesce a trovarmi equitalia...

Brunusmagnus
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Omnity - Unifying Knowledge For Faster Insight


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December 21, 2017, 09:22:03 PM
 #1743

Cercavo di seguire un attimo la discussione, ma alla fin fine stiamo facendo ipotesi sul nulla.
Nel senso che alla fin fine, al momento i bitcoin non sono altro che punti in uno strano videogioco, e un gruppo di pazzi decide di pagare una barcata di soldi punti fatti da altri.
Questo finché ovviamente non apparirà una qualche normativa.
Poi, certo, chiunque riceva dei soldi a qualunque titolo dovrà dare una qualche spiegazione, ma se ho dei bitcoin da qualche parte e di colpo sono diventato milionario per il plusvalore, voglio vedere se riesce a trovarmi equitalia...

Non so che dire, io sono perplesso. Al momento è abbastanza facile occultare capitali e transazioni con le crypto, ma chissà cosa potrebbero inventarsi in futuro. A un certo punto, la blockchain è sì "anonima" ma una volta che vi beccano un indirizzo avete nero su bianco tutte le transazioni.
Chissà. Io al momento mi sento abbastanza tranquillo, per il futuro non so.

Iamlegit4sure
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December 22, 2017, 05:27:32 PM
 #1744

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

Bauzzz
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December 23, 2017, 10:18:18 AM
 #1745

Buongiorno,

se per esempio oggi supero il valore di 51.645€ in BTC e altcoins e decido di vendere una parte in FIAT devo pagare le tasse? Per i 7 giorni continui vengono calcolati soltanto i giorni lavorativi o anche il sabato e la dommenica? Se si tratta di 7 giorni lavorativi continui dovrei essere apposto (vendendo prima dell'2018)...
jack0m
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December 23, 2017, 05:02:34 PM
 #1746

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

gli ultimi 40 secondi sono da incorniciare

Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
Bencad
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December 23, 2017, 05:04:33 PM
 #1747

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

gli ultimi 40 secondi sono da incorniciare

vero...  Cheesy Cheesy Cheesy
Grafschmidt
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December 23, 2017, 06:56:47 PM
 #1748

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

Non ha torto (negli ultimi 40 secondi) sul fatto che la gente è costretta ad utilizzare le cryptovalute.

"Government, like dress, is the badge of lost innocence".
Thomas Paine, 1776.
jack0m
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December 23, 2017, 07:05:39 PM
 #1749

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

Non ha torto (negli ultimi 40 secondi) sul fatto che la gente è costretta ad utilizzare le cryptovalute.

dice esattamente il contrario... è costretta a usare valuta fiat, ma ha fiducia nelle cryptovalute

Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
Maicol792
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December 23, 2017, 07:26:06 PM
 #1750

https://www.youtube.com/watch?v=8E_pSd-eguU

video su bitcoin e fisco, di un difensore tributario

gli ultimi 40 secondi sono da incorniciare

vero...  Cheesy Cheesy Cheesy

interessante anche il video parte II .. e sto aspettando la pubblicazione della diciamo parte III, dove vi è un confronto con il grande Stafano Capaccioli ... speriamo venga pubblicato presto ;-)
Nuark
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December 24, 2017, 12:51:31 PM
 #1751

Personalmente ritengo sostanzialmente inaffidabili le INTERPRETAZIONI rilasciate da Youtuber, Commercialisti Telematici, Avvocati e Giornalisti.

Mi permetto di dare il mio umile contributo alla discussione.

Commenti, pareri, interviste, dichiarazioni, comunicati, non possono in nessun modo essere utili in fase di CONTENZIOSO con l’Agenzia delle Entrate. Quello che conta in primis sono la NORMATIVA vigente, le risoluzioni e le circolari pubblicate dall’ADE.

Al di là delle interpretazioni personali, l’Agenzia delle Entrate tratta le valute virtuali alla stregua delle VALUTE ESTERE. Pareri tecnici che ne diano altra definizione, anche rilasciati da autorità Europee e che non abbiano valore di legge in Italia, non andrebbero considerati.

La risoluzione 72/E del 02.09.2016 parla chiaro, “Per quanto riguarda, la tassazione ai fini delle imposte sul reddito dei clienti della Società, persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell'attività d'impresa, si ricorda che LE OPERAZIONI A PRONTI (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa.”
Quindi le OPERAZIONI A PRONTI non sono mai soggette a tassazione e non si applica la soglia dei 7 giorni e 51.645,69 Euro. Sono tassate solo le OPERAZIONI A TERMINE.

Vale la pena di leggere il contenuto della risoluzione 67/E del 06.07.2010 che interpreta in modo chiaro i dettami dell’art. 67 del TUIR. (Preciso che per quanto riguarda il Forex vale ora quanto enunciato nella risoluzione 102/E del 25.10.2011). In particolare si esprime sul fatto che “le mere cessioni a pronti non sono suscettibili di produrre differenziali aventi rilevanza reddituale”.

Le operazioni che coinvolgono i bitcoin, vanno quindi classificate a seconda di come sono strutturate. Se si configurano OPERAZIONI A PRONTI = No tassazione, No dichiarazione. E’ qui che bisogna fare attenzione e se pensate di rientrare in questa casistica, consiglio di non fidarsi delle interpretazioni di consulenti ed inviare INTERPELLO alla direzione regionale dell’ADE.

ATTENZIONE, ATTENZIONE ATTENZIONE. Mi pare l’argomento che segue sia già stato toccato ma vale la pena sottolineare che si tratta di un problema irrisolvibile per chi non potesse documentare le operazioni.
Anche ricadendo in una condizione di non imponibilità, se bonificate su un conto bancario un importo rilevante, Banca e Autorità Giudiziaria potrebbero chiedervi di rendere conto dell’origine dei fondi ai sensi della normativa antiriciclaggio, DLGS 231/2007 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2007-11-21;231!vig= 

MINING. Per i minatori, ATTENZIONE: “In Italia, l’acquisto, l’utilizzo e l’accettazione in pagamento delle valute virtuali debbono allo stato ritenersi attività lecite” MA, “...le attività di emissione di valuta virtuale… potrebbero invece concretizzare, nell’ordinamento nazionale, la violazione di disposizioni normative, penalmente sanzionate, che riservano l’esercizio della relativa attività ai soli soggetti legittimati”. Vedere l’art e 130 e 131bis TUB. https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/avvisi-pub/avvertenza-valute-virtuali/AVVERTENZA_VALUTE_VIRTUALI.pdf  Personalmente ritengo la normativa applicabile solo a chi avesse intenzione di emettere ICO o creare una valuta virtuale pre-minata, ma in ogni caso, ad oggi, per tutelarsi eviterei di dichiarare di avere minato bitcoin.


giovenice
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December 25, 2017, 11:34:56 AM
 #1752

Personalmente ritengo sostanzialmente inaffidabili le INTERPRETAZIONI rilasciate da Youtuber, Commercialisti Telematici, Avvocati e Giornalisti.

Mi permetto di dare il mio umile contributo alla discussione.

Commenti, pareri, interviste, dichiarazioni, comunicati, non possono in nessun modo essere utili in fase di CONTENZIOSO con l’Agenzia delle Entrate. Quello che conta in primis sono la NORMATIVA vigente, le risoluzioni e le circolari pubblicate dall’ADE.

Al di là delle interpretazioni personali, l’Agenzia delle Entrate tratta le valute virtuali alla stregua delle VALUTE ESTERE. Pareri tecnici che ne diano altra definizione, anche rilasciati da autorità Europee e che non abbiano valore di legge in Italia, non andrebbero considerati.

La risoluzione 72/E del 02.09.2016 parla chiaro, “Per quanto riguarda, la tassazione ai fini delle imposte sul reddito dei clienti della Società, persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell'attività d'impresa, si ricorda che LE OPERAZIONI A PRONTI (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa.”
Quindi le OPERAZIONI A PRONTI non sono mai soggette a tassazione e non si applica la soglia dei 7 giorni e 51.645,69 Euro. Sono tassate solo le OPERAZIONI A TERMINE.

Vale la pena di leggere il contenuto della risoluzione 67/E del 06.07.2010 che interpreta in modo chiaro i dettami dell’art. 67 del TUIR. (Preciso che per quanto riguarda il Forex vale ora quanto enunciato nella risoluzione 102/E del 25.10.2011). In particolare si esprime sul fatto che “le mere cessioni a pronti non sono suscettibili di produrre differenziali aventi rilevanza reddituale”.

Le operazioni che coinvolgono i bitcoin, vanno quindi classificate a seconda di come sono strutturate. Se si configurano OPERAZIONI A PRONTI = No tassazione, No dichiarazione. E’ qui che bisogna fare attenzione e se pensate di rientrare in questa casistica, consiglio di non fidarsi delle interpretazioni di consulenti ed inviare INTERPELLO alla direzione regionale dell’ADE.

ATTENZIONE, ATTENZIONE ATTENZIONE. Mi pare l’argomento che segue sia già stato toccato ma vale la pena sottolineare che si tratta di un problema irrisolvibile per chi non potesse documentare le operazioni.
Anche ricadendo in una condizione di non imponibilità, se bonificate su un conto bancario un importo rilevante, Banca e Autorità Giudiziaria potrebbero chiedervi di rendere conto dell’origine dei fondi ai sensi della normativa antiriciclaggio, DLGS 231/2007 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2007-11-21;231!vig= 

MINING. Per i minatori, ATTENZIONE: “In Italia, l’acquisto, l’utilizzo e l’accettazione in pagamento delle valute virtuali debbono allo stato ritenersi attività lecite” MA, “...le attività di emissione di valuta virtuale… potrebbero invece concretizzare, nell’ordinamento nazionale, la violazione di disposizioni normative, penalmente sanzionate, che riservano l’esercizio della relativa attività ai soli soggetti legittimati”. Vedere l’art e 130 e 131bis TUB. https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/avvisi-pub/avvertenza-valute-virtuali/AVVERTENZA_VALUTE_VIRTUALI.pdf  Personalmente ritengo la normativa applicabile solo a chi avesse intenzione di emettere ICO o creare una valuta virtuale pre-minata, ma in ogni caso, ad oggi, per tutelarsi eviterei di dichiarare di avere minato bitcoin.




Permettimi una domanda:
Supponiamo che volessi diciamo evitare casini con tassazioni o robe varie ma volessi comunque trasformare le mie crypto in fiat (euro),
Quello che consigli è di evitare di fare depositi su cc bancario di tutte le mie "ricchezze" in un colpo solo??
Se facessi quindi depositi da 2k euro al mese?? Magari dilazionati in 3o4 tranche?? Posso stare tranquillo??
Grafschmidt
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December 25, 2017, 03:04:48 PM
 #1753

Personalmente ritengo sostanzialmente inaffidabili le INTERPRETAZIONI rilasciate da Youtuber, Commercialisti Telematici, Avvocati e Giornalisti.

Mi permetto di dare il mio umile contributo alla discussione.

Commenti, pareri, interviste, dichiarazioni, comunicati, non possono in nessun modo essere utili in fase di CONTENZIOSO con l’Agenzia delle Entrate. Quello che conta in primis sono la NORMATIVA vigente, le risoluzioni e le circolari pubblicate dall’ADE.

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La risoluzione 72/E del 02.09.2016 parla chiaro, “Per quanto riguarda, la tassazione ai fini delle imposte sul reddito dei clienti della Società, persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell'attività d'impresa, si ricorda che LE OPERAZIONI A PRONTI (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa.”
Quindi le OPERAZIONI A PRONTI non sono mai soggette a tassazione e non si applica la soglia dei 7 giorni e 51.645,69 Euro. Sono tassate solo le OPERAZIONI A TERMINE.

Vale la pena di leggere il contenuto della risoluzione 67/E del 06.07.2010 che interpreta in modo chiaro i dettami dell’art. 67 del TUIR. (Preciso che per quanto riguarda il Forex vale ora quanto enunciato nella risoluzione 102/E del 25.10.2011). In particolare si esprime sul fatto che “le mere cessioni a pronti non sono suscettibili di produrre differenziali aventi rilevanza reddituale”.

Le operazioni che coinvolgono i bitcoin, vanno quindi classificate a seconda di come sono strutturate. Se si configurano OPERAZIONI A PRONTI = No tassazione, No dichiarazione. E’ qui che bisogna fare attenzione e se pensate di rientrare in questa casistica, consiglio di non fidarsi delle interpretazioni di consulenti ed inviare INTERPELLO alla direzione regionale dell’ADE.

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Anche ricadendo in una condizione di non imponibilità, se bonificate su un conto bancario un importo rilevante, Banca e Autorità Giudiziaria potrebbero chiedervi di rendere conto dell’origine dei fondi ai sensi della normativa antiriciclaggio, DLGS 231/2007 http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2007-11-21;231!vig= 

MINING. Per i minatori, ATTENZIONE: “In Italia, l’acquisto, l’utilizzo e l’accettazione in pagamento delle valute virtuali debbono allo stato ritenersi attività lecite” MA, “...le attività di emissione di valuta virtuale… potrebbero invece concretizzare, nell’ordinamento nazionale, la violazione di disposizioni normative, penalmente sanzionate, che riservano l’esercizio della relativa attività ai soli soggetti legittimati”. Vedere l’art e 130 e 131bis TUB. https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/avvisi-pub/avvertenza-valute-virtuali/AVVERTENZA_VALUTE_VIRTUALI.pdf  Personalmente ritengo la normativa applicabile solo a chi avesse intenzione di emettere ICO o creare una valuta virtuale pre-minata, ma in ogni caso, ad oggi, per tutelarsi eviterei di dichiarare di avere minato bitcoin.


Il che non aumenta di una virgola la conoscenza attuale del problema.
Dal legalese sembra che il vendere bitcoin per FIAT e spostarselo sul conto sia operazione a termine, e quindi a discrezione tassabile dall'AdE (forse era meglio scegliere una sigla invece di un acronimo).

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Maicol792
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December 25, 2017, 07:59:06 PM
 #1754

ma quindi se vendo bitcoin o meglio scambio bitcoin su exchange tale operazione come si configura? operazione a PRONTI o a TERMINE? grazie
redsn0w
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December 26, 2017, 08:59:42 AM
 #1755

Per quanto mi riguarda la soluzione è semplice: la blockchain testimonia che i miei btc sono lì da anni e che li ho acquistati a poche centinaia di euro.

E se i tuoi BTC li hai presi nel 2010, spostati su exchange, scambiati, riportati in btc, riprelevati/depositati/scambiati nel 2011, 2012, 2013.....2017 ed ora ti ritrovi con la stessa cifra su wallet del 2017 di cui detieni solo le chiavi private di quest'ultimi? Non puoi dimostrare che li hai dal 2010, ma loro non possono di certo dimostrare che tu sei un criminale.

Ora immaginate questa scena : vi trovate davanti una persona, che si vede lontano un miglio che non può di certo essere "sporca".
Ma l'apparenza inganna, quindi due indagini si fanno : ebbene, risulta pulito da capo a piedi, sotto ogni aspetto, magari lavora 10 ore al giorno, il suo cellulare si attacca solo alle cellule che vanno da casa sua alla sede di lavoro e sul suo conto non figura niente di anomalo.

Ora le scelte da parte di un ente fiscale sono 2 : la prima è dargli del criminale, riciclatore di denaro sporco (probabilmente lo fa di sera, come dopolavoro). La seconda è accettare il fatto che le crypto hanno aperto porte al cittadino comunque. Porte che possono portare ad una ricchezza pulita.

E allora a questo punto cosa sarebbe giusto fare? Tassare? Beh si ok, raschiamo qualcosa, siamo lo stato. Fottere questa persona? No, non credo sia giusto.

Ma se quello che ha fatto da tramite a Lazlo per comprare le pizze per 10K BTC volesse intascare i suoi 180 milioni di dollari, per quale motivo non potrebbe farlo? Quanti Lazlo ci sono nel mondo? Se non sono 10K sono 1K o 100K, poco cambia.....


Siamo costretti ad holdare per sempre  Undecided....   Produrre prove che tutti i tuoi bitcoins siano stati ottenuti in modo lecito è impossibile, tecnicamente impossibile.  Secondo te credono alla storia del faucet di andresen (5 btc a richiesta, risolvendo un semplice reCaptcha) ?


Hai un controvalore alto in cryptovalute = sicuramente un criminale (per lo stato), non puoi averli ricevuti in modo lecito.


Nuark
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December 26, 2017, 04:16:36 PM
 #1756


Un cambio di valuta configura una CESSIONE A PRONTI (o SPOT FX) quando la transazione è immediata o quando avviene in un lasso di tempo breve, di norma uno o due giorni. L’Art. 67 c. 1-ter del TUIR ci concede qualcosa in più, cioè i famosi 7 giorni, se si opera oltre il limite dei 51.645,69 euro.

Il cambio di bitcoin (preciserei: quando inviati da un wallet personale) in euro è chiaramente equiparato dalla risoluzione 72/E del 02.09.2016 ad un cambio di banconote, infatti cito testualmente: “vengono conservate in ''portafogli elettronici" (es. wallet) e sono pertanto liberamente accessibili e trasferibili dal titolare, in possesso delle necessarie credenziali, in qualsiasi momento, senza bisogno dell'intervento di terzi”, inoltre : “tali operazioni rientrano tra le operazioni relative a DIVISE, BANCONOTE e MONETE con valore liberatorio".

Quindi quando viene effettuata tramite un cambiavalute (exchange) una operazione a pronti, cioè invio da wallet personale e cambio in tempi brevi in euro, non ricorre tassazione MAI, indipendentemente dall’importo. Infatti la circolare 165/E del 1998, paragrafo 2.2.3 ci dice che: “Considerato tuttavia che sarebbe stato alquanto problematico accertare di volta  in volta quando la disponibilità della valuta sia stata acquisita è mantenuta per finalità d'investimento finanziario, il legislatore ha stabilito che tale finalità deve ritenersi esistente per presunzione assoluta di legge in due diverse ipotesi e cioè nelle ipotesi in cui la valuta sia stata CEDUTA A TERMINE ovvero immessa su DEPOSITI o conti correnti”.

Se invece si mantengono su uno o più depositi (exchange) bitcoin per un equivalente superiore a 51.645,69 euro e per almeno di 7 giorni, la plusvalenza realizzata la momento del cambio, è tassabile. Se rileggiamo la risoluzione 72/E del 02.09.2016, cita: “l'Amministrazione Finanziaria ha facoltà, in sede di CONTROLLO, di acquisire le liste della CLIENTELA al fine di porre in essere le opportune VERIFICHE”. In pratica prima dice che le operazioni a pronti non sono tassate e allora perché si riserva di verificare? Principalmente per appurare se veramente si tratta di operazioni a pronti.

Non si hanno le prove e la documentazione dell’origine dei bitcoin? Mi ripeto, cito di nuovo la risoluzione 72/E: “… l'istante sarà tenuta agli obblighi di adeguata verifica della clientela, di registrazione nonché di segnalazione ai sensi del medesimo decreto legislativo n. 231 del 2007 …”, cioè a segnalare le operazioni specie quelle di importi rilevanti (es. superiori a 15.000 euro – ma non solo) previste dalla normativa ANTIRICICLAGGIO (da notare che il DLGS 231 del 2007 è stato poi superato dal recente DLGS 90/2017: http://www.altalex.com/documents/leggi/2017/06/20/antiriciclaggio ).

Pinty87
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December 26, 2017, 04:59:44 PM
 #1757

Ma vendeteli a mano e via. Mandate a stendere questo stato criminale e oppressore, GDF, ADE e compagnia bella.
jack0m
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December 26, 2017, 06:20:13 PM
 #1758

Ma vendeteli a mano e via. Mandate a stendere questo stato criminale e oppressore, GDF, ADE e compagnia bella.

per chi ha il "problema" (si fa per dire...) di incassare grosse cifre, dai famosi 51.645,69 euro in su, la vedo difficile. Ammettiamo pure di venderli a mano un po' per volta, sorvolando sul rischio di ricevere banconote false, ma poi cosa fai? Tieni 50k o magari 100K in contanti nascosti in casa? Le case possono essere anche svaligiate... e se invece li vai a versare in banca, poi si ripresenta il problema di dimostrarne la provenienza lecita.

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jack0m
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December 26, 2017, 06:27:05 PM
 #1759


Un cambio di valuta configura una CESSIONE A PRONTI (o SPOT FX) quando la transazione è immediata o quando avviene in un lasso di tempo breve, di norma uno o due giorni. L’Art. 67 c. 1-ter del TUIR ci concede qualcosa in più, cioè i famosi 7 giorni, se si opera oltre il limite dei 51.645,69 euro.

Il cambio di bitcoin (preciserei: quando inviati da un wallet personale) in euro è chiaramente equiparato dalla risoluzione 72/E del 02.09.2016 ad un cambio di banconote, infatti cito testualmente: “vengono conservate in ''portafogli elettronici" (es. wallet) e sono pertanto liberamente accessibili e trasferibili dal titolare, in possesso delle necessarie credenziali, in qualsiasi momento, senza bisogno dell'intervento di terzi”, inoltre : “tali operazioni rientrano tra le operazioni relative a DIVISE, BANCONOTE e MONETE con valore liberatorio".

Quindi quando viene effettuata tramite un cambiavalute (exchange) una operazione a pronti, cioè invio da wallet personale e cambio in tempi brevi in euro, non ricorre tassazione MAI, indipendentemente dall’importo. Infatti la circolare 165/E del 1998, paragrafo 2.2.3 ci dice che: “Considerato tuttavia che sarebbe stato alquanto problematico accertare di volta  in volta quando la disponibilità della valuta sia stata acquisita è mantenuta per finalità d'investimento finanziario, il legislatore ha stabilito che tale finalità deve ritenersi esistente per presunzione assoluta di legge in due diverse ipotesi e cioè nelle ipotesi in cui la valuta sia stata CEDUTA A TERMINE ovvero immessa su DEPOSITI o conti correnti”.

Se invece si mantengono su uno o più depositi (exchange) bitcoin per un equivalente superiore a 51.645,69 euro e per almeno di 7 giorni, la plusvalenza realizzata la momento del cambio, è tassabile. Se rileggiamo la risoluzione 72/E del 02.09.2016, cita: “l'Amministrazione Finanziaria ha facoltà, in sede di CONTROLLO, di acquisire le liste della CLIENTELA al fine di porre in essere le opportune VERIFICHE”. In pratica prima dice che le operazioni a pronti non sono tassate e allora perché si riserva di verificare? Principalmente per appurare se veramente si tratta di operazioni a pronti.

Non si hanno le prove e la documentazione dell’origine dei bitcoin? Mi ripeto, cito di nuovo la risoluzione 72/E: “… l'istante sarà tenuta agli obblighi di adeguata verifica della clientela, di registrazione nonché di segnalazione ai sensi del medesimo decreto legislativo n. 231 del 2007 …”, cioè a segnalare le operazioni specie quelle di importi rilevanti (es. superiori a 15.000 euro – ma non solo) previste dalla normativa ANTIRICICLAGGIO (da notare che il DLGS 231 del 2007 è stato poi superato dal recente DLGS 90/2017: http://www.altalex.com/documents/leggi/2017/06/20/antiriciclaggio ).


ma quindi la soglia di controvalore di 51.645,69 euro si applicherebbe solo su bitcoin depositati su exchange, e non su quelli tenuti in un wallet personale, ho capito bene?
Ma allora anche se si avesse un milione in bitcoin, basterebbe trasferirli su exchange in tranche da 50k alla volta (edit: anzi neanche, perché sotto i 7 giorni non sia applica alcuna soglia!) e ogni volta prelevarli subito dopo la vendita, per non incorrere in tassazione? Possibile una scappatoia così facile? Huh

Money is a hoax. Debt is slavery. Consumerism is toxic.
DenFox
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December 26, 2017, 08:50:34 PM
 #1760

Ma vendeteli a mano e via. Mandate a stendere questo stato criminale e oppressore, GDF, ADE e compagnia bella.

per chi ha il "problema" (si fa per dire...) di incassare grosse cifre, dai famosi 51.645,69 euro in su, la vedo difficile. Ammettiamo pure di venderli a mano un po' per volta, sorvolando sul rischio di ricevere banconote false, ma poi cosa fai? Tieni 50k o magari 100K in contanti nascosti in casa? Le case possono essere anche svaligiate... e se invece li vai a versare in banca, poi si ripresenta il problema di dimostrarne la provenienza lecita.

Io, essendo al momento disoccupato, mi apreri una partita iva come libero professionista e fatturerei servizi di mia competenza, tipo io lo farei con servizi informatici (tipo riparazioni di pc) cercando di restare nello scaglione esentasse. Qualche anno e sei a posto.
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